
Nella psicologia clinica il disturbo di personalità coinvolge aspetti profondi della vita psichica degli individui e assume forme pervasive, rigide e maladattive. Le strategie e i trattamenti terapeutici devono essere articolati e differenti a seconda dei diversi tipi di disturbo. Questo volume fornisce un'ampia e approfondita panoramica dei disturbi di personalità in relazione sia alle tipologie di pazienti sia ai modelli di trattamento. Gli autori analizzano le variabili psicologiche e biologiche, soffermandosi su eziologia ed epidemiologia; inoltre, a partire dalla classificazione del DSM-IV, considerano diagnosi, decorso e trattamento di ciascun disturbo. Grazie anche all'utilizzo di casi clinici, il testo costituisce un utile strumento per la didattica e per la pratica clinica.
Paul M.G. Emmelkamp, psicologo clinico e psicoterapeuta, è professore di Psicologia clinica nell'Università di Amsterdam. Jan Henk Kamphuis è professore di Psicologia clinica nell'Università di Amsterdam.
Un giudice vuole sapere se l'imputato ha agito con piena coscienza e volontà; un altro se il testimone o una vittima di reato sono credibili; un terzo se un certo evento (un trauma cerebrale o emozionale) ha prodotto un qualche tipo di danno sulla vittima; un altro se quella persona è in grado di provvedere ai propri interessi o se deve essere assistita o sostituita da un tutore... Questi sono solo alcuni dei più importanti ambiti in cui il neuropsicologo viene chiamato in causa. La neuropsicologia non è dunque più solo un campo di ricerca, ma anche una professione a cui si rivolgono giudici, avvocati e operatori nell'ambito del diritto penale e civile. Questo volume fornisce uno strumento per l'esercizio di tale professione: dalle questioni deontologiche ed etiche che entrano in gioco nella valutazione neuropsicologica, agli strumenti utilizzati, al problema della simulazione e dei comportamenti falsificatori.
Grazie alla fantasia i bambini giocano e gli adulti inventano storie che ci trasportano in mondi diversi da quello in cui viviamo. Ma la fantasia può anche essere fonte di inganno o autoinganno, fino ad "ammalarsi" intrappolandoci in labirinti dai quali non riusciamo ad uscire. E' possibile imparare ad usarla e a farla funzionare? Dai diversi tipi di fantasia alle sue patologie, agli esercizi per allenarla: le strategie e i vincoli cognitivi con i quali opera questa straordinaria capacità della mente umana, che non è affatto contrapposta al ragionamento logico.
Paolo Legrenzi insegna Psicologia nell'Ateneo Iuav di Venezia. Tra i suoi libri per il Mulino "La felicità" (1998), "La mente" (2002), "Creatività e innovazione" (2005), "Credere" (2008), "Neuro-mania" (con C. Umiltà, 2009), "Non occorre essere stupidi per fare sciocchezze" (2010).
Fin da piccoli femmine e maschi preferiscono giocattoli e giochi diversi. Crescendo queste differenze tra i sessi si riflettono sulle scelte scolastiche o lavorative. Ma siamo davvero così diversi? E se lo siamo, perché? E' la natura o la cultura a determinare queste differenze? Il processo di differenziazione sessuale, che trasforma l'embrione in femmina o maschio, inizia grazie a fattori innati ma è portato a termine dagli ormoni. Non si hanno le idee altrettanto chiare sulle cause che determinano altre differenze, come quelle cognitive, ma le ricerche più recenti mostrano che si sono ridotte notevolmente negli ultimi decenni, soprattutto nei paesi con una maggiore equità tra i sessi. Allora, non solo natura?
Raffaella Rumiati insegna Neuroscienze cognitive nella Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste. Ha pubblicato molti articoli scientifici sul ruolo del sistema motorio nelle funzioni cognitive e sulle implicazioni etiche di alcuni temi neuroscientifici.
Immaginiamo un neurone che comanda i movimenti della nostra mano: tutte le volte che il neurone "spara", la mano afferra la tazzina. Immaginiamo che lo stesso neurone "spari" anche quando è un'altra persona ad afferrare la tazzina. Sembra un'invenzione per un film di fantascienza, una trovata per permettere al protagonista di sentire quello che il suo avatar sta facendo in quell'istante. Ma neuroni così esistono veramente e fanno parte del nostro sistema motorio. Sono i neuroni specchio, per i quali "fare" e "veder fare" sono esattamente la stessa cosa. Nel volume si racconta la storia della rivoluzione che essi hanno portato nelle neuroscienze, liberando il sistema motorio dal ruolo di semplice esecutore di comandi e affidandogli una funzione primaria nello sviluppo delle funzioni cognitive.
