
Maratona, le Termopili, Salamina, Platea, Micale... l'epico scontro che nella prima metà del V secolo a.C. oppose greci e persiani, Occidente e Oriente, fu uno dei grandi avvenimenti politico-militari dell'antichità, un punto di svolta che indirizzò-rTcorso della storia greca e, in definitiva, lo sviluppo stesso della civiltà occidentale. Questo volume fornisce una sintetica ma accurata ricostruzione degli eventi e, a partire da Erodoto, esamina le cause del conflitto e le conseguenze di lungo periodo della vittoria riportata dalle città-Stato greche
Che cos'hanno in comune la moderna Istanbul, con i suoi 12 milioni di abitanti, e la capitale dei tre imperi - romano d'oriente, bizantino e ottomano - che l'ha preceduta? In questo sintetico profilo, che spazia dagli insediamenti dei primi coloni dorici alla Costantinopoli bizantina, dalla Istanbul ottomana alla megalopoli contemporanea, la vicenda millenaria di una città che ancora oggi esibisce agli occhi del viaggiatore la stratigrafia complessa e affascinante della sua storia.
A partire dai secoli quarto e quinto si verificò, negli immensi spazi compresi fra l'Asia e l'Europa, un vasto processo di spostamenti a catena di popolazioni eterogenee che, dopo un vario e lungo peregrinare, finirono per stabilirsi in sedi diverse da quelle d'origine, trasformando in profondità gli assetti del mondo allora noto, in concomitanza con il collasso dell'impero romano d'occidente. L'epoca delle grandi migrazioni dei popoli o, come si usa dire adottando il punto di vista dei romani, delle invasioni barbariche ha sempre esercitato una fortissima suggestione ed èattualmente oggetto di una particolare attenzione storiografica. Il profilo di Azzara ripercorre le complesse vicende che portarono alla sostituzione dell'impero d'occidente con una pluralità di regni barbarici assai eterogenei e di disuguale durata, fino agh estremi fenomeni migratori che investirono lo spazio europeo nei secoli decimo e undicesimo. La sua esposizione non solo fa il punto sulle singole questioni, ma indica le ulteriori linee di sviluppo dell'indagine storica su avvenimenti alla radice della nostra civiltà.
Posto alla guida dell'Agip all'indomani della Liberazione, Mattei si diede la missione di dotare l'Italia di una ricchezza fondamentale per il suo sviluppo e la sua indipendenza, e nel giro di quindici anni mise in piedi l'Ini e la Snam; conquistò così non solo l'approvvigionamento diretto alle fonti di energia ma fece del nostro paese uno dei maggiori fornitori mondiali di manufatti e know-how per l'industria petrolifera. La sua grande spregiudicatezza nei confronti sia dei concorrenti esteri sia della politica italiana forse gli fu fatale: il 27 ottobre 1962 l'aereo che lo portava da Catania a Milano esplose in volo. Una morte che rimarrà uno dei misteri della storia repubblicana.
Quello perpetrato il 12 agosto 1944 a Sant'Anna di Stazzema, minuscolo paese della montagna lucchese, è il maggiore eccidio di civili compiuto dai nazisti in Italia dopo quello di Monte Sole. La strage di Sant'Anna è riemersa prepotentemente all'attenzione della cronaca con il processo celebrato a La Spezia nel 2005, e poi ancora con l'uscita del film di Spike Lee "Miracolo a Sant'Anna" e le vivaci polemiche che ne sono seguite. Paolo Pezzino, storico delle stragi tedesche e consulente della Procura militare per il processo, sulla base di una conoscenza approfondita e puntuale dei fatti, racconta in questo breve libro l'intera storia della strage: in che contesto maturò, chi furono i protagonisti, carnefici e vittime, come si svolse, come non si fece giustizia nel dopoguerra e come la si è fatta a La Spezia, la sempre riaffiorante controversia circa le eventuali responsabilità dei partigiani, che ancora riesce a dar fuoco alla polemica attorno ai morti di Sant'Anna.
