
Si pensa che riguardi solo alcune persone fragili, mentre sono le persone dinamiche e con grinta che ne subiscono di più gli effetti. Ognuno poi reagisce in modo personalizzato alle situazioni stressanti e deve quindi imparare a prestare attenzione ai propri campanelli d'allarme e soprattutto saper individuare delle contromisure che siano adatte a sé.
Chi non ha mai provato l'imbarazzo di incontrare per strada una persona che ci saluta cordialmente e di non riuscire a ricordare chi sia? Oppure l'irritazione di non trovare la macchina che siamo sicuri di avere parcheggiato proprio in quel posto? Moltissime cose dipendono dall'efficienza della nostra memoria ed è forse per questo che spesso ci chiediamo come essa funzioni e come possa essere migliorata. A questi interrogativi risponde il volume, sulla base dei più aggiornati studi di psicologia, proponendoci anche un'interessante sintesi dei casi più curiosi in cui la capacità di ricordare di alcune persone si discosta dalla media, sia perché limitata da particolari disturbi, sia perché esaltata da abilità eccezionali.
L'ansia è uno stato d'animo che sperimentiamo quasi ogni giorno. Ma è proprio l'ansia che, in condizioni normali, ci consente di affrontare le sfide della quotidianità manifestandosi innanzitutto come tensione positiva e carica psicologica. Ma quando e perché l'ansia si traduce in un'invincibile rivale? Se superiamo il livello di guardia essa può trasformarsi da stimolo all'azione a emozione paralizzante, da spinta al successo a insormontabile ostacolo nei rapporti con gli altri e con se stessi, fino ad assumere le forme più violente e devastanti dell'angoscia e dell'attacco di panico. Tutti questi aspetti dell'ansia ed altri ancora vengono affrontati in questo volume, in cui l'autore ci insegna però a dominarla.
A partire dagli studi dell'etologia, l'autrice spiega le radici biologiche che stanno alla base delle nostre relazioni affettive e sessuali e ripercorre tappe e snodi dei legami di coppia. Chi scegliamo come partner? Perché gli uomini sono attratti da donne giovani e belle e le donne da uomini che possano garantire sicurezza a sé e alla propria prole? Si tratta di criteri non dettati solo dal gusto e dall'interesse, ma piuttosto da un'astuta strategia della specie volta ad assicurare il processo riproduttivo. Completa il volume l'analisi dei diversi modi di amare e di reagire alla rottura di un legame affettivo, incluse alcune patologie della vita di coppia, dalla gelosia ossessiva all'incapacità di amare.
Dichiararsi ottimisti o pessimisti può sembrare un atteggiamento superficiale, ma un po' tutti, nelle occasioni più diverse, finiamo per definirci in un modo o nell'altro. L'ottimismo è un atteggiamento mentale che può avere esiti positivi sulla vita sociale, sul lavoro, sulla nostra salute. È una prospettiva di vita che favorisce l'attuazione di soluzioni costruttive e realistiche. Il volume ripercorre tutto il territorio dell'ottimismo nelle sue varie espressioni.
Nel linguaggio comune siamo abituati ad associare al termine narcisismo vanità, esibizione, megalomania ma anche nevrosi e comportamenti patologici. Siamo fuori strada: il narcisismo è una dimensione fondamentale e normale dell'attività psichica, che ci riguarda tutti e in ogni fase della vita. Ripercorrendo il mito di Narciso creato da Ovidio e giungendo fino a Freud e alla ricerca psicoanalitica attuale, questo libro ci fa capire quanto Narciso sia presente nella nostra quotidianità - dal mondo delta famiglia a quello della politica - e ci influenzi nella costruzione delle nostre relazioni affettive e sociali. Ci mostra infine come l'amore di sé possa anche danneggiarci, ma come sia necessario per poter stare bene in compagnia degli altri.
