
Gli interrogatori posti da Elio Apih e le riflessioni che essi suscitano nel percorso di questo libro, muovono da un quesito fondamentale: "Come e da dove viene l'"infoibamento" nella Venezia Giulia?" E' bene precisare che l'Autore tratta sia delle foibe del 1943 in Istria, sia delle foibe del 1945, che riguardano anche Gorizia, Pola e Fiume, ma soprattutto, per efferatezza, Trieste.
"Un uomo, e un uomo da solo, portò l'Italia in guerra", disse Winston Churchill. In Mussolini e i suoi generali, John Gooch illustra da una nuova prospettiva come la catastrofe che sconvolse l'Italia nella Seconda guerra mondiale non fu causata dalla dissennatezza di un uomo, ma fu il risultato di un fallimento collettivo, maturato agli alti livelli di comando. Attingendo a documenti poco noti provenienti dagli archivi delle forze armate italiane, Gooch rivela nel dettaglio, e nella loro interezza, i piani dell'esercito, della marina e dell'aeronautica, analizzando lo stretto legame tra la politica militare fascista e gli affari esteri del regime tra il 1922 e il 1940. Esaminando contraddizioni irrisolte e bizzarre "ispirazioni" politiche, Gooch delinea un quadro unico per ricchezza di fonti e indispensabile sia per la comprensione del periodo interbellico, sia per la responsabilità delle scelte, spesso frutto di irrazionalità e incompetenza, che indubbiamente Mussolini ebbe, ma che i suoi generali in parte condivisero.
Sebbene si tenda a pensare all'Impero romano come a un'organizzazione principalmente terrestre, realizzata con la forza delle straordinarie legioni della fanteria, in realtà esso fu anche una potenza marittima, paragonabile all'Impero britannico del XVIII secolo. In termini puramente numerici, la marina di Roma fu la forza navale più imponente che sia mai esistita. Le flotte romane difesero le comunicazioni e i traffici commerciali, senza i quali non vi sarebbe stato sviluppo. Grazie alle sue navi, la "caput mundi" poté sfidare in combattimento nemici irraggiungibili ed espandere il suo potere in terre fino ad allora inaccessibili, diventando una potenza senza uguali nel Mediterraneo: possedeva basi nell'Europa occidentale, nell'Africa settentrionale e nel Medio Oriente, e nel momento di massimo splendore contava decine di migliaia di marinai, fanti e artigiani che lavoravano al servizio di una flotta numericamente superiore a qualsiasi forza navale moderna. Questo saggio segue la cronologia della nascita, della crescita e del declino delle forze navali di Roma e analizza il ruolo della guerra sul mare nella costruzione del primo grande impero europeo.
La guerra partigiana in Jugoslavia, combattuta tra 1941 e 1945, viene raccontata in questo volume dal punto di vista di chi la visse da protagonista. È il diario di Milovan Djilas, figura chiave del movimento di Liberazione e della scena politica jugoslava nel secondo dopoguerra. L'autore rievoca con grande efficacia eventi di alta drammaticità, approfondendone la lettura con un sapiente lavoro di introspezione psicologica unito a una lucida analisi politica.
Certi libri traggono forza dagli eventi che li hanno seguiti. Allora una semplice descrizione realistica può essere additata come causa di quanto succederà, mentre i veri colpevoli sono coloro i quali non sono riusciti ad avvedersi di quanto stava già accadendo. Scritto tra il 1996 e il 1999 e proposto in Italia nell'ultima edizione curata dal Generale Fabio Mini, "Guerra senza limiti. L'arte della guerra asimmetrica tra terrorismo e globalizzazione" muove dall'analisi della Guerra del Golfo del 1991, primo esempio di nuova integrazione tecnologica in campo militare. Lo sguardo poi si amplia a scrutare "il volto del dio della guerra di oggi". In un crescendo tramato di bagliori visionari, suggestioni letterarie e filosofiche, riflessioni geostrategiche e ricorso alla retorica combinatoria, il libro approda alla dimensione della interpretazione complessiva dell'epoca che stiamo vivendo e vivremo domani sotto il profilo delle conflittualità.
L'impresa che rese possibile la liberazione di Benito Mussolini dalla sua prigionia sul pianoro del Gran Sasso fu una delle più drammatiche operazioni compiute da forze speciali nella storia militare. Dopo essere stato arrestato il 25 luglio 1943 dai suoi stessi ufficiali, il Duce era stato trasferito nell'albergo Campo Imperatore, una località isolata di montagna (raggiungibile solo tramite funivia), dove era guardato a vista. Hitler ordinò al generale dei paracadutisti Kurt Student di organizzare una missione per la liberazione del dittatore italiano, servendosi dei suoi Fallschirmjäger, un'unità speciale altamente addestrata, e, per ragioni politiche, di un reparto di SS agli ordini del capitano Otto Skorzeny. Il 12 settembre 1943, i paracadutisti di Student lanciarono un audace assalto con gli alianti, il cui scopo era cogliere di sorpresa il presidio italiano di guardia e liberare Mussolini. Questo libro ricostruisce in maniera dettagliata l'azione militare e ne analizza le conseguenze.
Nell'incessante lotta per la supremazia aerea durante la Grande Guerra, due tipi di velivoli furono in prima linea. Il Sopwith Camel, un biplano, e il triplano Fokker Dr I, entrambi caccia con motore rotativo, benché relativamente lenti per l'epoca, furono considerati le macchine più manovrabili prodotte durante il conflitto, oltre che gli antagonisti ideali nel combattimento serrato a distanza ravvicinata e ad armi pari. Nel libro, Jon Guttman ripercorre l'affascinante vicenda del progetto e dello sviluppo di questi nemici mortali. Resoconti di prima mano e illustrazioni particolareggiate della visuale dall'abitacolo si traducono in un'appassionante ricostruzione dell'esperienza dei piloti nei primi duelli aerei della storia, contribuendo alla comprensione dei loro successi e delle loro sconfitte.
L'Ordine del Tempio era un'organizzazione religiosa e militare costituitasi per proteggere i pellegrini e i coloni che si trovavano in Terra Santa. I Templari erano convinti di combattere in nome di Dio ed erano temuti e rispettati dai sovrani musulmani degli stati circostanti. Questo testo tratta dei Templari e delle motivazioni che li inducevano a entrare nell'Ordine, con particolare interesse per quelli che combatterono in Terra Santa. Utilizzando fonti dell'epoca, il volume illustra in modo efficace la vita quotidiana di questi guerrieri, dalla cerimonia di investitura all'addestramento, all'organizzazione in campo fino alle tattiche di combattimento.