
La vita è costellata di eventi che consideriamo coincidenze. Quelli che sembrano fatti casuali, possono essere letti come simboli, segnali di quello che si può scegliere di fare nella propria esistenza. Se ci si rende conto di ciò e lo si coglie come un’opportunità, la vita può cambiare e donarci maggiore consapevolezza e libertà nelle scelte. Le coincidenze sono segnali per riflettere su di noi e fare un’autoanalisi, cogliere un segnale per effettuare un cambiamento, individuare segni che la via che si sta percorrendo è quella giusta, scoprire che è Dio che guida la vita e la storia di ogni persona. Per affrontare gli eventi della vita, a volte dolorosi, o gioiosi, o imprevisti, occorre imparare a dare un significato e a cogliere i messaggi delle coincidenze: possono divenire un mezzo per conoscersi in profondità e per intraprendere un cammino di consapevolezza e di maggiore maturità a livello psicologico e spirituale.
È una riedizione ampliata, aggiornata e integrata del libro Come attraversare la sofferenza e uscirne più forti con considerazioni ed esperienze che l’autore ha maturato negli ultimi anni.
Nella disponibilità a trasformarci continuamente sta il vero segreto del vivere e della capacità di affrontare i momenti dolorosi della vita. Dobbiamo imparare a godere, ma anche a lasciar andare. Niente è durevole, neanche la sofferenza: non sostare a cercare continuamente le cause o le colpe, ma posare uno sguardo puro e libero su di essa, soprattutto quando non la si può evitare.
È possibile che diventi un momento fondamentale per rinascere, per un nuovo orientamento, per cambiare vita: ha una forza curativa.
Esiste una libertà interiore nell’essere umano che è indipendente dalle condizioni esterne, anche le più difficili e dolorose e consente momenti di serenità e di gioia.
La sofferenza aiuta a rompere le illusioni e le nostre pretese narcisistiche e onnipotenti. Non è necessario compiere opere grandiose, ma vivere la pena di ogni giorno per sentire il Signore vicino e trasformare la nostra interiorità.
Questo nuovo libro di Albisetti desidera essere un testo speciale, vuole diventare un vero compagno di viaggio per tutti i suoi lettori. Aiuta a vivere con coraggio le situazioni del nostro tempo, che si presenta irto di difficoltà. Esce nel momento più opportuno, quando le sfide stanno diventando epocali e il futuro sempre più precario. Le sfide affrontate riguardano lo stile di vita, il vivere in coppia, la spiritualità, la ricerca del significato nella vita, il lavoro, l’istruzione, l’ambiente, le diverse religioni…
Siamo tutti spronati a combattere contro la corruzione e la decadenza di questa società, a non cadere nel conformismo culturale dominante, ma a crescere nella propria identità, nel cammino di maturità e nella capacità di compiere scelte significative e giuste. Soprattutto le nuove generazioni sono chiamate a progredire, a diventare i veri leader di domani.
Il testo offre alcuni spunti di riflessione sui meccanismi capaci di favorire il benessere psicologico e la salute emotiva a partire da un dialogo costruttivo tra Vangelo e psicoterapia. A fare da filo conduttore sono alcune storie di guarigione, a volte di gente comune, che l’Autore ha incontrato nel suo lavoro clinico, a volte di personaggi evangelici (la cananea, il giovane ricco, l’emorroissa, il paralitico di Cafarnao, l’adultera ecc.). In entrambi i casi si giunge alla stessa conclusione, cioè che solo l’amore guarisce.
In effetti, le ferite emotive e la sofferenza che ne deriva sono sempre causate dalla mancanza o dalla perdita di amore, a tutti i livelli. Perciò il loro risanamento consiste nell’esperienza della restituzione e del recupero di amore, inteso nella totalità della sua manifestazione psichica: idee e valori, emozione e sentimenti, azioni e gesti concreti di contatto intra e interpersonale. Tra gli argomenti trattati: le dinamiche della relazione umana, il perdono come possibilità di guarigione e rinascita emotiva, l’empatia come scoperta dell’Altro e punto di partenza per la costruzione di percorsi di crescita.
I nostri rapporti con gli altri sono spesso condizionati, e a volte addirittura compromessi, da meccanismi di difesa inconsci. Questo libro prende in considerazione quattordici meccanismi difensivi, ciascuno dei quali è personificato da un tipo psicologico. Incontreremo quindi, per esempio, «il piccolo boss», «il mastino», «Calimero», cui corrispondono, rispettivamente, la negazione, l'aggressione, il vittimismo. Dopo averne messo in luce il potere manipolatore, si propongono «piste pratiche» per contrastare tali dinamiche inconsce con strategie di difesa coscienti, che trovano riferimento nelle quattro virtù cardinali: prudenza, giustizia, fortezza temperanza. Cercare di smascherare i meccanismi di difesa, infatti, significa avere il coraggio di essere se stessi.
È una riedizione ampliata, aggiornata e integrata del libro Essere se stessi. Un impegno per la vita con considerazioni ed esperienze che l'autore ha maturato negli ultimi anni. Essere se stessi significa sentirsi solidi, radicati, centrati nella zona più profonda e più intima della nostra persona. Fa parte del cammino di crescita, è come un mettersi in viaggio, il viaggio della vita. Occorre superare la paura, elaborare i lutti, alimentare la fiducia e ammettere le proprie debolezze. Soprattutto accettare se stessi, coltivare l'autonomia e la responsabilità personale e acquisire una buona autostima. E di fronte all'amore, costruire una relazione fatta di lealtà e di rispetto vicendevole.
