
La Seconda Guerra Mondiale è stato il più importante conflitto della storia, lo scontro campale che ha deciso i destini del pianeta. In molti hanno provato a ragionare su ciò che sarebbe successo se la guerra avesse avuto una conclusione differente. Una cosa è certa: la vittoria delle forze che si opposero al nazifascismo fu tutt'altro che scontata, e tra l'estate del 1940 e l'autunno del 1941 Hitler aveva in pugno le sorti del conflitto. Furono le sue carenze strategiche e la sua megalomania a segnare il destino dei suoi piani di dominio. Ma pure gli alleati non mancarono di commettere clamorosi errori di valutazione e di tattica militare, senza i quali all'Europa sarebbero stati risparmiati anni di sofferenze, di orrore, di lutti.
Come e perché Hitler, dopo aver conquistato il potere, seppe rafforzarlo? I nazisti non conquistarono mai la maggioranza in libere elezioni, ma nel 1933, con la nomina a cancelliere del Führer, molti tedeschi voltarono le spalle alla democrazia e caddero nella morsa di un regime spietato. Hitler fu capace di accrescere intorno a sé il consenso proprio mentre creava la Gestapo e i campi di concentramento. In questo saggio l'autore dimostra il sostanziale consenso al regime e l'attiva partecipazione dell'opinione pubblica.
L'assenza di monsoni negli anni dal 1876 al 1879 scatenò in buona parte dell'Asia e dell'America latina una grave siccità che provocò la morte di più di cinquanta milioni di contadini. Regioni un tempo verdeggianti si trasformarono in deserti e la mortalità in alcune zone del mondo, dall'Etiopia alla Cina al Brasile, raggiunse i picchi di un olocausto nucleare. Mike Davis ha ricostruito questa tragedia indicando come complice di questo catastrofico fenomeno climatico il nuovo imperialismo.
Tra i saggi presenti nel volume: Burchkardt in the Twentieth Century Sketch of a 'Rezeptionsgeschichte' (L. Gossman); Momenti della fortuna di Jacob Burckhardt in Italia (C. Cesa); Burckhardt, Nietzsche and Socrates (O. Murray); 'Nur künstlerische gedanken' Die Bedeutung Michelangelos in Jacob Burckhardts 'Kunst der Renaissance' (M. Seidel); Jacob Burckhardt, Holbein e il Rinascimento del Nord (M. Ghelardi); Das Bild des 'Condottiere' dei Jacob Burckhardt Militarisierung und Renaissancerezeption um 1900 (D. Erben); Dal cielo o dal purgatorio della realtà? Warburg e Burckhardt su Leonardo (B. Roeck); Jacob Burckhardt und 'Das Denkmal im modernen Sinne' (P. Seiler); Jaco Burckhardt ungeschriebene Ästhetik (G. Boehm).
Gli studi di Zanker sono dedicati in particolare all'arte e alla civiltà del mondo ellenistico e romano, dalla tarda repubblica all'impero. La sua ricerca, fondata su un'analisi del mondo classico, indaga le opere dell'arte antica sia nelle forme decorative sia nelle rappresentazioni individuali, per far luce sui valori condivisi della società, sulle aspirazioni e il gusto delle classi, sui mutamenti delle prospettive culturali.
Nel secondo volume della "Storia dell'emigrazione" più di quaranta studiosi analizzano, area per area, le peculiarità e i caratteri del variegato e mutevole insediamento all'estero di italiani. I processi d'integrazione e quelli di brusca assimilazione che in ogni paese di arrivo si realizzarono ci consegnano un'immagine in gran parte nuova e originale. Le fasi immediatamente seguite all'arrivo, l'arco di vita delle prime generazioni e lo stratificarsi, fuori d'Italia, di quelle via via succedutesi nel tempo sono analizzate in ciascun dei paesi in cui gli immigrati arrivarono e si stabilirono. All'opera sono allegati un cd rom che riporta delle immagini dell'emigrazioni e un cd audio contenente alcune canzoni dell'emigrazione.