
Nel tempo, lungo il millennio che va dal V al XV secolo, la posizione dei poveri nella società è andata modificandosi. Dapprima membri sofferenti ma integrati delle piccole comunità. Poi soggetti estranei e pericolosi. Viene operata allora la differenza tra "poveri veri"; lavoratori incapaci di provvedere al proprio sostentamento, e "poveri falsi", ossia vagabondi, parassiti, emarginati di ogni genere. Come assistere il povero salvaguardandone la dignità? A questa domanda cercano di rispondere le numerose iniziative di soccorso che culmineranno, nel panorama della società urbana imminente, nell'organizzazione dei primi ospedali e nella istituzionalizzazione dell'assistenza.
La storia della medicina ebraica dai tempi di Mosè al Seicento, in un viaggio che si snoda dalle terre di Giuda e di Israele a Babilonia e all'Egitto, dall'Italia bizantina al Maghreb, da Tunisi a Salerno, dall'Andalusia islamica alla Castiglia cristiana, dalla Provenza alla Sicilia, da Avignone a Roma, dalle 'terre del papa' a Venezia, seguendo gli esilii e le migrazioni che caratterizzano e segnano la storia degli ebrei. La storia di una sapienza curativa intessuta di religiosità e apprezzata non solo nelle giudecche e nei ghetti, ma anche in seno alla società cristiana e nelle corti di quegli stessi papi, sovrani e principi che scagliavano contro gli ebrei le loro bolle e interdizioni.
Dalla fine del secondo conflitto mondiale al crollo dell'Urss. Un ordine mondiale imperfetto, una pluralità di soggetti e l'egemonia di due superpotenze nel contempo rivali e complementari. Bruno Bongiovanni insegna Storia contemporanea presso la Facoltà di Lettere dell'Università di Torino.
L'Europa non è nata nel primo millennio dell'era cristiana, come di solito si crede, ma nel secondo. Gli europei hanno accarezzato l'idea di essere eredi delle civiltà classiche del mondo mediterraneo e pensato che la loro fosse il prodotto della fusione della cultura umanistica di Grecia e Roma, con le intuizioni spirituali e le forze morali della tradizione religiosa giudaico-cristiana. Quest'idea è un prodotto dell'XI e XII secolo, quando l'Europa nord-occidentale conquistò per la prima volta una centralità continentale. Tuttavia, dal blocco di materiali sociali, istituzionali e intellettuali che l'eredità greco-romana fornì all'Europa, la civiltà di quei secoli prese solo ciò che gli interessava per la propria costruzione.
La parola patria, con poche eccezioni, è stata pronunciata con ironia o con disprezzo. Oggi si avverte negli italiani un desiderio nuovo di affermare la propria appartenenza ad una patria comune.
Perché il sogno liberatorio di Marx si è trasformato nell'incubo in Cambogia? Che rapporto c'è tra il comunismo come si è effettivamente realizzato nel XX secolo e le idee del suo massimo teorico? Con passione polemica e con le armi della ricerca storica, Aurelio Lepre ribalta molti consolidati luoghi comuni.
Il dibattito fra gli economisti, strettamente intrecciato con la politica, ha accompagnato lo sviluppo delle società umane e ha orientato le opinioni della gente influenzando scelte importanti, talvolta cruciali. In questo volume Alessandro Roncaglia ricostruisce la storia del pensiero economico. Da Smith a Ricardo, da Marx a Keynes, da Schumpeter alle più sofisticate teorie contemporanee, il racconto intreccia l'analisi con la concreta realtà economica, rendendo evidente lo stretto e al tempo stesso complesso rapporto tra i due livelli.
Da "abaco" a "vulgata", i concetti, i personaggi e le istituzioni del Medioevo decritti attraverso le voci del dizionario. Uno strumento di consultazione utile alla miglior comprensione di un'epoca cruciale della storia europea. Alessandro Barbero insegna Storia medievale presso l'Università del Piemonte Orientale, sede di Vercelli. Chiara Frugoni ha insegnato Storia medievale nelle Università di Pisa e di Roma.