
È attraverso la pelle, dalla nascita e per tutto il corso dell'esistenza, che prende corpo l'identità dell'individuo: essa si adatta all'ambiente, comunica benessere oppure disagio, riceve gli stimoli esterni e incarna quelli interni. Tramite la pelle viene vissuta l'esperienza del contatto e del distacco, si strutturano le nozioni di spazio e tempo e si realizza una fitta rete di comunicazioni preverbali. 'Pelle e psiche' è dunque un binomio indissolubile, e quando la pelle si ammala chiama in causa una complessità di fattori: biologici, genetici, psicologici, familiari, relazionali. L'autore approfondisce in modo nuovo e fecondo lo stretto rapporto che può nascere tra psicoanalista e dermatologo, dove l'uno può colmare con l'ascolto ciò che si nasconde allo sguardo dell'altro: spesso una scissione profonda tra psiche e soma, in seguito alla quale i vissuti di angoscia e sofferenza vengono cancellati dalla coscienza e scaricati sul corpo. Prefazione di Mariella Fassino e Dennis Linder.
Quali sono i significati collegabili ad una relazione d'amore che si conclude? Che dinamiche di relazione e di comunicazione sono implicate? Da quali cause dipendono e che effetti educativi generano? E inevitabile che un amore finisca, a un certo punto? Cosa pongono in rilievo i racconti emergenti da diverse situazioni di terapia di coppia c familiare in ambito consultoriale? Questi e molti altri interrogativi sui significati della separazione e del divorzio sono alla base di una ricerca che rappresenta lo sforzo comune di pensare la fine di una relazione d'amore da angolature disciplinari diverse: l'antropologia culturale, la filosofia, la psicologia, la pedagogia. Un'indagine che, lungi dall'offrire considerazioni definitive ed ultimative sulla tematica, suggerisce possibili vie per interpretare la multiforme, problematica realtà delle relazioni in-finite. 11 volume, oltre che per il lettore interessato ai problemi affrontati, è pensato in particolar modo per la formazione degli studenti delle Facoltà di Psicologia e Scienze della Formazione, degli operatori dei consultori c dei terapeuti di coppia e familiari.
Sebbene i farmaci siano importanti nel trattamento dei disturbi bipolari, un approccio integrato che utilizzi trattamenti psicologici può mirare ad alcuni risultati che i farmaci da soli non possono raggiungere. Viene fornita una rassegna completa dei trattamenti psicologici basati sull'evidenza, seguita da informazioni pratiche sulla psicoeducazione per pazienti e familiari, sulla promozione di uno stile di vita sano, su interventi basati sulla mindfulness e la riabilitazione cognitiva e funzionale, che rappresentano la base su cui si sviluppa l'approccio integrato. L'ultima parte del libro fornisce le sessioni di terapia integrata, che possono essere condivise con i pazienti stessi, migliorando l'efficacia dell'applicazione del trattamento. Psicoterapia per i disturbi bipolari: un approccio integrato offre un quadro di trattamento breve ma multi-componente che può essere implementato con successo anche in centri sanitari non specializzati. L'approccio può migliorare notevolmente il benessere e la qualità della vita delle persone con disturbi bipolari. Questo testo così accessibile è una risorsa essenziale per psichiatri, psicologi clinici e qualsiasi operatore sanitario che lavori nel settore della salute mentale.
Il testo fornisce una panoramica dei modelli teorici più significativi che sono stati proposti in quel settore di riflessione concettuale e di impegno di ricerca che va sotto il nome di cognizione sociale. La cognizione sociale è lo studio della coscienza sociale e dei processi cognitivi al fine di comprendere il comportamento sociale. Essa si basa fondamentalmente sulle teorie e i metodi della psicologia cognitiva per realizzare modelli precisi e dettagliati dell'elaborazione dell'informazione sociale.
Uno studio accurato delle emozioni, del ruolo dei processi cognitivi nei processi emotivi, delle emozioni come fenomeno sociale. Analisi approfondite sono dedicate a numerose emozioni come la rabbia, la paura, la gioia, l'imbarazzo e la gelosia.