Il testo tratta del tema della vocazione intesa in senso ampio, non solo di quella religiosa. Ha senso oggi parlare di vocazione? Come si può agire a livello educativo per favorire la ricerca della vocazione da parte della famiglia e della comunità educante (scuola, parrocchia, oratorio, gruppi sportivi o di volontariato...)? Quali sono le attenzioni da avere? A queste e altre domande l'autrice tenta di rispondere, presentando la realtà attuale dei vari attori coinvolti (identikit dei giovani nell'era del web 2.0; varie tipologie genitoriali e tendenze educative) e suggerendo input da avere nelle dinamiche relazionali con ragazzi e giovani: attenzione a un'educazione integrale (anche psicologica e spirituale); importanza della presenza di figure educanti con determinate caratteristiche; abitudini da promuovere per orientare alla scelta della vocazione: solitudine, silenzio, discernimento, gioia, speranza.
È una riedizione ampliata, aggiornata e integrata del libro "Diventa ciò che sei" con considerazioni ed esperienze che l'Autore ha maturato negli ultimi anni. Nella disponibilità ad accettarci, a conoscerci e a maturare sta il vero segreto del vivere e della capacità di affrontare quanto accade nel percorso della nostra vita. Questo testo è caratterizzato dal cammino psicospirituale, improntato su Gesù Cristo e il Vangelo: numerose sono le citazioni in proposito. Occorre prendere coscienza del proprio io, modellandolo sull'Io di Cristo. Solo così si possono guarire le ferite della vita, valutare con oggettività le esperienze dell'infanzia e dell'età adulta e intraprendere un percorso di vera libertà e di accoglienza di se stessi e degli altri.
La chiamano SAN - Sindrome da Astinenza Neonatale - e riguarda il 60-80% dei nati da madri che hanno fatto uso di droghe e, in particolare, di oppioidi durante la gravidanza. Un complesso disturbo che è aumentato in tutti i Paesi del mondo per l'incremento del consumo delle sostanze. Anche in Italia. Angela Iantosca compie un viaggio nel mondo della maternità "contaminata" dalle sostanze stupefacenti, raccoglie dati, interviste, testimonianze dirette, sente esperti e prova a far luce su un sommerso che spesso si ha paura di vedere. Ma chi sono queste mamme se non donne che hanno cominciato giovanissime a fare uso di sostanze? Quali sono i loro vuoti, le vere dipendenze interiori che provano a mettere a tacere con la droga? Angela Iantosca racconta anche loro, dando voce a chi lavora con i giovanissimi, a chi è entrato in comunità minorenne, a psichiatri e psicoterapeuti, a chi da anni lavora in ospedale dove sempre più si registra il disagio dei più piccoli. L'autrice realizza per giovani e adulti progetti di prevenzione alle mafie e alle tossicodipendenze anche nelle scuole.
La soggettività umana non è solo spinta vitale e desiderio, ma anche ferita e sofferenza, alla cura delle quali si sono dedicate da sempre le religioni e le filosofie. Negli ultimi due secoli le scienze psicologiche e psichiatriche hanno occupato il medesimo campo - la guarigione dell'anima - spesso adottando il paradigma delle "scienze della natura" (spiegare) e non quello delle "scienze dello spirito" (comprendere). Le pagine di questo libro propongono un riconoscimento reciproco tra la spiritualità e le scienze psicologiche e psichiatriche, ricominciando dall'ascolto dell'io nella sua singolarità e unità.
Esistono limiti e limiti. Alcuni appaiono ai nostri occhi come totalmente convenzionali. Si pensi, ad esempio, ai confini delle nazioni, modificati più e più volte a seconda del momento storico. Oppure al limite di un campo da calcio: deve essere per forza di 110 metri? Altri confini sembrano invece essere naturali e oggettivi. I limiti di una montagna, ad esempio, non paiono poter essere spostati a nostro piacimento. Di fronte a questo dilemma fra limiti naturali e convenzionali la tradizione si è sempre divisa in due fronti: chi ha sostenuto l’una, chi l’altra ipotesi. Il presente lavoro tenta, invece, di percorrere una via mediana che tenga conto di entrambi gli aspetti, interpretando il limite come una dialettica, in cui devono trovare soddisfazione punti di vista apparentemente opposti.
Un'introduzione sintetica e accessibile, e allo stesso tempo scientificamente rigorosa, ai fondamenti della psicologia sociale. Il modello didattico adottato da questo manuale risulta estremamente coinvolgente, ricco di spunti di riflessione sugli scenari problematici che riguardano la vita di ogni giorno, e capace quindi di appassionare gli studenti e tutti coloro che si accostano per la prima volta allo studio di questa disciplina. Il codice di registrazione presente sulla copertina del libro consente l'accesso per 18 mesi a MyLab, una piattaforma web-based che integra e monitora l'attività individuale di studio: risorse multimediali fruibili autonomamente o per assegnazione del docente, esercitazioni e test, registrazione puntuale dei risultati e della loro progressione, gruppi di studio e aule virtuali animate da strumenti per l'apprendimento collaborativo (chat, forum, wiki, blog).