
L'assunto su cui si basa il testo è che la solitudine è connaturata all'essere umano. Ogni uomo è necessariamente solo nella sua originalità, nelle sue peculiarità di persona unica e irripetibile, ma anche nelle esperienze della vita, nelle quali nessuno può sostituire un altro. Ci si può quindi sentire soli anche in mezzo agli altri, e in questo la solitudine si distingue dall'isolamento, che è la scelta consapevole di vivere lontano dagli altri. A seconda di come si vive la solitudine, si può entrare in un'angoscia paralizzante o uscirne liberi e più coscienti della propria originalità. Quest'ultima via è quella percorsa da V. Albisetti, secondo il quale la solitudine è il mezzo per "accedere al significato più profondo dell'esistenza umana". Questo può comportare sofferenza, ma "non esiste coscienza di sé senza dolore". In definitiva, la solitudine è un passaggio obbligato per crescere psicologicamente e spiritualmente.
Il segreto per star bene con se stessi è vivere senza inseguire modelli irreali o illusori. Questa che sembra una regola scontata di benessere in realtà è disattesa, anche perché i modelli che ci vengono proposti sono spesso fuori dalla realtà, con il rischio che, misurandosi su di essi, si cada nel tranello della scarsa autostima. L'autore propone un percorso che non si affida solo alla ragione, ma tiene presente il cuore, come risorsa per accettare se stessi e gli altri, senza inseguire modelli illusori e, per ciò stesso, frustranti.
La vita è un campo infinito di possibilità,di opportunità. Più ci si stacca da idee preconcette,da pregiudizi,più ci si apre a possibilità di cambiamento,di trasformazioni,di novità. Proviamo a immaginare come sarebbe la vita senza paure, senza apprensioni… Perché quasi sempre la nostra vita ruota,senza che ce ne accorgiamo,intorno alla paura.Ed è per questo che stiamo sempre sulla difensiva. Bisogna uscire dalle prigioni invisibili che avviluppano le nostre esistenze. Dobbiamo essere liberi, creativi, protesi verso il domani che sarà anche opera delle nostre mani. La vita va vissuta con dignità e responsabilità. A testa alta guardando al futuro.
AUTORE
Valerio Albisetti,psicologo e psicoterapeuta, è una delle presenze più significative della psicoanalisi contemporanea. Professore universitario, prestigioso consulente di direzione aziendale,conferenziere internazionale,è autore di numerosi libri di psico-spiritualità,autentici best-sellers, tradotti in molte lingue. Fra i più recenti: Imparare a vivere(2006), Amare la vita e le sue sorprese(2006), Note d’amore e di vita(2006),Felici di essere nati (2007),Una vita a tutto tondo (2007), Il bello dell’età di mezzo (2007), Essere un po’ depressi fa bene (2008), Come vincere la violenza(2008),editi da Paoline.
L’Autore riflette sull’importanza della pace nella vita dell’individuo,al di là di possibili conflitti e traversie della vita.A cominciare dai pensieri,i quali determinano poi il nostro agire. Ed è importante costruire se stessi, individuare dei valori su cui puntare, superare le ferite del passato… sempre in vista di un benessere interiore,di una pace che non vuol dire passività, bensì dinamismo, voglia di costruire la vita puntando sul futuro.
AUTORE Valerio Albisetti,psicologo e psicoterapeuta, è una delle presenze più significative della psicoanalisi contemporanea. Professore universitario, prestigioso consulente di direzione aziendale,conferenziere internazionale,è autore di numerosi libri di psico-spiritualità,autentici best-sellers, tradotti in molte lingue. Fra i più recenti: Imparare a vivere(2006), Amare la vita e le sue sorprese(2006), Note d’amore e di vita(2006),Felici di essere nati (2007),Una vita a tutto tondo (2007), Il bello dell’età di mezzo (2007), Essere un po’ depressi fa bene (2008), editi da Paoline.
È una piccola guida per tutte le persone colpite dall’esperienza di un lutto e quindi della perdita, spesso repentina e/o prematura, di una persona cara. L’Autrice, partendo dalla sua ricca esperienza di psicoterapeuta, descrive tutte le emozioni, sensazioni, dubbi che affollano la mente di chi non ha più accanto a sé la persona amata. Un approccio umano, ma nello stesso con un tocco religioso/spirituale a una realtà dolorosa e coinvolgente, quale può essere la condizione dell’essere in lutto. La piccola guida si pone come un supporto psicologico per una rinascita dal vuoto e dallo smarrimento che è stato lasciato dalla persona cara deceduta.
