
A Solferino, nel corso della guerra che nel 1859 vide a confronto Francia e Austria, si combatté la più grande battaglia europea dal 1813, quando Bonaparte fu sconfitto sui campi di Lipsia. Tre sovrani - Napoleone III di Francia, Francesco Giuseppe, Kaiser dell'Austria, e Vittorio Emanuele II, re di Sardegna e futuro re d'Italia - assistettero allo scontro dei loro eserciti che a fine giornata contarono, tra morti e feriti, 26.000 vittime. Il libro non si limita a Solferino, momento supremo della Seconda guerra d'indipendenza, ma tratta anche i preliminari della battaglia e le azioni di Montebello, Palestro e Magenta che portarono all'unificazione dell'Italia. Ricorda anche la fondazione della Croce rossa internazionale.
Nei primi decenni dell'VIII secolo gli eserciti islamici dilagarono in Europa dopo essere penetrati nella penisola iberica, minacciando il territorio dei franchi e dei burgundi con incursioni sempre più feroci. Nella battaglia di Poitiers, nota anche come battaglia di Tours, le forze cristiane al comando del franco Carlo Martello (nonno di Carlo Magno) affrontarono le imponenti forze d'invasione islamiche. Ai vincitori franchi fu in seguito attribuito il merito di aver salvato il cristianesimo in quanto fede dominante in Europa. Sulla base di fonti dell'epoca, questo libro si propone di ricostruire la battaglia, collocandola nel suo contesto storico, riesaminandone le origini e gli strascichi, e cercando altresì di dare una risposta alla questione se davvero Carlo Martello abbia "salvato l'Europa".
Questo libro è un'accurata ricostruzione delle attività dei pirati attivi nei Caraibi e lungo le coste atlantiche del continente americano nel "periodo d'oro" della pirateria, tra il 1660 e il 1730, e dei corsari attivi nelle medesime zone - come pure in Atlantico - sino ai primi decenni del secolo XIX. Partendo dalle origini di queste situazioni nel secolo XVI, e attraverso il particolare fenomeno dei Bucanieri In Giamaica e a Hispaniola, si comprenderà come e perché molti marinai diventarono pirati, descrivendo il loro abbigliamento, le armi, le navi che utilizzavano e le consuetudini su cui basavano la propria attività. Considerati, a seconda dei casi, criminali o vittime della società, i pirati costituirono una grave minaccia per la navigazione e i commerci nell'Atlantico occidentale per più di settant'anni. Una volta conclusosi il "periodo d'oro" della pirateria all'inizio del secolo XVIII, molti comandanti di nave si trasformarono in corsari, dando avvio a un'attività che, sotto certi aspetti, era né più né meno una nuova forma di pirateria, questa volta condotta con il beneplacito di questa o quella nazione.
Gneo Pompeo Magno celebrò il suo trionfo con una lunga serie di successi sul campo, all'età di 24 anni; a 35 aveva raggiunto i vertici di comando della Roma repubblicana, salutato come l'Alessandro Magno romano. I suoi exploit contro i seguaci di Mario, poi le sue campagne nella penisola iberica, contro i pirati nel Mediterraneo, e ancora le sue grandi vittorie in Oriente contro Mitridate e altri avversari contribuirono a estendere in notevole misura le frontiere di Roma. Nessuno poteva vantare analoghi successi militari nella tarda età repubblicana, ma il suo posto nella storia è stato sancito da quanto scrive Cesare nei suoi "Commentarii": questo libro offre al lettore un ritratto imparziale e completo delle campagne belliche di Pompeo e delle sue qualità di comandante.
Il cofanetto contiene 2 volumi: Isonzo. Il massacro dimenticato della Grande Guerra di Schindler ed Isonzo 1915 di Seifert.
Nel 32 a.C., la Repubblica precipitò nella guerra civile tra le forze di Ottaviano a Occidente e gli amanti Cleopatra e Antonio a Oriente. Nelle acque che bagnano la colonia romana di Azio, in Grecia, avvenne un sanguinoso e decisivo scontro tra le flotte, in cui le leggere e agili navi di Ottaviano sconfissero le pesanti imbarcazioni di Antonio. Poco dopo la disfatta i due amanti si uccisero, e Ottaviano si dichiarò imperatore di Roma. Immortalata nell'arte di tutti i tempi, quella di Azio è una delle battaglie navali più famose e importanti del mondo antico, che sigillò la secolare esperienza della Repubblica romana.
