
La recente ricerca empirica sull'efficacia delle psicoterapie ha dimostrato che la Schema Therapy può garantire risultati significativamente positivi nel trattamento del disturbo borderline di personalità (BPD). Questo volume descrive i principi di questo metodo e propone un ampio inventario di tecniche diverse - dal role playing al dialogo socratico alle registrazioni audio e video - utilizzabili durante le sedute con i pazienti BPD, per lungo tempo considerati ai limiti della trattabilità. L'analisi di questioni come la qualità della relazione terapeutica, la modificazione dei comportamenti disfunzionali (tentativi di suicidio, automutilazioni) e delle distorsioni cognitive implicate, i problemi suscitati dalla fine cura, le possibili sinergie con l'impiego di psicofarmaci è svolta in costante riferimento ai principi della Schema Therapy e costituisce un'esemplificazione convincente delle risorse e delle potenzialità di questo trattamento. Il volume è arricchito da numerosi esempi clinici, costituiti perlopiù da frammenti di sedute con una paziente borderline della quale il Iettare può seguire l'intero percorso terapeutico, a partire dalle difficoltà degli inizi fino alla conclusione positiva.
Il metodo psicoanalitico delle libere associazioni è un metodo generale di investigazione dell'attività psichica umana. Elaborato a partire dal metodo catartico, esso si realizza in ambito clinico mediante regole tecniche finalizzate in parte a delimitare il contesto operativo, in parte a realizzare l'indagine vera e propria. Le libere associazioni consentono di osservare idee improvvise o in apparenza non pertinenti che affiorano alla coscienza dell'analizzando. E anche di osservare gli impedimenti sia al loro libero fluire sia alla loro comunicazione. Diventa allora importante creare le condizioni affinché l'impedimento sia individuato e isolato, riconosciuto per quello che è, un contenuto inconscio proveniente dalle acquisizioni personali del paziente, e infine interpretato e compreso. E tutto questo deve accadere nel corso del trattamento e deve essere analizzato cercando di non introdurre "materiale" dell'analista, cercando insomma di consentire al paziente di fare davvero esperienza di sé, del proprio mondo inconscio. Questo libro mostra come il metodo delle libere associazioni non solo informi la relazione paziente-analista, ma sia alla base del pensiero stesso della psicoanalisi. Mostra, inoltre, come debba essere applicato e in base a quali motivazioni, quali difficoltà comporti e quali illuminanti aperture consenta su se stessi.
Dagli scritti che delineano un nuovo modello dell'inconscio alle riflessioni sulla guerra e la pace, dai testi che definiscono la teoria dei codici affettivi alle considerazioni sul rapporto tra psicoanalisi e istituzioni, questa antologia consente di accostarsi a tutti gli aspetti più rilevanti del pensiero di Franco Fornari, lo psicoanalista che ha impresso maggiormente la sua impronta sulla cultura italiana. Le opere di Fornari descrivono un percorso coerente che, a partire da una rilettura di Freud e dall'originaria adesione al modello kleiniano, è progressivamente approdato a una innovativa teoria della simbolizzazione affettiva e della soggettività inconscia. Si tratta di contributi ancora oggi molto attuali, che descrivono la maturazione di un pensiero creativo capace di spaziare dalla psicoanalisi infantile alla teoria del linguaggio, dalla psicosomatica alla psicoanalisi delle istituzioni e della politica. Il volume ripercorre tutte le tappe teoriche che hanno portato Fornari a rifondare la pratica psicoterapeutica, a teorizzare il modello dell'analisi dei codici affettivi e a desacralizzare la posizione dello psicoanalista, in favore di una psicoanalisi autenticamente laica.
Il modello kleiniano-bioniano costituisce un manuale di base, un volume introduttivo che si propone di spiegare i principi generali secondo i quali lo psicoanalista o lo psicoterapeuta di orientamento psicoanalitico possono stabilire e mantenere al meglio il setting psicoanalitico, prestare ascolto alle libere associazioni del paziente e infine intervenire con delle interpretazioni, principalmente dalla prospettiva kleiniano-bioniana, che comprende i cosiddetti "postkleiniani" di Londra e i kleiniani e bioniani nel resto del mondo. L'autore segue quella tradizione, rispettando il contributo originale dell'opera di Melanie Klein e Wilfred Bion, ma "al tempo stesso e su un altro livello", per usare le parole dello stesso Grotstein, trasforma queste teorie in una originale sintesi personale. Nel primo volume, l'attenzione è focalizzata sulla tecnica e sulle idee a cui essa è improntata. In paragrafi come "Il ruolo onnicomprensivo della fantasia inconscia", "L'ubiquità delle relazioni oggettuali", "Rifugi psichici e organizzazioni patologiche", l'autore affronta gli aspetti teorici più rilevanti dal punto di vista dell'applicazione clinica. Il secondo volume illustra la tecnica kleiniano-bioniana con casi clinici.
Il modello kleiniano-bioniano costituisce un manuale di base, un volume introduttivo che si propone di spiegare i principi generali secondo i quali lo psicoanalista o lo psicoterapeuta di orientamento psicoanalitico possono stabilire e mantenere al meglio il setting psicoanalitico, prestare ascolto alle libere associazioni del paziente e infine intervenire con delle interpretazioni, principalmente dalla prospettiva kleiniano-bioniana, che comprende i cosiddetti "postkleiniani" di Londra e i kleiniani e bioniani nel resto del mondo. L'autore segue quella tradizione, rispettando il contributo originale dell'opera di Melanie Klein e Wilfred Bion, ma "al tempo stesso e su un altro livello", per usare le parole dello stesso Grotstein, trasforma queste teorie in una originale sintesi personale. Mentre il primo volume prende in esame la teoria e la tecnica kleiniano-bioniane, il secondo le illustra con casi clinici. Presentando le sedute dei propri analizzando ma anche quelle di altri analisti, l'autore descrive le sue osservazioni private, le rêverie e i contro transfert, accanto alle riflessioni personali sui modi, i tempi e l'oggetto dell'interpretazione.
