
Un compendio della conoscenza clinica che costituisce la pratica psichiatrica contemporanea. Senza trascurare nessun dato empirico, il testo fornisce punti di riferimento chiari che possono essere usati sia dai clinici esperti sia da quelli in formazione per il trattamento del paziente. Il volume è conforme ai cambiamenti nella classificazione diagnostica apportati dal DSM-5. L'attenzione si concentra soprattutto sui singoli disturbi: in particolare si prende in esame l'efficacia dei trattamenti, valutata attraverso l'uso di studi controllati randomizzati e l'esperienza clinica degli autori.
Questo autorevole manuale esplora la natura e l'eziologia delle più comuni forme di psicopatologia. Vengono descritti i sintomi, le caratteristiche cliniche, il decorso, l'epidemiologia, le comorbilità e i fattori di rischio associati a ciascun disturbo. Dove necessario, sono evidenziati i cambiamenti introdotti dal DSM-5. Ciascun capitolo mette in evidenza come i dati empirici possano indirizzare l'assessment, la formulazione del caso e la terapia. Gli autori illustrano con particolare attenzione gli approcci evidence-based al trattamento e descrivono le tecniche che i clinici possono utilizzare per massimizzare la loro efficacia. Il capitolo conclusivo contiene dieci raccomandazioni cliniche trasversali alle classi diagnostiche.
Viviamo in un'epoca che è stata definita l'età dell'ansia. Soffre spesso di crisi d'ansia e di attacchi di paura non solo chi è affetto da disturbi psichiatrici più o meno gravi, ma anche chi è considerato mentalmente e fisicamente sano. Joseph LeDoux, neuroscienziato universalmente riconosciuto come il massimo esperto dei meccanismi neurali alla base di ansia e paura, ci mostra in questo volume come tali sentimenti non debbano essere ridotti a meri stati cerebrali, ma vadano compresi come esperienze consce tipicamente umane, costruite cognitivamente sulla base di processi inconsci che la nostra specie condivide con molte altre. Il terapeuta, per essere davvero efficace, deve saper agire sia sulle esperienze consce sia sui processi inconsci: il cervello è plastico, impara anche a governare ansie e paure. Le generazioni future potrebbero dunque essere meno inclini della nostra a percepire la propria epoca come un'età dell'ansia.
Gli scritti clinici qui presentati che spaziano lungo tutto l'arco dell'elaborazione teorica di Pierre Janet, considerato il "padre della moderna psicotraumatologia", permettono di cogliere la grande attualità della sua tecnica terapeutica. Sono stati scelti testi che consentono di mostrare "Janet al lavoro" e di apprezzare così la singolarità di una pratica clinica centrata sul paziente e profondamente rispettosa della sua persona a prescindere dalle manifestazioni psicopatologiche; un atteggiamento che sembra "configurare un'interessante variante dell'empatia". Come contributo alla riscoperta, dopo lunghi anni di oblio, dell'originalità e della fecondità dell'opera di Janet vengono raccolti alcuni dei suoi più famosi casi clinici, con il proposito di illustrare le applicazioni cliniche della teoria psicologica janetiana e le molteplici strategie di intervento psicoterapeutico utilizzate nel trattamento dei disturbi dissociativi riconducibili, secondo l'autore, al fallimento della "sintesi mentale", ossia delle funzioni mentali superiori. Prefazione di Giovanni Liotti.
Stephen Mitchell è unanimemente riconosciuto come il principale autore e portavoce di quella "svolta relazionale" che tanto ha influenzato la psicoanalisi degli ultimi trent'anni. Ma in Mitchell è possibile riconoscere anche un modo profondamente personale di intendere la teoria e la clinica psicoanalitica, non direttamente o esclusivamente rivolto alla creazione di una psicoanalisi non pulsionale. Tanto nella teoria quanto nella pratica clinica, grazie alia sua capacità di sciogliere le principali dicotomie che hanno costellato la storia psicoanalitica, Stephen Mitchell è riuscito a dar vita a una psicoanalisi interessata a comprendere i molteplici modi in cui fantasia e realtà, intrapsichico e interpersonale, passato e presente si fondono, influenzandosi a vicenda, nella relazionalità umana. La capacità di tenere in equilibrio dialettico la natura illusoria e quella reale delle relazioni interpersonali costituisce la qualità principale di una relazionalità sana. In questo volume sono raccolti i principali articoli teorici e clinici di Mitchell, in cui l'autore descrive la teoria e la cura analitica come la capacità di "interiorizzare una sorta di amore per la vita che si conserva senza illusioni, eppure è continuamente arricchito da esse".
Viene presentato l'intervento basato sul "circolo della sicurezza", un programma fondato su dati empirici, utilizzato in tutto il mondo per promuovere un legame di attaccamento sicuro tra genitori e bambini, dalla nascita ai cinque anni. Basato sulle più avanzate conoscenze nel campo dell'attaccamento e degli interventi precoci, il circolo della sicurezza aiuta i genitori a sintonizzarsi con i bisogni emotivi dei propri bambini, sviluppando in loro fiducia e sicurezza. Scritto dagli ideatori dell'approccio, il libro riporta la struttura concettuale sottostante al circolo della sicurezza e illustra con dettagli clinici l'innovativo assessment e le strategie di intervento. Vengono presentate le linee guida per utilizzare le osservazioni videoregistrate dell'interazione genitore-bambino e un'intervista da somministrare al genitore per valutare i nuclei relazionali problematici e identificare il focus del trattamento. Si fornisce inoltre una visione d'insieme del protocollo di terapia di gruppo della durata di venti settimane, che ha l'obiettivo di consolidare nei genitori le capacità fondamentali sia per fornire sostegno al figlio sia per promuovere l'esplorazione e l'autonomia. Il circolo della sicurezza può essere utilizzato in contesti gruppali, diadici e individuali.
