
L'insieme delle ville e dei giardini che dal Medioevo a oggi identificano il paesaggio italiano costituisce un settore del nostro patrimonio vasto e importante, che è stato oggetto di studi specialistici spesso monografici, in molti casi riferiti a città o regioni, oppure incentrati su aspetti particolari del gusto e della cultura di un'epoca o riflesso di determinate committenze.
Questo volume offre per la prima volta uno sguardo complessivo su tutta la Penisola, individuando i diversi filoni tematici che permettono di collegare giardini e ville della Sicilia a quelli della Liguria o del Veneto: ad esempio i giardini esoterici, quelli concepiti come scenografie teatrali, le fortezze austere non più necessarie alla difesa e quindi ingentilite da aiuole e boschetti, le residenze regali e i giardini sull'acqua. Di ogni tema viene illustrata l'evoluzione e la diffusione sul territorio con saggi esaustivi, sulla base di riferimenti storici anche di carattere iconografico. A complemento dei saggi, gli esempi di ville e giardini più significativi e interessanti sono documentati mediante schede specifiche con un ampio corredo fotografico che permette la comprensione delle peculiarità di ognuno di essi.
Quello del labirinto è uno dei simboli più antichi della storia dell'umanità. Negli ultimi decenni c'è stata una vera e propria riscoperta di questi luoghi affascinanti, nati nel corso dei secoli con fini diversi, spesso intrecciati gli uni con gli altri: artistici, terapeutici, archeologici, spirituali, ludici... Questo libro guida il lettore alla scoperta di oltre cento labirinti delle più svariate tipologie e dalle diverse tecniche di realizzazione, sparsi per l'Italia e raggruppati per regioni. Un modo inedito e affascinante per conoscere non solo le vicende e i significati simbolici e allegorici che si celano dietro la realizzazione di ogni sito, ma anche la storia dei luoghi che li ospitano e dei personaggi noti e meno noti che li hanno attraversati. Seguendo i percorsi dei labirinti - a volte semplici e lineari, altre arzigogolati, complessi, intricati - è possibile scoprire un intero mondo sconosciuto, affascinante e misterioso.
Dalle vette delle Alpi alla Valle dei Templi siciliana, dalla rappresentazione ricca di simboli del Cenacolo di Leonardo, a Milano, alle immense pietre dei nuraghi sardi, in Italia le meraviglie sono ovunque. Le diamo per scontate, abituati come siamo a muoverci da una bellezza straordinaria all'altra: maestose rovine romane e sorprendenti chiese barocche, il genio del Rinascimento fiorentino e la luce del Settecento veneziano. Se ci soffermiamo a riflettere, scopriremo che non esiste un secolo in cui in Italia non sia stato creato qualcosa di incredibilmente prezioso. A essere dichiarati dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità sono stati finora ben cinquantacinque siti in Italia, tantissimi considerate le dimensioni del nostro territorio, una densità che non ha eguali in nessun altro Paese del mondo. Questo libro è un viaggio nello spazio e nel tempo alla ricerca delle meraviglie italiane. Il nostro patrimonio è la nostra identità. Siamo noi. Abbiamo il dovere e la responsabilità di difenderlo. Questi siti esprimono la nostra storia comune, la diversità delle culture, la relazione fra l'uomo e l'ambiente naturale. Rappresentano l'anima e la memoria delle popolazioni e dei territori che le esprimono. Affermano il valore universale della bellezza e della curiosità, che è la nostra più grande ricchezza.
Ammaliati dai paesaggi favolosi dell'Odissea non sempre ci rendiamo conto che nel suo peregrinare Ulisse avrebbe toccato molti luoghi italiani. Ormeggiò le sue navi nel Golfo di Gaeta e si imbattè nei terribili Lestrigoni, giganti antropofagi, nei pressi di Formia. A Terracina, l'antica Anxur, Ulisse seppellì l'amico Elpenore, per poi arrivare all'isola Eea identificata col promontorio del Monte Circeo, al cui centro sorgeva la mitica residenza della Maga Circe, con la quale Ulisse visse un anno d'amore. E le mitiche Scilla e Cariddi altro non sono che la trasposizione mitologica dello stretto di Messina. Ulisse e i suoi uomini incontrarono i Ciclopi e vennero fatti prigionieri da Polifemo alle falde dell'Etna. Sono tutti episodi celeberrimi immortalati già nell'antichità in affreschi, mosaici e sculture da Tarquinia a Gubbio, da Sperlonga a Piazza Armerina. Ma fra le tappe di un viaggio nel mito si può inserire anche Cortona, dove Ulisse, ripartito da Itaca dopo il periglioso ritorno, sarebbe sepolto.