Laila Craighero insegna Psicobiologia nell'Università di Ferrara. Il suo interesse scientifico è volto alla ricerca di un meccanismo comune ai fenomeni percettivi fondato sull'esperienza motoria.
"Stupido è chi lo stupido fa" diceva con incrollabile candore Forrest Gump. Per Carlo M. Cipolla invece gli stupidi esistono davvero: sono una categoria di persone dalle caratteristiche inconfondibili e incorreggibili sulle quali si è divertito a infierire nelle pagine di "Allegro ma non troppo". Chi dei due ha ragione? Purtroppo, sostiene Paolo Legrenzi, la stupidità non è assenza di intelligenza e può colpire chiunque: a determinate condizioni anche le persone dotate di un QI superiore. Quali sono allora le trappole cognitive e le circostanze sociali che ci inducono a commettere una sciocchezza di cui poi ci pentiremo amaramente ("Ma come diavolo ho fatto a...")? E quanto conta il giudizio degli altri? Il libro ci racconta che cosa ha da dirci in merito la psicologia, alla luce di alcuni casi storici ed episodi di cronaca recente (da Bill Clinton ai cortili di casa nostra).
Paolo Legrenzi insegna Psicologia all'Ateneo Iuav di Venezia. Con il Mulino ha recentemente pubblicato "Creatività e innovazione" (2007), "Credere" (2008), "La fantasia" (2010) e, in collaborazione con Carlo Umiltà, "Neuro-mania" (2009), in questa stessa collana.
Il volume offre una visione d'insieme della psicologia sociale, illustrando in modo organico le diverse teorie e descrivendo i risultati empirici raggiunti negli ultimi decenni. Suddiviso in capitoli che rispecchiano una consolidata articolazione dei fondamenti della disciplina, la trattazione coniuga l'interesse per i temi attuali del dibattito scientifico con l'attenzione ai contributi classici della psicologia sociale. In funzione didattica, gli apporti delle diverse scuole di pensiero sono presentati in una rassegna completa che evita volutamente di adottare prospettive privilegiate.
All'indirizzo www.mulino.it/aulaweb docenti e studenti troveranno materiale utile alla didattica e all'apprendimento.
Indice: Presentazione. - Premessa. - I. Concetti chiave della psicologia sociale. - II. La percezione sociale. - III. Psicologia sociale del Sé. - IV. Gli atteggiamenti sociali. - V. Il cambiamento di atteggiamento. - VI. L'influenza sociale. - VII. Percepire i gruppi: dalla categorizzazione alla stereotipizzazione. - VIII. Il pregiudizio. - IX. Il conflitto. - X. Il comportamento aggressivo. - XI. Il comportamento altruistico. - Riferimenti bibliografici. - Indice analitico.
Stefano Boca è professore ordinario di Psicologia sociale presso l'Università di Palermo. I suoi interessi di ricerca riguardano le dinamiche del pregiudizio e l'utilizzo di stereotipi nel giudizio sociale. Piero Bocchiaro, dottore di ricerca, è borsista presso la libera Università di Amsterdam. I suoi interessi di ricerca vertono principalmente sui meccanismi psicosociali sottostanti la disobbedienza a una autorità ingiusta. Costanza Scaffidi Abbate è ricercatore presso l'Università di Palermo. Studia prevalentemente i temi relativi agli atteggiamenti sociali e alle dinamiche situazionali che favoriscono il comportamento altruistico.
La psicologia clinica costituisce la diretta applicazione delle conoscenze e delle metodologie sviluppate dalla psicologia di base ai problemi della malattia e della sofferenza. Integrando gli apporti della psicodiagnostica, della psicopatologia, della psicoterapia, come pure della psicosomatica e della psicologia della salute, essa opera a diversi livelli e sfere d’intervento: dal singolo alla coppia, alla famiglia, al gruppo. In questa nuova edizione la parte dedicata alle diverse psicopatologie e ai relativi criteri diagnostici è stata notevolmente ampliata.
All'indirizzo www.mulino.it/aulaweb docenti e studenti troveranno materiale utile alla didattica e all'apprendimento.
