
George L. Mosse (1918-1999) è stato uno dei maggiori storici del nazismo e del fascismo, di cui ha profondamente rinnovato l'interpretazione. Il libro è un racconto affascinante e scorrevole di una vita fuori del comune che attraversò tre continenti ed è anche la storia di molti dei maggiori eventi del secolo scorso. L'autore lo scrisse negli ultimi mesi della sua vita. Vi descrive la sua infanzia nella Berlino di Weimar, il suo esilio a Parigi e in Inghilterra, la vita di collegio e di studio a Cambridge, il secondo esilio negli Stati Uniti, i lunghi soggiorni a Londra e Gerusalemme e affronta questioni di identità personale, come l'essere ebreo e sionista.
Perché proprio Hitler? In che modo è stato possibile che un individuo così mediocre, un signor nessuno, sia arrivato ad esercitare un influsso tanto drammatico sui destini di uomini e nazioni, a scatenare un secondo conflitto mondiale e istigare il più terribile genocidio di tutti i tempi? In questo libro Ian Kershaw si interroga sulla natura e sui meccanismi del potere dittatoriale di Hitler e analizza la straordinaria forza carismatica che dapprima fece di lui il tamburino delle masse nazionaliste, l'uomo capace di offrire a più di tredici milioni di tedeschi la speranza della salvezza nazionale, e infine Io trasformò nel Führer.
La storia è cambiata. Mentre l'Europa ha smesso di essere il centro del mondo, i processi di modernizzazione non appaiono più lineari e uniformi e i conflitti etnico-culturali sembrano aver sostituito lotte politiche e scontri di classe come dinamiche storiche dominanti. Sono cosi diventati rapidamente impraticabili forme tradizionali di narrazione storica, grandi affreschi etico-politici, scenari da sistema-mondo, come mostrano le interpretazioni del Novecento discusse negli ultimi anni. "Storia e globalizzazione" ripercorre la crisi della storia così come è stata pensata negli ultimi due secoli e ne affronta un elemento cruciale: il tramonto della fiducia nell'unità sostanziale della vicenda umana in un'ottica di progresso, a causa di una globalizzazione inseparabile da intensi processi di frammentazione. Il destino del mondo sarà inevitabilmente quello dello scontro di civiltà? Malgrado le sfide che ne scuotono l'impianto tradizionale, forse proprio la storia, più di altre scienze umane, è oggi in grado di mettere in discussione certezze scontate. Solo la prospettiva storica, infatti, riesce a liberare dalla prigionia di un presente sconfinato e concorre a sciogliere il dilemma tra cittadinanza planetaria e identità particolari.
Il fascismo ha tentato di sfruttare l'emigrazione come strumento di penetrazione e di condizionamento nei paesi occidentali e nelle proprie colonie. L'emigrato non ha disdegnato di utilizzare il fascismo per migliorare le proprie condizioni nei paesi d'immigrazione. Gli studiosi, che hanno collaborato a questo testo, hanno verificato i successi, ma anche i limiti della penetrazione fascista in tutti i luoghi di emigrazione. Il fascismo non è infatti riuscito a guadagnare l'appoggio incondizionato delle comunità all'estero e queste, con l'approssimarsi della seconda guerra mondiale, si sono allineate sostanzialmente ai paesi d'immigrazione.
La città medievale europea è da sempre al centro dell'interesse degli studi. È nella città medievale, infatti, che si può cogliere quel nuovo modo di intendersi e di rapportarsi tra individui di diversa estrazione economica, sociale e culturale che ha contribuito al formarsi di una coscienza unitaria e alla nascita della stessa Europa e che si è tradotto in forme fisiche funzionali a rappresentare poteri, mentalità, bisogni. Confrontando il vasto panorama delle città medievali europee, questo libro analizza le forme e le tipologie degli spazi urbani, quelle delle loro architetture e dei loro tipi, tramite la funzione che essi vennero chiamati a svolgere nei circa mille anni del Medioevo.
In cinque saggi Jacques Le Goff disegna la storia di un Medioevo affascinante, origine della storia da cui veniamo e fondamento della modernità. Per Le Goff, infatti, il Medioevo non è solo un lontano passato, ma è il suolo stesso del nostro presente, l'epoca che ha dato forma alla nostra identità collettiva.
Tra il 1848 e il 1875 l'economia capitalistica estende la sua influenza su tutti i continenti, trasformando o semplicemente subordinando le realtà più diverse. L'ideologia liberista si afferma in Europa e negli Stati Uniti che insieme costituiscono il centro propulsore della grande trasformazione. Grandi concentrazioni di ricchezza, vasti movimenti di popolazioni, sviluppi straordinari e concrete applicazioni della tecnologia su larga scala caratterizzano questi decenni. Sul piano politico, la rivoluzione, che ha dominato la scena nei settanta anni precedenti, scompare dall'orizzonte.
Questo libro racconta la storia del grande processo istruito dagli Alleati contro l'intero comando militare dell'apparato nazista in Italia operativo dal 1943 al 1945, processo che, accuratamente preparato sulla base giuridica e tecnica di quello di Norimberga, non fu però mai celebrato. Celebrarlo, infatti, avrebbe comportato da un lato il pericolo di mettere in crisi il reinserimento della Germania federale nella comunità europea, dall'altro avrebbe significato, per la classe politica del nostro paese, l'imbarazzante rischio di vedere perseguiti anche i crimini di guerra italiani. Il risultato fu che al suo posto vennero celebrati pochi e marginali dibattimenti e la questione fu ridotta alla dimensione di alcune responsabilità individuali.
"Ci vuole la straordinaria competenza e immaginazione di uno studioso come Anthony Grafton per rendere giustizia alla mente vivace, al pensiero brillante, alla personalità eccezionale di Leon Battista Alberti. Nello specchio del suo ingegno multiforme, Grafton, con assoluto dominio della materia, ricostruisce tutta un'epoca di civiltà" (David Quint, Yale University).
Docente di Storia contemporanea all'Università di Torino, Paola Corti ripercorre la storia delle migrazioni internazionali, dalla mobilità territoriale dell'ancien régime e le migrazioni coatte del colonialismo fino alla "grande emigrazione" e alle più recenti diaspore della società globale, analizzando i ruoli che in tempi diversi hanno svolto i protagonisti dell'esodo.
Negli anni della seconda guerra mondiale, tra il 1943 e il 1944, l'Abruzzo divenne la linea di confine tra il Nord occupato dai tedeschi e il Sud liberato dagli alleati. A Scanno trovò rifugio anche il giovane Ciampi, ospite della popolazione locale. La memoria di questi drammatici eventi di guerra e la resistenza che nacque spontanea costituiscono un patrimonio da salvare. Questo libro è frutto di un lungo lavoro di ricostruzione storica da parte degli studenti del Liceo Scientifico Statale Fermi di Sulmona.
La magia è una sorta di crocevia in cui convergono diverse strade della cultura medievale. È anzitutto un punto di intersezione tra religione e scienza; in secondo luogo è un campo in cui cultura popolare e cultura dotta si incontrano; ma è anche un punto di incrocio tra immaginazione e realtà, dove le convenzioni romanzesche incontrano la vita quotidiana. La magia, quindi, è un punto di partenza per escursioni in molti territori della cultura medievale, nei quali ci guida Kieckhefer con competenza, con passo piano, talvolta anche con umorismo.