
Questo saggio è stato scritto alla luce delle ultime scoperte di importanti scienziati a livello internazionale e rappresenta un superamento deciso delle vecchie teorie freudiane e junghiane. In esso si prospetta la possibilità di curare in profondità le malattie mentali, con risultati nettamente superiori a quelli attuali. Secondo l'autore, l'anima non solo esiste ma è localizzabile in alcune zone del cervello da lui identificate. Secondo l'autore l'individuazione dell'anima permette di poter avere maggiori informazioni sulle malattie della psiche che in realtà andrebbero chiamate malattie dell'anima, perché questa è l'unica struttura del cervello che si ammala.
Oltre a fornire una guida pratica per interpretare i sogni, il libro spiega che cos'è e come si raggiunge il sogno lucido, cioè il sogno in cui il sognatore è consapevole di sognare. Il presente volume rappresenta quindi il punto d'incontro tra la cultura occidentale, che si è dedicata prevalentemente all'interpretazione dei sogni ordinari, e quella orientale, che ha coltivato soprattutto il sogno lucido.
Un volume che propone un'ipotesi per spiegare la nascita della coscienza. Nessuno fino ad ora aveva colto come molti fenomeni inquietanti dei nostri giorni come la pedofilia, le perversioni sessuali, i delitti "immotivati" all'interno delle famiglie e delle coppie, possano essere reinterpretati in una chiave che ci riporta indietro di decine di migliaia di anni, e che ha a che fare con il cannibalismo. In questo libro, avvincente e terribile, la "solitudine" della nostra specie, il mistero delle malattie mentali e molte forme di predazione dell'uomo sull'uomo, vengono viste come tracce di questo "evento originario": una spieiata auto-selezione cannibalica della specie, che eliminò chi non era ricettivo sessualmente e chi non sapeva parlare.
Il conflitto padre-figlio influenza molti dei comportamenti cosiddetti "normali" sia a livello individuale che collettivo. Attualmente i ruoli di padre e di figlio tendono ad assottigliare i rispettivi confini. È questo uno dei motivi della confusione attuale. Un mondo senza padre è un mondo che, mentre da un lato uccide il padre, dall'altro lo ricerca. In esso il figlio non sente di esistere. Diventa così preda di immagini paterne arcaiche e primitive. Tenta allora, spasmodicamente, di determinarsi come figlio e nello stesso tempo di costringere il mondo a determinarsi come padre.
Un excursus di temi emblematici nella ricerca sugli affetti: l'analisi di singoli stati emotivi, come l'entusiasmo e la fiducia; dei modi in cui li comunichiamo con le mani, il viso, la voce, il pianto; e dei loro effetti nella persuasione e nella relazione con l'altro. Un valido esempio di come le scienze cognitive possono far luce sul mondo delle emozioni, sulla scelta di comunicarle o meno, per giungere alla conclusione che non sono tanto gli specifici gesti, quanto il modo in cui qualunque gesto può essere prodotto a fare la differenza.
La psicologia della forma è più viva che mai. I suoi concetti più caratteristici, come quelli di "struttura", "integrazione", "globalità" e "globalizzazione" sono penetrati in più di un modello psicologico preconizzato da ricercatori e teorizzatori interessati ai problemi della personalità e dei processi cognitivi. Nelle vivaci conversazioni di questo saggio l'autore ritesse le vicessitudini di una scuola di pensiero, ripropone le difficoltà e i tentativi di una ricerca pionieristica, chiarisce incomprensioni, giustifica posizioni.