
Che cosa lega le persone? Cosa scatta nella nostra testa e nel nostro cuore quando per la prima volta siamo in presenza di un altro? Si possono costruire e mantenere relazioni sane? Per rispondere a queste domande è fondamentale restituire al loro significato più genuino e originario alcune parole che descrivono i valori fondanti delle relazioni autentiche, non solo quelle sentimentali, ma qualsiasi rapporto in cui sia implicato un io e un tu in ogni circostanza della vita, dalla famiglia, alla scuola, all'ufficio... Le parole che reggono le relazioni possono essere considerate i "pilastri" dei rapporti tra le persone e questo libro, cercando di coglierne il significato e di individuare un modo per sperimentarne in concreto l'attuabilità, intende sostenere nel lettore la speranza che sia possibile edificare rapporti sani, con l'augurio che la sottile ragnatela che lega le persone diventi un filo di luce dorata.
Questo libro parla del desiderio omosessuale, di che cos'è, di come "conviverci" e di come parlarne, presentando anche la posizione della Chiesa cattolica sull'omosessualità. Attraverso un linguaggio di verità, queste pagine possono aiutare le persone che si sentono direttamente coinvolte dal desiderio omosessuale a orientare la propria vita e le relazioni con gli altri. L'autore rivendica la propria appartenenza alla cultura omosessuale, di cui in Francia è uno dei massimi esperti. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni sull'argomento e diverse partecipazioni a programmi televisivi e radiofonici. Cura un sito internet molto seguito: araigneedudesert.fr. La maggior parte delle persone omosessuali aspetta una parola di Verità, anche se non sa chiederla.
Che caratteristiche ha la personalità di Gesù, così come è descritta nei Vangeli e riletta alla luce della psicologia del profondo inaugurata da Sigmund Freud?
Se ci soffermiamo su alcuni episodi emblematici della Sua vita, possiamo cogliere nitidamente come Gesù fosse perfettamente padrone di se stesso e dotato di una capacità relazionale straordinaria. In mezzo a persone squinternate, malate, con il cuore inquinato e ferito, mostra un’autorevolezza sconcertante e non lesina mai la parola del perdono. È in grado di instaurare rapporti veri, di pacificare la persona che incontra e di farla ripartire daccapo, fiduciosa e colma di speranza, qualunque sia la sua situazione.
Attraverso un linguaggio comprensibile e scorrevole, questo approccio alla personalità di Gesù secondo i dinamismi inscritti nella nostra umanità ci porta alla soglia del Suo “mistero”.
Un piccolo trattato di “cristologia”, alla luce della psicologia del profondo, che ci aiuta a rendere ragione della speranza che è in noi.
"Questo libro che in italiano prende il titolo dal problema dell'inconscio, costituisce in tutti i sensi la più efficace e piena introduzione per la lettura di Jung e il testo che meglio ne indica l'evoluzione del pensiero. I primi capitoli, forse i più interessanti e i più validi, dimostrano come la maggiore aderenza ai temi della psicologia venga espressa in primo luogo da un linguaggio cauto, spesso dubitativo, estremamente critico e problematico nei confronti delle sue stesse asserzioni. Gli ultimi saggi contenuti in questo volume indicano invece la via per speculazioni più ardite, pur senza staccarsi completamente da una terminologia psicologica" (dalla Prefazione di Giovanni Jervis).
Da sempre gli studiosi psicoanalitici cercano di dare un senso all'universo dell'inconscio. "L'inconscio come insiemi infiniti" rappresenta il tentativo di rifondare i concetti base della teoria psicoanalitica in un trattato discorsivo in cui si partecipa dal vivo ai ragionamenti, alle dimostrazioni. Ne scaturisce un percorso che è al tempo stesso un originale ampliamento del discorso freudiano e una riflessione critica sui fondamenti del pensiero scientifico. Vengono insomma definite le regole peculiari dell'universo dell'inconscio, per cui l'insieme delle sue immagini e dei suoi eventi diventa catalogabile, comprensibile: l'insieme delle percezioni inconsce raccoglie elementi tra cui esistono relazioni simmetriche cui si può dare un ordine.
La schizofrenia, in quanto testo classico della psichiatria del Novecento, ha la sua platea ideale nell'ambito della Facoltà di Medicina e della scuola di specializzazione in Psichiatria. Data la particolare prospettiva assunta dall'autore e la ricchezza di pensiero filosofico e psicologico del libro, è una lettura consigliata anche a tutti quegli operatori della salute mentale i quali, abbandonato per un momento l'atteggiamento irriflessivo di chi pretende una risposta per ogni problema umano, siano disposti a porsi ancora qualche domanda circa l'enigma della psicosi schizofrenica e dell'umano dolore.
Lo psichiatra R. D. Laing per sei anni ha riportato in un diario le conversazioni con i suoi due figli. Queste si sono svolte a partire dal termine della prima infanzia, quando ancora i bimbi non possedevano un linguaggio completamente articolato. Secondo Laing dai bambini si possono apprendere, allo stesso tempo, nozioni sull'infanzia e sull'età adulta, ed è quasi certo che, come il contatto con gli adulti forma lo sviluppo dei bambini, così il rapporto inverso influisce sulla "crescita dei grandi". Con una prefazione di Stefano Mistura.
Quest'opera si propone di ripercorrere le tappe più importanti dello 'studio dell'anima', mettendo in rilievo l'influenza determinante dell'antichità greco-romana e cogliendo, nella storia del pensiero dal XVII secolo in poi, gli elementi che hanno costituito la premessa necessaria per la successiva nascita della psicologia. Questa impostazione non trascura i rapporti con le discipline confinanti, sia quelle sul cui terreno essa è nata (filosofia e medicina) sia quelle con cui, viste le molteplici specializzazioni che ospita, essa ancora collabora.
Capire chi assiste indifferente a carneficine inaudite è impossibile senza spiegare il comportamento opposto, quello dei soccorritori. Inerzia e solidarietà sono le due facce di un'unica medaglia che spesso mette a dura prova la capacità di comprensione degli eventi. La diffusa e rassicurante personalizzazione dell'inerzia e della solidarietà enfatizza il ruolo di singoli individui e dei loro valori morali. Al centro dell'analisi di Zamperini non vi è lo spettatore inerte, con il suo alone negativo, né il soccorritore illuminato dalle sue virtù, ma l'ambiente psico-sociale che caratterizza le atrocità collettive.
Maria Chiara Levorato offre con questo saggio un'introduzione ai principali campi teorici e applicativi della psicologia infantile. Il volume è propedeutico allo studio dello sviluppo piscologico, del quale vuole fornire una panoramica sintetica e chiara. Maria Chiara Levorato analizza il cambiamento psicologico dal punto di vista cognitivo, linguistico, comunicativo, affettivo, emotivo e sociale.
Evelyne Pewzner, dopo un breve excursus storico, analizza le potenzialità ma anche i limiti di una classificazione che separa la psichiatria dalla psicopatologia. Descrivendo gli aspetti più critici delle malattie mentali, sottolinea la necessità di un approfondimento clinico rigoroso per avvicinarsi con efficacia al problema della diagnosi, nodo principale della psicopatologia. Gli esempi clinici e i testi presentati mettono in rilievo gli aspetti semiologici e relazionali più caratteristici e le osservazioni dell'autrice indicano che la ricerca di un senso è subordinata all'approccio empirico dei fatti patologici.