
I problemi di oggi non possono essere affrontati se siamo inconsapevoli della storia, studiata con impegno, anche da non specialisti. È questo l’intento del libro, nato nella squadra del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia: un alfabeto che permetta di appuntare le cose essenziali, che giovani e meno giovani è giusto sappiano per ricercare un senso complessivo allo stare insieme come italiani, come italiani in Europa e come italiani nel mondo. Fuori da ogni retorica il libro, articolato in 70 brevi capitoli in ordine alfabetico, racconta l’Italia così come si è formata, con le sue spinte ideali, con i compromessi, con la qualità delle sue élite dirigenti, con i problemi che in quel contesto seppero risolvere e quelli che lasciarono al futuro. Con le incompiutezze e gli errori, che tocca a noi contemporanei affrontare. L’alfabeto, con i tanti fatti, le mille storie, i luoghi, le persone, le parole-chiave, è un contributo a trovare le ragioni per un futuro comune, da Nord a Sud, anche se la risposta alla domanda sull’esistenza di un sentimento nazionale o sulla volontà di costruire tale futuro è in ciascuno di noi. E si proietta ben oltre le celebrazioni dei 150 anni.
Che cosa fa sì che l'uomo sia uomo? Quali sono i "nomi" che il soggetto si è dato, nel corso della storia ed in particolare della storia della filosofia? In che misura siamo ancora oggi debitori delle "origini" dell'antropologia? Attraversando, con sguardo ermeneutico, alcuni termini 'antichi' (homo, adam, anthropos, aner, kouros, brotos, logos, psyche), le pagine di questo testo cercano di portare alla superficie alcuni tesori nascosti nelle radici dell'umano, nella convinzione che le parole non sono solo cartocci, ma sentieri; e nella certezza che la storia non è solo "passato", ma possibilità per il futuro.
Quali linee hanno caratterizzato il dibattito degli studi di storia antica dall'età neoclassica alle guerre mondiali? Quale posto hanno occupato grandi storici antichi come Tucidide e Tacito, biografi come Plutarco e Svetonio, nell'Italia e nell'Europa tra Ottocento e Novecento? Sono questi alcuni dei temi di uno dei saggi di Piero Treves, storico del mondo greco-romano e della cultura classica in Italia, qui riproposti.
Negli ultimi anni del Cinquecento, in un clima di incertezza e di crisi economica, il "pubblico perito' Jacopo Stainero chiude la propria carriera raccogliendo nel prontuario di estimo ed agronomia dal titolo "Patria del Friuli restaurata" una vita intera di esperienza professionale. La materia trattata diventa l'occasione per ritrarre la società friulana del XVI secolo da un'angolazione del tutto inedita: patti agrari, consuetudini colturali, pesi e misure, rendite, eredità vengono esaminati non con lo sguardo freddo e distaccato del teorico, ma con la partecipazione di un uomo profondamente coinvolto nelle vicende del proprio tempo. Su uno sfondo di tremenda desolazione e miseria, il risollevarsi dell'agricoltura diventa così il presupposto per il riscatto del Friuli intero. Il manuale è corredato da tavole statistiche che riportano l'andamento dei prezzi delle derrate per tutto il XVI secolo, un "corpus' di dati proposto in forma integrale
In questa miscellanea di saggi e articoli, riproposti in ordine cronologico nella loro versione originale, in italiano o in tedesco, si ritrovano molti degli intellettuali tedeschi 'altri', il cui distintivo è quello di non essere in sintonia con il proprio tempo: giacobini tedeschi, scrittori antifascisti nella guerra civile spagnola, Bertolt Brecht, Egon Erwin Kisch, Kurt Tucholsky, Carl von Ossietzky, Heinz Czechowski, Daniela Dahn. Tra i vari temi affrontati, la letteratura e la storia tedesca del Novecento, la situazione politica contemporanea in Germania (il passato nazionalsocialista che non passa, l'antisemitismo e i problemi sociali e culturali derivati dall'unificazione nazionale del 1990), e quella dell'Italia contemporanea, che viene analizzata a partire dagli anni Ottanta, con particolare riguardo alla sinistra italiana.
Il volume propone una lettura pluridisciplinare della civiltà risorgimentale, colta nei suoi diversi aspetti e interpretazioni, fornendone una rappresentazione non di carattere politico, diplomatico o militare, bensì, in senso lato, culturale. La pubblicazione, insieme al dvd didattico che integra i saggi con interviste agli autori dei contributi, illustra il ruolo che letterati e artisti hanno avuto nel diffondere i valori risorgimentali e, alla luce delle più moderne e recenti impostazioni storiografiche, evidenzia il respiro europeo di questo fondamentale momento della storia nazionale e i suoi echi internazionali.
Sullo sfondo della complessa situazione politica (le grandi monarchie assolute), religiosa (il clima da dopo Controriforma) e sociale dell'Europa nel XVII secolo, si sviluppa e concretizza la civiltà dell'immagine, in una ricerca forzata della novità nelle forme esteriori ed estetiche. Per i suoi miglioramenti non solo in campo creativo (arte, teatro, poesia), ma anche scientifico, questo periodo è conosciuto come il "secolo d'oro". Il volume analizza l'arte in Europa con i suoi protagonisti e le sue evoluzioni principali.