
In un tempo di larga complessità e di crisi di valori si sta approdando all'interdisciplinarietà tra scienze psicologiche e teologiche. Questo manuale si propone come guida rivolta ai formatori nell'arduo e delicato compito di accompagnare il "chiamato" non solo nell'immediata libera "risposta" alla vocazione, ma anche all'interno del complesso percorso della vita consacrata. Dio è esperienza e, come tale, è inserita in un ricco sistema di significati: è per questo che il presente lavoro vuole servire da stimolo nel cammino del "divenire", mettendo in evidenza quei meccanismi psicologici che entrano in gioco nel rapporto di amore con l'Amato. Conoscere la natura umana del candidato e come questa possa influire nella relazione con il divino può permettere al formatore di essere maggiormente preparato nell'aiutarlo a porsi nel giusto rapporto con Dio. A tale scopo una parte del manuale è dedicata anche a un'analisi di quelle dinamiche psicologiche che possono intervenire nella pratica dei consigli evangelici. Un valido contributo è stato fornito dal prof. German Sànchez che, nel commentare alcuni punti del documento Orientamenti per l'utilizzo delle competenze psicologiche nell'ammissione e nella formazione dei candidati al sacerdozio, fornisce indicazioni importanti ai formatori, ai superiori e agli specialisti della condotta.
Il libro presenta il FACES IV, il nuovo questionario e la nuova griglia d'osservazione (Clinical Rating Scale) di D.H. Olson. Dopo un ampio e vasto utilizzo del FACES III, il questionario è stato completamente riformulato per descrivere in maggiore dettaglio gli stili familiari. Il nuovo questionario restituisce una visione completa della vita familiare precisandone gli aspetti funzionali e quelli problematici, la qualità della comunicazione e la soddisfazione verso il proprio funzionamento. Le novità introdotte comprendono sei scale per individuare direttamente gli aspetti bilanciati e sbilanciati della coesione e della flessibilità, una scala per la comunicazione ed una per la soddisfazione familiare. Queste innovazioni si accompagnano alla creazione di nuovi modi di rappresentare gli stili familiari e a nuovi indicatori per valutarne il funzionamento. Il libro riporta la traduzione italiana del questionario, della griglia d'osservazione ed un'accurata descrizione dei metodi di studio e di elaborazione. La nuova formulazione operativa del modello circonflesso permette una maggiore integrazione nella clinica ed il libro mostra la sua utilizzazione come metodo di lavoro nella terapia familiare e di fronte a problematiche cliniche specifiche quali i disturbi del comportamento alimentare, i disturbi da uso di sostanze, i disturbi dell'umore, gli esordi psicotici e l'autismo.
Partendo dal dibattito attuale sulla natura e sulla funzione delle emozioni, all'interno del quadro fisiologico e patologico dell'individuo, questo libro affronta vari aspetti del disagio esistenziale, sviluppando una visione della psicoterapia che combina teorie neurofisiologiche (Laborit, Gelhorn, ecc.) e modelli psicologici (Kohut, Stern, ecc.) in un'ottica sistemica. Proprio dall'incontro di questi territori, spesso stranieri tra loro, emerge il senso profondo del modello biosistemico, che esplora in maniera articolata l'eterno e misterioso problema del rapporto mente-corpo e getta le basi di una pratica terapeutica che tiene conto sia delle riflessioni psicoanalitiche, sia dei risultati recenti delle neuroscienze.
Doppia vita. Nugoli di amanti coperte da bugie più o meno credibili. Mogli esauste per le ripetute promesse non mantenute. Truffe. Comportamenti impulsivi e smaccatamente trasgressivi. Questo è, in genere, il ritratto del Pinocchio di oggi: una persona che vive senza porsi problemi, che non ha vere emozioni e, soprattutto, non ha remore. Una persona che continua a comportarsi come quando era bambino e che, nonostrante i "buoni propositi", non riesce a crescere. Perché le continue bugie? Perché le clamorose fughe? Perché l'incapacità di mantenere programmi costruttivi? Come uscire da questo copione? Come può aiutarlo chi gli sta accanto? Attraverso le storie di casi veri, si può ricostruire la nascita e l'evoluzione del futuro "Pinocchio".
L'orientamento perseguito dagli autori è quello che considera la persona nella sua complessità e unità. Dopo aver trattato della disciplina e del suo ambito applicativo, il testo mette a fuoco temi metodologici relativi all'osservazione del bambino e risale ai contenuti della stessa e alle principali teorie esplicative.
Scritto nel 1942, questo volume presenta una revisione delle teorie psicoanalitiche. Le intuizioni fondamentali in esso contenute resero necassaria, per i fondatori della psicoterapia della Gestalt, l'elaborazione di un nuovo modello psicoterapeutico. Lo psicoanalista tedesco Frederick Perls intuì i limiti più significativi della psicoanalisi che si andarono evidenziando durante la seconda guerra mondiale sotto la spinta dei nuovi paradigmi culturali. Pubblicò allora questo libro, che venne ripubblicato negli Stati Uniti nel 1949. Nel periodo in cui nascevano le teorie della relazione oggettuale e le teorie sistemiche, il Perls creò un ponte tra la psicologia clinica, la psicologia generale e il contesto culturale, dando vita alla "psicoterapia della Gestalt".
Espropriazione, delega, burocratizzazione degli affetti, infantilizzazione e patologizzazione degli ex coniugi, prevalere dei criteri di vittoria e sconfitta, di colpa e punizione: questi ed altri fenomeni connotano con esiti distruttivi l'esperienza della separazione per molti genitori, con evidenti e gravi danni per i figli. Quali sono allora i percorsi che le famiglie in via di separazione possono intraprendere per affrontare in modo "costruttivo" una esperienza comunque destrutturante? E, soprattutto, quali gli interventi che gli operatori socio-sanitari e della giustizia (giudici ed avvocati) devono effettuare a sostegno delle trasformazioni in atto in tali famiglie? Questo libro vuole fornire un orientamento per superare tali difficoltà.