Figlio del re dei Goti Teodemiro, Teoderico (454 ca. - 526) fu il primo re barbaro a regnare in Italia dopo la fine dell'impero romano, il primo a sperimentare nuovi assetti istituzionali e forme di convivenza fra barbari e romani. Questo profilo ne delinea una biografia complessiva, illustrandone lo stile di governo, per quanto riguarda l'amministrazione, la politica estera, i rapporti con il papato. Oggetto di miti e leggende per secoli, assicurò un lungo periodo di pace e stabilità alla penisola.
Non sono solo le verità o le idee ad avere una storia, ma anche il criterio stesso di vero e di falso. Attingendo a Platone, Aristotele, Pausania, Paul Veyne esamina i differenti "regimi di verità" in vigore presso quegli stessi greci a cui i moderni fanno risalire la nascita della storia, della ragione, della scienza. Ecco che la verità si configura come l'effetto del variare dei rapporti e degli interessi; nessuna verità è migliore delle altre, è semplicemente incommensurabile con le precedenti e le successive, perché i suoi orizzonti mutano costantemente.
Il libro racconta, al di là dei cliché e del folklore, com'era davvero la vita dei gladiatori: il loro posto nella società, l'addestramento, come erano equipaggiati, il trattamento economico, la quotidianità. Non erano lottatori sanguinari, ma combattenti che duellavano ad alto livello tecnico. Così pure lo spettacolo circense dei gladiatori non era un intrattenimento puramente ludico (secondo il famoso detto "Panem et circenses"): il circo, dove le masse si trovano insieme all'imperatore, emerge come il luogo dove si manifesta la forza popolare.
Qual era l'aspetto di Roma all'epoca dei Templari, e quali luoghi della città furono teatro di eventi cruciali per la storia del leggendario Ordine? Lo si scoprirà attraverso una serie di tappe significative. Come guida, avremo alcune figure illustri: Hugues de Payns e Jacques de Molay, il primo Maestro e l'ultimo, e fra loro san Bernardo di Clairvaux, il grande mistico del XII secolo che a buon diritto può essere considerato la colonna ideologica e spirituale del Tempio.
La penisola reca, tracce profonde del suo rapporto col mondo musulmano (tanto arabo quanto turco), tracce perlopiù nascoste: la nostra ricerca comincerà da Palermo, per poi proseguire nelle terre di Campania, Puglia e Sicilia e arrivare sino a Venezia, la porta d'Oriente. Ci imbatteremo in una ricchissima "mescolanza mediterranea" - fatta di uomini, donne, viaggiatori, mercanti, ma anche di oggetti, spezie, cibi, gioielli, tessuti, libri, racconti, lingue, idee - che ha contribuito a forgiare eredità e tradizioni italiane. Un viaggio quasi millenario che non trascura la presenza odierna.
L'acqua ha avuto fin dall'antichità un alto valore simbolico e culturale: si pensi alle fonti, meta ancora oggi dei pellegrinaggi di cura, fenomeni di culto legati a figure sante o divine. Al soggiorno termale, che in Italia gode di una lunghissima tradizione, si è sempre accompagnata la ricerca del benessere psichico e spirituale. Il nostro viaggio comincerà dalle Terme di Caracalla e toccherà vari centri, fra cui Bagni di Lucca, le Terme di Salsomaggiore, Ischia. Nell'acquoreo vagare fra stabilimenti, sorgenti, grotte, fanghi, è l'immaginario delle terme, intessuto di sacro e di profano, che si disvelerà a noi.
Si pongono al servizio degli altri, della difesa della loro comunità, assecondano il destino, gli ideali o l'ambizione, intervengono sul corso della storia con le armi, la fede e il valore: sono gli eroi della guerra. Dalla violenza bruta di Achille al sacrificio consapevole dei soldati del nostro tempo, passando attraverso la lucida follia degli Arditi, il carisma e la visione dei grandi condottieri come Alessandro, la sconfitta e la resurrezione del generale Dallaire, capo della missione Onu in Ruanda, queste pagine ci descrivono l'evoluzione dei modelli esemplari forgiati dai campi di battaglia, i luoghi dove gli eroi della guerra cadono per la gloria degli dèi e il profitto dei padreterni, sopravvivendo nella memoria collettiva per il bisogno dell'umanità.