
I testi di Albisetti sono sempre una "rimpatriata" sui temi cari all'Autore: i valori fondanti della vita, l'amore e i suoi conflitti, l'importanza di costruirsi una personalità libera da condizionamenti, le nevrosi della vita moderna, eccetera. Non manca un filo rosso di citazioni bibliche che attraversa molte pagine del volume. E, inoltre, qua e là, accenni a passate esperienze personali.
L'età di mezzo è sempre guardata con un po' di apprensione per il tempo che passa e le nuove realtà che si sperimentano. I mutamenti fisiologici, psicologici? È importante conoscere i meccanismi di queste realtà e affrontarle con serenità. Tener conto che è diverso il modo di affrontarli sia da parte dell'uomo che da parte della donna, ed è questo che l'Autore si premura di precisare in una riflessione che tiene conto anche dei valori e delle esperienze nuove di questa età.
L’Autrice propone un metodo semplice e accessibile per raggiungere la gioia di vivere.
Per anni, come psicologa, aveva fornito agli altri le ricette per raggiungere la gioia nella vita, ma quando si accorse che lei non la possedeva, decise di seguire queste ricette che dava agli altri. Ed è cominciata per lei una vita nuova.
Dopo questa esperienza, ha deciso di scrivere questo libro perché possa essere di aiuto a quanti hanno perso la gioia di vivere o non l’hanno mai trovata.
Nel testo si trovano anche esperienze di alcune persone, dei loro percorsi negativi e positivi, esercizi pratici, eccetera. Il tutto sempre finalizzato a raggiungere la gioia, la voglia di vivere e di godersi la vita.
La gioia di vivere, secondo l’Autrice, è alla portata di tutti. E bisogna costruirla per se stessi, per la coppia, per la famiglia, per l’ambiente lavorativo, dovunque. Ed è un sentimento che, una volta entrato a far parte di noi,vi rimane per sempre.
DESTINATARI
Il testo può essere utile specialmente per chi ha sperimentato la sofferenza e probabili delusioni della vita. Indicato per formatori di gruppi, ma anche per chiunque desideri migliorare la propria visione della vita.
AUTRICE
Jocelyne bélanger è psicologa, mamma e appassionata della vita. Mette a nostra disposizione la sua visione della gioia di vivere, basata su una dimensione personale e spirituale, al di là dei concetti teorici e delle strade già battute.
L’Autore spiega che la personalità è il risultato dell’interazione tra il patrimonio originale che il bambino porta con sé venendo al mondo e il contesto ambientale che egli incontra. Lo sviluppo del bambino avviene su due livelli complementari tra loro: il livello biologico e quello psicosociale. Di questo sviluppo vengono indicati determinati periodi, che fissano la struttura della personalità. Un ambiente positivo favorisce lo sviluppo genetico e quindi una struttura adeguata della personalità, mentre un ambiente ostile può promuovere deviazioni o blocco dell’espressione genetica.
L’Autore, esperto di Analisi transazionale, ne segue il metodo, integrandolo con la sua lunga esperienza di psichiatra e di terapeuta, anche con esempi tratti dalla sua esperienza.
Alla fine di ogni capitolo, l’Autore offre un “quadro” di riepilogo degli argomenti.
Chiude il volume un Questionario per genitori/educatori e alcune tabelle con la sintesi motivazionale:
- Conoscenza
- Appartenenza
- Affermazione dell’io
Punti forti
Lo strutturarsi della personalità del bambino attraverso tappe evolutive nelle quali è importante la presenza genitoriale, esplicitata anche alla luce della Terapia Rifocalizzante fondata dall'autore.
Destinatari
Genitori, educatori, personale a contatto con bambini.
Autore
Franco del Casale è nato in Italia nel 1932. Emigrato in Argentina nel 1949, si è laureato in medicina all’università di Buenos Aires conseguendo poi la specializzazione in psichiatria. Docente all’università di Buenos Aires, è stato il promotore dell’Analisi Transazionale in Argentina, in Italia e in Brasile. È membro didatta dell’Associazione Internazionale di Analisi Transazionale (ITAA), nonché fondatore e direttore della Scuola Argentina di Analisi Transazionale e Terapia Rifocalizzante, della quale è Autore. Ha istituito vari centri di formazione terapeutica in Brasile, in Venezuela e in Italia dove, attualmente, svolge attività di formazione e supervisione. Ha pubblicato diversi libri e articoli in spagnolo e in italiano.
