
Esperienze di psicoterapia psicoanalitica. Un libro indubbiamente controcorrente, che fa resuscitare, oggi, l'idea di un trattamento psicoterapeutico ad orientamento psicoanalitico con i bambini autistici... Siamo ormai lotani dalle certezze di un tempo, soprattutto psicoanalitiche, sull'eziologia dell'autismo, e le Autrici ne sono ben consapevoli. Oggi, la modellistica prevalente e' quella che ravvisa nell'autismo una manifestazione comportamentale legata ad una disfunzione soggiacente, dall'eziologia ancora ignota,della maturazione neurologica e del funzionamento del sistema nervoso centrale... Siamo oggi affollati, circondati, quasi soffocati dai modelli di intervento nell'autismo sviluppatisi negli anni... Tutti questi metodi parrebbero essere dotati di una loro efficacia e al contempo nessuno e' manifestamente, strabiliantemente superiore agli altri... "
Il presente volume raccoglie una serie di saggi che ruotano attorno alla teoria del campo" analitico. " Sin dal titolo, vengono evidenziati alcuni dei temi trattati. L'intima stanza: la stanza d'analisi, innanzitutto, come cornice spazio-temporale della cura; poi, come visione interiore, ogni volta persa e recuperata, del terapeuta che guarda ai fatti della seduta in un'ottica radicalmente antirealista, quando considera, cioe', che tutto possa avere a che fare con il transfert, con il pensiero onirico della veglia e, in definitiva, con le espressioni della realta' psichica.
«Quale piacere è l'avere questa testimonianza di un incontro prolungato con l'ispirante insegnamento di Martha Harris, alla quale un'intera generazione di psicoterapeuti infantili sente di dovere la propria fondamentale formazione psicoanalitica e l'approccio allo sviluppo del bambino e alle sue relazioni famigliari. Il libro ci ricorda la sua immaginazione fresca e vivace, la disciplinata attenzione al dettaglio osservato e l'insuperata capacità di contenere e incoraggiare i suoi studenti» (Margaret Rustin, Mead of Child Psychotherapy, Tavistock Clinic)
«Il libro è una doppia delizia. Riunisce lo sviluppo accuratamente osservato di Stefano (dalla nascita ai tre anni) e i commenti percettivi di Martha Harris che è stata una figura grandemente influente nello sviluppo del Corso di Studi Osservativi, alla Tavistock. L'autrice ha trattato il materiale originale con grande rispetto e questo pone il lettore a contatto con il sentire molto intenso dei seminari originali. Questo è un libro che si dimostrerà, ne sono sicuro, un compagno indispensabile per studenti e insegnanti dell'Infant Observation» (Jonathan Bradley, Organizing Tutor of the Tavistock Observational Studies Course)
«Il lavoro pionieristico e innovativo di Romana Negri all'interno della terapia intensiva neonatale, si ispira sia all'Infant Observation che alla psicoanalisi. Questo libro sarà di eccezionale interesse per il lettore - sia egli un genitore, un insegnante o un professionista nel campo della salute mentale - che desideri approfondire la propria conoscenza delle radici della vita mentale» (Maria Rhode, Professor of Child Psychotherapy, Tavistock Clinic/University of East London)
«...Questo libro, in cui si può sentire parlare Martha Harris con la sua propria voce, è una meravigliosa opportunità per la gente che non ha avuto la possibilità di incontrarla e di conoscerla; per quelli di noi che hanno trovato e tuttora trovano in lei una fonte di ispirazione unica, è un incredibile privilegio il ristabilire un contatto con lei venti anni dopo la sua morte...parafrasando qualcosa che l'ho sentita pronunciare più volte: "L'unico modo per crescere risiede in una relazione interiore, intima, con le persone scomparse o viventi che ci hanno ispirato"» (dalla prefazione all'edizione inglese).(Gianna Polacco Williams, Head of Child Psychotherapy in thè Adolescent Department,Tavistock Clinic)
Terapia individuale sistematica con il coinvolgimento dei familiari significativi. I cormorani sono uccelli marini che prima di abbandonare il nido regrediscono a comportamenti appresi nelle prime ore di vita: dondolano, pigolano, per poi spiccare il volo. Fanno un passo indietro per farne due in avanti, in una sorta di reprogressione" biologica. Quest'immagine viene ripresa dall'autore al fine di illustrare la propria filosofia terapeutica nel trattamento individuale dei pazienti con il coinvolgimento dei partner e dei familiari significativi. "
Il prezioso lavoro dell'autrice presenta delle dimensioni incomparabili con ogni altra situazione di lutto o di perdita; il rigore e il livello della sua ricerca rendono omaggio agli esuli ai quali ella ha dato la parola. L'esilio involontario è una prova che sollecita tutte le risorse dell'individuo. Dalla violenza dell'esclusione al lento adattamento alle condizioni di rifugiato, dalla disperazione legata alle molteplici perdite alla difficile integrazione in terra d'asilo, il percorso dell'esule impone un lavoro psichico lungo, complicato e doloroso, a volte al limite del sopportabile.
