
Quale parte del cervello fa di noi "noi"? Il libero arbitrio è un'illusione? Sarà mai possibile costruire un supercervello? Cos'è la conoscenza? Cos'è quella cosa che chiamiamo amore? Restak, uno dei principali esperti mondiali nel campo delle neuroscienze, prende in esame venti complesse domande sulla coscienza, l'identità e la mente. Con le sue straordinarie intuizioni egli mostra i limiti delle nostre conoscenze attuali e illustra gli aspetti scientifici dei sogni, delle sensazioni, dell'immaginazione e della memoria, e spiega in quale modo quella strana materia grigia comune a tutti noi possa forgiare singole personalità tanto diverse l'una dall'altra, creare modi diversi di pensare e suscitare emozioni del tutto personali, come la felicità, la rabbia e perfino l'amore.
Quando e come nasce il rapporto di coppia? In un'epoca come quella attuale in cui, visibilmente, non è più solo il matrimonio a definirlo, Kaufmann trova che l'indicatore dell'integrazione coniugale è la gestione comune del bucato; simbolo, nell'epoca della mediazione tecnologica, è la lavatrice. L'acquisto della lavatrice è, insomma, la prova materiale dell'esistenza della coppia. Intorno alla biancheria da lavare si ingaggia il conflitto dei ruoli sessuali. Analizzando chi manipola la biancheria nella vita quotidiana, ci dà informazioni sulla morale egualitaria e sui suoi limiti, una volta che questa entra a regolare nella pratica il rapporto tra ruoli domestici femminili e maschili.
Alcuni considerano la psicoanalisi una rivoluzione, altri invece una scienza inattendibile e superata, tra l'altro, da tecniche più moderne. Chi sono poi gli psicoanalisti? Cosa avviene durante la psicoanalisi? È vero che si parla solo di sesso? E il transfert, cos'è? I genitori sono davvero sempre gli unici responsabili dei nostri problemi? Questo libro cerca di dare risposte chiare, brevi e precise a queste domande e ci aiuta a capire meglio la psicoanalisi.
Perché è così difficile smettere di fumare? Com’è possibile che un placebo si riveli altrettanto efficace di un farmaco? Cosa intendiamo oggi per «comportamento normale»? Quali strategie utilizziamo per far fronte allo stress? Attraverso 50 brevi capitoli, Adrian Furnham guida il lettore alla scoperta dei concetti di base di una disciplina che si propone di indagare il comportamento e il pensiero umano, i sentimenti e le idee. Con uno stile brillante e discorsivo, applicato a contenuti rigorosi, l’autore ci illustra alcune delle più comuni psicopatologie, descrive i recenti sviluppi nel campo della psicoterapia, riassume alcune tappe storiche fondamentali, come la nascita del movimento antipsichiatrico che ha condotto alla chiusura dei manicomi. Ciascun capitolo è completato da interessanti inserti, aneddoti ed esempi concreti.
Grazie alla neuroplasticità, ogni volta che interagiamo con l'ambiente e con le macchine, i nostri neuroni mutano: si potenziano o si atrofizzano, attivano nuove connessioni o interrompono quelle già esistenti. La struttura del cervello è simile a una materia liquida e viscosa, capace di riplasmarsi. Dato che oggi molti stimoli ambientali provengono dalle tecnologie, che riescono a incastonarsi nelle nostre abitudini quotidiane, il rapporto tra mente e macchine diventa fondamentale. Quando utilizziamo un sistema digitale o un utensile "intelligente" ne subiamo l'azione. Ciò non è necessariamente un male, ma è indispensabile analizzare il fenomeno con un approccio multidisciplinare, che tenga conto degli aspetti tecnologici, psicologici e sociologici. Ad esempio, le macchine anti-edonistiche - sviluppate con il fine di delegare la forza di volontà alla tecnologia - stanno cambiando radicalmente l'essenza della nostra umanità. Calcolatrici e navigatori satellitari provocano la fossilizzazione cognitiva della mente. La digitalizzazione dei rapporti sociali ci fa innamorare con modalità imprevedibili. Macchine che stimolano in maniera incoerente la vista e il tatto possono potenziare le capacità sensoriali. Le modalità di condizionamento sono molte e variegate e di alcune abbiamo poca consapevolezza malgrado la loro diffusione. Forte di un'attiva ricerca nel settore della robotica e dell'intelligenza artificiale, Paolo Gallina mescola con equilibrio e ironia risultati scientifici ed esperienze quotidiane, facendoci comprendere i meccanismi consci e inconsci con cui la mente si fa condizionare, aiutare o persino "violentare" dalle macchine.
