
"L'Europa oggi è ancora da fare e addirittura da pensare. Il passato propone, ma non dispone, il presente è determinato tanto dal caso e dal libero arbitrio quanto dall'eredità del passato. Questo libro mostra le anticipazioni medievali dell'Europa e le forze che le hanno combattute con maggiore o minore vigore per poi sconfiggere questi primi tentativi, in un processo discontinuo dalle alterne vicende. Ma si tenta anche di provare che i secoli tra il IV e il XV sono stati determinanti e che, di tutti i lasciti vitali per l'Europa di oggi e di domani, quello medievale è il più importante". Così Le Goff presenta la sua riflessione sulle unità e le diversità, le idee e le strutture materiali che hanno definito la nascita e l'evoluzione dell'Europa.
Una completa sintesi delle fasi evolutive che nell'arco di meno di duemila anni - dal III al I millennio a.C. - hanno portato il territorio italiano dal pullulare di comunità instabili costituite da gruppi di parentela di poche decine di individui, all'emergere di élites aristocratiche e al sorgere di vere e proprie forme di organizzazione protostatale: in una parola, alla nascita di quella particolare entità geografico-culturale che prenderà il nome di Italia.
Nel processo medievale di trasformazione dei signori delle campagne in nobili, l'Italia centro-settentrionale rappresenta un caso. La sua nobiltà urbana condivide con l'élite signorile del contado stili di vita, ma si distingue per la formazione del reddito, il controllo dell'amministrazione e della magistratura e la forte vocazione cittadina. Non legittimata formalmente dal principe, ma direttamente dal sentimento di dignità municipale, questa nuova nobiltà si identifica con la classe dirigente dando seguito a quell'equivoco nobiliare tutto italiano che perdurerà nella sostanza ancora per tutto l'Antico Regime.
Dalle scoperte geografiche e dall'espansione economica del Cinquecento all'età napoleonica: è la periodizzazione di questo volume pensato esplicitamente per la didattica universitaria ma con tutte le possibilità di essere apprezzato anche dal pubblico di libreria. Una trattazione classica della storia moderna arricchita dai risultati più innovativi della ricerca storiografica nel settore della storia sociale e culturale. Renata Ago insegna Storia moderna alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Roma La Sapienza. Vittorio Vidotto insegna Storia contemporanea alla Facoltà di Lettere e Filosofia all'Università di Roma La Sapienza.
Mai come oggi, nell'epoca della globalizzazione e dell'integrazione sopranazionale, la prospettiva storica è indispensabile per comprendere le trasformazioni del ruolo del diritto pubblico e dei soggetti che se ne occupano. Nel volume Lanchester esamina l'attività della dottrina giuspubblicistica italiana, evidenziandone sia le interrelazioni con lo sviluppo ideologico ed istituzionale dello Stato unitario, sia il dibattito metodologico.
Le vicende politiche e civili delle città dell'Italia centro-settentrionale dalla fine dell'XI all'inizio del XIV secolo: le loro relazioni con gli altri poteri, il papato, l'impero, le signorie; gli sviluppi istituzionali, le tensioni sociali e le evoluzioni amministrative in duecento anni cruciali nella storia italiana.
Le vicende secolari della penisola sotto il dominio romano impongono l'immagine dell'identità incompiuta: il processo di unificazione politica, il senso di appartenenza a una patria comune, la distinzione rispetto alle province furono tutti fenomeni presenti e attivi nella storia italica, ma sempre contrastati da tendenze opposte, spesso più forti e vivaci. L'autonomia dell'oggetto storiografico 'Italia romana' e insieme la sua drammaticità consistono proprio in questa sua cronica incompiutezza.
"Perché il corpo nel Medioevo? Perché il corpo ha una storia. La concezione del corpo, il suo spazio nella società, la sua presenza nell'immaginario e nella realtà, nella vita quotidiana e nei momenti salienti hanno subito mutamenti in tutte le società storiche. Quale trasformazione è intercorsa dalla ginnastica e dallo sport dell'antichità greco-romana all'ascetismo monastico e allo spirito cavalleresco del Medioevo! Ebbene, dove si ha una trasformazione nel tempo, vi è storia. La storia del corpo nel Medioevo è dunque parte essenziale della sua storia globale. "
"Il libro - sobrio, preciso e meticolosamente documentato - è ricco di fatti talmente straordinari e inquietanti che, se l'autore non avesse una conoscenza così approfondita dell'Italia, risulterebbero incredibili. L'ombra del potere è di piacevole lettura e di grande impatto." (Caroline Moorehead, "Spectator"). "Tutta l'Europa dovrebbe riflettere seriamente su quanto sta avvenendo alla democrazia nell'Italia di Berlusconi." (Joseph Farrel, "Sunday Herald"). David Lane è corrispondente dall'Italia dell'Economist dal 1994 ed è stato coautore degli speciali su Silvio Berlusconi che hanno suscitato vasta eco in Italia e in Europa. Vive in Italia da trent'anni.
Democrazia: un'idea straordinariamente duttile che ha plasmato il corso della storia europea, dalla Rivoluzione inglese a quella francese, dalla Prima guerra mondiale fino alla guerra fredda e al crollo del Muro. Ripercorrendo le ideologie che l'hanno nutrita e sostenuta, Canfora formula la sua tesi: il meccanismo elettorale è ben lungi dal rappresentare la democrazia. Oggi, nel mondo ricco, ha vinto la libertà, con tutte le sue immani conseguenze. La democrazia è rinviata ad altre epoche.
"Non nuovo a fruttuose incursioni nel terreno della storia dell'arte, Massimo Firpo ha scritto con grande rigore storiografico, ma anche con la sapienza narrativa di chi sa trarre il massimo profitto dal montaggio di colorite citazioni d'epoca, un'appassionata indagine sulla controversa questione dell'ortodossia di Lotto, che getta nuova luce sul problema." (Antonio Pinelli). "Il libro di Firpo è una gemma che documenta preziosamente l'intricata ricchezza della vita religiosa italiana del Cinquecento." (Sergio Luzzatto). Massimo Firpo insegna Storia moderna nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Torino.