Una generazione cresciuta "nella rete": prendendo le mosse da uno dei fenomeni tipici del nostro tempo, gli autori si interrogano sui criteri per distinguere un uso adattivo dei social e dei videogiochi da un sintomo di malessere o dipendenza. Cyberbullismo, sexting, gioco d'azzardo e, in modo particolare, ritiro sociale sono alcuni dei comportamenti analizzati in questo testo, denso di riflessioni sui motivi della loro diffusione e sulle possibili modalità di intervento. La rivoluzione digitale ha creato ambienti espressivi nei quali non solo gli adolescenti sperimentano nuove possibilità di realizzazione, ma trovano rifugio in occasione di profonde crisi evolutive, in una forma di autoricovero che esprime sia il dolore sia un tentativo di alleviarlo o superarlo. In particolare, alla luce dell'esperienza maturata negli ultimi quindici anni, gli autori inquadrano la psicodinamica del ritiro sociale, oggi la più significativa manifestazione del disagio giovanile, e presentano gli orientamenti clinici che guidano la presa in carico dell'adolescente in una prospettiva evolutiva.
Il nostro cervello ha, fin dalla nascita, un talento che nemmeno i migliori software di intelligenza artificiale riescono ancora a imitare: la capacità di imparare. Persino il cervello di un bambino impara più velocemente e in modo più approfondito del più potente dei computer in circolazione oggi.
Negli ultimi trent’anni sono stati fatti passi importanti nella comprensione dei principi fondamentali della plasticità cerebrale e dell’apprendimento. È tempo che adulti e bambini prendano coscienza del potenziale enorme del proprio cervello, così come, ovviamente, dei suoi limiti.
Il funzionamento della memoria, il ruolo dell’attenzione, l’importanza del sonno sono scoperte ricche di conseguenze per ciascuno di noi. Delle idee molto semplici sul gioco, il piacere, la curiosità, la socializzazione, la concentrazione o il sonno possono aumentare ancora quello che è già il più grande talento del nostro cervello: imparare!
L'adolescenza è una fase del ciclo di vita che richiede approcci diagnostici, valutativi e clinici specifici. La fluidità di un'epoca della vita caratterizzata da instabilità psichica, corporea e relazionale costringe psicologi e psicoterapeuti a muoversi con cautela rispetto al riconoscimento delle situazioni a rischio e psicopatologiche. Questo libro presenta un modello di presa in carico dell'adolescente che coniuga teoria psicoanalitica e teoria evolutiva. Un intervento clinico che guarda alla crisi del giovane paziente come segnale di un blocco nella realizzazione dei compiti evolutivi fase-specifici. Attraverso la presentazione di diverse manifestazioni sintomatiche (ansia, gesti autolesivi, problematiche alimentari, aggressività e antisocialità, insuccesso scolastico e ritiro sociale, dipendenze da sostanze e da internet) emergono il modello teorico, che sostiene l'intervento di psicoterapia psicoanalitica in una prospettiva evolutiva, e la metodologia applicata di un lavoro clinico che prevede anche il coinvolgimento dei genitori del giovane paziente.