Oggi "depressione" è il nome che diamo ad una forma particolare del disagio psichico, il segno di un malessere che la nostra società produce. L'esperienza del soggetto depresso è quella di un vuoto: vuoto di senso, vuoto d'identità, vuoto d'essere. Questo libro è mosso dal tentativo di entrare dentro questa insostenibile sofferenza che abita l'essere, proprio a partire dal vuoto che anima le diverse declinazioni della depressione contemporanea. L'esperienza teorica e clinica della psicoanalisi applicata supporta la trattazione delle forme di disagio attualmente più diffuse, più discusse, ma, allo stesso tempo, più enigmatiche quali: la depressione del bambino, dell'adolescente, la depressione post-partum e quella senile.
Il libro condensa, attraverso un linguaggio accessibile, una lettura del disagio infantile, a partire da una osservazione critica del discorso sociale ed educativo contemporaneo. Iperattività, aggressività, ansia, disturbi dell'attenzione sono tutti fenomeni in espansione. Quali sono le ragioni sociali di questi sintomi? Cosa significa essere genitori oggi? A partire da questi temi, si è voluto operare una riflessione che implicasse anche il ruolo giocato da tutte quelle figure che gravitano attorno ai bambini: genitori, insegnanti, educatori e curanti. Ne deriva un discorso che valorizza la dimensione dell'incontro tra il desiderio del bambino e quello dell'adulto, incontro necessario affinché per il soggetto possa dispiegarsi un progetto di vita.
In questo libro vengono approfonditi quegli aspetti dei disturbi del comportamento alimentare che troppo spesso vengono tralasciati. Il filo conduttore di tutto il testo è l'approccio psicoanalitico di Jonas Onlus nella clinica dei nuovi sintomi. Viene esposta una panoramica sul fenomeno dell'anoressia-bulimia, centrando in particolar modo l'attenzione sulle radici psicologiche e sociali. L'anoressia e la bulimia non vengono considerate solo come un mero problema legato all'alimentazione: emerge un quadro teorico e clinico che permette di uscire dal luogo comune che assimila i disturbi alimentari a malattie dell'appetito, definendole piuttosto come malattia dell'amore.
Cosa chiedono gli adolescenti nell'epoca in cui le grandi istituzioni come la Famiglia, la Scuola, la Chiesa, i partiti politici, hanno perso prestigio, fascino, autorità e sono state sostituite dalla televisione, da internet, dai centri commerciali? Genitori e insegnanti, pur nella difficoltà e nella solitudine in cui si trovano a far passare un messaggio educativo, non devono cedere e devono continuare a rendere possibile la trasmissione ai figli e agli allievi di un'esperienza fondamentale, come quella dell'incontro con il proprio desiderio, con la propria passione, con ciò che li tiene "vivi e svegli". Questo libro è dedicato soprattutto agli adulti che sono alle prese, a vario titolo, con l'adolescenza, e che hanno deciso di accettare una sfida nuova. È un libro dedicato anche ai ragazzi, che a partire dal titolo e da quello che leggeranno, potranno il loro contributo, lanciare proposte o muovere critiche.
A partire dall'esperienza del panico, dalla sua fenomenologia e dalla sua logica, il testo ne sviluppa le diverse declinazioni: quella clinica, in particolare in relazione al disturbo da attacchi di panico e alla depressione; quella sociale, prendendo in considerazione la contemporaneità e le soggettività che l'attraversano; quella esistenziale, dove il panico intreccia l'angoscia e il tempo. Ognuna di queste declinazioni mantiene nel testo lo sfondo della direzione della cura, ossia la possibilità di fare dell'esperienza del panico l'occasione del nuovo e del cambiamento.