
Il paradigma costruttivista rappresenta l'orizzonte al quale, in modo più o meno esplicito, fanno riferimento varie teorie e modelli d'intervento in psicologia clinica. Il volume, suddiviso in tre parti (teorica, metodologica e di ricerca), compie una ricognizione delle varie versioni del costruttivismo (moderato, radicale, individuale, sociale, narrativo) in relazione alla loro ricaduta su alcuni dei modelli clinici più diffusi, come l'approccio cognitivista, quello sistemico-relazionale, quello psiconalitico. Costruttivismi in psicologia clinica privilegia un taglio di tipo sistematico che, con uno stile di scrittura agile e chiaro, fornisce a diverse categorie di lettori (studenti, ricercatori, operatori) gli strumenti concettuali necessari per confrontarsi con tale paradigma.
Il manuale è caratterizzato da rigore scientifico e trasmissione didattica efficace, valorizzazione dei classici nei contenuti ancora attuali e aggiornamento basato sulle ultime scoperte nelle scienze psicologiche dello sviluppo. Dopo un primo capitolo di notevole importanza introduttiva per la presentazione dei vari approcci allo studio dei fenomeni psicologici (da quelli classici di Piaget e Vygotskij ai recenti orientamenti cognitivisti e neuro-costruttivisti) e un secondo relativo alla metodologia, vi sono i capitoli dedicati alle funzioni classiche dello sviluppo: motorio, percettivo, mnemonico, cognitivo, emotivo, sociale, comunicativo-linguistico, morale. I capitoli finali, secondo una prospettiva life span, sono dedicati all'adolescenza, all'età adulta e a quella senile. Chiarezza espositiva, presentazione dei singoli capitoli, glosse a margine, autovalutazione per ogni capitolo preparano ad affrontare i singoli argomenti, accompagnano lo studio e permettono di verificare costantemente la propria preparazione. Il manuale è frutto di una lunga esperienza di ricerca e insegnamento di uno degli autori "costretto", con entusiasmo, a confrontarsi con due giovani colleghi, portatori di nuovi dati e prospettive
L'attenzione e la tutela del bambino diventa spesso il luogo di conflitti d'interesse al momento dell'adozione. Questo saggio mette in luce un punto fondamentale: il bisogno del bambino di cure da parte di una figura materna, tema che, nell'arretratezza del contesto amministrativo e legislativo attorno alla tutela del bambino, è di particolare attualità. L'ammaternamento, il legame di cura che unisce la madre al bambino, costituisce il nucleo primario del rispetto dei bisogni del bambino. D'altra parte, il fatto che la figura della madre può riferirsi a qualsiasi persona, che curi con amore materno e continuità il bambino, fa sì che il diritto della madre prevalga su ogni altro.
Qual è il ruolo svolto dagli affetti nello sviluppo della mente? E quali forme arcaiche di funzionamento mentale si celano dietro quei pazienti che non hanno parole per esprimere i loro sentimenti e si affidano a vaghe manifestazioni psicosomatiche o abbozzi di pensiero per dar voce alle loro emozioni? Per riflettere su questi e altri quesiti, seguendo una prospettiva che integra le più recenti ricerche di orientamento psicoanalitico con i dati provenienti dalle neuroscienze cognitive, l'autrice ha delineato un percorso che prende l'avvio dalla teoria delle emozioni di Bowlby e, attraverso l'esame degli elementi a forte valenza strutturante propri delle interazioni di attaccamento, giunge a considerare gli effetti che i fenomeni di microregolazione affettiva hanno sulla maturazione dipendente dall'esperienza del cervello destro. Grazie all'analisi delle caratteristiche delle relazioni attorno alle quali si organizza il mondo interno dell'individuo e dei sistemi cerebrali che mediano l'instaurarsi delle funzioni psichiche in senso sia sano sia patologico, il testo consente, quindi, una migliore comprensione dei processi mentali, spesso estranei e inquietanti, propri di quei pazienti che hanno sperimentato relazioni di attaccamento disfunzionali e che, pertanto, necessitano di un lavoro clinico capace di sintonizzarsi su un registro comunicativo non verbale e presimbolico per cogliere significati là dove le parole rimangono soffocate.
La motivazione scolastica è oggi un tema cruciale sia nella ricerca in psicologia dell'educazione, dove è in atto ormai da alcuni decenni un intenso lavoro di indagine e concettualizzazione, sia nei contesti di istruzione, dove la motivazione rappresenta spesso per studenti, insegnanti e genitori un problema di non facile soluzione. Nel volume i grandi temi della ricerca motivazionale vengono presentati in relazione alle fasi del comportamento motivato - dall'attivazione al senso del sé all'autoregolazione dell'apprendimento - con un'attenzione costante alla duplice valenza di fatica e piacere che l'apprendimento scolastico comporta e che ha trovato interpretazioni diverse nelle varie teorie. La fatica e il piacere di imparare intende, pertanto, fornire sia un quadro organico dei risultati della ricerca attuale, sia alcuni strumenti utili per l'applicazione di tali risultati all'insegnamento e all'apprendimento nella scuola.
Santandreu ha un linguaggio amabile e sincero, che arriva dritto al cuore. Il suo punto di forza? Racconta storie coinvolgenti ed esemplari, che ci parlano di un determinato problema e del suo superamento: dai complessi d'inferiorità alla gelosia, dalla rabbia alla paura della morte. Riallacciandosi alle regole di base della psicologia cognitiva, Rafael pone al centro di "Felice se lo vuoi" la necessità di un cambiamento di mentalità, da perseguire con metodo per smontare i dannosi meccanismi irrazionali. L'idea di fondo è semplice e folgorante: per essere felici basta poco, occorre godere di ciò che si ha, evitando di crearsi falsi bisogni; l'importante è capire come si fa, e l'autore ce lo spiega passo per passo.
