
L'Italia non ha avuto la Riforma perché gli italiani erano refrattari alle dottrine protestanti, o perché la situazione politica e la reazione inquisitoriale non lo hanno consentito, malgrado una vasta adesione? Come in un mosaico perduto, le poche tessere ricollocate a posto ci consentono ora (dopo un secolo di ricerche e di scoperte) d'intravvedere almeno le grandi linee di una diffusa adesione alla Riforma in quasi tutte le regioni d'Italia e in ogni ceto sociale, dai montanari ai mercanti, agli ecclesiastici, ai nobili. Questo libro si limita ad esporre i fatti accertati, per fornire un quadro della reale evoluzione della Riforma in Italia.
Al Concilio di Costanza (1414-18) la teoria del "conciliarismo" (la supremazia del concilio ecumenico sul papa) aveva ottenuto la sua consacrazione definitiva. Si decise inoltre che i concili dovevano essere convocati a distanza di cinque anni, poi di sette e alla fine con intervalli di dieci anni. Il libro solleva un problema di attualità: l'autorità della chiesa e il suo modo di esercizio, un problema che non ha appassionato soltanto i teologi ma ha coinvolto in qualche modo la politica e la diplomazia, influenzando il pensiero politico, in particolare quello costituzionale.
La vita di Frida Malan, partigiana combattente, poi assessore a Torino e attiva fino alla fine nel movimento delle donne. La storia di una famiglia evangelica che compie la scelta partigiana nelle valli valdesi occupate dai nazisti e nella Torino operaia e antifascista. Nelle interviste incrociate a Frida e ai suoi fratelli Roberto e Gustavo, dalla viva voce dei protagonisti viene delineandosi, senza alcuna retorica, il romanzo corale di un popolo in lotta per la libertà.
Per noi europei comprendere la religiosità degli Stati Uniti - nazione "sotto la guida di Dio" tanto quanto Stato laico aperto a molteplici religioni - è spesso tutt'altro che facile. Laurence Moore ci viene in aiuto con un'analisi del persistente intreccio tra religione e modelli politico-culturali nella società americana dai tempi dei Padri fondatori al presidente Bush. Lo studio esamina le modalità con cui il principio costituzionale della separazione tra Stato e chiesa, l'assenza di un'istituzione religiosa ufficiale e il fluttuante confine tra sacro e profano hanno plasmato la religiosità americana facendo degli Stati Uniti un caso unico tra le democrazie occidentali.
L'esordio, le illusioni, le sconfitte, le ritirate, la ripresa e le prime vittorie
La lotta politica che cattolici, agnostici e valdesi vissero fianco a fianco
Libertà di coscienza e lotta di liberazione
Una ricerca, basata sul confronto di testimonianze dirette, sul primo periodo della guerra partigiana nelle valli valdesi del Piemonte - teatro di lunghe lotte in difesa della religione protestante - a cui ambiente geografico, economico-sociale e religioso conferirono caratteri specifici.
L'ultima parte della trilogia del grande storico scomparso di recente
La storia d'Italia e dei protestanti dalla Marcia su Roma alle leggi razziali
Mussolini, la Chiesa cattolica romana e i culti acattolici
Italia di Mussolini e protestanti completa il fortunato filone storiografico che l'illustre storico fiorentino da poco scomparso inaugurò nel 1956 con Risorgimento e protestanti e proseguì nel 2002 con Italia liberale e protestanti: una trilogia durata tutta una vita.
Con Italia di Mussolini e protestanti siamo oltre la Grande Guerra, in un periodo in cui il cammino trionfante della civiltà liberale nata dalla Riforma si è ormai arrestato.
Mussolini marcia su Roma, si insedia al governo e prepara l'alleanza con la Chiesa cattolica, mentre le teorie politico-religiose che sostengono la separazione fra Stato e Chiesa degradano.
Nelle mani della polizia segreta, la Legge sui culti ammessi che sembra garantire la libertà religiosa si rivela piuttosto un efficace strumento di controllo e repressione delle chiese evangeliche, finché le leggi razziali intervengono brutalmente nella vita del paese.
Il testo scritto è spesso un elemento fondamentale nella costituzione delle identità religiose.
Pertanto un'indagine storica sulle differenti modalità di produzione, circolazione, ricezione e conservazione del libro inerente un territorio che, come le Valli valdesi, è caratterizzato dalla presenza di lunga data di due diverse confessioni cristiane si rivela di grande interesse.
Il volume – che raccoglie gli atti del XLIV convegno di studi sulla Riforma e sui movimenti religiosi in Italia – ne esamina in particolare tre aspetti: la stampa e la circolazione del libro tra il Piemonte sabaudo e l'Europa protestante; l'uso dei libri e la pratica religiosa tra cattolici e valdesi; infine, la formazione e la conservazione di biblioteche pubbliche e private nonché di istruzione e professioni.
Testi di: Alessandro Bima, Reinhard Bodenmann, Loris Canalia, Walter Canavesio, Paolo Cavallo, Paolo Cozzo, Andrea De Pasquale, Marco Fratini, Albert de Lange, Domenico Maselli, Roberto Morbo, Chiara Povero, Maria Prano.