Durante la missione che, nei primi anni Novanta del Novecento, impegnò le forze multinazionali dell'ONU in Somalia per recare aiuto al Paese devastato dalla carestia e dalle lotte fra i clan, gli Stati Uniti intervennero con propri contingenti militari per fornire appoggio alle operazioni di soccorso umanitario. Questo libro si concentra sulla drammatica evoluzione che ebbe l'operazione per la cattura di alcuni luogotenenti del signore della guerra somalo Mohammed Farah Aidid di cui fu incaricata l'unità speciale americana Task Force Ranger. Concepita come un'incursione che si sarebbe dovuta risolvere in modo fulmineo, l'operazione si trasformò ben presto in una cruenta battaglia che, svoltasi fra il 3 e 4 ottobre 1993, durò quasi 15 ore e il cui culmine fu l'abbattimento di due elicotteri Black Hawk. I soldati statunitensi, costretti sulla difensiva nell'area degli schianti sotto l'incalzante fuoco dei miliziani somali e minacciati dalla popolazione ostile, dovettero essere soccorsi da una forza di recupero congiunta ONU/USA, ma molti di loro lasciarono la vita in quella missione; centinaia furono le vittime della parte avversa.
Il prototipo del legionario romano, come spesso viene presentato nelle diverse forme della moderna iconografia, è in realtà il risultato di un'evoluzione militare millenaria. Agli inizi dell'Età del ferro, prima che sorgesse Roma, una manciata di borghi poteva dare vita a un villaggio, base dalla quale i guerrieri romani dell'età arcaica lanciavano gli assalti contro i loro vicini. Con la crescita dell'Urbe, aumentarono e si espansero anche gli sforzi militari di questi uomini, che adottarono i classici metodi bellici dei greci e crearono la leva cittadina. Il libro esamina la cultura e i sistemi di combattimento di questi antichi guerrieri, tracciando le fasi dello sviluppo di una forza che avrebbe conquistato il mondo.
Nella battaglia di Borodino, la più importante che si svolse durante l'invasione della Russia da parte di Napoleone nel 1812, l'imponente Grande Armée dell'imperatore, formata da soldati di numerosi Stati entrati nella sfera d'influenza francese, fronteggiò un tenace esercito russo agli ordini del maresciallo Kutuzov. Dopo una sanguinosa serie di attacchi frontali e di disperati contrattacchi, i due schieramenti si annientarono a vicenda, ma Napoleone non cedette terreno e marciò su Mosca, da dove sarebbe iniziata la tragica ritirata verso la salvezza. Questo libro abbraccia la campagna del 1812 nella sua interezza, dall'ingresso dell'esercito francese in territorio russo, in giugno, fino al suo ripiegamento, sotto le incessanti molestie delle truppe nemiche lungo il percorso oltre la Vistola; la battaglia di Borodino è il punto su cui s'incentra tutta la narrazione.
Nell'estate del 1914, con l'Europa ormai sull'orlo della guerra, lo spettro di imminenti attacchi da parte dei dirigibili Zeppelin si profilava su Londra e altre importanti città britanniche. Quando Winston Churchill assunse la responsabilità della difesa della capitale, si rese conto che le aeronavi nemiche erano più vulnerabili mentre si trovavano a terra. Inoltre, nonostante le limitate risorse a disposizione, era convinto che l'attacco rappresentasse la migliore forma di difesa. Fu così che, nell'ultimo quadrimestre del 1914, il Royal Navy Air Service effettuò quattro incursioni aeree sulle basi degli Zeppelin in Germania: a Düsseldorf-Colonia per due volte, poi a Friedrichshafen e a Cuxhaven. Questo libro presenta la storia completa della prima campagna di bombardamento "strategico" condotta dalla Gran Bretagna e i risultati da essa conseguiti.
Splendente nella sua armatura e con le insegne, montato su un destriero durante un torneo o impegnato in combattimento ravvicinato sul campo di battaglia, la figura del cavaliere di corte è diventata un'icona del Medioevo. Ma dietro l'immagine popolare esiste una realtà storica più complessa e affascinante. Questo libro va oltre il mito per spiegare chi fosse davvero questo celebrato guerriero a cavallo. Dai particolari della complicata armatura alle tappe della "carriera militare", dal codice cavalleresco al ruolo politico e sociale, il volume offre una guida illustrata al mondo dei cavalieri attraverso resoconti di prima mano, rievocando in modo vivace e realistico battaglie come quelle di Agincourt e Pavia, nonché singoli cavalieri quali Goffredo di Buglione, Guglielmo il Maresciallo e Riccardo Cuor di Leone.

