
Attraverso ampi quadri di vita quotidiana, rifacendosi alla letteratura e all'iconografia, all'abbigliamento e ai giochi, alle istituzioni scolastiche e al costume, Ariès ci restituisce una dimensione fondamentale e poco esplorata della nostra storia.
Un grande affresco storico, un'opera pionieristica che ha suscitato un enorme interesse in Italia e nel mondo. Georges Duby e Michelle Perrot sono due maestri riconosciuti della storiografia contemporanea.
Un grande affresco storico, un'opera pionieristica, che ha suscitato un enorme interesse in Italia e nel mondo. Georges Duby e Michelle Perrot sono due maestri riconosciuti della storiografia contemporanea.
Un grande affresco storico, un'opera pionieristica, che ha suscitato un enorme interesse in Italia e nel mondo. Georges Duby e Micelle Pierrot sono due maestri riconosciuti della storiografia contemporanea. Natalie Zemon Davis è professore emerito di Storia all'Università di Princeton. Arlette Farge è "Directrice de recherche" presso il Cnrs.
Nell'affabilità e cultura dei salotti milanesi, nlla bellezza delle donne fiorentine e nella libertà delle venziane, negli intrighi concistoriali e nella sfacciata simonia della corte di Roma, nel "termometro" di San Gennaro e nella miseria dei "lazzaroni", Montesquieu, che visita l'Italia tra l'agosto 1728 e il luglio 1729, scruta con curiosità puntigliosa la vita e la morte degli Stati italiani del Settecento, ancorati alle proprie civiltà in declino.
A cura di uno dei suoi più grandi studiosi, una nuova immagine del mondo greco che qui cessa di essere un inimitabile modello di perfezione, per diventare una realtà complessa, agitata da problemi e ansie in gran parte simili ai nostri. Jean-Pierre Vernant (Provins, 1914) è professore onorano al Collège de France.
"Il Diavolo, essendo venuto a prenderla per condurla al sabba, le dette un unguento nerastro col quale si strofinò la schiena, il ventre e lo stomaco. Poi, rivestitasi, uscì dalla porta e fu immediatamente sollevata in aria a grande velocità...": è la confessione rilasciata da una vedova condannata a morte per stregoneria e satanismo nel 1617. D'altronde chi non confesserebbe tutto ciò che la commissione giudicante vuole sentire, pur di porre fine all'agonia della tortura? Psicosi, disagio sociale, superstizione: nell'Europa di età moderna divampa il terrore delle streghe. Accusate di praticare malefici e di adorare il diavolo, bruciano sul rogo almeno in 45 mila donne. Ma molte di più sono quelle processate e torturate da tribunali religiosi e civili. Perché questa mattanza? Chi erano le accusate? Chi gli accusatori?
Le trasformazioni del libro e della lettura come aspetti essenziali della nascita della cultura moderna. Lodovica Braida insegna Storia della stampa e dell'editoria all'Università di Milano.
Per tutti gli europei le guerre del Ventesimo secolo hanno rappresentato un'esperienza che ha lasciato un segno indelebile. Quali sono state le reazioni di questi uomini posti quotidianamente di fronte alla morte di massa? Come è stata elaborata l'insostenibile realtà della guerra? In che termini l'esperienza bellica ha mutato la mentalità comune? Un libro di storia, che piuttosto che ricostruire avvenimenti, date e fatti si occupa delle idee, dei miti, delle credenze che spingono gli uomini alle azioni che fanno la storia.
Il genocidio armeno del 1915 ad opera dei turchi, l'Olocausto, la deportazione nel 1944 ad opera dei sovietici di oltre 600.000 ceceni e tatari della Crimea, l'espulsione dei tedeschi dalla Polonia e dalla Cecoslovacchia alla fine dell'ultimo conflitto mondiale, la guerra jugoslava: cinque casi esemplari in una storia comparata di tragica attualità.

