
Come ideologia politica, il liberalismo rappresenta uno degli emblemi della modernità, per come ha contribuito a definire concetti fondamentali quali libertà, democrazia, Stato e diritti individuali. Prima ancora, però, esso costituisce un ideale di uomo e di società, le cui origini risalgono all'antichità. L'autrice traccia un profilo finalmente completo e puntuale, a tratti provocatorio, del liberalismo in quan to fenomeno storico, profondamente radicato nella varietà dei contesti in cui è sorto e prosperato. Scopriamo così il ruolo che l'etica, la religione, la filosofia e l'economia, oltre che la lotta politica, hanno avuto nel forgiare l'ideale liberale, non senza pregiudizi e "miti" da sfatare. Sono tanti i significati che nel tempo sono stati attribuiti ai termini "liberalismo" e "liberale", e che Rosenblatt analizza e spiega, così da sgombrare il campo da equivoci e luoghi comuni. In un'epoca caratterizzata da populismi e sovranismi, da svolte autoritarie e guerre com merciali, da Brexit e Donald Trump, ha ancora senso parlare di liberalismo e valori liberali? Il dibattito è più acceso che mai e questo libro offre un contributo essenziale per mettere dei punti fermi e fare chiarezza sui temi più controversi. Il volume ha una prefazione di Luciano Canfora.
Il tempo viene per lo più rappresentato sotto forma di linea: la metafora lineare, infatti, è onnipresente in almanacchi, calendari, tabelle e grafici di ogni genere. Anche se nella sua forma moderna non ha nemmeno 250 anni, la linea del tempo fa talmente parte del nostro bagaglio culturale che si fatica a pensare ci sia stata un'epoca in cui l'abbiamo acquisita per la prima volta. "Cartografie del tempo2 è la prima storia completa delle rappresentazioni grafiche del tempo in Europa e negli Stati Uniti dal 1450 a oggi. Dai manoscritti medievali fino all'era di internet, il volume prende in considerazione una vasta gamma di linee temporali che con le loro forme danno vita a emozionanti narrazioni. Una linea del tempo (dalla Creazione al 1753) è lunga sedici metri e mezzo, montata su cilindri girevoli e inserita in un astuccio. Un'altra utilizza le diverse parti del corpo umano per mostrare le genealogie di Gesù e dei sovrani di Sassonia. I diagrammi creati dai missionari del XVIII secolo per convertire gli indiani dell'Oregon ordinano in colonne verticali le storie bibliche. C'è persino il diagramma di comunicazione nel Nord Atlantico del telegrafo di Marconi, datato aprile 1912. Ci sono poi opere poco conosciute di personaggi famosi, come la cronologia storica del cartografo Gerardo Mercatore o un gioco mnemonico da tavolo brevettato da Mark Twain.
Dove e quando ha inizio la vera storia di Adolf Hitler? Rosenbaum affronta tutti gli interrogativi che, a partire dall'immediato dopoguerra, hanno diviso storici, filosofi e psicologi, animati dalla volontà di scandagliare la psiche dell'uomo che ha incarnato il Male del XX secolo.
La badessa di un convento cistercense intreccia una relazione con il suo vescovo, e ne ha segretamente un figlio. Il fatto però viene scoperto e i due vengono processati. La storia di questo scandalo cinquecentesco, aggiustata a scopo edificante dalle cronache che l’hanno tramandata, piacque a Stendhal che ne trasse spunto per una delle sue narrazioni più famose. Basato sugli atti originali del processo, ritrovati dopo secoli, questo libro ricostruisce la vera storia del vescovo e della badessa restituendo un vivido spaccato del mondo e delle circostanze nelle quali lo scandalo maturò, e mostrandoci cosa fossero la vita claustrale e il dramma delle monacazioni forzate, così come le strategie difensive e le sofferenze di chi cercava, affannosamente, una via d’uscita da un destino già segnato.
