
Perché così spesso ci accade di conformarci ai comportamenti e alle opinioni altrui? In che misura le nostre convinzioni possono essere modificate dalla persuasione e dalla propaganda? Quale processo determina il nostro interesse nei confronti di un'altra persona? Come si sviluppano i pregiudizi nei confronti di una razza o di un gruppo etnico? Quali sono le radici dell'aggressività e della violenza? A queste domande, e a molte altre, si propone di rispondere la psicologia sociale: lo studio sistematico del modo in cui il comportamento umano è influenzato dagli altri. Dall'intuizione originaria di Aristotele secondo cui l'uomo è un «animale sociale», lo studio dei meccanismi di influenza sociale si è sviluppato nell'ultimo secolo in una disciplina scientifica assai articolata, basata su rigorose procedure sperimentali. L'autore, psicologo sociale, offre in questo libro una presentazione della disciplina aggiornata e accessibile al tempo stesso, attingendo a esempi tratti dalla vita quotidiana, eventi di storia recente e fatti di cronaca, mostra come essa possa svolgere un ruolo prezioso nella comprensione di importanti fenomeni sociali, e possa contribuire in maniera significativa a migliorare il mondo in cui viviamo.
Bert Hellinger presenta in questo volume una panoramica della sua visione del mondo, concentrandosi sui meccanismi psicologici che sono alla base dei grandi conflitti, delle guerre tra i popoli e le religioni. I contlitti fanno parte della vita dell'essere umano, si può dire che sia del tutto normale trovarsi ad affrontare piccoli conffitti quotidiani. Essi ci aiutano a superare i nostri limiti e a crescere. Diversi sono invece i grandi conflitti, quelli che hanno luogo tra i popoli e i gruppi etnici: al loro interno opera una volontà di distruzione. Responsabili di tale dinamica distruttiva sono secondo l'autore, due fattori: la convinzione - spesso collegata a un'ideologia - e la coscienza di entrambe le parti.
Chi - o che cosa - prende le decisioni che diciamo "nostre"? Le nostre scelte sono dovute esclusivamente alle cellule nervose del cervello, o vi prende parte qualche altro aspetto della nostra natura? Siamo davvero responsabili di quel che facciamo, o è solo un'illusione? Gli esiti sono già stabiliti in anticipo, o c'è qualche flessibilità? Appena si cominciano a esplorare seriamente queste domande, ci si trova immersi in una trama intricata, coinvolti in un'indagine di una complessità di gran lunga superiore a quelle dei migliori romanzi "gialli". Un'indagine che Chris Nunn conduce facendo appello non solo ai mezzi della fisica, della chimica e delle neuroscienze, ma anche della letteratura, della politica, della storia. Perché, di fronte alle prospettive aperte dalla biologia e dalla genetica, quelle domande non possono più essere considerate solo lo spunto per dibattiti oziosi fra pensatori lontani dalla realtà quotidiana.
In questo libro vengono esaminate le radici dell'amore nell'ambito della famiglia, della relazione tra genitori e figli e di quella tra uomo e donna. Il testo illustra le leggi che guidano il nostro comportamento all'interno di tali relazioni e individua cosa provoca sofferenza e cosa può consentirci di liberarcene; in altri termini, spiega come possiamo trasformare l'amore cieco in una forma di amore più consapevole. Oltre a una sintesi chiara e di facile lettura dei concetti basilari e degli ultimi sviluppi del lavoro delle Costellazioni Familiari così come sono stati elaborati dal loro ideatore, Bert Hellinger, il lavoro include anche un'ampia casistica e una serie di esempi pratici tratti dalla vita quotidiana.
Etimologia delle passioni ha per oggetto il linguaggio, ma non è un'opera di linguistica, parla d'amore, ma non è un romanzo o un trattato di psicologia. Bordelois segue i percorsi delle parole, ricostruisce i fatti su cui non abbiamo dati certi, ipotizza i moventi che possano aver ispirato la comunità a uccidere una parola o a travestirla fino a non riconoscerla più.
Diversamente dal soggetto aggressivo, che scarica la frustrazione all'esterno, il depresso la tiene tutta per sé. Si ritrae al proprio interno, si nasconde, non vuole avere nulla a che fare con il resto del mondo e, di conseguenza, riceve anche molta meno attenzione. In questo libro il famoso medico e terapeuta Rüdiger Dahlke analizza la psicodinamica della depressione, che in ultima analisi risulta seguire uno schema semplice: quello di una discrepanza tra le aspettative individuali e la realtà percepita soggettivamente dall'interessato. Quello che il depresso considera il significato, lo scopo della sua vita, va perduto, o comunque non si realizza. Dahlke si propone di illustrare i fattori individuali e collettivi che portano a ritirarsi nello stato depressivo, a renderli evidenti ai diretti interessati. Solo liberando dall'ombra desideri e progetti frustrati è possibile indirizzare la vita in una direzione più corretta. Il volume contiene una serie di esercizi pratici in grado di aiutare a liberare le energie vitali bloccate e a riconquistare sicurezza.
Questo libro si rivolge a chiunque desideri imparare a coinvolgere l'inconscio per migliorare la propria capacità di stare bene, per espandere rilassamento e consapevolezza. L'opera è allo stesso tempo manuale di autoipnosi e di meditazione e compendio di tutti gli approcci ipnotici che hanno mostrato di essere più efficaci per una migliore gestione del malessere. Nel desiderio di raggiungere il pubblico più eterogeneo, il libro si articola in nove capitoli che inquadrano il fenomeno ipnotico e insegnano concretamente a utilizzarlo. La terminologia e il linguaggio sono stati semplificati per essere comprensibili anche a un pubblico profano dell'argomento; molto materiale è predisposto per un utilizzo creativo da parte del lettore.
