
L'agire pastorale è l'agire della comunità ecclesiale. Un cammino nel quale i richiami guardano da prospettive diverse, che si intrecciano e si "con-centrano" sul malato: sguardi affettivi e professionali delle varie persone che lo assistono e lo curano. Il libro - che riprende le lezioni del corso online su La cura della persona nella comunità sanante organizzato dall'UNPS della CEI - propone riflessioni utili per chi lavora nel campo "specifico ma ampio" della pastorale della salute, ma anche per i vari soggetti della pastorale ecclesiale, in modo che l'agire non sia declinato quasi solamente come "fare", ma preferenzialmente come "inter-agire", attento quindi alla salute della relazione.
Con Disturbo dello Spettro dell'Autismo (ASD) ci si riferisce ad un gruppo eterogeneo di disturbi del neurosviluppo, caratterizzati da deficit persistenti della comunicazione e interazione sociale, e da pattern di comportamento, interessi e attività ristretti e ripetitivi. L'elevata frequenza del disturbo, la sua cronicità e gli alti costi assistenziali fanno dell'Autismo una vera emergenza socio-sanitaria non solo nei Paesi occidentali ma in tutto il mondo, ponendo pressanti questioni di politica sanitaria. Forse anche per questo motivo circolano in merito molte false notizie e le famiglie si ritrovano spesso perse. Il Tavolo della CEI dedicato ai Disturbi dello Spettro Autistico ha voluto quindi realizzare questo piccolo Glossario che contribuisce a fare chiarezza sul tema, proponendosi inoltre come utile supporto per le famiglie
Viviamo in un mondo nel quale la fiducia è fragile, ma sappiamo bene che se nessuno si fidasse di nessuno sarebbe impossibile interagire e continuare a vivere. E non sarebbero possibili le relazioni d'amore e le comunità di cura. La fiducia è un dono "salutare" e delicato, che ci fa star bene perché ci sentiamo in buone mani:in quelle di Dio e di chi ci vuole bene. È importante, quindi, aver cura della fiducia e delle relazioni che la fanno crescere.
In "andare oltre il male banale", l'autrice ci conduce in un viaggio intraprendente nell'oscurità dell'animo umano. Attraverso una prosa acuta e riflessiva, l'opera evidenzia in modo impavido come il male si nasconde dietro le facciate ordinarie della vita quotidiana. Questo libro è un'invocazione alla consapevolezza, una chiamata alla riflessione sulle nostre azioni e sulle conseguenze dei nostri comportamenti. L'autrice ci sfida a esplorare il buio interiore e a cercare la luce della comprensione e della redenzione. Ci conduce in una lettura intensamente profonda e penetrante, che ci ricorda che il male è una parte intrinseca della condizione umana, ma che possiamo scegliere di affrontarlo con coraggio e compassione. È un invito a scrutare l'abisso interiore con occhi aperti, pronti a superare il male banale e a scoprire la bellezza che può emergere dalla sua ombra.
L’autore prova, al di là di ogni demagogia difensiva o offensiva, a farci comprendere che l’identità ministeriale dei consacrati nella chiesa per il Regno di Dio non è di per sé causa delle aberrazioni che hanno visto la Chiesa come luogo di perversione, crimine e violenza fino all’abuso sessuale.
Egli fa notare come nella drammatica piaga della pedocriminalità
- non c’è alcun amore (filìa) per i bambino/a (pais)
- ma si perpetra un vero e proprio crimine sul corpo innocente di quel bambino/a
Quando l'esistenza umana è sopraffatta da angoscia, da sentimenti di disistima, di dipendenza affettiva e di estraneità, sembra impossibile che possa emergere e stabilirsi in una condizione di libertà e di pienezza di vita. Tuttavia può elevarsi attraverso intime convinzioni ed amore autentico. Le riflessioni di questo libro, sia sul versante dello spirito, sia su quello psicologico, aiutano a ricercare la propria dimensione affettiva nel rispetto del prossimo, sulla via dell'autoconoscenza e dell'autocoscienza.
Ogni uomo è unico, irripetibile ed è chiamato a realizzare un Senso unico, che può trovare solo in se stesso e che va scoperto personalmente attraverso la sperimentazione e l'azione. A ciascun uomo la responsabilità e il compito etico di rispondere a questa chiamata e di reperire il proprio scopo personale. Chi siamo noi? Qual è il senso della storia nella quale siamo e viviamo? Come andiamo incontro ai bisogni e alle attese degli altri?
