
Qualunque cosa sia la felicità, è accanto a te o, per essere ancora più precisi, dentro di te. Tu però non lo sai: non la riconosci e per di più la immagini distante e difficile da raggiungere. E così rinunci, lasci perdere, ti adagi, ti adegui e poco alla volta la vita perde colore, sapore e odore. La strada per la felicità è in realtà molto più breve e semplice di quello che comunemente crediamo. A farcela sembrare lunga e difficile sono i pregiudizi e i luoghi comuni su noi stessi e sulla vita, pregiudizi che assorbiamo dall'esterno e che accettiamo passivamente. Fin da quando eravamo piccoli ce ne hanno propinati di tutti i tipi. Questo libro raccoglie i più diffusi - che sono nel contempo i più pericolosi e i più difficili da estirpare - e li analizza brevemente affinché ciascuno possa capire quanto certe presunte verità granitiche siano in realtà inconsistenti, e come terribili spauracchi che ci hanno tenuto in scacco per anni si rivelino, a un veloce esame, mostri di fumo, da spazzare via con un semplice soffio. E fornisce consigli pratici per aiutare ciascuno a muoversi in autonomia verso il benessere. Ecco allora che le cose si possono chiamare con il loro vero nome, che il dolore ha un senso, che ogni giorno può portare i suoi frutti, che le soluzioni vengono a galla, i problemi trovano la giusta collocazione, i talenti emergono, la spontaneità prende il posto del calcolo, i rapporti si animano, i sentimenti si liberano dalla patina uniforme e triste dei conformismi. E il cuore può battere al suo ritmo.
"Ci sono tre cose che sono sicuro di sapere di te: la prima è che sei vivo, e questo è già un ottimo motivo per sorridere ed essere grati alla vita. La seconda è che purtroppo anche tu, come tutti noi d'altronde, morirai. E questo dovrebbe essere uno stimolo per vivere la tua vita pienamente. La terza è che ora stai leggendo queste righe, sei presente, nel qui e ora. Sei tu e queste parole. Tra poco la tua mente cercherà di capire se il libro che hai tra le mani è adatto a te e ti metterà davanti a una scelta. Il mio consiglio: segui il tuo intuito. Lasciati guidare dal cuore." Daniele non è uno psicologo, un coach, un guru spirituale e nemmeno un formatore. Forse è tutte queste cose messe insieme. Di base è un ragazzo di trent'anni che ha sviluppato un legame unico con la sua community di centinaia di migliaia di persone che lo seguono sui social e nei suoi eventi live. Persone, non fan, perché "Dan" condivide con loro la sua vita, le sue esperienze, le sue gioie e i suoi fallimenti nella non scontata ricerca della felicità. Ci mette letteralmente la faccia portando un messaggio nuovo, fresco e non incentrato solamente sul raggiungimento di un successo materiale, ma anche sullo sviluppo interiore della persona. Per diventare consapevoli delle persone che siamo, al netto dei condizionamenti sociali e delle attese altrui, dobbiamo innanzitutto ascoltarci in profondità (Ascolta), toglierci la maschera che ci siamo costruiti e avere la pazienza di fare due chiacchiere con chi si nasconde lì sotto. Solo così possiamo accettare le nostre debolezze, il nostro passato, le paure (Accetta) che inevitabilmente fanno parte dell'esperienza umana, abbandonando la rabbia e trasformando ciò che rimane in energia vitale. È a quel punto che scopriremo di avere idee, progetti, intuizioni, relazioni con persone belle (Apprezza) e sarà molto più naturale amare noi stessi, gli altri, la vita nel suo complesso (Ama). Daniele ci dice che la felicità è già dentro di noi: "È nelle piccole cose, nella nostra capacità di individuare e concentrarci sul bello della nostra vita, nel sentirci più ricchi interiormente". È questo il vero successo, questa la vera felicità.
«"Sei una frignona!" "Che fifona!" "Non fare i capricci!" Se siete simili a me, avrete sentito tante volte frasi come queste, e avrete forse pensato che in voi c'era qualcosa di diverso. Anch'io mi ero convinta di avere un difetto di fondo, che dovevo nascondere e che mi condannava a una vita di secondo piano. Pensavo di essere sbagliata. In realtà non è così: c'è qualcosa di molto giusto in voi e in me. Se risponderete "vero" a dodici o più delle domande del test che troverete nel libro, allora siete esseri umani molto speciali, Persone Altamente Sensibili. E questo libro fa per voi.»