L’Autore presenta la comunicazione soprattutto dal lato relazionale. E traccia un interessante iter formativo utile ad una auto-formazione di quanti desiderano migliorare i rapporti umani, i più variegati.
Un aspetto particolare nell’intento dell’autore è quello di considerare la comunicazione come servizio, perché ogni comunicazione si prefigge sempre uno scopo, magari inavvertito. La stessa comunicazione pubblicitaria, oltre al profitto economico, è anche un servizio informativo di ciò che esiste sul mercato e può interessare.
Fra i tanti argomenti trattati, quello dell’ascolto è ritenuto privilegiato per favorire una comunicazione spontanea e fiduciosa. Perciò,“ascoltare” più che “parlare” è basilare per ogni buona comunicazione.
Un capitolo è dedicato alla buona forma fisica per migliorare la comunicazione: igiene emotiva, alimentazione, igiene del sonno, capacità di riflessione. Un buon equilibrio psico-fisico facilita i rapporti comunicativi.
Punti forti
Saper ascoltare, comunicare anche col silenzio... attento e partecipativo. Comunicare è “servizio” nelle relazioni Una buona comunicazione ha bisogno anche di un buon equilibrio fisico.
Destinatari
Genitori, educatori, e chiunque è interessato a migliorare i rapporti con gli altri, anche nella coppia, tra genitori e figli, eccetera.
Autori Aurelio Romano, laurea in scienze biologiche, informatore scientifico del farmaco dal 1988 al 2009.Attività sospesa per malattia. Sposato, tre figli. Varie collaborazioni giornalistiche. Studio amatoriale di teologia, filosofia, psicologia. Svolgimento di Corsi parrocchiali di preparazione al matrimonio, intensa presenza su internet (blog, facebook) Pubblicazioni: in preparazione con Armando Editore un commento alla Fides et ratio.
L’Autrice prende in considerazione la “realtà lavoro” nel momento storico in cui viviamo. Infatti, il lavoro sta diventando merce sempre più ambita e rara, non solo come strumento per acquisire i mezzi di sostentamento quotidiano, ma anche e soprattutto come occasione per la formazione della propria identità, l’espressione di sé, il dono di se stessi e della propria opera nella società.
Il libro delinea le circostanze storiche, economiche, culturali, individuali, psicologiche e spirituali dell’universo professionale, oggi più che mai vissuto in modo conflittuale.
L’Autrice offre una parte introduttiva come disamina teorica del tema, attraversando anche esperienze personali; segue poi una parte pratica, applicativa utile per chi desidera cambiare la propria attitudine interiore al lavoro e renderlo un momento creativo, costruttivo, socialmente e individualmente utile.
Interessante anche la parte che riguarda problemi sul lavoro: ansia, depressione, ecc.
Conclude l’opera una rassegna di testimonianze di professionisti, imprenditori, manager che sono riusciti a fare leva sulle loro difficoltà personali e professionali per la loro evoluzione privata e socio-lavorativa.
Perché, volendo, cambiare è possibile.
Destinatari
Educatori. Imprenditori, manager e quanti hanno a che fare col mondo del lavoro.
A quelli che sono interessati alla conoscenza di sé per migliorare la propria vita.
Autori
Anna Fata è psicologa olistica, vive e lavora in provincia di Ancona, con il Metodo da lei strutturato ArmoniaBenessere® (www. armoniabenessere.it), che consente di ristabilire l’equilibrio psicofisico agendo contemporaneamente su mente, corpo, spirito.
Ha pubblicato diversi libri. Tra gli ultimi: Armonia, benessere, felicità (2005), Chi sono? Conoscersi, maturare, evolvere (2007), Un modello per il ben- essere in azienda (2008), L’etica del cuore(2009), La vita professionale e la pratica meditativa (2009), Lo zen e l’arte di cucinare (2010). Amore zen (2011). Collabora con varie riviste e siti internet.
Oggi, tante persone sono tornate a chiedere alla filosofia soluzioni per i problemi quotidiani. Costoro hanno bisogno più di un dialogo culturale che di diagnosi psicologiche. Chi vive un disturbo emotivo va dallo psicologo, ma chi è in crisi esistenziale o deve compiere delle scelte importanti o è alla ricerca di parametri razionali, etici, valoriali, questi ha bisogno di idee, di sistemi organici di risposta e necessita di terapia filosofica. Per accompagnare chi cerca di costruire il suo percorso di coscientizzazione, l'autore fornisce, in questo libro, un possibile quadro di risposte, ancorato ai pensatori classici.
