
Le trasmissioni transgenerazionali sono in genere legate a segreti, lutti e traumi irrisolti (orrori di guerra, vendette, odi, rivalità, incesti), cose taciute, nascoste, talvolta proibite anche al pensiero, che attraversano le generazioni, senza essere né pensate, né elaborate e per questo manifeste in una malattia psichica e/o fisica, nel "linguaggio del corpo", in atti mancati, coazioni a ripetere, "disgrazie" e difficoltà. Ciascuno di noi è diviso tra la necessità di essere autenticamente se stesso e di dover essere anello di una catena a cui è assoggettato senza la partecipazione della propria volontà. Occorre riappropriarsi di quanto ci viene trasmesso inconsciamente, "storie" che non appartengono alla vita del soggetto, ma che si rivelano come organizzatrici della vita psichica individuale, spesso determinandone l'esistenza. Attraverso il dar parola e visibilità ai segreti di famiglia, ai traumi vissuti dai nostri antenati, al transpersonale, ossia ai contenuti inespressi, potremo iniziare a sciogliere i legami e divenire noi stessi, riconquistando la libertà di esistere secondo il nostro "sé" autentico, svincolati dalla ripetizione di copioni incistati nella nostra matrice identitaria, slegati dalla ragnatela tessuta di generazione in generazione; capendo ciò che accade, potremo vivere la "nostra" vita e non quella dei nostri genitori, nonni, antenati.
La maggior parte dei problemi psicologici delle persone è legata a difficoltà nel riconoscere, esprimere adeguatamente e modulare le emozioni che si provano. Le emozioni negative assumono forme diverse che non si è capaci né di identificare appropriatamente né di controllare: la preoccupazione allarmata, l'eccesso di paura, il batticuore per i problemi d'amore, e così via fi no all'ansia anticipatoria, quella che cioè anticipa mentalmente gli eventuali problemi che potrebbero colpire noi stessi o gli altri a noi cari. In questo volume, sono presentati in maniera semplice, e quando possibile anche divertente, numerosi esercizi per imparare a riconoscere le emozioni e ad utilizzarle per migliorare la vita quotidiana e le decisioni che continuamente vengono prese. L'obiettivo deve essere quello di saper scegliere consapevolmente, rispettando l'individuale e unico modo di essere di ciascuno di noi. Per raggiungere questo obiettivo, sono qui utilizzate due modalità: la riflessione derivante da esercizi di auto-osservazione guidata e le canzoni psicoterapeutiche che introducono a diverse tematiche psicologiche offrendo nuove prospettive di comprensione e di risoluzione. Le canzoni sono reperibili sul sito www.francoangeli.it/Area multimediale. Ad inizio volume viene proposta una introduzione applicativa alla psicoterapia cognitiva, al fi ne di cimentarsi con la conoscenza di sé e degli altri, e con la possibilità di modificare intenzionalmente in meglio il proprio comportamento.
Lavorare con i bambini richiede competenza professionale, ma anche grande capacità di stare in relazione con loro, di comprenderne il linguaggio, di conoscere il loro mondo o di avere, comunque, la curiosità di conoscerlo, non perdendo però di vista il mondo dei grandi, non lasciando in secondo piano le preoccupazioni adulte e rispettando il tessuto della famiglia, che ha bisogno di far emergere tracce delle trame passate, di liberare le emozioni troppo a lungo bloccate. L'intento di questo lavoro è offrire una panoramica completa ed esauriente a chi si vuole occupare di infanzia e di terapia familiare. Il manuale, oltre ad offrire importanti riferimenti teorici relativamente all'infanzia e alla terapia familiare, descrive concrete esperienze con i bambini e con i loro genitori, attraverso l'uso del gioco, del disegno e di altre attività che favoriscono la condivisione e che portano alla luce contenuti ed emozioni indispensabili per la costruzione del processo terapeutico. Un testo fondamentale per tutti i corsi di terapia familiare con i bambini.
La prima edizione di questo volume risale al 1995: da allora nel campo della disabilità sono avvenute trasformazioni radicali che hanno reso necessario rivedere e aggiornare sostanzialmente il testo in molte sue parti. Anche il titolo è stato modificato in "Psicologia della disabilità e dei disturbi dello sviluppo" proprio per meglio fare riferimento alle diverse condizioni esaminate e dare enfasi al ruolo dei percorsi evolutivi e dei contesti sul concreto manifestarsi delle limitazioni e delle potenzialità In questa nuova edizione trovano riscontro anche gli avanzamenti del dibattito scientifico, che in alcuni casi ha raggiunto livelli di maturità tali da veder tradotti nella vita quotidiana i progressi della ricerca. Così, una maggiore conoscenza delle cause di alcuni disturbi e una accresciuta consapevolezza del legame fra processi psichici, basi biologiche e fattori ambientali hanno portato a mutamenti legislativi, all'applicazione di strumenti - ad esempio il sistema di classificazione Icf - e, in generale, a una maggiore sensibilità ai diritti delle persone con disabilità. Un'utile disanima degli aspetti psicologici connessi alla disabilità, una guida di base per la formazione degli studenti, ma anche delle diverse figure professionali - dagli specialisti agli insegnanti - e dei genitori che potranno trovarvi informazioni nuove o spunti stimolanti per riflessioni e ulteriori approfondimenti.
