
La famiglia come risultato di una paziente costruzione. La coppia come nucleo centrale e punto di riferimento per la vita dell'intera famiglia. Questo lavoro intende offrire indicazioni per costruire la famiglia" ed e dalla coppia che prende le mosse per aiutare non solo ad identificare i pericoli nascosti che minacciano la relazione, ma anche per cogliere la grandezza del suo "mistero", il fascino della sua gratuita, la gioia liberante dell'intimita. Questi problemi vengono affrontati facendo riferimento agli assunti teorici dell'Analisi Transazionale, utilizzata prevalentemente sotto traccia nei suoi concetti centrali. "
Una finestra che dal privato delle relazioni intime si affaccia sull'orizzonte sociale e culturale del nostro tempo. Un libro che dal privato delle relazioni intime, dalle vicende psicologiche e dalle emozioni del quotidiano si affaccia sull'orizzonte sociale e culturale del nostro tempo. Una ricognizione del micro che si interroga sul macro e individua riferimenti, propone alfabeti, traccia connessioni, per leggere queste interfacce cosi dense di eventi tra gli individui e il contesto sociale sul confine di un contatto tra l'ordinario delle esistenze private e lo straordinario dei cambiamenti epocali in cui siamo immersi.
Come conoscere la terza eta ascoltando le persone che vivono questa stagione della vita. La terza eta si impone sempre piu oggi, la vita umana si e allungata", cambiano cosi gli equilibri sociali, economici, affettivi, relazionali, organizzativi. Ma gli studi sulle ricadute in termini sociologici non ci narrano in termini qualitativi ed esistenziali questa ultima eta della vita. Qui invece si da voce a coloro che attualmente vivono nel mistero che questa eta rappresenta, nessuno piu di loro ne ha titolo. Certo siamo di fronte ad un campione inevitabilmente ridotto ma i vissuti introducono il lettore nei problemi e nel clima reale di questa eta della vita. Scrivere e un atto di coraggio, un gesto di umilta, ma e anche un atto di amore e di riconciliazione verso se stessi, e verso gli altri, apre ad una gratificante ricompensa. "
L'umanizzazione dell'uomo, al di fuori di ogni enfasi retorica, sopravvalutazioni e svalutazioni. Un'opera che completa la teoria dell'imperfezione elaborata da Peter. L'autore ci conduce alla ricerca del fondamento stesso dell'atteggiamento del perfezionismo e lo individua in un fattore di tipo piuttosto filosofico che teologico. Ci dimostra che tale atteggiamento non e dovuto prioritariamente ai processi psicologici della percezione, ma si basa sulla presenza di un a priori razionale che condiziona la percezione stessa, favorendo una lettura disfunzionale della realta e togliendo misura umana e compassione alle nostre esperienze. Cio accade a detrimento di un altro a priori, stavolta di tipo intuitivo, che non riesce ad esprimere e a stimolare emozioni e affetti.
L'autore parte dalla convinzione che tutte le forme espressive della persona umana hanno il potere di "lasciare tracce nella memoria autobiografica diventando, per questo, configurazioni arricchenti del sé autobiografico e dell'essere persona". Ciò lo porta a ideare, per mezzo della teoria e la pratica dell'analisi transazionale, procedure e interventi terapeutici rivolti soprattutto ai bambini perchè diano vita a nuove "tracce di sé", utili a sviluppare nuove possibilità per autodefinirsi, per scegliere e adottare nuovi comportamenti: in una parola per uscire dal proprio ristretto "copione" comportamentale ed esistenziale e conquistare così una nuova libertà nel sentire, nel decidere, nell'agire. Si tratta di tecniche ideate sulla base di alcuni assunti teorici costantemente richiamati e che consentono al lettore non solo di acquisire una nuova sensibilità e una competenza, ma anche di costruire, a propria volta, altre tecniche e altre possibili modalità di interventi. Obiettivo dell'opera è stimolare nel lettore una propria creatività, quella capacità di "cucire" ogni singolo intervento terapeutico ed educativo su misura della specifica e "unica" persona in terapia.
Dall'Indice: - Stress e lavoro. - Aggressività e conflitti sul luogo di lavoro. - La vessazione morale o mobbing. - Aspetti clinici del burnout. - La vittima sul luogo di lavoro. - La gestione della crisi. - Le risorse umane e la medicina del lavoro. - L'operatore interno e il suo ruolo. - Il ruolo della prevenzione. Nicolas Combalbert è professore incaricato e membro del laboratorio IPSé dell'Università di Parigi X. È impegnato nella ricerca in criminologia, vittimologia e psicopatologia del lavoro. Catherine Riquelme-Sénégou da anni lavora in qualità di consulente presso imprese del settore pubblico e privato.
