
Quali sono le caratteristiche innovative della WISC-V? Quali le considerazioni cliniche sui risultati? Come descrivere i funzionamenti cognitivi in una relazione psicodiagnostica? Il volume risponde in maniera esaustiva a questi e a numerosi altri interrogativi relativi alla quinta edizione della Wechsler Intelligence Scale for Children e al suo uso in ambito clinico. Dopo aver descritto approfonditamente la nuova architettura dello strumento e i modelli di ultima generazione che hanno influito sulle sue innovazioni, le autrici analizzano i diversi funzionamenti cognitivi valutati dagli Indici (primari e ausiliari), prestando particolare attenzione alle caratteristiche dei singoli subtest che li compongono. Il volume include numerosi esempi relativi alla descrizione dei risultati della WISC-V nella relazione psicodiagnostica. Completano l'edizione alcuni materiali di approfondimento disponibili online sul sito della casa editrice.
È un tempo faticoso, il nostro, attraversato da profonde crisi economiche, sociali e politiche che si manifestano in comportamenti relazionali difficili, dove l'esperienza affettiva assume spesso contorni problematici e rivela il disagio di vivere non solo con gli altri ma anche con se stessi. Si assiste a un aumento di aggressività e violenza nelle relazioni, che sembra riconducibile all'incapacità di gestire le emozioni. Insieme a questo, si sperimenta ogni giorno una crisi di eticità, evidente nella frequente chiusura autoreferenziale correlata a una scarsa considerazione dell'altro, che si fatica a riconoscere nei suoi diritti e bisogni essenziali. Senza un'etica viva, che si costruisce attraverso un'interrogazione radicale e profondamente meditata delle questioni essenziali per l'esistere, restano solo inerti reazioni emotive: indignazioni tanto altisonanti quanto inutili, che mentre illudono il soggetto di essere presente nel mondo lo distraggono dalla sua vera responsabilità. Quello di cui abbiamo bisogno non sono istantanee reazioni emotive ma un solido impegno nell'agire.
Il sentimento del reale: con quest'espressione Donald Winnicott - lo psicoanalista che ha cambiato il nostro modo di pensare che cos'è un bambino, il significato della violenza delle emozioni, come diventare sé stessi - apre a una dimensione dell'esperienza che riguarda il sentirsi vivi. Il volume contiene scritti inediti di Winnicott, scelti tra quelli più in sintonia con le inquietudini del nostro tempo. Ne emerge un Winnicott determinato a proporre le novità che ritiene di avere introdotto nella psicoanalisi: il "primitivo" nella formazione della psiche, l'inconscio come inesauribile riserva di energie, le affinità con il lavoro degli artisti che attingono all'immaginazione per conquistare il sentimento del reale. Ma anche un Winnicott inedito, ironico e appassionato, di cui seguiamo in diretta la ricerca di un linguaggio per comunicare, capace di sintonizzarsi con chi ascolta. Gli scritti sono accompagnati da saggi critici e da un apparato di note, oltre che da una lista di illuminanti espressioni dell'autore ("Lampi d'intuito") che aprono al lettore nuovi orizzonti.
La visione dello sviluppo umano proposta dalla neurobiologia interpersonale consente di comprendere come il funzionamento della mente e del cervello venga influenzato dall'esperienza, in particolar modo dalle relazioni emotivamente significative. I curatori si sono assicurati qui la partecipazione degli autori più conosciuti nell'ambito della neurobiologia interpersonale, i quali propongono le loro riflessioni sull'impatto che questa prospettiva teorica ha avuto sulla pratica clinica e offrono consigli ai molti clinici che hanno abbracciato questo orientamento nella loro attività terapeutica. Molteplici sono i temi trattati: la disregolazione degli stati di coscienza, i sistemi motivazionali presenti nel trauma complesso, la psicoterapia del trauma associato all'esperienza di umiliazione. Si analizza anche il recupero dalle dipendenze nell'epoca del distanziamento sociale e il cambiamento rappresentato dalla terapia familiare online.