Alessandra Beltrame ci porta nel suo mondo intimo fatto di sentieri, incontri e ricerca di senso della vita, in cui il cammino, quale atto ineludibile del nostro stare sulla terra, diventa invito, messaggio, denuncia, atto di tenerezza e inno alla consapevolezza. La protagonista fa della sua esperienza materia che si appiccica alle suole, si sporca dell’odore e della polvere del mondo: il cammino è atto politico, è scelta di libertà contro i luoghi comuni, le cattive abitudini, la disumanità. Perché nasciamo bipedi, non stanziali. Perché chi migra non può essere fermato. Possiamo erigere muri, barriere, ma saranno sempre ostacoli parziali alla volontà, all’esigenza, all’urgenza dell’uomo di spostarsi. Perché siamo come il vento, come il tempo che procede inesorabile. Perciò dobbiamo andare. Al ritmo del nostro cuore e del nostro respiro. Perché noi siamo fatti per camminare.
Lasciate andare il vostro passo e provate a vedere l’effetto che fa.
La Via Francigena non concludeva il suo percorso a Roma, ma proseguiva sino in Puglia, dove i pellegrini erano soliti imbarcarsi per la Terrasanta. È la Via Francigena meridionale, riscoperta e valorizzata dagli autori di questa guida che hanno ripercorso le strade degli antichi pellegrini. Un itinerario spirituale che, allo stesso tempo, è un percorso culturale ricco di suggestioni storiche, archeologiche e paesaggistiche. Il cammino è costituito da 30 tappe: si procede lungo la storica e bellissima Via Appia e si transita per la campagna laziale che sfuma dolcemente in quella campana; si affronta l'Appennino, per scendere sull'assolato tavoliere pugliese, fino al fondo del Salento.
Siamo soliti associare la parola pellegrinaggio ad un cammino da compiere sulla terraferma, a piedi o in bicicletta, per raggiungere una meta. Eppure, sorprendentemente, anche il mare può diventare uno spazio sacro dove far volare lo spirito senza ostacoli, soprattutto quando si naviga a vela. Proprio da un'intensa esperienza di pellegrinaggio marittimo verso Gerusalemme nasce questo Diario: pagine che raccontano non solo la lunga preparazione, la solitudine e le difficoltà, ma anche la gioia, le scoperte e le emozioni di un'avventura straordinaria. Il volume è arricchito da numerosi approfondimenti storici, artistici ed ambientali e riporta tutte le informazioni utili (mappe, tempi, approdi, ospitalità...) per chi sogna di realizzare un pellegrinaggio marittimo al Santo Sepolcro.
A piedi in trenta tappe dai Pirenei fino a Santiago, nel Nord della Spagna. Dai boschi della Navarra, passando per gli altopiani desertici delle mesetas, fino al verde della Galizia... Trenta giorni "fuori dal mondo", o meglio fuori dai normali ritmi della vita quotidiana.
E ogni sera, un rifugio attrezzato dove dormire e riassaporare l'ospitalità (talvolta gratuita) dei pellegrini di un tempo.
Un'esperienza da vivere tutta d'un fiato, o da comporre a tappe, anno dopo anno.
L'ideale evangelico è quello di farsi poveri per gli altri, per sradicare la povertà e tutti i mali che affliggono la vita buona che Dio desidera per tutti noi.
Roma come non l'avete mai vista! Ecco alcune delle 101 esperienze: gustarsi il tramonto dalla terrazza di Castel Sant'Angelo; fare il giro dei caffè più buoni della città; dire le parolacce nella Basilica di San Clemente; conoscere Roma antica in una mossa sola al Museo Nazionale Romano Crypta Balbi; rovinarsi il fegato Dar Filettaro; mangiare la coda alla vaccinara nel luogo in cui è stata inventata; fare affari (o prendere fregature) a Porta Portese; ammirare il Mosè a San Pietro in Vincoli; perdersi nel quartiere Coppedè.
Il racconto appassionato dell’Italia vista da quota zero: tra incantevoli sentieri di montagna e tratturi che rievocano pratiche antichissime, tra vie sacre di pellegrinaggio e percorsi che conservano memoria di scenari di guerra, questo libro è un invito irresistibile a uscire di casa e mettersi in cammino.
Per centinaia di migliaia di anni noi umani abbiamo conosciuto solo un modo per muoverci: mettere un passo davanti all’altro. In qualche caso muli e cavalli hanno aiutato, ma per spostarci abbiamo sempre dovuto affrontare lunghe scarpinate. Agli inizi del secolo scorso automobili, treni e aerei hanno sconvolto quest’abitudine, condizionando il nostro corpo e anche il nostro modo di pensare. Camminando ci accorgiamo di riuscire a osservare i luoghi sotto una prospettiva diversa, ci sembra di entrarci meglio, di viverli più in profondità. In queste pagine ritroveremo il piacere di uno sguardo nuovo a partire da luoghi vicini e accessibili: ripercorreremo i passi di Giustino Fortunato sui monti Lattari, quelli dell’inglese Edward Lear in Aspromonte e il cammino degli anarchici nei monti del Matese. Andremo sulla via Vandelli in Toscana e nelle trincee della Grande Guerra. Senza trascurare gli itinerari religiosi, dalle vie francigene ai cammini di Francesco d’Assisi. E ancora, i percorsi classici di escursionismo e trekking, fino al grande sogno del Sentiero Italia: seimila chilometri e più di 380 tappe attraverso tutta la penisola.