
Chi non ha conosciuto la delusione? Tutti ne abbiamo assaporato l'amarezza, di fronte al crollo di nostre aspettative o convinzioni. A volte sono le persone a deluderci, a volte le circostanze, e sembra che la vita si prenda gioco di noi. Eppure possiamo attraversare con successo questa esperienza dolorosa e uscirne vincenti. Questo libro vi porterà a smontare i meccanismi della delusione e a ricomporli, perché non facciano più male. In breve: Smascherare l'inganno e sfuggire all'autoinganno; Uscire dalla dipendenza affettiva; Riconoscere i profili "ad alto rischio" di deludere; Destreggiarsi fra le sette fasi della delusione; Trovare il coraggio di deludere; Spezzare la catena delle delusioni; Superare frustrazioni e disillusioni; Riscoprire lucidità ed equilibrio.
A volte, non solo non ci rendiamo conto di essere manovrati, ma non siamo neppure consapevoli che noi stessi adottiamo strategie per influenzare ed esercitare un controllo sugli altri per persuaderli, in modo più o meno trasparente, a pensare o fare ciò che vogliamo, magari senza cattive intenzioni o senza essere machiavellici. Perdiamo di vista che, nel gioco delle parti, carnefici, vittime e salvatori si alimentano e sostengono a vicenda.
Lo spiega bene Christophe Carré, uno dei maggiori esperti di questi temi, il quale, senza demonizzazioni e con grande perspicacia, esplora qui le dinamiche e le modalità manipolatorie che ciascuno di noi – chi più, chi meno – sperimenta nel lavoro, nei rapporti di amicizia, in amore e nella relazione con i figli. Lo fa integrando molteplici contributi delle scienze umane e della psicologia sociale, grazie ai quali suggerisce come riconoscere e scardinare il gioco della manipolazione, usarne con intelligenza gli strumenti e imparare a comunicare e agire senza barare.
• Perché ci lasciamo facilmente influenzare?
• Perché finiamo col dire di sì?
• Quali sono le strategie più ingannevoli?
• Chi sono i manipolatori più pericolosi?
• Come evitare di cadere nella loro rete?
E se anche noi, senza rendercene conto, lo fossimo?
Per interesse, perversione o per errore, ma a volte semplicemente a fin di bene, la manipolazione è ovunque. Perché tutti, in fondo, manipolano tutti!
Perché a volte riusciamo a condizionare gli altri e a volte invece veniamo ignorati? Che cosa succede nel nostro cervello quando ascoltiamo l'opinione di un'altra persona? Che cosa determina il fatto che altri modifichino ciò in cui crediamo e come ci comportiamo? Che cosa alimenta la fiducia reciproca? Ogni giorno - dalle mura di casa all'aula scolastica, dalla sala riunioni ai social media - tutti cerchiamo di influenzare chi ci circonda. Tuttavia, molto di ciò che mettiamo in atto per condizionare gli altri è privo di efficacia, se non controproducente, perché non è compatibile con il modo in cui funziona la nostra mente. Tali Sharot, basandosi sui risultati delle ultime ricerche in neuroscienze, economia comportamentale e psicologia, scava sotto la superficie dei principi che comunemente guidano la nostra attività di influenzamento, ne dimostra l'infondatezza e ci dà una nuova comprensione del comportamento umano. Finalmente, svelando le insidie e le potenzialità che si nascondono nel nostro cervello, ci metterà al riparo dai pifferai magici in giro per il mondo.
Harriet Lerner ha studiato per più di due decenni cosa c'è dietro il chiedere scusa e perché alcune persone non lo fanno mai. Oggi è in grado di farci comprendere l'enorme potere che si sprigiona nell'esprimere il nostro rincrescimento per un errore, un'offesa o una scortesia, anche se involontari. Ammesso che lo si faccia, siamo certi di farlo nel modo giusto? In questo libro impareremo come sanare i legami con un sincero "mi dispiace" e come evitare scuse che, al contrario, rendono più profonda la ferita originale. Capiremo ciò che ci spinge a non scusarci e ciò che invece ci porta a un eccesso di scuse. Non ci nasconderemo più dietro i "se" e i "ma" di scuse false o maldestre e banali giustificazioni. L'autrice, con piglio deciso e senso dell'umorismo, affronta anche i bisogni insopprimibili della parte lesa, di chi è stato ferito da qualcuno che non si scuserà, non dirà la verità o non sentirà rimorso; lo aiuterà persino a resistere all'impulso di perdonare troppo facilmente, sfidando la nozione popolare che il perdono sia l'unica via per la pace della mente. Lerner offre una prospettiva unica, una guida salutare e persino gioiosa per raggiungere una vera riconciliazione.