L'obesità è un disturbo alimentare come l'anoressia, la bulimia e il binge eating disorder. Dunque, è degna dello stesso trattamento psicoterapeutico ed, eventualmente, psichiatrico. Michele Rugo propone qui un approccio multidisciplinare in cui la psicoterapia risulta determinante nella cura e non una comprimaria della medicina "classica". I pazienti obesi faticano ad affrontare il desiderio, perseverando nell'illusione di un godimento che non abbia mai fine: come introdurre un frammento di mancanza tollerando la sofferenza della rinuncia al cibo "buono" e "tanto"? Che funzione ricopre il sintomo iperfagico? Che ruolo simbolico incarna il corpo ipernutrito? Attraverso casi clinici, teorie psicoterapeutiche differenti (cognitivo-comportamentali e psicoanalitiche in particolare) e approcci medico-chirurgici l'autore sostiene un metodo di cura che consideri la diagnosi di struttura di personalità, lo stigma sociale e le complessità all'interno delle famiglie dei soggetti sovrappeso.
Riparare i danni profondi causati dall'abuso precoce, dall'incuria grave e dalla deprivazione infantile è un compito estremamente complesso, paragonabile alla guarigione di una lesione in un organo del corpo. Questo testo offre al lettore italiano il primo studio completo e rigoroso sul trauma da trascuratezza infantile, noto anche come neglect. Ruth Cohn descrive con precisione le molteplici competenze che un clinico deve padroneggiare per diagnosticare correttamente il neglect e impostare un adeguato percorso terapeutico. Il testo, innovativo e in molti passaggi illuminante, si fonda in modo solido sulla teoria dell'attaccamento ed è reso accessibile e schematico grazie anche all'esposizione di casi clinici in apertura di ogni capitolo. Caratterizzato da un taglio pratico e dall'approccio evidence-based, "Teoria e clinica del Neglect" fornisce a tutto il mondo della psicoterapia, e in particolare agli psicotraumatologi, gli strumenti per riconoscere i segni della trascuratezza traumatica infantile e comprendere gli effetti duraturi che questa può avere nell'età adulta, al fine di massimizzare così l'efficacia della terapia.
Le basi della terapia cognitiva - primo volume di una serie di manuali operativi dedicati alle terapie cognitivo-comportamentali di seconda e terza generazione - descrive i principi e le tecniche della Terapia razionale emotiva comportamentale (REBT), la prima forma di terapia cognitiva che ha definito la struttura del colloquio cognitivo introducendo il celebre modello ABC. Dopo una chiara illustrazione delle basi filosofiche e teoriche di questo approccio, il volume approfondisce i dieci passi della procedura REBT, suddivisi in una fase di accertamento e una di intervento. Ogni capitolo è organizzato in tre sezioni: principi di base, linee guida e problemi e soluzioni. Il testo è arricchito da esempi di domande e vignette cliniche, che lo rendono un riferimento prezioso sia per i terapeuti in formazione sia per i professionisti e i clinici più esperti che desiderano approfondire le loro conoscenze e competenze nelle tecniche cognitivo-comportamentali.
Il "Kit per la pratica sensomotoria" costituisce uno strumento concreto che permette di accedere alla conoscenza innata che risiede nel corpo di ciascuno di noi, troppo spesso condizionata da storie personali e contesti socioculturali di cui non abbiamo piena consapevolezza. Le carte, suddivise in 15 temi, propongono un approccio diretto al metodo della psicoterapia sensomotoria di Pat Ogden, senza però voler in alcun modo sostituire un percorso clinico. Vi si può fare ricorso tra una seduta e l'altra, all'interno del setting terapeutico o anche in autonomia, dopo aver acquisito dimestichezza con le modalità proposte. Poiché il corpo ci insegna sempre qualcosa di diverso lungo tutto l'arco della nostra vita, questi esercizi possono essere svolti in qualsiasi momento, anche a distanza di anni, per trarre nuove conoscenze e sviluppare una connessione profonda con noi stessi, gli altri e il mondo.
