
Il richiamo alla Resistenza contro il fascismo e contro il nazismo e alle ripercussioni che essa ebbe nella cultura e nella vita sociale, religiosa e politica delle generazioni del dopoguerra, è più che un richiamo alla memoria, soprattutto oggi che si apre la prospettiva di un futuro all'interno di un'Europa sempre più interdipendente e unita. Intellettuali, ecclesiastici, sindacalisti, uomini politici e delle organizzazioni si sono sforzati di leggere, all'interno di questo studio, l'evento e l'esperienza alla luce della storia politica e delle istituzioni nazionali. Cosa hanno individuato di essenziale nel corso degli anni Cinquanta e successivi nell'esperienza della Resistenza per la loro vita e per quella del Paese? Il volume tenta una risposta, valorizzando il patrimonio di esperienza storica e di memorie umane fondamento dei valori etici, sociali e civili che hanno permesso la convivenza all'interno dello stesso Stato democratico. Invita così a superare le prove e gli scontri del dopoguerra e della guerra fredda e le contraddizioni, i traumi e i problemi che le grandi trasformazioni economiche e sociali contemporanee hanno portato con sé.
Il Catalogo narra la storia di uno dei luoghi più leggendari e simbolici di Roma, il Capitolium, acropoli e roccaforte della città antica, abitato già prima della sua nascita e dove sorse il più importante dei suoi santuari, dedicato a Giove, Giunone e Minerva. Partendo dalla visione mitica e romantica che i diversi viaggiatori e artisti in visita a Roma, ebbero dell’Urbe sin dalla fine del XVI secolo, si esamina il percorso storico-urbanistico del Campidoglio attraverso rari documenti d’archivio, dipinti, sculture, plastici e opere conservate essenzialmente presso le collezioni capitoline. Pur segnato da un periodo di totale abbandono, iniziato con la caduta dell’impero romano e che lo rese selvaggio e inospitale, nonché funesto e tetro per via delle esecuzioni capitali che vi si volsero durante il Medioevo, il Sacro Colle risorse con l’arrivo della nobile famiglia dei Caffarelli alla metà del XVI secolo. Viene in seguito approfondito il periodo in cui i Prussiani si stabilirono in Campidoglio ampliando le loro proprietà con nuovi edifici e successivamente si illustrano i cambiamenti che furono messi in atto dopo la proclamazione di Roma Capitale d’Italia nel 1870. Liberato il colle dalla presenza teutonica con la fine della I Guerra Mondiale, ebbe inizio un fervido periodo di studi e indagini archeologiche volte alla riscoperta del Tempio di Giove e delle fasi più antiche della città, accompagnato da demolizioni e distruzioni che dovevano riportare alla luce il virgiliano immobile saxum, la Rupe Tarpea, simbolo sacro dell’origine stessa di Roma. L’ultima parte del catalogo è infatti dedicata a una storia dei più recenti scavi che si sono eseguiti in Campidoglio, con particolare riferimento agli importanti ritrovamenti emersi sull’area del Belvedere Tarpeo e che hanno restituito oltre a strutture della prima età imperiale, un cospicuo numero di terrecotte architettoniche dipinte e di scultura fittile riconducibile alla decorazione della fase originaria di fine VI secolo a.C. del Tempio di Giove.
In occasione della ricorrenza dei 1900 anni dalla morte dell'imperatore Traiano, Roma gli rende omaggio con la mostra "Traiano. Costruire l'Impero, creare l'Europa", ospitata ai Mercati di Traiano Museo dei Fori Imperiali. Il volume è caratterizzato dal racconto della vita 'eccezionale' di Traiano che, primo imperatore adottivo e non romano ma ispanico, si impose al mondo allora conosciuto non solo come grande condottiero ma, soprattutto, "costruttore a 360°": dalle infrastrutture al programma di welfare, agli incentivi economici e alle opere architettoniche. Non manca un focus sulla figura e sugli spazi privati di Traiano, con uno sguardo al ruolo speciale delle donne di casa imperiale. La narrazione si snoda attraverso una ricca selezione di reperti archeologici provenienti da musei della Sovrintendenza Capitolina, da musei e spazi archeologici italiani e stranieri - tra cui statue, ritratti, decorazioni architettoniche, calchi della Colonna Traiana, monete - e installazioni multimediali e interattive, come modelli in scala, rielaborazioni tridimensionali e filmati. Una sfida a immergersi e rivivere la grande storia dell'impero e nelle storie dei tanti che l'hanno resa possibile.
Nel libro si tratteggia una nuova immagine del mondo moderno, in cui gli scambi non sempre risultano governati dall'espansionismo dell'Europa. Vediamo come una progressiva integrazione globale origini dagli imperi centro-asiatici nel Medioevo e dal colonialismo europeo; da qui intrecci economico-commerciali, correnti migratorie, mutamenti biologici e ambientali, come pure la diffusione delle malattie e la disseminazione di piante e animali, fino all'irradiamento delle due grandi religioni universali del cristianesimo e dell'islam, e alla globalizzazione delle conoscenze.
Quale fu il segreto che consentì a un continente piccolo e scarsamente dotato di risorse naturali come l'Europa di guadagnare fra Cinque e Ottocento una superiorità planetaria? Secondo Parker le origini del successo europeo vanno ricercate sul terreno militare. Egli studia dunque la pratica militare europea, facendo riferimento al ruolo delle armi da fuoco e alla trasformazione delle strategie belliche, per poi esaminare il modo in cui la rivoluzione militare, che si sposava a un'esplicita politica di potenza, diede agli europei un decisivo vantaggio sui popoli degli altri continenti. Il volume si conclude con una rassegna degli ulteriori cambiamenti introdotti nella sfera militare in seguito alla rivoluzione industriale, che consentirono all'Occidente di dominare pressoché il mondo intero fino al 1914.