"Ascoltare Mozart rende più intelligenti." "L'adolescenza è sempre un periodo difficile." "Gli opposti si attraggono, tendiamo ad amare chi è diverso da noi." "La colite è causata da stress." Credete a una qualsiasi di queste affermazioni? Allora dovete assolutamente leggere questo libro... Sradicare le falsità non è un compito facile ma gli autori di quest'opera riescono appieno nel loro obiettivo: sfatare i luoghi fin troppo comuni della cosiddetta "psicologia popolare", spiegare perché tendiamo a cadere vittime di tali falsità, evidenziare come la "realtà" possa essere affascinante quanto i miti con cui ci ritroviamo a fare i conti ogni giorno. Vengono anche presentati esempi paradigmatici di come la scienza funziona davvero e ogni capitolo costituisce uno stimolo a esercitare la capacità di pensiero critico. Peraltro, applicare la scienza alla psicologia basata sul senso comune non è solo straordinariamente utile, è anche divertente.
In fondo, la domanda di base della psicoanalisi è la stessa del cinema e del romanzo poliziesco: di chi è la colpa? Dunque, il modo in cui funziona un giallo e quello in cui si dipana un'analisi sono affini e i meccanismi della detective story possono essere a pieno titolo accostati ai metodi dell'indagine psicoanalitica, come fanno, con risultati per nulla scontati, gli autori di questo libro. Si tratta, in entrambi i casi, di una congettura in cui il colpevole non risulta facilmente identificabile. Se il commissario Montalbano o il tenente Colombo procedono guidati da ragione e scienza, sicuri del trionfo della verità, da parte sua l'analista, attento osservatore delle vicende del paziente, è mosso dalla convinzione che il suo intervento interpretativo porterà alla soluzione migliore. Insomma, un testo a più voci che guiderà il lettore in un mondo speciale, dove il modo migliore per conoscere la realtà è mettere in gioco la fantasia.
Qual è lo stato delle professioni psicologiche in Italia? O meglio, quali sono i percorsi e le prospettive di professionalizzazione della psicologia? A che punto è la costruzione sociale delle professioni psicologiche? Quali scenari si preparano? Come governare al meglio un processo di transizione al futuro caratterizzato da forti discontinuità rispetto al presente? Da questi interrogativi parte nel 2008 il progetto di ricerca promosso dal CNOP (Consiglio nazionale degli ordini degli psicologi) di cui questo lavoro rappresenta l'esito conclusivo.
Sin dall'antichità i gemelli sono oggetto della curiosità universale: al centro di speculazioni filosofiche, religiose e astrologiche, di intrecci letterari e di ricerche scientifiche, in Occidente come in Oriente, nel Nord come nel Sud del mondo, il tema del doppio da sempre affascina e inquieta, incanta e spaventa. Unendo aspetti antropologici, medici, psicologici, questo saggio guida il lettore in un viaggio affascinante alla scoperta del modo in cui culture differenti, compresa la nostra, considerano i gemelli. Dal Paraguay all'Etiopia, da Papua Nuova Guinea alle Filippine, Alessandra Piontelli tesse la trama di una narrazione avvincente sul ruolo che i gemelli rivestono nelle tradizioni e nelle usanze etniche. Scopriamo che alcune società li venerano e altre li aborrono. Ma soprattutto finiamo con l'imbatterci in aspetti poco indagati della condizione degli uomini, e uno studio sui gemelli si muta presto in una esplorazione dei lati oscuri della natura umana.
L'Occidente capitalista ha prodotto una nuova forma di schiavitù: l'uomo senza desideri, condannato a conseguire un godimento schiacciato sul consumo compulsivo e perennemente insoddisfatto. Era la tesi di "L'uomo senza inconscio": nel nostro tempo il desiderio rischia l'estinzione. Ma quando diciamo "desiderio" che genere di esperienza evochiamo? Qual è il significato di questa "parola" così fondamentale per la realtà umana? Massimo Recalcati indaga qui un tema chiave della dottrina di Lacan: il desiderio e i suoi enigmi. Come in una galleria di ritratti vengono raffigurati i diversi volti del desiderio umano: il desiderio invidioso, il desiderio di riconoscimento, il desiderio di "niente", il desiderio angosciante, il desiderio sessuale, il desiderio d'amore, il desiderio di morte, il desiderio dell'analista... Ne scaturisce una sintesi semplice e avvincente, che può essere considerata l'introduzione più efficace e più leggibile al pensiero di Lacan.
Il volume presenta un modello descrittivo-esplicativo della psicopatologia dello sviluppo dalla prospettiva del cognitivismo contemporaneo, introducendo riferimenti agli aspetti relazionali, alla teoria dell’attaccamento e al processo di costruzione dell’identità personale. In ogni capitolo sono presentati gli indicatori più rilevanti per identificare le problematiche tipiche dell’età evolutiva – disturbi d’ansia, depressione infantile, disturbi del comportamento, disturbi dell’apprendimento – e vengono illustrati eziologia, aspetti relazionali, fattori di rischio, metodi di intervento clinico relativi a tali problematiche.
Gli autori
Maria Grazia Strepparava insegna Psicologia clinica alla facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università di Milano-Bicocca.
Emanuela Iacchia insegna Psicopatologia dello sviluppo in numerose Scuole di specializzazione in Psicoterapia cognitivo-comportamentale.