Una nuova edizione del Libro "Gli Etruschi e le Vie Cave", rivista, corretta ed integrata con fotografie inedite. Questo Volume, con i testi di Carlo Rosati e le foto di Cesare Moroni, è dedicato agli Etruschi della Zona del Tufo ed in particolare alle famose Vie Cave che rappresentano sicuramente il più interessante quanto misterioso aspetto archeologico di Sovana, Sorano e Pitigliano. Un singolare racconto a due mani, fatto di storia, simbologia e leggenda, dove le ricercate quanto suggestive immagini fungono da cornice e vanno a rafforzare il testo descrittivo; il tutto legato da un sottile filo conduttore il cui fine è quello di guidare il visitatore alla scoperta di antiche testimonianze, facendogli assaporare il fascino di luoghi ancora incontaminati ed il mistero delle scoperte archeologiche più recenti. Il testo, tradotto in Inglese e Tedesco, è corredato da quattro praticissime carte archeologiche.
Senza una vera uguaglianza la democrazia si riduce a forma di regime, e non può diventare società, comunità di singoli che condividono un terreno comune. Pierre Rosanvallon prosegue con questo libro la sua analisi della crisi del sistema democratico e ne individua la ragione profonda proprio nell'arretramento del concetto di uguaglianza e nello svilimento del suo significato. La società prodotta dal trionfo del neoliberismo - un'ideologia pervasiva che è riuscita a trasformare la propria parziale interpretazione della realtà in un insieme di verità non più discutibili - è il mondo della disuguaglianza, che non è solo ingiusto, ma anche minaccioso, violento e aperto all'irruzione di un populismo basato sull'esclusione. La sinistra ha progressivamente accettato questa visione. Può arrivare a governare, ma di fatto non rappresenta più "l'immagine positiva di un mondo desiderabile", qualcosa per cui valga la pena combattere e sulla quale progettare un futuro migliore. A un'analisi della situazione attuale, Rosanvallon risponde con la necessità di rifondare una vera e propria filosofia dell'uguaglianza che sia basata sulla partecipazione e sulla reciprocità. Una "società di eguali" che non può più fare ricorso alla spesa pubblica ma nemmeno consegnarsi al mito della meritocrazia, che pensi contemporaneamente i concetti di comunità e differenza e ponga il principio di un'"uguaglianza-relazione", capace di produrre un vero legame sociale. Prefazione di Corrado Ocone.
A 20 anni dalla caduta del muro di Berlino, questo è il primo libro italiano che ricostruisce, con documenti di prima mano e dando voce agli stessi protagonisti, l'appassionante storia dei movimento pacifisti e nonviolenti, cresciuti nelle Chiese evangeliche della Germania comunista, e il cui centro era Lipsia, che furono determinanti con le loro manifestazioni, diventate poi imponenti, nella caduta del Muro senza spargimento di sangue. Tra repressione e conformismo, ambiguità e solitari atti di coraggio, questo libro accompagna il germogliare e il crescere della rivoluzione anti-regime sin dai primi volantini di protesta contro i sovietici negli anni Cinquanta e lungo una miriade di piccoli grandi gesti che costellano i quarant'anni di esistenza della Germania comunista.
Il volume, con originalità ed efficacia, problematizza dal punto di vista storico l’attuale configurazione a ventisette stati dell’Unione Europea, valutando in profondità le ragioni che la rendono possibile e i processi di pacificazione e di unione politica ed economica che essa persegue.Con uno sguardo che abbraccia tutte le diverse regioni europee, dalla prima età moderna a oggi, gli autori ci narrano la storia del nostro continente, segnata da processi di interdipendenza, di integrazione, di circolazione di persone, ricchezze e culture, in grado di creare nei secoli una comunità di uomini e donne che, al di là dei conflitti e delle differenze, sanno riconoscersi come europei.
Questo volume intende seguire il frastagliato percorso di un movimento di riforma della Chiesa cattolica nel secolo dei Lumi sino alla Rivoluzione. Esso trovò i suoi momenti più alti nell'alleanza col potere politico dei sovrani illuminati della casa d'Asburgo e nel sinodo di Pistoia del 1786. Dopo il fallimento del progetto riformatore, con la creazione in Italia delle repubbliche democratiche giacobine, il giansenismo accolse i principi della tolleranza e persino della libertà religiosa e contribuì alla difficile collocazione dei cattolici nel pluralismo religioso sancito dal nuovo corso della storia.