In un mondo come quello di oggi, dominato dalla competizione e così carico di rabbia e ostilità, insegnare la gentilezza a un bambino può sembrare in controtendenza. Eppure secondo Thomas Lickona, psicologo dello sviluppo di fama mondiale, è l'unico modo per crescere bimbi davvero felici. "Voi genitori siete 'allenatori del carattere'. Come ogni buon allenatore, dovrete far emergere il meglio nei vostri figli e aiutarli a esprimere il loro pieno potenziale. Dovete spiegare come fare la cosa giusta anche quando è difficile, aiutarli a imparare dai loro sbagli e a riconoscere le situazioni in cui probabilmente non hanno resistito alle pressioni esercitate dai coetanei. Bisogna farli diventare consapevoli del fatto che spesso non è facile essere delle brave persone e fare ciò che è giusto, ma che non esiste altro modo per essere davvero felici." Con esempi concreti delle molte famiglie con cui Lickona ha lavorato negli anni e chiari consigli da mettere subito in pratica, "Come crescere bimbi gentili" vi aiuterà a dare e ricevere rispetto, a organizzare riunioni in famiglia per affrontare i problemi, a fronteggiare rivalità tra fratelli, a impartire la disciplina in un modo che rafforzi il carattere e a migliorare le dinamiche delle vostre relazioni con i figli mentre li guidate verso una vita più felice e piena.
Per secoli siamo stati abituati a credere che corpo e anima fossero separati e autonomi. Il primo una macchina perfetta, concreta e tangibile, la seconda un'entità sfuggente, astratta e forse trascendente. Soltanto di recente, però, le scoperte scientifiche ci hanno fatto comprendere quanto siano incompleti e manchevoli i modelli offerti dal meccanicismo. Corpo e anima non sono mai stati tanto vicini. Anzi, l'anima pervade l'intero organismo, influenza il cervello, il cuore e il sistema immunitario, e i suoi processi misteriosi possono essere non solo intuiti, ma anche osservati e studiati con maggior precisione. Grazie alla sua lunga esperienza come psicoterapeuta specializzata in psicocardiologia e terapia del trauma, in "La vita segreta dell'anima" Sabine Wery von Limont vuole raccontare questa speciale relazione, frutto di un complesso legame tra esperienze fisiche, sensoriali ed emozionali, che guida il nostro modo di reagire agli stimoli, di affrontare avversità, paure, desideri e, soprattutto, di conservare ed elaborare il nostro vissuto. Se, alla nascita, tutti gli organi sono formati e autosufficienti, l'anima è invece incompleta, delicata e vulnerabile, un libro di pagine bianche ancora da scrivere. Ed è specialmente il rapporto con noi stessi e con gli altri a definire il nostro modo di essere e di agire, sono le figure di riferimento dell'infanzia, i familiari, gli amici, i colleghi e i partner a influenzare il nostro comportamento e, più in generale, la nostra felicità. Spesso, però, facciamo troppa attenzione a soddisfare le necessità del corpo e dimentichiamo che anche l'anima ha dei bisogni fondamentali, cruciali per poter vivere una vita sana e appagante. Proprio come ogni altro organo, infatti, essa rischia di cominciare a funzionare male se qualcosa non va. Se il corpo deve nutrirsi e riposare, perché non dovrebbe valere lo stesso anche per l'anima? E perché il malessere fisico non potrebbe essere sintomo di una sofferenza più profonda, intima e interiore? Ripercorrendo alcuni casi di studio tratti da numerose sessioni di terapia, scopriamo il modo in cui le esperienze stressanti e traumatiche possono segnarci irrimediabilmente e riaffiorare in modo più o meno inaspettato, ma anche essere rielaborate, curate e superate grazie all'aiuto di un professionista, proprio come qualsiasi altra sofferenza fisica. "La vita segreta dell'anima" ci suggerisce con efficacia che è giunto il momento di dedicarci ai bisogni del nostro «organo» invisibile, per preservare e accudire con nuova consapevolezza il nostro benessere psicofisico.