Il testo si focalizza sull'esperienza della depressione nel contesto contemporaneo, esaminando come questo disturbo sia percepito e affrontato nelle dinamiche sociali e relazionali. Dopo una prima parte in cui si approfondiscono le specifiche eziologiche ed epidemiologiche del disturbo, il testo si concentra sull'analisi delle relazioni che sono profondamente influenzate dal disturbo depressivo: la depressione - difatti - non solo compromette il benessere individuale, ma incide pesantemente sulle relazioni interpersonali, portando a incomprensioni, isolamento e a una progressiva disconnessione emotiva con gli altri. Si evidenzia come la fragilità dei legami contribuisca a peggiorare il senso di alienazione e solitudine che spesso accompagna e aggrava la depressione. Andrea Fiorillo evidenzia l'importanza di un approccio che vada oltre il semplice trattamento farmacologico che da troppo tempo è visto come unico campo di intervento nella cura della depressione, e si faccia invece promotore di una cura che tenga conto della dimensione umana e relazionale della persona, integrando aspetti psicoterapeutici e sociali per aiutare l'individuo a ritrovare un senso di connessione e significato nella propria vita.
Il volume è dedicato alla terza edizione della Scala Leiter, strumento per la valutazione cognitiva interamente non verbale, con adattamento e taratura italiana. Le novità della Leiter-3 sono molteplici; tra le principali, l'ampliamento del range di età e l'inserimento di nuovi subtest. Il lavoro è suddiviso in quattro parti. Nella prima si descrivono la storia della Scala e la sua architettura. Nella seconda parte sono presentate le abilità misurate dalla Leiter-3 e i subtest, con indicazioni per la somministrazione rivolte sia ai clinici con esperienza nell'uso della precedente edizione (Leiter-R) sia a quelli che si avvicinano per la prima volta allo strumento. La terza parte è dedicata alla lettura dei risultati della valutazione cognitiva: si descrivono i punteggi di Indice, quelli dei subtest, i punteggi supplementari e le differenze tra punteggi all'interno del profilo. Nell'ultima parte, infine, sono presentati alcuni studi relativi alle popolazioni speciali e diversi casi esemplificativi delle applicazioni della Leiter-3 e della stesura della relazione nella pratica clinica.
Un nuovo paradigma clinico si costituisce sullo sfondo dell'affermazione incontrastata del discorso del capitalista e della conseguente evaporazione della funzione normativa del Nome del padre: il desiderio inconscio viene cancellato da una spinta dissipatrice al godimento mortifero. In gioco vi è una metamorfosi decisiva: la mancanza da cui scaturisce il desiderio si trasfigura in un vuoto che anela compulsivamente al suo riempimento. È il mondo delle dipendenze patologiche. L'altra faccia della medaglia è rappresentata da una tendenza a sottrarsi all'imperativo del consumo, come accade nelle anoressie e nelle depressioni. In questa oscillazione tra un godimento incandescente e il suo drastico rifiuto, ciò che emerge è la sostituzione del partner umano con un partner inumano: cibo, droga, immagine del proprio corpo, bottiglia, psicofarmaco, ecc. Sostituzione che vorrebbe garantire al soggetto un rimedio definitivo alla propria angoscia ma che in realtà conduce la vita verso la morte. Ripubblicato in una forma completamente rinnovata, questo libro costituisce, insieme a L'uomo senza inconscio (2010) e a Nuove melanconie (2019), il primo fondamentale testo di una trilogia che Massimo Recalcati ha dedicato all'analisi del disagio contemporaneo della civiltà e alle sue più significative espressioni psicopatologiche.
Il volume si concentra sull'intersezione fra teoria polivagale, yoga e psicoterapia, intrecciando la tradizione di saggezza dello yoga con le neuroscienze, la teoria dell'attaccamento, la psicologia somatica e la traumatologia. L'applicazione della teoria polivagale consente ai professionisti di sostenere la crescita del paziente migliorando il funzionamento del sistema nervoso autonomo, mentre lo yoga terapeutico permette di prestare attenzione alle interrelazioni tra mente, emozioni, fisiologia e comportamento. Attraverso esercizi di respirazione consapevole e pratiche di meditazione che consentono di riconfigurare il sistema nervoso, è possibile aiutare i pazienti e se stessi a coltivare un senso di benessere nei momenti di sicurezza, a migliorare la capacità di affrontare le sfide con risolutezza e a recuperare la possibilità di riprendersi dallo stress in modo rapido ed efficace.