
Quanto tempo della nostra vita abbiamo dedicato a sparlare degli altri? Quanti litigi sono nati per questo? Quante decisioni abbiamo preso condizionati dalla paura del giudizio degli altri? Quello stesso tempo potremmo impiegarlo per migliorare la nostra vita e rispettare di più quella degli altri! Giudicare è una pratica umana, non possiamo farne a meno. C’è chi si concentra sugli altri e poi c’è chi giudica se stesso. Salvo Noè ci conduce per mano a conoscere noi stessi, il nostro ego, per arrivare a capire quanto un giudizio, o un pregiudizio, possa condizionare una vita nel bene e nel male. Un libro importante che spiega come il giudizio verso gli altri e quello verso se stessi possono risolversi con l’atto del perdono, che è atto d’amore, e propone un insieme di pratiche quotidiane per risolvere la paura, o l’abitudine, del giudizio.
L’autonomia, le emozioni, le relazioni tra coetanei, il futuro: come fa a nascere un adolescente, oggi, nel mondo della performance esasperata, delle mille aspe ative, dell’iperprotezione? E come fa un genitore a gestire quel portentoso miscuglio di voglia di libertà, ribellioni, paure, tracotanza, fragilità, entusiasmo che è l’adolescente? Filippo Mi ino, psicoterapeuta che lavora nelle scuole, raccoglie la voce dei ragazzi e li esorta a usare la scri ura per raccontarsi al mondo dei grandi. Ne emerge un libro avvincente, un prezioso manuale che sfi da noi genitori- domatori a “maneggiare” la relazione e a sostenere il loro percorso evolutivo.
Il mondo globale è diventato stretto, si è appiattito, è diventato orizzontale: abbiamo perso la profondità dell’alto.
L’inconscio, però, nella sua funzione compensatoria propone costantemente, appena lo si ascolti, le immagini dell’alto e del basso, delle profondità celesti e delle oscurità abissali.
L’anima, che nell’inconscio compare e racconta, vuole respirare, vuole aria, vuole tramonti alti, rosseggianti sulle montagne bianche di neve, vuole una celeste pulizia, vuole il cielo azzurro.
Il cielo è anche, da sempre e per tutta l’umanità – come si racconta in questo libro – la sede del mondo divino. Per questo oggi il ritorno dell’alto, amato da anime in cerca di spirito, è un evento rivoluzionario, temuto più di ogni cosa. Ma la riconsacrazione del mondo e della vita, e la ricomposizione dei suoi spazi esistenziali, compresi i mondi superiori e inferiori, sono un’esigenza profonda dell’essere umano.
Per questo è stato scritto questo libro. Per raccontare lo slancio verso l’alto, e l’attrazione e le ragioni del basso, della terra ma anche dei mondi più oscuri e profondi al di sotto della sua superficie.
"Un libro di parole dirette e pronte all’uso, sempre sorridenti e a volte anche divertenti! Il volume parla di buon vivere a chi vuol “trattarsi bene” e “trattare bene chi ama”; una cassetta degli attrezzi per mettere mano alla costruzione della propria felicità con una idea forte: felice è chi si apre a un sorriso prima di tutto dentro di sé. Ricco di consigli pratici e semplici da seguire – compiere atti di gratuità e gentilezza, fare “stupidate” intelligenti e sprechi “controllati, crearsi una bacheca dei successi… – un libro che illumina la vita e insegna a essere felici: da leggere ogni volta che si è in difficoltà, la sera prima di andare a dormire o al mattino per essere pronti ad accogliere la bellezza della vita!"
Le coppie si legano in una prospettiva di "per sempre" che viene da molto lontano nel tempo ma, quando questa promessa si spezza, cosa ne è dei figli? Quali sono gli effetti del divorzio su di loro, che costituiscono la generazione successiva? Sono le domande alla base di questo libro, che Vittorio Cigoli e Marialuisa Gennari sviluppano anche alla luce di storie di vita di coppia e familiari per mostrare gli effetti del divorzio, ma anche le possibilità concrete di affrontare il dolore e di non restare impigliati nelle trappole che il dolore stesso dissemina lungo il percorso. Perché si può smettere di essere coppia, ma genitori si rimane per sempre.