Il libro si apre con una citazione che evidenzia il paradosso con cui la psicologia è costretta a confrontarsi: a dispetto del senso comune che la immagina come studio dell'esperienza umana e dei significati, la psicologia ha, per molto tempo, intenzionalmente escluso questi temi dal suo campo di lavoro. Quali sono le ragioni profonde di questo rifiuto? E quali le opposte ragioni dell'attuale svolta verso la ricerca del significato? Questi interrogativi sono affrontati attraverso un'introduzione ragionata ai nuovi orientamenti della psicologia che rifiutano il paradigma naturalistico e le sue metodologie per proporre l'alternativa di una scientificità più incerta, ma più aderente all'esperienza umana.
Questo libro fornisce un'introduzione e un aggiornamento alle ricerche sui processi mentali nei bambini autistici e una guida alla valutazione critica delle principali teorie psicologiche. Vi si affronta il problema della diagnosi e delle cause, chiarendo in quale prospettiva considerare la relazione fra le spiegazioni centrate sui processi mentali e quelle relative ai fattori neurali e genetici. Vengono discussi in particolare gli studi dedicati allo sviluppo della comprensione interpersonale e delle emozioni, alle capacità attentive e percettive, alle difficoltà di pianificazione, alle competenze linguistiche e comunicative.
Il risultato di un processo di sviluppo, ovvero l'emergere di un individuo adulto, con le sue caratteristiche le capacità specifiche, dipende da una complessa interazione fra la specificazione genetica e l'esperienza. Questo volume riunisce le conoscenze relative ai diversi livelli di analisi dell'argomento, dalla formazione dei circuiti neurali agli esempi di maturazione funzionale del sistema nervoso, al ruolo dell'ambiente e dell'esperienza.
Alla ricerca dei meccanismi del piacere fra evoluzione, psicologia e cultura.
Proviamo a fare un elenco: il cibo, il sesso, dormire… certo, sono piaceri universali, anche gli animali li provano. Sono il risultato di un processo evolutivo, è chiaro: se mangio ho più probabilità di sopravvivere, se mi accoppio saranno i miei geni a sopravvivere.
Andiamo avanti: l’attrazione per l’arte, per la musica, le pratiche masochistiche, giocare con amici immaginari… qual è il significato adattativo di questi richiami? Di sicuro non ci danno un vantaggio riproduttivo immediato. Che siano effetti accidentali della nostra evoluzione come i pennacchi della cupola centrale di San Marco? O cos’altro?
Le ricerche sulla natura del piacere avevano portato Paul Bloom a due tesi apparentemente contrapposte: il piacere è il risultato della nostra storia culturale ma è anche un prodotto dell’evoluzione. Dalla volontà di dimostrare che entrambe non solo sono vere, ma sono di supporto l’una all’altra, è nato La scienza del piacere, uno studio che abbraccia le più diverse discipline, dalle neuroscienze ai fondamenti religiosi e filosofici del nostro essere. Un’indagine che scioglie l’enigma dell’attrazione e del godimento. Acuto e divertente, Paul Bloom ci spiega perché ci piace quello che ci piace.
Il rapporto dell'uomo con il cibo non si limita a un'equazione tra apporto calorico e dispendio energetico, né è un argomento che si esaurisce nella sola dimensione psicopatologica dei disturbi alimentari. Partendo da questo presupposto, nella prima parte del volume viene trattato il tema del comportamento alimentare nel ciclo di vita all'interno di più dimensioni, da quelle psicofisiologiche della sensazione di fame a quelle emotive del rapporto col corpo, a quelle relazionali nei giovani. A questa prima parte teorica fanno seguito alcune indagini sperimentali sulla rappresentazione del corpo e la relativa insoddisfazione e problematica in presenza di una discrepanza tra percezione individuale e Indice di massa corporea in relazione al rapporto con il cibo. Il comportamento alimentare è indagato anche nei termini della frequenza dei pasti e della distribuzione dei cibi nelle diverse fasce d'età.