Perché compriamo una cosa invece di un'altra? Che cosa influenza veramente le nostre decisioni, in mezzo alla valanga di messaggi che ci raggiungono ogni giorno? Una pubblicità che cattura l'occhio, uno slogan curioso, un jingle che non possiamo fare a meno di canticchiare? Oppure le decisioni di acquisto avvengono sotto la superficie, così in profondità nel nostro subconscio che non ne siamo coscienti se non in qualche raro caso? Martin Lindstrom presenta in questo libro i risultati di una ricerca originale, durata tre anni e costata sette milioni di dollari, un esperimento d'avanguardia che ha frugato nei cervelli di duemila volontari in tutto il mondo, di cui sono state analizzate le reazioni davanti a pubblicità, marchi, spot commerciali, prodotti. I risultati sconvolgono molto di quel che si credeva su ciò che ci seduce e ci spinge a un acquisto.
La transe, che durante il XIX secolo è stata collegata a esperimenti medianici e ipnotici, è diventata oggetto di ricerche etnologiche. In Occidente oggi la traNse non riguarda più solo pochi specialisti, ma affiora anche nella nostra civiltà, di solito in esperienze liminari di uscita "fuori" di sé, o" al fondo" di se stessi, con il moltipllcarsi di tentativi di partecipazione diretta con il "sacro", di meditazione, di comunicazione con l'universale tramite le droghe psichedeliche, la musica, le tecniche corporee orientali e, talvolta, immersioni nell'irrazionale. In questo saggio sempre attuale, Lapassade inizia a interrogarsi e a porre le basi teoriche per gli studi sulla transe. L'autore sostiene la necessità di iniziare a interessarsi realmente a ciò che accade in altre culture, ritrovando dispositivi, procedure iniziatiche e tecniche di prospettiva di una ripresa creativa e consapevole delle proprie risorse vitali. La prima parte del libro descrive la genealogia delle varie figure della transe, dalle società primitive fino alle nuove forme di transe metropolitane, passando attraverso i culti di Dioniso, il vodu, il sabba del Medioevo. Nella seconda parte, la transe investe la psicosociologia dei gruppi e la psicoterapia rituale. Infine, la terza parte presenta gli aspetti principali d un'antropologia della transe e affronta anche il problema dell'eventuale "simulazione" di questo stato "secondo" del corpo e della coscienza.
Questo testo si propone come un agile manuale per coloro che desiderano sapere che cos'è la psicologia e di che cosa si occupa. Nasce dall'intento di proporre una valida guida per gli studenti di corsi introduttivi di scienze della formazione e discipline umanistiche che prevedano nel loro percorso formativo un insegnamento di psicologia. Il volume si rivolge anche a tutti coloro che intendono avvicinarsi a una disciplina di cui si parla molto e di cui non sempre si discute con cognizione di causa. Il testo è sintetico, ma non per questo banale: oltre a fornire le basi della disciplina, pone il lettore in una chiave "critica", stimolando una riflessione sulla complessità della nostra mente, sulle sue strutture e sul suo funzionamento. In un linguaggio accessibile e privo di asperità specialistiche, si cerca di scoprire cosa c'è nella "mente" delle persone e come queste conoscenze possano risultare utili. Lo scopo è quello di dare prime risposte alla curiosità dei lettori, ma anche di stimolare il desiderio di approfondire, con ulteriori letture, tutti i campi della psicologia.
In questo nuovo libro di Juul, si spiegano i motivi per cui sia all'interno della scuola (primaria e secondaria) sia nella famiglia è arrivato il momento di adottare un concetto nuovo di educazione, quello proposto da Juul e qui formalizzato. Comportamento distruttivo, litigi quotidiani, estenuanti conflitti di potere con bambini difficili rappresentano una sfida impegnativa per tanti pedagogisti e genitori. Secondo gli autori, tuttavia, alla base di disobbedienza e indisciplina risiede una causa principale: un profondo conflitto relazionale tra adulti e bambini. I bambini, infatti, sono disposti a imparare e collaborare quando vedono riconosciute e tutelate la propria integrità e individualità personale all'interno di un ambiente rispettoso e di un dialogo realmente "paritario". Con dettaglio e profondità, accompagnati da un linguaggio chiaro ed esempi pratici, gli autori spiegano a pedagogisti e genitori in cosa consiste la "competenza relazionale" - concetto centrale della nuova cultura pedagogica - e quali possono essere le alternative attuabili in campo educativo.
Su quali valori possono fondarsi l'educazione e la relazione di coppia se vogliono davvero essere all'altezza della situazione delle famiglie odierne? Le generazioni precedenti avevano valori ben precisi, un consenso su cosa era giusto e cosa era sbagliato. Oggi questo consenso non esiste più. Ci troviamo in una fase di trasformazione radicale, nella quale devono trovare strada linee guida attuali. Abbiamo bisogno di valori di riferimento nuovi e chiari, che ci aiutino a prendere buone decisioni - tali da poterle difendere con convinzione sia davanti a noi stessi che alla famiglia. Jesper Juul presenta numerosi esempi di vita quotidiana per dimostrare come madri e padri possano utilizzare i valori al pari di una bussola, per far sì che la loro relazione di coppia e quella con i figli si mantengano solide e stabili, anche nei momenti difficili.