Se non credessimo nelle cose, in noi stessi e negli altri, la nostra vita sarebbe impossibile. Le nostre azioni sono infatti molto più spesso basate su credenze, stime ingenue di probabilità o forme di fiducia, che non su pensieri ancorati a certezze. Ma cosa succede nella testa della gente quando dice "credo in te" o più banalmente "credo che pioverà"? E in che modo opinioni, credenze e aspettative collettive si amalgamano con le emozioni fino a generare paure o speranze? L'autore ci spiega i meccanismi del credere in tutte le sue forme, da quella individuale a quella collettiva, fino a quella patologica del sottocredere degli scettici o del supercredere di creduloni e fanatici. Un viaggio attraverso il modo di funzionare più naturale della mente umana.
È giusto perdonare? Quanto può far bene alla vittima? Esiste perdono senza riconciliazione? Più semplice con se stessi o dopo un'offesa ricevuta, più complesso tra gruppi politici e religiosi, il perdono richiede tempo e fatica, ma è necessario per non dimenticare. Il perdono si prospetta come via alternativa alla vendetta o alla fuga.
Violenze in famiglia e sul lavoro, regolamenti di conti tra bande, aggressioni a sfondo xenofobo e uccisioni di massa: gli episodi riconducibili all'odio sono innumerevoli, e riguardano sia i rapporti interpersonali sia i rapporti fra i gruppi sociali. Che cosa caratterizza questa complessa esperienza psicologica? Il volume ci descrive i processi che generano e alimentano l'odio; che cosa ha in comune con amore, rabbia e paura; i molti linguaggi in cui si esprime. Si tratta di un fenomeno generato da aspettative frustrate e da sentimenti di minaccia, oltre che da una cultura che in molti casi lo fomenta e lo autorizza. Ma con adeguati strumenti può essere contrastato e tenuto sotto controllo.
"Non si può tenere a mente tutto". Con questa frase spesso ci si giustifica di distrazioni che continuamente si sperimentano nella quotidianità e che talvolta possono avere conseguenze tragiche sulla vita delle persone. Ma la distrazione svolge anche un'importante funzione positiva quando, ad esempio, allontana da emozioni negative. E soprattutto non è, come erroneamente saremmo portati a credere, l'opposto dell'attenzione. L'autrice del volume, servendosi anche di interessanti incursioni nella letteratura e nella filosofia, offre un quadro completo di questo complesso meccanismo dell'intelletto umano: cosa è e come funziona, come riuscire a controllarla, quali sono i suoi costi e i suoi benefici, infine qual è la sua relazione con altri fondamentali processi mentali come le emozioni e la memoria.
Rischiamo quando pratichiamo professioni pericolose o sport estremi, quando decidiamo come investire i nostri soldi ma anche quando scegliamo quale università frequentare. Naturali o tecnologici, i rischi sono continuamente davanti a noi, ma non tutti li affrontano allo stesso modo: c'è chi è spinto a scalare cime irraggiungibili, chi è stregato dal gioco d'azzardo, e chi invece punta solo sui Bot. Gli autori del volume spiegano come funziona la mente di fronte al rischio e come - a causa di distorsioni cognitive che influenzano nella valutazione - si crede di poterlo controllare. E fanno capire perché, seppur con prudenza, talvolta si può e si deve rischiare.
Grazie alla fantasia i bambini giocano e gli adulti inventano storie che ci trasportano in mondi diversi da quello in cui viviamo. Ma la fantasia può anche essere fonte di inganno o autoinganno, fino ad "ammalarsi" intrappolandoci in labirinti dai quali non riusciamo ad uscire. E' possibile imparare ad usarla e a farla funzionare? Dai diversi tipi di fantasia alle sue patologie, agli esercizi per allenarla: le strategie e i vincoli cognitivi con i quali opera questa straordinaria capacità della mente umana, che non è affatto contrapposta al ragionamento logico.
Paolo Legrenzi insegna Psicologia nell'Ateneo Iuav di Venezia. Tra i suoi libri per il Mulino "La felicità" (1998), "La mente" (2002), "Creatività e innovazione" (2005), "Credere" (2008), "Neuro-mania" (con C. Umiltà, 2009), "Non occorre essere stupidi per fare sciocchezze" (2010).