Il libro affronta il problema della tossicodipendenza dal punto di vista della psicologia culturale che, come ricorda Bruner, si fonda sull'assunto che la mente non può esistere senza la cultura, in altre parole senza il sistema simbolico condiviso dai membri di una comunità culturale. In questa prospettiva il fenomeno della tossicodipendenza è letto e interpretato in relazione alle trasformazioni promosse nelle culture sociali dei paesi industrializzati dalla modernità e in particolare dalla desacralizzazione. La tesi sviluppata nel libro è che la tossicodipendenza come epidemia sociale sia il frutto della crisi del sacro prodotta dalla modernità. Su questo sfondo sono descritte le droghe utilizzate in questa fase storica, la loro farmacodinamica e farmacocinetica, le attese dei consumatori, i loro effetti sulla persona insieme alla rassegna delle principali teorie psicologiche e psicopatologiche che sono state elaborate per cercare di spiegare il consumo delle sostanze stupefacenti e psicotrope e individuare le vie della prevenzione e della cura. Tra queste ultime sono analizzate in modo particolare le vie comunitarie. Infine, è sviluppato un modello di prevenzione il cui nucleo è stato approvato dalla Conferenza Nazionale sulle Tossicodipendenze di Genova del 2000 e di cui l'autore del libro è stato l'estensore
Questo libro è frutto del lavoro di indagine scientifica e di formazione sullo sviluppo delle capacità di regolazione e controllo condotto negli ultimi anni da diversi operatori dell'Università di Genova. Il testo si propone non solo come uno strumento di approfondimento ma anche come una guida alle strategie più funzionali per promuovere le abilità di regolazione e controllo in età prescolare e nei bambini con difficoltà di autoregolazione. Nel primo capitolo è trattato lo sviluppo della capacità di regolare il comportamento dall'infanzia all'età adulta, tenendo in considerazione le diverse abilità coinvolte e la capacità da parte dell'ambiente di offrire un contenimento sia di tipo affettivo, sia di tipo normativo; nei due capitoli successivi sono presentate strategie e programmi di intervento per favorire la regolazione del comportamento e della cognizione a casa e nei contesti educativi. L'ultimo capitolo è dedicato alla descrizione di un programma di potenziamento dei processi di controllo composto da diciotto attività-gioco per il periodo prescolare. Arricchiscono il libro le schede con le informazioni dettagliate per la realizzazione di questo percorso nella scuola d'infanzia e in ambienti extrascolastici, scaricabili dal sito: www.francoangeli.it/Area_multimediale.
L'identità dell'uomo di oggi è imperniata sull'uso del web: Internet, mail, contatti, informazioni, video, social network, blog, chat, giochi, consulenze e compravendite online, internet mobile e molto altro ancora. Ci affidiamo alla rete anche solo per velocizzare una ricerca, una transazione bancaria, una comunicazione con chi è lontano. Ma la rete, che ci porta al superamento del confine del nostro sé, può innescare modalità patologiche di utilizzo. Internet e le sue dipendenze tratteggia i risvolti psicologici dell'era virtuale presentando, in maniera sistematica, il graduale sviluppo di coinvolgimento con la rete che passa dalla normalità e può approdare alla psicopatologia, descrivendo sintomi e criteri diagnostici dei disturbi osservati. Il testo si rivolge a tutti coloro che sono interessati agli aspetti psicologici che entrano in gioco nell'uso quotidiano del web: psicologi, medici, educatori, insegnanti e operatori che desiderano uno strumento di lettura della realtà tecnologica e delle sue influenze psicologiche e comportamentali. Esso nasce da oltre dieci anni di ricerche e di approfondimento del rapporto tra la persona e la rete e da un'esperienza decennale di pratica clinica con la psicopatologia collegata all'uso di Internet. Delinea quelli che, all'oggi, possono essere ritenuti gli approcci terapeutici più evoluti rispetto a queste nuove patologie, dilaganti ma sottostimate, e comunque proprie dell'era tecnologica e virtuale.
