
Nel ciclo di vita il decadimento cognitivo - quando presente - può avvenire in tempi e gradi diversi: il deterioramento lieve (Mild Cognitive Impairment) non comporta gravi perdite di competenze sociali e di adattamento, e solo in una parte delle persone che ne sono affette progredisce ulteriormente; nei casi più gravi si ha la demenza (quella di Alzheimer è la più conosciuta). Nel volume vengono affrontate - oltre alle questioni teoriche di fondo - anche le tematiche metodologiche connesse alla valutazione del deterioramento cognitivo: che cosa decade? Con quali test si valuta? Con quali marker biologici vanno correlate le manifestazioni del deterioramento? Una accurata valutazione è preliminare alla riabilitazione, che spesso deve tendere soprattutto al mantenimento delle funzioni residue, evitandone o contrastandone il decadimento ulteriore. Molteplici sono gli strumenti (psicologici, ma anche farmacologici) utilizzati per valutare e trattare forme differenti di disabilità cognitiva. Il libro si rivolge a psicologi, operatori della riabilitazione, personale specializzato che lavora con gli anziani o con la disabilità intellettiva. Esso fornisce anche utili indicazioni per l'aggiornamento di quanti si occupano di psicologia riabilitativa, di gerontologia e farmacologia.
Una attesa raccolta degli scritti dell'Autrice, editi ed inediti. Le idee di Paula Heimann su una fase primaria indifferenziata nello sviluppo del bambino e sulle sue implicazioni per la tecnica analitica, accanto alla sua eccezionale conoscenza sia della teoria kleiniana dei rapporto oggettuali che della teoria e della tecnica classiche, rendono il suo lavoro fondamentale per la pratica clinica odierna e per la comprensione dell'evoluzione storica di alcuni essenziali concetti psicoanalitici. Quando nel 1982 mori, Paula Heimann stava preparando i suoi scritti per la pubblicazione; questo compito e stato portato a termine da Margret Tonnesmann, che ha rivisto accuratamente i lavori e ne ha presentato i temi principali.
In un linguaggio chiaro ed accessibile, l'autore affronta lo studio delle opere di Freud basandosi sulla sua lunga pratica della cura psicoanalitica classica. Leggere Freud propone di far conoscenza con l'opera psicoanalitica di Freud. Ispirandosi ad un seminario di lettura con psicoanalisti, l'autore presenta i principali testi freudiani in ordine cronologico, li colloca nel contesto della vita di Freud al momento della loro creazione, e accenna agli sviluppi di queste scoperte negli psicoanalisti postfreudiani. A scopo didattico, i capitolo sono costruiti su di un modello identico: una presentazione dell'opera studiata e dei riquadri specializzati, distinti per colore - Biografia e storia", "Evoluzione longitudinale dei concetti freudiani", "Post-freudiani", "Cronologia dei concetti freudiani", che permettono diverse modalita di lettura. "
"Il Malessere" è la traduzione italiana del volume pubblicato in Francia nel 2012 dall'editore Dunod con il titolo "Le Malêtre". Il saggio, utilizza le risorse della psicoanalisi contemporanea per comprendere le forme di sofferenza psichica del nostro tempo legate con i cambiamenti che hanno scosso il mondo in cui viviamo e in cui i nostri discendenti vivranno. Il malessere analizzato da Kaës è qualcosa di diverso dal disagio, è piuttosto una messa in discussione della capacità di essere e di esistere in sufficiente accordo con se stessi, con gli altri e con il mondo.
Quali dinamiche, comportamenti e processi collettivi determinano l'agire dei singoli e dei gruppi nei contesti organizzativi? A queste domande risponde la psicologia delle organizzazioni. La nuova edizione di Psicologìa delle organizzazioni, aggiornata nei contenuti e integrata con nuovi capitoli, analizza gli aspetti "collettivi" dell'esperienza professionale, dando risalto a temi e problemi connessi all'interazione tra le persone nei contesti lavorativi (comunicazione, decisione, leadership e followership, lavoro in gruppo, cooperazione, conflitto). Raccogliendo i contributi di alcuni tra i più autorevoli studiosi italiani, e senza trascurare la prospettiva economica e sociologica, il manuale rappresenta uno strumento di grande utilità per studenti e professionisti nell'ambito della psicologia delle organizzazioni.
Il cambiamento dei pazienti richiede attenzione alla relazione terapeutica, ma non solo. Per interrompere processi interpersonali basati su apprendimenti consolidati bisogna stanarli da dove sono annidati: nel corpo e nell'immaginazione. Una volta portati alla luce, per modificarli e dare ai pazienti una nuova mappa del mondo è necessario il lavoro esperienziale: per esempio immaginazione guidata, gioco delle sedie, esperimenti comportamentali. Si tratta di rievocare emozioni dolorose e modularle, scrivere nuovi copioni che il paziente potrà seguire per recuperare saldezza. Obiettivo degli autori è guidare il clinico passo dopo passo a procedere verso il cambiamento, affrontando tutte le difficoltà tecniche e relazionali, e superandole. In questo volume vengono descritte procedure dettagliate, che aiutino il clinico a raggiungere il risultato che oggi dovrebbe perseguire: applicare una psicoterapia di precisione.
