
Pubblicato per la prima volta il 13 ottobre 1952, questo libro è stato scritto per suggerire tecniche e fornire esempi a riprova di una semplice realtà: la vita può essere piena di gioia e di soddisfazione. Di questo Norman Vincent Peale non ha alcun dubbio: “Lo scopo di questo libro è semplice e diretto. Non ha pretese letterarie né vuol fare sfoggio di cultura.È semplicemente un manuale: pratico, ad azione diretta, volto al miglioramento personale. Si prefigge il solo obiettivo di aiutare il lettore a raggiungere una condizione di vita felice, piena di soddisfazioni, degna di essere vissuta. Credo pienamente ed entusiasticamente in alcune regole di provata efficacia che, messe in pratica, danno come risultato un’esistenza vittoriosa”.
A occhi chiusi il nostro corpo sogna. Sogna se stesso. Sogna di essere aggredito o di aggredire, di volare o di precipitare a terra, di amare, di abbracciare, di sedurre o essere sedotto, di danzare, di gridare, di morire. Sogna anche parti di sé: occhi, labbra, orecchie, denti, capelli, mani, piedi... Ma qual è il significato profondo di queste figure oniriche? Questo volume è un repertorio dei simboli del corpo che compaiono nei nostri sogni, articolato come un dizionario.
I tre saggi contenuti in questo volume costituiscono una tappa sulla via della comprensione antropoanalitica delle forme schizofreniche di esistenza e del loro andamento esistenziale. Siccome la pluralità di strutture delle possibilità d'essere dell'esistenza può essere anche designata con l'espressione francese "condition humaine", anche per il lettore che non ha una preparazione filosofica sarà chiaro fin dall'inizio che i temi concernono l'uomo puramente in quanto uomo.
Un'analisi dell'esperienza amorosa e delle sue vitali contraddizioni.
Questo testo raccoglie la lunga attività di ricerca nel campo della psicanalisi infantile di Francoise Dolto, una figura importante della teoria psicanalitica internazionale. Argomento dell'opera è la formazione dell'immagine del proprio corpo nella mente del bambino. Un'immagine inconscia, legata al suo vissuto, alle sue figure di riferimento, alle fasi della crescita. Da non confondere con lo schema corporeo, che è invece impersonale e conscio, l'immagine del corpo è determinante per la formazione della personalità autonoma del bambino prima, e dell'adulto poi, e di conseguenza per il rapporto che si stabilisce con l'altro.
Sfruttare al meglio le proprie potenzialità e saper cogliere ogni opportunità significa raggiungere il successo e, con esso, la ricchezza e la felicità. Spesso la meta è più vicina di quanto si pensi; l'unica cosa di cui dobbiamo preoccuparci è scegliere la strategia vincente, quella che l'autore intende illustrarci nei cento capitoli di questo manuale.
Dal mondo del "Processo" a quello del "Castello", Carotenuto percorre l'itinerario kafkiano, accompagnato dal procuratore Josef K., dall'agrimensore K., dal cane-indagatore o dall'insetto-Gregor. Introverso, solitario, affascinato e spaventato dal mondo della relazione, smarrito in una realtà labirintica, privo di un'identità definita, teso verso un inaccessibile e misterioso Altro, Kafka racchiude tra le pieghe della sua esistenza e della sua opera la chiave per comprendere molto dell'umano dolore.
Una volta vinta la riluttanza a studiare quell'indicibile realtà che è l'amore, gli psicologi hanno preso in serie a scandagliare l'argomento: decine di studi appaiono annualmente su riviste specializzate; si moltiplicano gli interventi a convegni che, sempre più numerosi, mettono a fuoco da punti di vista scientifici sempre più diversificati e precisi ciò che più di ogni altra rimane, per l'uomo, la cosa in assenza della quale meno che mai la vita varrebbe la pena di essere vissuta. L'amore: che cos'è? Da dove viene? Come si sviluppa? E' una predisposizione, un'emozione o un legame diadico? E' una cosa seria o giocosa, appassionata o tranquilla, esigente o altruista?
Il coraggio di vivere implica la consapevolezza della propria diversità e di quella incolmabile distanza che ci separa dall'altro, ma che ci rende anche unici. Il raggiungimento di questa unicità è l'opus creativo che opponiamo alle contraddizioni della vita, alle falsità che governano gran parte dei rapporti dei rapporti interpersonali, a una finta prossimità che lentamente, ma inesorabilmente, ci priva della dignità di una voce e di un nome.
Fromm interviene nel dibattito sull'avvenire del nostro sistema economico e sociale. Secondo l'autore il presupposto imprescindibile per qualsiasi riforma della società è il mutamento sostanziale dell'atteggiamento dell'uomo. Da ciò l'importanza della speranza, che per il filosofo tedesco è un momento essenziale della vita umana, rappresenta il profondo bisogno dell'essere umano di non essere passivo e manipolato. Così nella sempre maggiore polarizzazione tra coloro che vengono attratti dalla forza, dall'ordine, dai metodi burocratici e coloro che aspirano a profondi mutamenti nella prassi economico-sociale e ad un approccio psichico-spirituale alla vita, sono solo questi ultimi a lavorare per una società più umana.