
È dal mito di Achille che l’umanità aspira a rendersi invulnerabile, a dotarsi di una corazza capace di garantire sicurezza per sempre. Per quanto comprensibile, è un desiderio vano, un’illusione che abbaglia. Non solo: coltivare questo pensiero magico significa innescare il meccanismo per cui le paure, lungi dal venir sconfitte, si ingigantiscono. Finiamo così per diventare vittime inconsapevoli di chi ci promette un qualche soccorso. Solo l’accettazione della vulnerabilità permette di affrontare in modo razionale l’incertezza futura basandosi sul calcolo dei rischi e sul bilancio costi-benefici. Infatti, mentre l’invulnerabilità si situa su un piano di fantasia (se non di delirio), la vulnerabilità ha a che fare con la gestione di pericoli reali: meglio dunque non perdere tempo con la prima quando si può ridurre efficacemente la seconda.
Parola antiquata, astratta, scomparsa o quasi dal linguaggio della vita privata e, cosa ancora più grave nelle sue fatali conseguenze, dalla vita pubblica, la saggezza sembra riportarci a modi di vivere superati, in un’era ormai dominata dalla fretta e dall’accelerazione. E allora cosa può significare oggi vivere in modo saggio? Per Eugenio Borgna non è solo ascolto dell’intelligenza, razionalità nei giudizi e nel comportamento, ma anche capacità di scendere negli abissi della nostra interiorità, lì dove si intrecciano, insieme agli sconfinati rivoli della ragione, immagini e inclinazioni impensate, inquietudini del cuore, passioni ed emozioni. Un libro poetico, carico di umanità, che anche attraverso le voci dei classici – da Socrate a Schopenhauer, da Agostino a Montaigne, da Rilke alla Arendt – ci racconta una saggezza che si nutre prima di tutto del «conosci te stesso».
Scegliere fra più alternative è qualcosa che facciamo tutti e per tutta la vita, fin da quando, bambini, decidiamo se dividere o meno la merenda con il compagno di banco. Decidere è un processo incerto, difficile, anche logorante. Ma si può imparare a gestirlo? Quali strategie adotta la mente per non essere condizionata dai tanti potenziali inciampi cognitivi ed emozionali cui è esposta? Una guida per orientarsi tra la fatica di decidere, le false credenze, le paure in gioco e la tentazione di affidarci al caso o, magari, agli algoritmi.
La mindfulness è un costrutto psicologico e al tempo stesso una pratica meditativa che ha suscitato un vivo interesse in tutti gli ambiti del benessere e della salute mentale. Moltissime sono le iniziative che vanno sotto questa etichetta e che promettono benefici a tutti i livelli: dal sollievo allo stress alla soluzione di problemi psicopatologici importanti. Tutto questo ha creato molte aspettative e ha visto un fiorire di percorsi da un lato, e di interi approcci psicoterapeutici basati sulla mindfulness dall'altro, con particolare riferimento all'area cognitivo-comportamentale. Ma la mindfulness è davvero efficace? Va bene per tutti gli ambiti del disagio psicologico? In questo volume l'autore offre un'approfondita e articolata risposta su come, in quali casi e in quali condizioni gli approcci orientati alla mindfulness sono efficaci nella psicoterapia. Uno strumento per tutti i professionisti, psicologi e psicoterapeuti, per migliorare l'efficacia della terapia e sapere quando, ovvero con quali patologie, e come inserire interventi orientati alla mindfulness nella propria attività clinica.
La psicologia oggi si muove in due direzioni: verso l'alto, e cioè verso il cervello, studiando le funzioni neurali e le localizzazioni dei processi mentali; verso l'esterno, e cioè verso la società, alimentando le pratiche, e cioè gli aspetti della vita quotidiana che rimandano a saperi psicologici. Ecco allora che disporre dei fondamenti della psicologia significa acquisire non solo indispensabili basi teoriche, ma anche validi strumenti applicativi. In questo volume, qui proposto in una nuova edizione riveduta e aggiornata, Paolo Legrenzi e Alessandra Jacomuzzi affrontano i temi centrali della psicologia generale, aggiornati agli esiti più recenti della ricerca scientifica e presentati secondo le nuove esigenze della didattica universitaria.
Questo volume fornisce una panoramica completa e aggiornata della psicologia dei consumi, partendo da un punto di vista del tutto differente, ovvero quello del consumatore. Attraverso questo nuovo approccio, gli autori presentano chiavi di lettura e modelli interpretativi; forniscono casi ed esempi tratti dalla realtà su cui poter applicare nuovi paradigmi teorici e propongono un allargamento della psicologia dei consumi a campi di intervento meno conosciuti, ma altrettanto importanti e promettenti, come la promozione della salute e il marketing sociale. Un manuale che mette al centro della scena i consumatori, con i loro bisogni e le loro peculiarità psicologiche.