Indice: Premessa. - I. Nascita e affermazione della psicologia clinica. - II. Psicodiagnostica. - III. Psicologia clinica dello sviluppo. - IV. La malattia mentale. - V. Schizofrenia e altri disturbi psicotici. - VI. Disturbi dell’umore. - VII. Disturbi d’ansia. - VIII. Disturbi alimentari, sessuali, da dipendenza, somatoformi, dissociativi e di personalità. - IX. Problemi psicologici dell’anziano. - X. Psicosomatica e psicologia della salute. - XI. Psicoterapia. - Riferimenti bibliografici. - Indice analitico.
Ezio Sanavio insegna Psicologia clinica nella Facoltà di Psicologia dell’Università di Padova. Con il Mulino ha pubblicato «I test di personalità. Inventari e questionari» (con C. Sica, 1999). Cesare Cornoldi insegna Psicologia della memoria e della cognizione e Valutazione e trattamento in psicologia clinica nella Facoltà di Psicologia dell’Università di Padova. Tra le sue pubblicazioni recenti per il Mulino: «Incontro con la psicologia» (con M. Tagliabue, 2004), «Psicologia dell’apprendimento multimediale» (con N. Mammarella e F. Pazzaglia, 2005), «L’intelligenza» (2007) e «Difficoltà e disturbi dell’apprendimento» (a cura di, 2007).
Come e quando ci si scopre gay e lesbiche? Cosa vuol dire omosessualità nelle altre culture? E cosa accade nelle specie animali? Se nell'Ottocento l'omosessualità era ancora considerata una malattia, oggi viene definita una variante dello sviluppo, ed è diventata una condizione sempre più visibile nelle società moderne. Lesbiche e gay si confrontano con un contesto meno ostile - anche se pregiudizi e discriminazioni persistono talora in forme subdole -, formano coppie e famiglie e scelgono di rivelarsi sul luogo di lavoro. Nel volume si considerano i molti aspetti dell'omosessualità nel mondo odierno, mettendo anche in luce analogie e diversità di comportamenti tra gay e lesbiche all'interno della comunità.
Nel linguaggio comune sentiamo spesso dire di questa o quella persona, così come di certi comportamenti o di certi sistemi sociali, che sono "autoritari". Per spiegare in che cosa consiste l'autoritarismo, il libro si richiama alla nozione di personalità autoritaria elaborata da Adorno in riferimento al totalitarismo nazista. Nell'illustrare gli usi e le metamorfosi di tale nozione nello studio dei sistemi sociali complessi, gli autori analizzano anche il ruolo che l'autoritarismo svolge nel gioco delle interazioni sociali (relazioni fra gruppi, pregiudizi, conflitto, competizione, stereotipi).
Jean-Pierre Deconchy è professore emerito di Psicologia sociale nell'Università Paris X-Nanterre. Vincent Dru insegna Psicologia sociale nell'Università Paris X-Nanterre.
Paura di essere lasciati ma soprattutto desiderio di dominare la vita dell'altro: la gelosia è una passione ambigua, devastante per alcuni e sconosciuta ad altri. L'autore ne segue l'evoluzione storica, dall'antico timore di essere traditi fino alla sua attuale svalutazione sociale, e spiega anche cosa hanno da dire su questa passione le scienze biologiche, la psicologia e la psicoanalisi. Casi tratti da letteratura, cinema e teatro, ma anche esperienze cliniche di gelosie paranoiche e ossessive completano il quadro policromo, spesso stupefacente, dei molti modi di essere gelosi.
Sergio Benvenuto, psicoanalista e filosofo, lavora a Roma come ricercatore al Cnr (Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione) e co-dirige l'"European Journal of Psychoanalysis". Con il Mulino ha già pubblicato "Dicerie e pettegolezzi" (2000) e "Accidia" (2008).
Sono tante le ragioni che possono spingere a rivolgersi a uno psicoterapeuta: eventi stressanti e dolorosi, disturbi come attacchi di panico, ansia incontrollata, anoressia nervosa, disagi di coppia. Lo psicoterapeuta può rappresentare un supporto per scongiurare il ripetersi di episodi che hanno turbato la nostra vita, ma anche per migliorarsi ed affrontare le sfide quotidiane. Cosa significa intraprendere una psicoterapia? Quali implicazioni ed esiti può avere? Come si svolgono le sedute e per quanto tempo si protraggono? L'autore illustra le diverse prassi terapeutiche e spiega che tipo di aiuto ci possono offrire.
Ezio Sanavio insegna Psicologia clinica nell'Università di Padova. Per il Mulino ha pubblicato "Psicologia clinica" (con C. Cornoldi, II ed. 2010) e "I test di personalità" (con C. Sica, 1999).