L'autrice si racconta per condividere la sua esperienza con tanti altri che hanno difficoltà nel rapporto con se stessi: «Il mio viaggio è iniziato con un treno... Finalmente mi sono attaccata al treno giusto, per ricominciare il viaggio della mia vita, e allora ho cominciato a stare meglio, a stare nella mia vita, a guardarla con i miei occhi, e non con quelli degli occhiali deformanti dell'immagine che mi ero costruita per non soffrire, ma che mi impediva di amare e quindi di vivere...».
Chi svolge una delle professioni cosiddette di aiuto sa bene cosa significa burnout: è il rischio a cui è soggetto ogni operatore sociale di «bruciarsi», ovvero esaurire le energie fisiche e intellettuali, non reggere psicologicamente al peso emotivo di condizioni spesso disperate del paziente che ha in cura o della persona che sta aiutando e che possono metterne a dura prova l'equilibrio e il benessere psico-fisico.
Secondo l'imperativo evangelico «Ama il prossimo tuo come te stesso», l'amore verso se stessi è condizione indispensabile per amare gli altri, e già gli antichi greci ammonivano l'uomo sull'importanza della conoscenza di sé.
Il volume, di facile lettura e ricco di utili suggerimenti e spunti per riflettere, propone un percorso coinvolgente e accurato sul difficile tema della compassione verso il prossimo, con un taglio non solo psicologico. Attraverso un efficace excursus si indaga l'humus storico e biblico e l'evoluzione etico-filosofica dell'approccio alla cura di sé e degli altri, con un affresco sulla figura del medico nell'antichità e sulla portata rivoluzionaria del farsi prossimo come lo intende Gesù, fondamento di ogni relazione di amore.
«Questo libro, scritto a più mani, vuol essere un invito a prendersi cura di sé e ad amarsi, essenziale per star bene noi e far star bene coloro che, per vari motivi, vogliamo aiutare» (dall'Introduzione).
Il tema del volume è l’emergere del soggetto, come Io autonomo e distinto dagli altri, capace di responsabilità e di interlocuzione. L’autrice sviluppa da psicanalista la sua ricerca sui testi biblici che descrivono l’emergere dell’uomo di fronte a Dio e al diavolo (primi capitoli della Genesi), di fronte al precetto e alla legge (il figlio/servo, Giobbe), di fronte alla sequela e alla croce di Cristo (il discepolato). Ella rivisita così le grandi figure dell’Antico e del Nuovo Testamento, ponendo a ciascuna di esse la questione del soggetto e dell’altro, finché appaia una nuova coerenza tra i testi biblici che la riguardano e l’esperienza clinica.
L’accedere a un Io in quanto soggetto è ciò a cui nessun animale può riuscire, ed è la divina origine, affermata contro quella scienza che, dopo Darwin e Freud, ritiene l’uomo semplicemente «derivato dalla serie animale».
Il volume è un impegnativo esempio di come la psicanalisi contesti una certa interpretazione della Bibbia e nello stesso tempo possa restituire proprio al testo biblico una pregnanza insospettata.
Sommario
Introduzione e ringraziamenti. 1. L’uomo umiliato dalla scienza e il soggetto sovrano. 2. L’uomo, il diavolo e il buon Dio: il loro primo «Io» nella Bibbia. 3. Dove appaiono l’uomo e la donna e la seconda persona. 4. Dove Dio non fa che la metà della sua opera. 5. Dell’angoscia di essere increato. 6. Della generazione del soggetto. 7. La legge per l’uomo. 8. Non ne ho voglia: parola di figlio. 9. Un Messia da non seguire. Conclusione. Bibliografia.
Note sull'autrice
Marie Balmary è psicanalista e autrice di alcuni importanti saggi: L’Homme aux statues (1979), Le Sacrifice interdit (1986, opera premiata dall’Accademia di Francia, ed. it. Il sacrificio interdetto. Freud e la Bibbia, Brescia 1991), Abele o la traversata dell’Eden (EDB, Bologna 2004).
Il volume non intende proporsi come manuale esauriente di antropologia psicologica, filosofica o teologica, ma piuttosto invitare a pensare criticamente e a cercare di definire il compito educativo in relazione al processo di sviluppo, indicando una via che eviti le diverse forme possibili di riduzionismo psicologico "dal basso" o di riduzionismo filosofico, teologico, spirituale "dall'alto". Il volume è presentato in edizione riveduta e aggiornata.