Il protagonista di questa favola è Grandy, uno scoiattolino che viene brutalmente aggredito da due grossi scoiattoli. Lasciato in fin di vita e con la coda spezzata (l'organo che gli conferisce stabilità ed equilibrio), Grandy piomba nel più cupo sconforto. Ci vorrà un percorso lungo e faticoso perché l'animaletto arrivi a liberarsi dalla grave condizione di stress post-traumatico in cui è caduto: nel processo verso la guarigione saranno fondamentali i rapporti personali, i gruppi d'incontro e un libro di psicologia un po' ingiallito, trovato per caso...
In questo libro Joseph e Chapman ci aiutano a comprendere e a gestire le emozioni grazie a schemi intuitivi e ai numerosi disegni che illustrano le situazioni che tutti quotidianamente viviamo. I nostri stati emotivi "critici" possono essere vissuti in modo sano, naturale, invece che nocivo, malato: convertendo l'ansia (emozione nociva) in una giusta preoccupazione (emozione sana); un doloroso senso di colpa in un normale rincrescimento; la gelosia in un'attenzione verso la relazione... Le tecniche illustrate si basano sulla TCC (Terapia Cognitivo-Comportamentale), sono semplici e facilmente applicabili per farci vivere meglio, migliorando la relazione con noi stessi e con gli altri, senza scavare troppo nel passato. È dunque un'ottima ed economica alternativa alle psicoterapie in un'epoca in cui pochi hanno tempo e denaro per intraprendere lunghi percorsi di cura.
Che la mindfulness sia la pratica di meditazione più efficace e in voga oggi è indubbio, ma che tutti abbiano capito in cosa consista e quanto sia efficace è ancora incerto. Gill Hasson ha scritto il manuale sulla mindfulness pensato espressamente per chi non ha mai sentito parlare di questa particolare forma di meditazione. La pratica della mindfulness non richiede dispendio di tempo ed energia, ma un cambiamento di attitudine che consiste nel prendere coscienza della vita di ogni giorno, prestando una rinnovata attenzione ad attività basilari come mangiare, camminare, guidare, fare i mestieri...
Che senso possiamo dare ai lunghi anni della terza età, visto che si profila una longevità senza precedenti nella storia dell'umanità? Molti non sono preparati a vivere pienamente e serenamente questa fase della vita, e cadono in una sorta di depressione quando arrivano all'età della pensione. Superare tale crisi non è facile: come accettare l'avanzare dell'età, in un mondo che valorizza esclusivamente giovinezza e bellezza, e che percepisce l'invecchiamento come una sconfitta, un sinonimo di esclusione e decadimento? Il segreto sta nel rifiutarsi di subire passivamente il trascorrere del tempo. Ci si può allenare a un altro concetto del vivere, nel quale ogni tappa diventa un invito a maturare ulteriormente, a esplorare le profondità di noi stessi e a diventare sempre più consapevoli, per poter assolvere, infine, il nostro più importante compito umano: quello di offrire ricchezza spirituale alle generazioni successive.
"Non c'è minaccia più grande per i critici, i cinici e i seminatori di paure di coloro fra noi che sono disposti a cadere perché hanno imparato a rialzarsi. Con le ginocchia escoriate e i cuori infranti, scegliamo di riconoscere i nostri vissuti difficili, invece di nasconderci e fingere. Siamo noi gli autori delle nostre vite. Siamo noi a deciderne i coraggiosi risultati. Traiamo amore dalla disperazione, compassione dalla vergogna, benevolenza dalla delusione, coraggio dal fallimento, forza dalla fragilità. Scoprirci è il nostro potere. La narrazione è la strada verso casa. La verità è la nostra canzone. Noi siamo i coraggiosi e affranti. Noi ci rialziamo più forti di prima." Basandosi sui risultati di una ricerca su larga scala durata dodici anni, Brené Brown ha raccolto e analizzato le testimonianze di importanti manager, artisti, docenti e famiglie comuni che hanno saputo superare un fallimento o una grave delusione, riuscendo a trovare l'equilibrio nel mezzo di una battaglia durissima. Sulla base di questi risultati, Brené Brown ha elaborato un metodo per acquisire consapevolezza, guidandoci attraverso tre fasi ineludibili del processo di crescita personale: Riconoscere, Riflettere, Rivoluzionare.
Tutti i libri di self-help iniziano da due semplici affermazioni: come e cosa. Michael Breus cambia il punto di vista: non più "how" e "what" bensì "when", quando! Sostenere un colloquio di lavoro, raccogliere le idee per un nuovo progetto, chiedere un aumento, ma anche telefonare a un amico, fare sesso o andare in palestra: ogni attività, se non è svolta nel momento giusto della giornata, può portare risultati non ottimali. Breus propone quindi un nuovo "life style" basato sul bioritmo. Tre momenti storici hanno alterato la naturale variazione dei processi biochimici nell'uomo: l'invenzione dell'elettricità, che ha fatto della notte un momento da vivere appieno; la velocità e la frequenza degli spostamenti aerei che ci portano a cambiare rapidamente fuso orario; l'avvento di internet, che grazie a tablet e smartphone ci ha resi "always on". Per vivere la modernità in modo più rilassato, sano e creativo senza demonizzare la tecnologia occorre tornare in sincronia con il propio ritmo. Non tutti, però, abbiamo lo stesso "timing": un test ci permette di individuare il nostro cronotipo, esemplificando gli aspetti distintivi di ogni tipologia attraverso il comportamento animale (delfino, leone, orso, lupo), così da poter organizzare la "giornata perfetta" a seconda delle nostre caratteristiche e vivere al meglio ogni momento.