Lo sguardo di Domenico Barrilà, da sempre attentissimo all'influenza dei fenomeni sociali sulla psiche, si posa sui nostri "figli digitali", persi negli schermi dei loro cellulari e apparentemente vivi solo attraverso di essi. Vi scopre una generazione fragile, che oggi più che mai ha bisogno di adulti solidi, che non confondano l'"informazione" con l'"educazione". Si tratta di ragazzi che nella rete e nell'ansia di voler essere costantemente "connessi" trasferiscono - magari distorcendolo - il bisogno di "legami" che è proprio dell'uomo da sempre. Barrilà guarda in faccia la rivoluzione digitale e gli effetti da essa prodotti nel delicato recinto che ospita educatori, genitori, bambini e ragazzi, portandoci a ragionare senza isterie e a misurarci con i riflessi dei cambiamenti, positivi e negativi, generati da vecchie e nuove realtà. Alla fine, sperimenteremo la piacevole sensazione di essere tornati in gioco, con le idee più chiare e con qualcosa di concreto da dire e da fare, ma soprattutto con la certezza che niente è più forte del legame educativo, a patto che si abbia voglia di tenerlo in vita. Una lettura su come la tecnologia ha provato a scipparci i nostri figli, riconfigurando i rapporti fra noi e loro. Un contributo per conoscere i punti di forza e di debolezza dell'ospite digitale, che ci aiuta a superare la fase delle recriminazioni per riavvicinare le generazioni.
Avete rimandato di nuovo quel lavoro importante? Siete andati su tutte le furie e avete litigato come dei matti con il vicino? Non riuscite a staccare mai e vi sentite sull'orlo di una crisi di nervi? Non riuscite proprio a rinunciare a un bicchierino di vino tutte le sere? Vi ripetete "vorrei, ma..." e alla fine non osate mai? Probabilmente vi starete chiedendo se sia normale tutto ciò o se avete effettivamente qualcosa che non va. In quanto psicologa, Kristina Fisser è costantemente in contatto con persone che sembrano avere perso il controllo su alcuni aspetti della loro vita. Ma lei lo sa bene: il confine tra normalità e patologia, tra sano e malato, non è così netto come si pensa. Anche noi "normali", infatti, ogni tanto entriamo in paranoia, abbiamo qualche fissa o perdiamo la testa. È normalissimo dubitare di sé, a volte arrivare pure a disperarsi. Non dobbiamo tuttavia ignorare questo nostro atteggiamento, bensì vederlo per quello che realmente è: un segnale che ci mette in guardia e ci ricorda che non possiamo andare avanti così, anche se ciò non significa dovere entrare in terapia il giorno dopo. L'importante è capire cosa fare, una volta che ne abbiamo preso atto. Con un approccio chiaro e pragmatico, esercizi pratici e consigli, Kristina Fisser ci riappacifica con la parte di noi un po' fuori dalle righe e ci indica inoltre come riprendere il controllo della situazione o quando, invece, sia il caso veramente di preoccuparci della nostra salute psichica e rivolgerci a un terapeuta.
Nel centenario della nascita della psicoanalisi - fissata convenzionalmente nel 1899, anno di pubblicazione di "Interpretazione dei sogni" - le autrici propongono una ricerca storica corredata di documenti originali e inediti sulla vita e il pensiero di tre donne, pioniere con Freud nell'"invenzione" dell'idea moderna di infanzia.
Come si sviluppa la personalità gay? Perché gay non è solo una sessualità particolare, ma è un mondo affettivo, un bisogno di relazionarsi sentimentalmente ed emotivamente con persone del proprio sesso. Questo libro sostiene una visione antideterministica dell'omosessualità, spiegandola in termini di normali dinamiche di sviluppo affettivo, il cui esito è guidato dal significato attribuito alle emozioni che il bambino prima, l'adolescente poi, elabora nel corso del suo sviluppo interagendo con le figure significative. I problemi, le vicissitudini e le scelte di questo percorso di vita aperto e non determinato vengono descritti nel libro dal punto di vista interiore della persona, raccontata seguendo la sua storia evolutiva.
L'argomento è il linguaggio parlato, esaminato nell'ambito delle discipline psicologiche. Che cos'è il linguaggio, come nasce nella nostra specie e nei bambini, come funziona, a che cosa serve, com'è strutturato e organizzato, come comunica, cosa comunica. Il libro tratta inoltre il tema della comprensione linguistica (come "capiamo" il linguaggio) e il problema generale del significato (come riconosciamo che una parola corrisponda a un dato oggetto o pensiero), fornendo una serie di informazioni sui disturbi del linguaggio scritto e alcune riflessioni sui linguaggi artificiali.
Cosa sono le emozioni, quali forme assumono nelle loro manifestazioni psicologiche e umane, come si trasformano nel tempo, quali rischi nascono dal loro attenuarsi e appassire, dal loro incendiarsi o spegnersi, ma anche dal loro deformarsi in modelli inautentici di espressione. Il tema delle emozioni, della loro fenomenologia e del loro significato psicologico, era già stato precedentemente trattato dall'autore. "L'arcipelago delle emozioni" allarga la riflessione ai temi della vergogna, della nostalgia, dell'inquietudine, della noia, dell'odio, della gioia e dell'allegria, portando alla luce alcune situazioni psicologiche e umane emblematiche e delineando le basi emozionali della cura come premessa ad ogni possibile terapia.