Ragione e sentimento sono considerati spesso in contrapposizione, quasi l'una infastidisse l'altro, ma l'emozionalità è una dimensione fondamentale dell'esperienza umana, che non si aggiunge semplicemente alla dimensione cognitiva. Costruzioni complesse, le emozioni investono, dunque, la mente e il corpo, oltre ad essere parte dell'ambiente sociale e culturale che ci circonda. Guglielmo Bellelli ci guida nella psicologia delle emozioni a partire da alcune domande che tutti ci siamo posti: le emozioni sono naturali? A cosa servono? Possiamo controllarle oppure dimenticarle? Si può essere felici?
Viviamo nel presente, ma non viviamo il presente. Facciamo una cosa e ne pensiamo un'altra. La mindfulness offre una opportunità, quella di essere consapevoli, cioè di essere davvero presenti nella propria vita, momento dopo momento, staccandoci da abitudini nocive e dipendenze mortificanti. Possiamo iniziare a vivere con maggior equilibrio psicofisico semplicemente disciplinando con gentilezza la nostra attenzione, recuperando il tempo di guardare veramente alle cose per quel che sono, e non per quello che si è abituati a pensare, a temere o a sperare che siano. Imparare finalmente a rispondere, anziché reagire, allo stress può far emergere un diverso e più sereno rapporto con la complessità del vivere.
Il manuale presenta un quadro completo e aggiornato delle diverse difficoltà di apprendimento riscontrabili in ambito scolastico, relativi a lettura e scrittura, all'area del calcolo, all'attenzione. Nell'esaminare tali disturbi secondo una prospettiva neuropsicologica e cognitiva, gli autori, fra i maggiori esperti della materia, danno conto in modo chiaro ed esaustivo dei diversi modelli interpretativi così come delle novità intervenute negli ultimi anni in ambito diagnostico e riabilitativo.
Siamo sicuri che dire sempre ciò che si pensa ci aiuterà a vivere una vita migliore e a trattare gli altri con rispetto? O forse questo precetto, apparentemente tanto saggio, a volte ha fatto precipitare le nostre vite pubbliche e private? Sincerità e intransigenza vincono su tutto, anche sulla buona relazione con gli altri? Dire quel che si pensa, sempre. È questa regola di autenticità che l'ipocrisia mette in discussione. Ed è anche la ragione per la quale è giudicata in modo negativo, come un fatto di incoerenza intenzionale tra pensieri, parole e comportamenti. Questo fa dell'ipocrita un sabotatore silenzioso dell'ordine morale? Una persona che erode nell'ombra le fondamenta della fiducia? Senza fiducia non c'è società né amicizia né amore. Ma società, amicizia e amore non sono possibili senza una qualche dose di ipocrisia. Nel difficile equilibrismo tra il non fare male agli altri e il non fare male a se stessi, l'ipocrisia allena a pensare in maniera complessa e a stare in relazione con gli altri sul palcoscenico pubblico. A patto che non diventi sistemica e che non tracimi in menzogna e manipolazione.
Questo manuale fornisce un quadro completo della psicologia dello sviluppo. Dopo una descrizione delle principali teorie dello sviluppo - da quelle classiche a quelle più recenti - sono presentati i metodi di indagine più comunemente utilizzati per studiare lo sviluppo e sono trattati i diversi domini in cui l'individuo concretamente si sviluppa: fisico, motorio, percettivo e cognitivo. Sono poi illustrati i processi di acquisizione del linguaggio e del comportamento comunicativo, lo sviluppo sociale, affettivo, emotivo e morale. Disponibile nella sua versione digitale sulla piattaforma Pandoracampus.
Non esiste società priva dei concetti di bene e di male. Nessuna società è senza peccato. Ogni cultura ha i suoi, con il suo catalogo privilegiato. L'elenco dei sette peccati capitali, stabilito dalla Chiesa nella tarda antichità, è senz'altro uno dei più famosi. L'accidia, l'ira, la superbia, la gola, l'avarizia, l'invidia e la lussuria non sono atti proibiti, ma passioni che ci rendono schiavi. Con un umorismo graffiante Aviad Kleinberg esplora gli aspetti più profondi dell'animo umano. Che c'è di male ad essere un po' pigri? Che ne sarebbe della grande cucina se nessuno fosse goloso? E dell'economia di mercato senza l'avarizia? Il libro fa sfilare profeti e filosofi, poeti e teologi, tutti pronti a lanciare la prima pietra: uno sguardo singolare e divertente sulla fragilità umana.