Da più di trent'anni gli autori lavorano in équipe con pazienti molto difficili e con le loro famiglie, nel solco della terapia della famiglia fondata da Mara Selvini Palazzoli. Il volume risponde ad alcune domande di fondo: quando, come e perché convocare famiglie, genitori, coppie e individui, dando forma alle procedure di accoglienza della sofferenza psichica. Le richieste d'aiuto sono eterogenee ed è opportuno, fin dai primi contatti, avere una mappa su come procedere perché la risposta sia efficace. Le sette porte cui fa riferimento il titolo sono altrettanti sistemi diagnostici che permettono di elaborare interventi differenziati. Lo stratificarsi negli anni dell'esperienza clinica suggerisce che alcuni percorsi siano più validi di altri e contribuiscano a fondare buone pratiche.
Instabilità economica, mobilità lavorativa, cambiamenti sociodemografici, incidenza di malattie sono alcune delle cause che determinano l'allontanamento di un numero sempre maggiore di persone dal mondo del lavoro e, a volte, il loro rientro in differenti contesti professionali, con cambiamenti di ruolo e di identità lavorativa. Promuovere una nuova occupabilità diventa un obiettivo comune del mondo politico, istituzionale, sanitario e sindacale, per il cui raggiungimento il volume offre una base di conoscenze in una prospettiva psicologica e sociale. Vengono esaminate le problematiche connesse al reinserimento lavorativo in seguito a malattia, maternità, riorganizzazioni aziendali, cassa integrazione, riabilitazione da dipendenze e detenzione carceraria, al fine di offrire elementi di riflessione sui nessi tra rientro al lavoro e benessere individuale, in termini di autostima, identità e assunzione di nuove responsabilità e competenze. Il volume si rivolge a psicologi, terapeuti, ricercatori, medici, professionisti delle risorse umane e della riabilitazione e a quanti progettano interventi finalizzati alla riduzione della disabilità lavorativa e alla ripresa di un'attività produttiva soddisfacente.
Scritto da autorevoli esperti che hanno formato centinaia di professionisti alla Dialectical Behavior Therapy (DBT), questo manuale offre gli strumenti indispensabili per trattare adolescenti che presentino problemi emotivi e comportamentali di qualsiasi livello di gravità. I clinici vengono guidati, passo dopo passo, nell'insegnare a adolescenti e genitori cinque serie di abilità: Mindfulness, Tolleranza della sofferenza, Percorrere il sentiero di mezzo (un modulo incentrato sui rapporti familiari sviluppato dagli autori specificamente per gli adolescenti), Regolazione emotiva ed Efficacia interpersonale. Concepito per un ottimale utilizzo clinico, il testo include tracce delle sedute, note didattiche, punti di discussione, esempi, compiti da eseguire a casa e ottantaquattro schede di lavoro. Chi acquista il libro può accedere alla pagina web da cui scaricare e stampare le schede.
Molti hanno pensato e continuano a pensare che possiamo percepire direttamente soltanto le nostre esperienze soggettive e mai oggetti e stati di cose del mondo. Per John Searle questo è un errore tra i più grandi, da cui scaturisce gran parte delle confusioni che hanno contraddistinto la storia della filosofia della percezione. Se l'unica realtà per noi accessibile è quella delle nostre esperienze private, illusioni e allucinazioni hanno il medesimo status delle percezioni del mondo reale. Questo rende impossibile capire come il puro carattere esperienziale delle percezioni determini ciò che riteniamo di stare percependo, cioè come la fenomenologia fissi il contenuto percettivo. Per Searle possiamo dare un taglio netto agli errori del passato accettando il Realismo diretto, la posizione secondo cui è possibile percepire direttamente oggetti e stati di cose del mondo.
Il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) comporta profonde sofferenze e gravi difficoltà esistenziali e relazionali, inizia in età precoce e tende a cronicizzare, compromettendo l'intera esistenza. In Italia ne soffre circa un milione di persone, e costituisce quindi un importante problema sanitario: la psicoterapia, in particolare la terapia cognitivo-comportamentale, è di efficacia dimostrata e complessivamente più risolutiva degli psicofarmaci. Questo volume, scritto da professionisti che da vent'anni collaborano allo studio e alla terapia del disturbo ossessivo-compulsivo, presenta un modello di comprensione del disturbo e della sua cura ben definito e fondato sui risultati della ricerca sperimentale. La lettura è strettamente cognitivista, basata sui concetti di rappresentazione e scopo. Il DOC consiste fondamentalmente nei tentativi di prevenire o neutralizzare una colpa che, a causa di esperienze infantili, è rappresentata come catastrofica. Tali tentativi generano, al di là delle intenzioni della persona, conseguenze intrapsichiche e interpersonali che mantengono e aggravano il disturbo stesso. La cura utilizza come strategia principale l'accettazione dei rischi percepiti dalla persona e la riduzione della sua vulnerabilità al senso di colpa.
Attraverso una narrazione sensibile, sottile ed evocativa, Bollas attinge alla personale esperienza di lavoro con soggetti schizofrenici, iniziata negli anni Sessanta, per formulare la propria interpretazione sullo sviluppo della schizofrenia, specificamente negli adolescenti, come forma di adattamento nella difficile transizione verso l'età adulta. Con atteggiamento aperto e positivo, l'autore descrive la schizofrenia come una modalità di risposta alla precarietà di un mondo altamente imprevedibile, ricordandoci che, nei momenti di difficoltà, parlare con qualcuno che si mostri empatico nei nostri confronti ci aiuta a dipanare i più difficili dilemmi mentali ed esistenziali.