Sposarsi, cambiare lavoro, intraprendere un percorso di studi, ma anche quali scarpe mettere o cosa mangiare. Ci sono sempre più persone che di fronte alle scelte si bloccano, si tormentano e si dibattono fra dubbi e paure, temendo di non essere in grado di capire cosa è meglio per loro.
È ormai acquisito che nelle decisioni da prendere, grandi o piccole che siano, siamo condizionati non solo dalla ragione, ma anche da una fitta rete di giudizi e pregiudizi, consci e inconsci, norme sociali e intime convinzioni, che esistendo in filigrana dentro di noi rendono impervie le nostre scelte.
Tuttavia, gli aut aut nei quali i dubbiosi si dibattono sono una specie di mappa: proprio grazie alle continue esitazioni si riesce spesso a intuire le cause dei malesseri che li affliggono. L’indecisione è quindi una guida preziosa, una sorta di radiografia della psiche.
Partendo da questi presupposti, Gianna Schelotto racconta dieci casi illuminanti, che parlano di indugi, priorità, amori, tradimenti, traslochi, segreti e rimpianti. Un mosaico di dilemmi, ansie e contraddizioni che affligge chi, più o meno frequentemente, si dondola sull’altalena del “vorrei” e “non vorrei”.
Gianna Bochicchio Schelotto è nata a Rionero in Vulture (Potenza), ma è genovese di adozione. Psicologa specializzata in terapia della coppia e in psicosomatica, collabora con numerosi quotidiani e settimanali. Tra i suoi libri pubblicati da Mondadori ricordiamo Equivoci & sentimenti (2000), Per il tuo bene (2001), Distacchi e altri addii (2002), Uomini altrove (2004), Ti ricordi, papà? (2005), E io tra di voi (2007), Un uomo purché sia (2009), Noi due sconosciuti (2011) e S.O.S. Cuori infranti (2013).
Un tempo il coraggio - nella sua accezione di ardimento fisico - era solo opera dell'umano, poi le macchine se ne sono impossessate: non più il guerriero armato delle sue proprie mani, ma di mitragliatrici, carri armati, lanciafiamme, cacciabombardieri. Un po' come accade ora con la tecnologia: fino a trent'anni fa occorreva pronunciarsi, scrivere, telefonare, dunque esporsi. Oggi si può comunicare, anzi si è indotti a farlo, senza un'interfaccia umana, dunque senza rischio, senza paura di compromettersi. E le umane virtù vengono delegate a ciò che umano non è. Così, anche il coraggio e la forza d'animo che vi è intrinsecamente connaturata stanno diventando sempre più un'astrazione virtuale, svuotata di senso, per uomini e donne che vagano senza bussola, giovani accecati dal presente e vecchi incartapecoriti nel ricordo. Per fronteggiare «la più grande urgenza sociale odierna», Paolo Crepet propone a genitori, educatori e, in particolare, a quei «nativi digitali» che si accingono a esplorare la propria esistenza in una società ipertecnologica un «ipotetico inventario» di alcune declinazioni del coraggio in vari ambiti dell'esperienza umana (il coraggio di educare, di dire no, di ricominciare, di avere paura, di scrivere, di immaginare, di creare...). Un inventario concepito come un'associazione di idee, un 'brain-storming', un esercizio utile per stimolare adulti e non ancora adulti a ritrovare la forza della sfacciataggine e la capacità di resistenza che la vita ogni giorno ci chiede. Ma in queste pagine Crepet parla soprattutto di un'altra e più ambiziosa forma di coraggio. Quella che dobbiamo inventarci per creare un nuovo mondo, se non vogliamo che siano altri a inventarlo per noi; quella che i giovani devono riscoprire per non ritrovarsi tristi e rassegnati a non credere più nei loro sogni; quella che tutti devono scovare in se stessi per iniziare un rinascimento ideale ed etico. Perché, alla fine, il coraggio è la magica opportunità che permette di capire il presente e di costruire il futuro.