Parlare di personalità significa parlare del tempo e del modo in cui l'interazione di fattori individuali e ambientali governa processi evolutivi differenti per ogni soggetto. La dialettica, il contrasto tra fattori intrinsecamente tra loro connessi, è una prospettiva che rende conto dell'evoluzione individuale. La Dialectical Behavior Therapy (DBT) ritiene che la personalità borderline sia il risultato di un fallimento dialettico, presupposto coerente con la psicopatologia dello sviluppo, la teoria dei sistemi evolutivi e i recenti risultati della ricerca empirica. Questi ultimi riguardano soprattutto la natura della vulnerabilità emozionale, della vulnerabilità interpersonale, e mostrano come la divisione tra biologia e ambiente possa essere unificata da una prospettiva sistemica. In sintesi: l'obiettivo è di porre la personalità borderline al centro della complessità delle variabili che la determinano, togliendo la singola persona dalla solitudine in cui la pone una semplice definizione diagnostica.
In questo libro, Lawrence Josephs propone una nuova lettura delle motivazioni psicologiche che sono alla base del "tradimento". Attingendo alle ricerche della psicologia sociale, della psicologia della personalità e dello sviluppo, che prende in esame i ruoli cruciali della teoria dell'attaccamento e i tratti della personalità "oscura" come il narcisismo e la scarsa empatia, Josephs offre un modello complesso ma intuitivo, che spiega come e quando funzionano e non funzionano le relazioni sentimentali. Il suo approccio integrativo al trattamento si basa su principi psicodinamici, ma utilizza interventi condivisi da differenti orientamenti, tra i quali le terapie basate sulla mentalizzazione, la terapia focalizzata sulle emozioni, la formazione delle competenze di comunicazione tra i partner e le tecniche di consapevolezza e accettazione. Questo libro è una lettura stimolante per psicoterapeuti individuali, familiari e di coppia alla ricerca di nuove intuizioni sulle strategie per affrontare l'infedeltà nella loro pratica professionale.
La produzione di conoscenza relativa alle organizzazioni richiede l'attivazione di processi di costruzione comune, avvicinandosi ai contesti per cogliere come gli attori coinvolti interpretano e traducono i loro riferimenti simbolici (teorie, valori, culture, azioni...). Adottando un processo di indagine che integra saperi scientifi ci e pratici, legati alle modalità di lavoro, la ricerca qualitativa genera una conoscenza rilevante in termini di usabilità, spendibile sia per sostenere i processi organizzativi sia per consolidare i repertori delle comunità scientifi che di riferimento. Il volume illustra quattro dimensioni distintive dell'approccio qualitativo alla ricerca nelle organizzazioni: la confi gurazione sociale degli oggetti di indagine; la logica del sapere situato; le domande di ricerca derivanti dal campo; l'atteggiamento trasformativo della conoscenza generata.
In considerazione degli effetti nocivi per l'intera società dell'ostilità tra gruppi, gli autori indagano le origini, le caratteristiche e le conseguenze del pregiudizio, nelle sue forme dirette e indirette. A tal fi ne, il testo presenta i principali studi sulla natura degli atteggiamenti di pregiudizio adottando una prospettiva integrata. L'opera considera il ruolo dei processi cognitivi, affettivi e motivazionali nel generare l'ostilità fra gruppi, gli strumenti in grado di rilevare il pregiudizio nel contesto sociale e le strategie utilizzabili per ridurre il conflitto tra gruppi. Inoltre, prende in esame la specificità del pregiudizio e dei processi di discriminazione verso diverse categorie sociali (gruppi etnici, di genere, minoranze sessuali, classi sociali). Ogni concetto è introdotto con esempi semplici e chiarezza espositiva.