"Possiamo fare a meno di molte cose" è una frase che ricorre spesso sulla bocca di noi tutti e sintetizza la psicologia del "senza" che gli autori presentano per la prima volta in questo libro. Al completo la frase sarebbe: "possiamo fare a meno di molte cose che possediamo, di molti acquisti che facciamo e di molti desideri di consumo", ma perché acquistiamo sempre più prodotti "senza" (senza glutine, senza olio di palma, senza zuccheri, senza parabeni, senza siliconi....)? Cosa succede quando dobbiamo o vogliamo rinunciare a qualche acquisto? Quando cioè rimaniamo "senza consumi"? Per rispondere a queste domande occorre partire dalla crisi economico-finanziaria che - sul piano psicologico - ha avuto un impatto epocale e ha cambiato non solo il nostro modo di fare acquisti ma anche di vivere.
"Che bello il mondo" è dedicato ai bambini dai 3 ai 6 anni e propone una serie di temi che si originano dalla maggior indipendenza del bambino e dalla sua crescita psicologica. Dopo i primi anni, il percorso di separazione è avviato, sia per il piccolo sia per la mamma, e la figura del papà acquista sempre più importanza. Il bambino sente l'esigenza di vedere riconosciuta la sua persona e provoca, si oppone all'inizio dell'educazione. I primi "no" sono per il piccolo il primo e prezioso incontro con il valore della frustrazione e per i genitori rappresentano l'inizio della grande e faticosa avventura di sostegno alla crescita del figlio.
E' possibile nel mondo contemporaneo utilizzare il metodo del Coaching per accompagnare o essere accompagnati in un cammino spirituale.
Un progetto che offre un approccio originale fra tradizione e nuove domande della spiritualità.
L'eroe della storia è colui che nella città punta la lancia nella gola del drago, e nella solitudine tiene con sé il leone nel pieno delle sue forze, accettandolo come custode e genio domestico, ma senza nascondersi la sua natura di belva. Italo Calvino
La solitudine è sofferenza maledetta non quando si è soli ma quando si ha il sentimento di contar niente per nessuno.
Enzo Bianchi
Il volume presenta il processo di counseling nella sua struttura e nelle sue fasi: il primo colloquio, che farà cogliere al counselor e al suo cliente come stare nella relazione e come attivare il percorso di crescita e di cambiamento, l'intuizione quale elemento necessario nella relazione, la supervisione, che sarà l'elemento di verifica perché tutto questo processo possa essere compiuto nel rispetto e nella coerenza di una iena unitarietà metodologica. La novità di questo metodo consiste nello strutturare i processo di counseling in quattro fasi all'interno di quattro piani di lavoro, in modo tale che l'operare disponga di un sistema di riferimento scientificamente valido in ogni mento del suo intervento. Lo scopo è fornire al counselor un aiuto concreto per superare i rischi di genericità e superficialità del oro intervento, per fare una corretta lettura dei dati evitando le interpretazioni fuorvianti, per ottenere una maggior precisione nella dimensione diagnostica e quindi nella definizione dell'intervento possibile e appropriato al caso.
Quarto volume della serie Pollicino, Ciao, io esco! è dedicato ai primi passi del bambino nel mondo esterno: la scuola, i primi amici, le prime decisioni, l’incontro con nuove regole e nuovi interlocutori. Il bambino vuole scoprire il mondo dei grandi, e la mamma e il papà lo vedono crescere e apprendere nuove cose. Quando il bambino comincia a infrangere le regole, a dire le prime bugie, ad avere i primi segreti dentro e fuori dalla rete social/e dei coetanei spesso i genitori dicono di non riconoscerli più. L’impegno di mamma e papà diventa allora riconoscersi in un ruolo genitoriale che subisce bruschi cambiamenti e nel riconoscere e valorizzare le parole, i desideri, i sogni e le ambizioni di figli che non sono più dei piccoli e non sono ancora grandi: bisogna darsi tempo e fargli spazio!