"Se i rami secchi ingombrano il nostro mondo interiore ci ammaliamo di ansia, insonnia, depressione. Nessun sapere convenzionale ci può aiutare quando stiamo male. Proprio perché siamo unici, c'è qualcosa dentro di noi che sa come curarci: sì, siamo abitati dal nostro psicoterapeuta nascosto e non lo sappiamo." In questo libro Raffaele Morelli ci insegna a prenderci cura di noi stessi. A trovare da soli la via della guarigione dai nostri problemi psicologici. Oggi tutti vanno dallo psicoterapeuta per parlare della loro vita sfortunata, del loro passato, dei rapporti difficili con la madre o il padre. Niente di più sbagliato, dice Morelli. Bisogna smettere di cercare risposte, smettere di giudicarsi: bisogna invece affidarsi a se stessi, lasciar fluire l'energia antica nascosta nella propria anima. Perché "dalla notte dei tempi, qualcosa di interiore conduce spontaneamente ogni essere vivente verso la propria meta... ho scelto tredici semplici mosse che raccolgono i codici della saggezza antica, di quel sapere con cui l'uomo si è sempre preso cura di sé". Cerca il vuoto, non la spiegazione dei tuoi disagi. Aspetta senza aspettative. Vivi la trasformazione silenziosa. Diventa più insicuro. Smetti di rimuginare sui problemi. Dimentica la tua storia. Osservati per ciò che sei, e non giudicarti... Tredici semplici regole, tredici mosse per cambiare il proprio sguardo su se stessi e sul mondo, e avviarsi verso la guarigione.
In questo manuale Terenzio Traisci, psicologo e ideatore dell'"ingegneria del buon umore", attraverso le storie di cinque personaggi molto diversi fra loro, prende in esame gli ostacoli che ci impediscono di volerci bene.
Molto spesso ci sentiamo frustrati, afflitti o arrabbiati perché non riceviamo quello che ci aspettiamo dai rapporti lavorativi e sentimentali. Purtroppo, però, ciò che otteniamo dall'esterno non dipende interamente da noi. Perché dunque non cominciamo a dedicarci ogni giorno delle piccole attenzioni e a prenderci cura di noi? In questo manuale Terenzio Traisci, psicologo e ideatore dell'"ingegneria del buon umore", attraverso le storie di cinque personaggi molto diversi fra loro, prende in esame gli ostacoli che ci impediscono di volerci bene, le credenze limitanti e le paure che spesso ci fanno dimenticare dell'amor proprio o ce lo fanno scambiare per egoismo. Attraverso l'analisi dei meccanismi di funzionamento del cervello e delle abitudini, Terenzio ci spiega come mettere in atto alcuni piccoli cambiamenti che, a partire dalle 4 A (ambiente, allenamento, alimentazione, atteggiamento), indirizzeranno i nostri pensieri e comportamenti in modo utile e produttivo per essere ancora più efficaci e felici al lavoro e nella vita privata. Infine, il libro propone un programma in 10 step, con esercizi pratici e guidati, che ci aiuterà a riconquistare noi stessi, insegnandoci ogni giorno a coltivare il nostro amor proprio per dare al mondo la migliore versione di noi.
Una delle insidie più pericolose e sottovalutate della nostra epoca, in cui le nuove tecnologie digitali funzionano come un rallentatore cognitivo ed emotivo che rende tutto apparentemente fattibile e fruibile senza sforzo, è il progressivo deperimento - se non addirittura l'estinguersi - della passione, quella sfida lanciata al mondo e a se stessi per continuare a migliorarsi, a sperare, a sognare. Ma poiché, senza passione, non c'è una vita vera né una visione del futuro, in primo luogo del proprio, l'unico modo per non arrendersi a questa perdita è invocarla, provocarla, inseguirla, raccontarla. È quello che fa Paolo Crepet componendo un inventario di storie e riflessioni, attinte dalla propria esperienza esistenziale e professionale, che ruotano attorno a questa parola sacra, in tutte le sue accezioni e declinazioni. Perché spiegare ai giovani che cosa significhi la passione, il fuoco interiore necessario per tenere accesi i propri desideri e cercare di soddisfarli, è oggi un compito fondamentale, se si vuole davvero «sostenerli nella scoperta e costruzione di sé, alimentare la loro gioia, coltivare i loro entusiasmi, non anestetizzarli o assopirli». E siccome gli esempi valgono più delle parole, il libro è impreziosito dalle testimonianze di tre campioni di passione: Paolo Fresu, straordinario jazzista acclamato in tutto il mondo; Alessandro Michele, che ha rivoluzionato il panorama internazionale della moda, e Renzo Piano, tra i più celebrati architetti contemporanei. Tre uomini molto diversi per età, formazione e biografia, ma accomunati da un'inconfondibile caratteristica: l'inossidabile entusiasmo che anima il loro lavoro e l'assoluta fedeltà ai sogni di gioventù, che ne ha reso possibile l'avverarsi. Le loro storie ci insegnano che la passione è basata su ostinazione, tenacia e un'incontenibile urgenza di libertà, ed è un meraviglioso traghetto che trasporta e preserva la speranza di una vita stupefacente. Non è un viaggio facile, e nemmeno per tutti, ma la meta è così speciale che ognuno ha il dovere di dimostrare se ha il coraggio di affrontarlo.