Nella società odierna, molte sono le persone che vivono bloccate dalla paura e dall’ansia, sperimentando ogni giorno delle emozioni che interferiscono pesantemente con la loro vita. Quali sono le strategie da mettere in campo per superare queste paure? Come prenderne coscienza e intraprendere un percorso in grado
di generare un cambiamento tale che permetta una vita più serena. Gli Autori in questo agile testo, a mo’ d’intervista, propongono un viaggio puntuale e curato tra paure, ansie, fobie, ossessioni ecc.: una proficua riflessione sulle modalità terapeutiche più efficaci e idonee anche attraverso il racconto di alcuni preziosi percorsi di vita e alcuni test scientifici di autovalutazione.
GLI AUTORI
Stefano Di Carlo, psicologo e psicoterapeuta, svolge la sua attività clinica a Bolzano, Trento e Verona. Tiene corsi di formazione in campo psicologico e ha pubblicato i seguenti volumi: L’insegnante in aula, strategie per il successo nei processi d’apprendimento; La gioia di vivere, come vincere la depressione; I labirinti della paura, come uscirne in tempi brevi; Problemi in testa, soluzioni in tasca. www.dicarlostefano.it info@dicarlostefano.it Luigi Meani si è laureato in scienze politiche a indirizzo politico- internazionale presso l’Università Cattolica di Milano. È coach e counsellor ad approccio umanistico integrato, giornalista pubblicista, collaboratore di testate nazionali e locali, sociologo, formatore, orientatore familiare e cultore della materia per la disciplina di etica sociale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Professionalmente è anche impegnato nel terzo settore nei campi della comunicazione e della raccolta fondi. È co-autore del libro Emergenza educazione. Una sfida per docenti, famiglie e mondo politico (2010) e di Oltre il conflitto verso l’amore (2012). La sua pagina Facebook è: www.facebook.com/luigi.meani
Il testo propone un cammino in nove tappe per aiutare il lettore a coltivare in pienezza le proprie potenzialità al fine di stare bene con se stesso e con gli altri. Ecco alcuni dei suggerimenti che trovano sviluppo descrittivo corredati di schemi per esercizi nel testo: Essere di mentalità aperta, avere consapevolezza che le proprie attitudini influenzano i risultati; saper precisare le proprie aspettative ed essere disposti a cambiare le proprie convinzioni; saper esprimere gratitudine, essere attenti agli altri; essere gli artefici della propria esistenza e tutto questo "qui e ora".
"Solo quando una donna riuscirà a liberarsi dal suo status di figlia, potrà essere pienamente se stessa." All'inizio sono gli altri a dirlo: "Sembri tua madre", finché un giorno, in un gesto qualunque, in una frase ci riconosciamo in lei, proprio in quello che di lei detestavamo. Nella ripetizione di un gesto o di una parola intravediamo l'abisso di una relazione mai del tutto risolta, mai del tutto compresa: la relazione madre e figlia. Un amore complesso, fatto di simbiosi e rivalità, in primis verso la figura del padre. Il rapporto materno influenza tout court la vita della figlia: la sua autostima, il suo livello di indipendenza, le relazioni con gli uomini, il modo di essere madre a sua volta. Per una donna, prenderne coscienza è, dunque, una tappa fondamentale per poter vivere una vita serena. In "Madri, liberate le vostre figlie" Marie Lion-Julin offre un percorso di riflessione che dalla fusione iniziale giunge alla separazione necessaria per sfuggire a quella sorta di "coazione a ripetere", di generazione in generazione, gli errori della propria madre. Forte della sua esperienza di psicoterapeuta, Marie Lion-Julin si propone di aiutare le donne a comprendere quel legame che condiziona la loro vita e a operare la distinzione, la separazione e infine il distacco tra madre e figlia. Affrontare la realtà del rapporto a volte è difficile, ma non meno necessario. È un passo liberatorio, quasi inevitabile.
Se c'è un viaggio entusiasmante e faticoso, pieno di sorprese e mai fallimentare, è quello che la persona compie dentro di sé, alla ricerca del suo vero volto interiore. Per questo viaggio, però, non bastano gli strumenti della psicologia, anche se necessari; la persona deve attingere alla dimensione spirituale della propria vita per incontrare il meglio di sé? e non fallire. Di V. Albisetti.