
Con questo libro Giovanni Jervis ci guida in un percorso che, a partire dai trabocchetti della "psicologia ingenua", spiega con chiarezza le acquisizioni più importanti della psicologia moderna. "Prime lezioni" è una serie di testi introduttivi, esposizioni brevi e personali che hanno lo scopo di iniziare a un sapere. Giovanni Jervis insegna Psicologia dinamica presso l'Università di Roma La Sapienza.
La psicoanalisi ha proposto una nuova forma di conoscenza e terapia dell'anima umana. Ma proprio a causa dello stretto rapporto dottore-paziente, gli psicoanalisti hanno dovuto stabilire progressivamente regole e principi nel loro rapporto con i pazienti. Primo fra tutti il non lasciarsi coinvolgere emotivamente dal paziente durante l'analisi. In realtà non è stato sempre così. Questo libro vuole offrire una serie di esempi di "disastri della psicoanalisi", adottando una prospettiva storica basata sulle biografie dei fondatori della psicoanalisi.
Il testo fornisce una panoramica dei modelli teorici più significativi che sono stati proposti in quel settore di riflessione concettuale e di impegno di ricerca che va sotto il nome di cognizione sociale. La cognizione sociale è lo studio della coscienza sociale e dei processi cognitivi al fine di comprendere il comportamento sociale. Essa si basa fondamentalmente sulle teorie e i metodi della psicologia cognitiva per realizzare modelli precisi e dettagliati dell'elaborazione dell'informazione sociale.
Il libro è un testo introduttivo alla storia della psicologia, destinato in primo luogo agli studenti del Corso di laurea in Psicologia. Lo scopo del libro è quello di mostrare come si sono costituiti storicamente i principali concetti che sono alla base della scienza della psicologia. Il volume è aperto e chiuso da due capitoli di inquadramento.
"Perché un libro sulle passioni? Raramente un'epoca si è sentita così 'spassionata' come la nostra. Le passioni, che hanno costituito per secoli il fulcro dell'affermazione di sé e un nesso potente tra l'individuo, i rapporti privati e la vita pubblica, sembrano aver esaurito la loro funzione. Eppure, nel bene e nel male, nella forma della presenza o dell'assenza, dell'affermazione o del diniego, esse orientano ancora la riflessione e l'agire umano". (Dall'Introduzione di Silvia Vegetti Finzi)
"Un dvd, una lampada al quarzo, una sedia da giardino; ma anche un taglio di capelli, una stanza singola, un biglietto di un treno: un qualsiasi bene ha varie caratteristiche che ci servono per definirlo. E il prezzo è probabilmente una delle più utili, o perlomeno è una di quelle che non trascuriamo quasi mai. Una volta che l'abbiamo fissato, insieme alle altre peculiarità che ci permettono di riconoscere quel bene, il prezzo tende a restarvi appiccicato. Tutto andrebbe bene, basterebbe che i prezzi restassero immutati, come avviene di solito per il peso e le dimensioni degli oggetti. Tuttavia è evidente che i prezzi salgono e talvolta, assai raramente, scendono. Ma come faccio a capire se sono i prezzi che sono saliti oppure sono io di cattivo umore? E soprattutto quanti pacchi di fusilli mi costa una stanza singola?" Paolo Legrenzi spiega cosa succede quando la nostra mente ha a che fare con i soldi, i risparmi, gli investimenti, gli alti e i bassi della vita, le perdite e i guadagni, partendo da una considerazione più generale: a chi rivolgerci per capire cosa è meglio fare? Verrebbe da dire ai consulenti finanziari. Invece, come argomenta in queste pagine Legrenzi, è alla psicologia che bisogna pensare, a quella disciplina che si occupa di tutti i comportamenti umani, e quindi anche del nostro agire economico, dalle scelte più spicciole e quotidiane fino alle decisioni più complesse. Per capire il valore delle cose, come spendere e risparmiare, fare prestiti per i consumi...