La felicità è la percezione di essere persone uniche, realizzate e appagate. Che si voglia o no, le persone cercano la felicità e obiettivo di ogni persona è viverla. Ma questa ricerca non è priva di rischi, di incertezze e di ostacoli, poiché ogni processo di crescita comporta aspetti di "crisi" e "cambiamento". Le "crisi" ci spaventano perché esse richiedono il coraggio di ascoltare la propria voce, la propria chiamata, la propria vocazione alla vita. L'uomo di oggi, disabituato ad affrontare le sfide, si lascia passivamente assorbire da schemi precostituiti di pensiero, in regole d'azione preconfezionate; credendo di vivere, si annulla negli altri e sceglie o quello che gli altri gli dicono di fare o quello che gli altri fanno. Così l'infelicità è assicurata.
Nella realtà tutto è movimento, tutto è cambiamento. Spesso questo viene percepito come qualcosa di positivo, perché ogni cosa che cambia può portare piacevoli novità; altre volte il cambiamento, dovuto a eventi dolorosi, tragici e quasi sempre inattesi, come una malattia grave, ci fa sentire inadeguati, impotenti, smarriti, sconfitti e incapaci di riprendere in mano il filo della propria vita. La vita diventa "sospesa" tra due sponde: la speranza che l'incubo finisca per riprogettare il tempo in avanti; la paura che il nostro tempo abbia rallentato la corsa, prigioniero dentro un angoscioso presente senza scampo. In questo libro vengono evocate e descritte, nei dialoghi e nel rapporto di alleanza tra medico e paziente, dodici storie che, pur avendo inizio da un punto critico comune, si sviluppano in modi diversi, con risonanze emotive individuali e con risposte differenziate davanti a uno dei più pesanti cambiamenti della vita: la malattia grave.
Sembra così naturale ridere e mi domando perché non lo si faccia più spesso. I bambini ridono e gli adulti sono seri. Il senso dell'humour aiuta a uscire da una esistenza intrisa di paure e sofferenze psichiche. Il riso è libertà, e la libertà produce riso. Il riso è uno sfogo che ci rende più comprensivi verso gli altri, verso noi stessi, verso la vita. Il riso genera benevolenza, creando una atmosfera di intimità e vicinanza. Il riso, come il sorriso, ci permette di star vicino a lei/lui, a ragionar d'amore.
Il volume rappresenta il primo diario gestaltico curato dall'Istituto Gestalt Therapy hcc Kairòs. L'istituto, al suo quarto decennio di attività, opera nell'ambito della formazione e della ricerca in psicoterapia della Gestalt a livello nazionale e internazionale. Propone una sorta di "quarta anima della Gestalt" che apre nuove prospettive sull'antropologia e sulla clinica del vivere insieme e della crescita, sviluppando contributi innovativi sia a livello ermeneutico che clinico. Tra gli ultimi si annoverano l'elaborazione di una teoria sui modelli relazionali di base e la psicopatologia, un modello di teoria evolutiva e un modello di Gestalt Therapy con le coppie e le famiglie (teoria del Sé e dell'intercorporeità).
Abbiamo bisogno di interrogare nel profondo l'affettività omosessuale, per capirla e per capirci. Per giungere a un'innovativa visione di sintesi psicoanalitica, teologica e pastorale. Una nuova sintesi, inter- e intradisciplinare, con una visione d'insieme coerente, scientifica, senza pregiudizi, per comprendere la piena integralità umana della persona e dell'amore omosessuale. Con proposte innovative al servizio del Sinodo dei Vescovi, per un aggiornamento dottrinale e pastorale.
Il furbo che scavalca la coda, l'imbroglione di turno, il carrierista senza scrupoli sono tutte modalità con cui l'egoismo fa capolino nella nostra giornata e sembra ricordarci che l'altruismo è solo un'illusione, destinata a dissolversi nel confronto con la cruda realtà. Eppure l'altruismo è alla base della vita e la rende possibile in tutte le sue forme; mentre l'egoismo non è affatto il motore della vita, ma la sua distruzione. Quando facciamo del bene a qualcuno gratuitamente, senza calcoli o secondi fini, stiamo bene, anche se abbiamo sacrificato qualcosa di noi stessi. Ma perché essere altruisti fa stare bene? Nel libro si cerca di rispondere a questo interrogativo, mostrando la potenza del principio dell'altruismo a livello biologico, storico-sociale e psicologico; ma anche dando la parola a coloro che lo hanno criticato, spesso in maniera brillante e arguta. Se l'immagine dell'uomo "naturalmente egoista" ha avuto un successo enorme e duraturo, è perché mette in guardia da una concezione discutibile di altruismo. Contrariamente alle apparenze, l'altruismo autentico è la caratteristica che contraddistingue la persona matura, animata dal desiderio del bello e del gratuito. È la capacità di compiere qualcosa per cui valga la pena di essere vissuti.