L’AUTRICE
Emma Luciani, specialista in Neurologia e in Psichiatria, è psicoterapeuta di formazione psicodinamica. Medico di famiglia subito dopo la laurea, ed è attualmente impegnata nell’Amministrazione del Comune di residenza occupandosi di Servizi Sociali.
Affianca all’attività di psicoterapeuta quella della scrittura, con la passione di condividere i frutti della sua esperienza umana e professionale.
DESTINATARI
• Coloro che hanno perduto una persona cara e che vivono l’esperienza del lutto.
• Operatori pastorali, parroci, cappellani d’ospedale.
Dopo "Educare al femminile e al maschile" (scritto a quattro mani con Marco Scicchitano) e il recentissimo "Nati per essere liberi", torna Tonino Cantelmi con un breve glossario per muoversi meglio nel vasto e complesso mondo della teoria del gender, attualmente al centro di accesi dibattiti in ambito sociale e, in particolare, scolastico ed educativo. Che cosa sono: il gender, l'identità di genere, l'orientamento sessuale, il transessuale ecc.? Questi termini e tanti altri simili, spesso, sono usati anche impropriamente generando un'enorme confusione e incomprensione tra gli interlocutori e tra gli operatori. Il libricino intende fare chiarezza su questi termini, per aiutare le persone interessate a usare un linguaggio aggiornato e corretto e, al tempo stesso, far comprendere il tentativo oggi in atto di negare la differenza e la radice sessuata dell'identità personale. Perché, come afferma l'autore: "appare evidente che uno dei fenomeni alla base della crisi della relazione interpersonale è costituito proprio dalla rinuncia all'identità sessuale e al ruolo sessuale, in favore di un'assoluta fluidità dell'identità stessa e dei ruoli, con la conseguente rinuncia alla responsabilità nella relazione e alle sue caratteristiche generative".
L'autore in questo breve saggio focalizza l'attenzione sulla figura del padre del nostro tempo, coniugando l'esperienza personale di paternità e professionale di psicoterapeuta. Conduce il lettore, con delicatezza e progressione, verso la comprensione del volto del Padre Celeste dimostrando che Dio è un modello raggiungibile di ogni paternità, per l'oggi e per sempre. Una progressione che diventa bene grande, desiderabile e necessario, una conquista indispensabile per il futuro dell'umanità.
L'autrice M. Cyr prende in considerazione il comportamento delle persone che mettono il broncio. E distingue due tipi di musoni: quelli che si rifugiano nel silenzio e lo usano come uno scudo difensivo e quelli che lo usano per aggredire. Per gli uni come per gli altri, il broncio si rivela un'arma a doppio taglio, perché ferisce sia l'aggressore che la vittima.Questo libro tenta di capire perché certe persone si confinano nel silenzio. E riporta diversi casi che illustrano i danni che può causare un atteggiamento così irritante e a volte persino traumatizzante, come nei casi di persone definite musoni manipolatori, in quanto il loro silenzio diventa una tecnica perversa e destabilizzante per la vittima, specialmente all'interno della coppia.L'autrice propone test ed esercizi studiati per approfondire le cause del rifiuto di comunicare. Oltre a consigli utili per far parlare una persona imbronciata, per uscire dal ciclo ambiguo del broncio e per riprendersi dopo una relazione con una persona musona e manipolatrice.
Il volume riassume in quattro grandi capitoli le tappe significative del percorso esistenziale di Albisetti che coniuga due fronti, solo apparentemente paralleli, quello dell'analisi psicanalitica e quello della ricerca personale di senso che sfocia nella dimensione religiosa della vita. Non si tratta quindi di un libro di carattere scientifico, ma piuttosto della presentazione di un percorso umano e spirituale che è ben conosciuto da chi legge Albisetti. Lo stile è molto semplice e immediato.
Anche in questo testo, V. Albisetti esprime la sua passione per la vita e i suoi valori. Con l'abituale stile confidenziale, egli, partendo dalla recente esperienza di un malessere cardiaco che lo ha colto di sorpresa, fa riflessioni variegate sulla vita, l'amore, la sessualità, il celibato, la malattia e il coraggio di affrontarla, la morte e la speranza cristiana nell'aldilà?Il tema della morte ritorna spesso nel libro, ma come realtà della vita. Per questo l'Autore suggerisce, a chi "rimane" come elaborare il lutto, per continuare a vivere cogliendo dalla vita aspetti nuovi e forse inattesi che la nuova esperienza può offrire. Alcuni temi, pur ricorrenti nei testi di Albisetti, sono espressi in modo inedito, affascinante. Come risulta sempre interessante il particolare modo di raccontarsi che questo Autore ha.