La visione dello sviluppo umano proposta dalla neurobiologia interpersonale consente di comprendere come il funzionamento della mente e del cervello venga influenzato dall'esperienza, in particolar modo dalle relazioni emotivamente significative. I curatori si sono assicurati qui la partecipazione degli autori più conosciuti nell'ambito della neurobiologia interpersonale, i quali propongono le loro riflessioni sull'impatto che questa prospettiva teorica ha avuto sulla pratica clinica e offrono consigli ai molti clinici che hanno abbracciato questo orientamento nella loro attività terapeutica. Molteplici sono i temi trattati: la disregolazione degli stati di coscienza, i sistemi motivazionali presenti nel trauma complesso, la psicoterapia del trauma associato all'esperienza di umiliazione. Si analizza anche il recupero dalle dipendenze nell'epoca del distanziamento sociale e il cambiamento rappresentato dalla terapia familiare online.
È noto a tutti i terapeuti come buona parte dei pazienti giunga in terapia riportando problemi di regolazione emozionale. In ambito cognitivo-comportamentale, nel tempo, sono state proposte varie strategie, tutte finalizzate ad aiutare le persone a far fronte, nel miglior modo possibile, ai propri stati emotivi sgradevoli. Questo volume rappresenta il primo manuale pratico in cui vengono sintetizzate le tecniche più efficaci da utilizzare nella pratica clinica e illustrati i presupposti e le strategie della Emotional Schema Therapy (EST), approccio integrato alla regolazione emozionale che prevede l'utilizzo di tecniche di accettazione, validazione, mindfulness, gestione dello stress, auto-compassione e ristrutturazione cognitiva. Un volume indispensabile per tutti i terapeuti, sia esperti sia in formazione, corredato da numerosi casi clinici, estratti di sedute, esempi di domande da porre e homework da suggerire ai pazienti, e oltre 65 moduli liberamente riproducibili e utilizzabili.
L'obiettivo degli autori è trasformare il criminal profiling, la disciplina che si occupa di costruire i profili dei criminali per facilitarne l'identificazione, in una scienza e in una tecnica credibili, capaci di offrire un supporto affidabile alle indagini condotte dalle forze dell'ordine. Oggi i metodi dei profiler si fondano principalmente sulla conoscenza intuitiva e su occasionali folgorazioni psicologiche, mantenendo viva l'idea che questa disciplina sia un'arte piuttosto che una scienza. Hicks e Sales mostrano quali siano i metodi di analisi e costruzione dei profili scientificamente fondati. La prima parte del volume propone una ricostruzione storica e una revisione critica dello statuto in gran parte non scientifico dell'attuale disciplina, la seconda fornisce solide basi per la creazione di un settore di investigazione criminale fondata sulle prove piuttosto che sulle intuizioni.
Secondo Russell Meares, il disturbo borderline di personalità consiste in un'alterazione dell'esperienza di sé analoga alla dissociazione. La comprensione di tale alterazione delle capacità integrative è essenziale per il trattamento dei pazienti che soffrono di questo disturbo così invalidante. Partendo dagli studi pionieristici di Pierre Janet e William James, l'autore spiega come una mancanza di coesione nell'esperienza di sé si manifesti con una disconnessione tra le funzioni cerebrali. Si prendono poi in esame le due maggiori forme di dissociazione, primaria e secondaria, e gli studi linguistici sulla conversazione terapeutica, che rivelano le paradossali esperienze di disconnessione e fusione tipiche di questi pazienti. Al centro dell'attenzione è anche il ruolo delle memorie traumatiche nel produrre configurazioni relazionali inconsce disadattative e la conseguente instabilità emotiva nei pazienti borderline. Il libro si conclude focalizzandosi sull'obiettivo centrale nel trattamento del paziente borderline: promuovere la connettività dell'emisfero destro. Tale obiettivo può essere raggiunto attraverso una particolare forma di conversazione chiamata "relazionalità analogica", illustrata nell'ultimo capitolo del volume.
Per effetto dei costanti progressi nell'ambito della clinica e della ricerca scientifica, il costrutto teorico di inconscio sta subendo oggi una riformulazione e, indubbiamente, una trasformazione. I processi inconsci non sono più ritenuti espressione della mente soltanto, bensì di mente, cervello e corpo. Attingendo alla teoria degli affetti, alle neuroscienze cognitive e a una ricca esperienza clinica, Efrat Ginot analizza la propensione del cervello-mente a percepire l'ambiente interno ed esterno sulla base di mappe inconsce preesistenti, e a mettere in atto in maniera automatica pattern profondamente radicati di emozioni, comportamenti e processi cognitivi, anche quando inappropriati o dannosi. Poiché l'interazione tra processi inconsci e consapevolezza riflessiva è al centro dei percorsi di cura proposti, particolare attenzione è rivolta agli approcci terapeutici tesi a utilizzare le nuove acquisizioni relative ai processi inconsci e alla loro interazione con quelli consci. Efrat Ginot, psicologa e psicoanalista, svolge attività di libera professionista a New York, dove insegna all'Institute for Contemporary Psychotherapy e collabora in qualità di supervisore con il Fifth Avenue Center for Counseling and Psychotherapy. Nelle sue pubblicazioni scientifiche ha integrato neuroscienze e psicoanalisi, e ha ricevuto nel 2002 il Gradiva Award della National Association for the Advancement of Psychoanalysis, assegnato ogni anno negli Stati Uniti alla saggistica psicologica.