"Ciao nonni, forse ancora non sapete che sto per arrivare, così ho deciso di dirvelo io! [...] La mia mamma e il mio papà hanno ancora tanto bisogno di voi: stanno per fare i loro primi passi da genitori, e quando sarò nato si confronteranno con voi e con il loro essere stati bambini. Sì, perché sono ancora i vostri bambini, anche se stanno per diventare genitori. Vi ricordate quando hanno cominciato a camminare e poi a correre? E ricordate quando, pur non avendo più bisogno della vostra mano, si voltavano a guardarvi cercando conferma nel vostro sguardo? Sarete i loro genitori e i miei nonni per sempre, e fino all'ultimo dei vostri giorni cercheranno il vostro sorriso, il vostro conforto, la vostra accoglienza e il vostro incoraggiamento per essere genitori migliori, per spiccare il volo insieme a me." Prima di diventare nonni si è stati genitori ed è impossibile dimenticarselo. Questo libro vuole unire le generazioni e dare strumenti per andare d'accordo quando nasce un nipotino. A tutte le età è necessario fare un passo indietro, condividere il passato per godersi il presente del neonato rispettando le scelte dei neogenitori.
Tutti noi sappiamo che il segreto di una vita autentica dipende dall'attenzione che dedichiamo alla nostra anima, e nessuno è in grado di farlo meglio di noi. Ma come riuscirci? Chi si preoccupa più di insegnarcelo? Questo libro arriva in nostro aiuto perché scrittori latini e greci diventano maestri di benessere interiore. Ogni capitolo è una lettura che si prende cura di un aspetto del nostro carattere e ci aiuta a vivere meglio, rinnovandoci. La nostra personalità si costruisce cosmeticamente, in senso greco, cioè mettendoci in ordine, usando gli unguenti per ammorbidire i nostri spigoli e per prenderci cura di noi, del corpo, dei nostri sentimenti. "Cosméo" è un verbo ricco di segreti, perché il nostro corpo, quando è connesso con la nostra anima, la racconta. Una Spa per l'anima nasce dalla passione di Cristina Dell'Acqua, docente di greco e latino, che ha imparato con il tempo a frequentare i classici, sperimentandoli nella propria vita e in quella dei suoi tantissimi alunni. «I libri di Seneca, Eschilo, Sofocle, Euripide, Ovidio, Galeno, Quintiliano, Cicerone e Menandro ci parlano, in qualunque fase della vita, a condizione che li si stia ad ascoltare e, dentro di noi, li si trasformi da testi inaccessibili in libri dotati di virtù terapeutiche.» Con Eschilo apprendiamo il coraggio di avere paura, con Sofocle la formula della giovinezza, mentre Euripide ci aiuta ad allenare la nostra volontà e Seneca ci insegna come diventare i migliori amici di noi stessi: pillole di resilienza che entrano nella nostra vita di ogni giorno. Leggendo le pagine di questo libro riscopriamo che in greco dire eroe è un augurio, come se dicessimo a qualcuno: «Ti auguro di diventare l'uomo o la donna che hai dentro». Che il profumo, per fumum, attraverso il fumo, collegava il mondo degli dèi a quello degli uomini. E che i ragazzi, che quotidianamente Cristina Dell'Acqua incontra a scuola, amano il titano Prometeo non perché sia un ribelle che ruba il fuoco agli dèi, ma perché fa qualcosa di diverso e da cui anche noi adulti dovremmo imparare: ascolta il loro cuore. Esiste un classico a misura di ciascuno: non siamo noi a leggere i classici, ma loro a leggere noi.