Donald Woods Winnicott (1896-1971) è una figura unica ed eccezionale nel panorama della psicoanalisi contemporanea, ed ha lasciato una eredità di concetti, idee, ed osservazioni la cui importanza continua a crescere. L'originalità del suo pensiero si rispecchia nell'uso dei termini e delle parole con cui egli ha proposto le sue formulazioni cliniche e teoriche. Il volume è un vero e proprio dizionario del lessico winnicottiano che esamina in modo sistematico, con ampio uso di citazioni e riferimenti testuali, i concetti chiave del suo pensiero. Ognuna delle voci, a sua volta, è articolata in una molteplicità di sottovoci collegate tra loro da riferimenti incrociati. Se il volume nel suo insieme ripercorre in modo ragionato le vie attraverso cui si è andato sviluppando il pensiero di Winnicott in più di quarant'anni di lavoro clinico e teorico, la sua struttura a più entrate lo rende uno strumento maneggevole ed indispensabile per l'accesso al suo contributo: per lo studente che non ha ancora incontrato Winnicott è un avamposto per attingere alla ricchezza di pensiero che l'attende; per lo psicoanalista e lo psicoterapeuta può essere una fonte di nuovi insight che possono illuminare la pratica clinica; per lo studioso è una miniera di dati bibliografici e tematici. Il volume è corredato inoltre da una dettagliata ed esaustiva bibliografia delle opere e degli scritti di Winnicott curata da Harry Karnac.
Il volume costituisce un "metodo" che, se correttamente applicato, permette di aumentare la capacità di raggiungere obiettivi personali e professionali, ma anche di sviluppare migliori relazioni private e di lavoro. Si tratta di un percorso che richiede grande apertura mentale e totale coinvolgimento, affinché ognuno possa trovare la propria modalità di applicazione. Per ottenere successo, occorre innanzitutto riflettere sulle proprie abitudini, sui propri comportamenti quotidiani, affinché il cambiamento avvenga dall'interno e diventi pratica di vita e di lavoro.
Questo libro si rivolge agli studenti di Psicologia e agli specializzandi in Psicoterapia che devono o vogliono aprirsi all'orizzonte concettuale sistemico-relazionale.
È utile altresì agli psicoterapeuti esplorativi che desiderano incrementare il loro strumentario.
Le concezioni dei grandi autori, pionieri dell'approccio, dimorano in questo testo, filtrate attraverso la sensibilità contemporanea, unitamente alla concezioni di autori attuali che rinnovano il paradigma, confrontandolo, nella stanza di terapia, con le nuove espressioni della sofferenza psichica.
Le relazioni vengono esplorate: nella loro fisiologia, quando nutrono e fanno prosperare; nella loro patologia, quando si intossicano e reiterano dolore, nella loro possibilità di cura, quando si rivelano le risorse di verità e bellezza.
La prima parte del testo è dedicata agli assunti teorici che, confluenti nel paradigma, ne definiscono l'originalità, includendo le voci di autori che, pur da un altro versante, le prime relazioni hanno investito d'interesse.
La seconda parte è invece centrata sulla declinazione clinica dell'approccio.
Comportando, il modello sistemico, un certo gradiente di attività durante le sedute terapeutiche congiunte (famiglia o coppia come paziente), i più avvertiti clinici hanno sistematizzato modelli d'intervento che incrementano le risorse del sistema.
Quello che il lettore scoprirà è che tali modelli, veri e propri protocolli, reclutano bellezza, recuperando bagliori nei dirupi di legami sofferenti.
Lettori più esperti, psicoterapeuti che annodano senza posa rigore etico e ordine estetico nelle loro stanze di terapia, sono invitati alla piccola festa allestita in questi ultimi capitoli.
Alla fine di ogni capitolo sono collocate delle schede "identificative" degli autori trattati, con qualche curiosità che rende loro più avvicinabili, meno iconici. Le pubblicazioni riportate sono quelle disponibili nell'anno dell'ultima ristampa in italiano, in modo che ness
"Non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio" (Rm 7,19), scrive san Paolo. Come scegliamo il modo di comportarci? La psicologia dello sviluppo morale e la neuroetica indagano la condotta umana: il complesso intreccio tra capacità di ragionamento, emozioni e sentimenti che sostengono la nostra vita morale. Le emozioni hanno un ruolo fondamentale nel guidare le nostre decisioni. Ne siamo consapevoli? Viviamo in una società emotivamente analfabeta, alla ricerca di sensazioni a tutti i costi e poco abituata ad ascoltare le emozioni. La conoscenza di noi stessi - "cuore", "mente", dinamismi - ci aiuta a scoprire quello che realmente desideriamo e non soltanto quello che crediamo di desiderare. Gli autori ci accompagnano in un viaggio affascinante alla scoperta delle fonti motivazionali dell'agire morale, dimostrando come emotività ed affettività costituiscano leve formidabili per comportarci in modo moralmente corretto. Un percorso che non si ferma al piano morale ed indaga come sia possibile amare il prossimo "con tutto il cuore" nel proprio matrimonio, ministero, consacrazione. L'amore è un sentimento insito nella natura umana, è una realtà con diverse dimensioni, eros e agápê, è un "frutto" dello Spirito Santo, che porta a preferire in maniera costante, per tutta la vita, il bene dell'altro a quello proprio.

