
Il volume propone una chiara descrizione clinica dell'ansia e dell'evitamento sociale, delineando modelli che spiegano come si producono tali disturbi. Vengono inoltre indicati i trattamenti, sia psicologici sia farmacologici, considerati oggi più efficaci.
A partire da un'ottica cognitivista, i differenti temi sono affrontati in capitoli specifici: introduzione e aspetti epidemiologici, genesi e sviluppo dell'ansia e del ritiro sociale, elementi di psicopatologia, valutazione, trattamento.
Michele Procacci, psichiatra e psicoterapeuta, è tra i fondatori del III Centro di psicoterapia cognitiva di Roma.
Raffaele Popolo, psichiatra e psicoterapeuta, collabora con il III Centro di psicoterapia cognitiva di Roma.
L'autore coniuga la capacità di introdurre il lettore nel clima intimo della seduta d'analisi con un'appassionata rilettura di Bion, per valorizzare sia la natura empirica della psicoanalisi sia la sua capacità di originare ipotesi illuminanti sul funzionamento della mente.
Alternando esemplificazioni cliniche e argomentazioni teoretiche, si focalizza l'attenzione sulla centralità delle emozioni nella vita psichica, tema che l'autore ritrova nel pensiero di Bion e che intende come un modo per indagare i livelli più primitivi e profondi del mentale.
Giuseppe Civitarese, psichiatra e psicoanalista, è membro della Società psicoanalitica italiana e dell'International Psychoanalytic Association. È tra gli autori di Sognare l'analisi. Sviluppi clinici del pensiero di Bion (Bollati Boringhieri, 2007).
Gian Piero Quaglino sostiene l'idea di una nuova formazione, non più orientata esclusivamente alle mutevoli esigenze organizzative e al "mondo esteriore" ma capace anche di parlare di ciò che più ci sta a cuore: il corso della nostra stessa vita. Questo manifesto della terza formazione è dunque la proposta di un cammino di apprendimento per coltivare noi stessi attraverso un esercizio di riflessione e interpretazione, verso un traguardo sempre nuovo di formazione e trasformazione personale.
L’odio si accumula sulle tracce delle mancanze ma è anche un elemento costitutivo dell'animo umano. Utile segnale di pericolo, protegge dalla disintegrazione mentale ed è spesso l'ultimo baluardo contro il crollo psicotico. Secondo l'autore, l'accoglimento e l'elaborazione dell'odio da parte dell'analista possono avviare un processo evolutivo. Come mostrano le numerose esemplificazioni cliniche, l'odio è correlato non solo ad aspetti distruttivi ma anche a momenti evolutivi sia del pensare sia dell'esistere.
Da un pioniere nel campo della salute mentale, un libro rivoluzionario sul potere curativo della “mindsight”, la capacità di focalizzare la propria attenzione sul mondo interno della mente.
Utilizzando casi tratti dalla sua pratica clinica, Siegel ci mostra come, seguendo un percorso adeguato, chiunque possa mettere fine a comportamenti compulsivi che lo tormentano, padroneggiare le emozioni e realizzare appieno le proprie potenzialità.
Daniel Siegel dirige il Mindsight Institute della University of California di Los Angeles.
Nelle nostre edizioni ha pubblicato, tra gli altri, Mindfulness e cervello (2009).
È un libro che sta all’incrocio tra diverse discipline: psicoanalisi, filosofia e neuroscienze. Interesserà non solo agli psicoterapeuti, ma anche ai filosofi e altre figure professionali.
Un efficace inquadramento storico della terapia cognitiva, che sta affrontando una svolta decisiva. La metafora della mente come computer, adottata entusiasticamente dal cognitivismo clinico, è ormai considerata una forzatura nella scienza cognitiva non clinica. A questo cambiamento di paradigma corrisponde nel cognitivismo clinico l’apertura di nuove linee di ricerca sulle emozioni, sugli interventi di validazione e accettazione, sui livelli di padroneggiamento volontario degli stati mentali, fino ad arrivare agli studi sugli stati di coscienza.
Giovanni Maria Ruggiero, psichiatra e psicoterapeuta, è socio didatta della Società italiana di terapia comportamentale e cognitiva e autore di numerose pubblicazioni sul trattamento cognitivo dell’ansia e dei disturbi alimentari.
Il volume esplora alcune strategie utili per inserirsi in nuovi contesti di lavoro maturate nei servizi sociosanitari, in cui operano assistenti sociali, educatori, psicologi, ostetriche, logopedisti, medici, psichiatri. Si propongono percorsi specifici per adattarsi al nuovo ambiente, integrarsi in un gruppo di lavoro, tessere una rete di relazioni, conquistare autorevolezza, evitare possibili trappole ed effetti indesiderati: una serie di utili suggerimenti pratici ma soprattutto un metodo per riflettere sulla complessità delle organizzazioni in cui lavoriamo.
Umberta Telfener insegna alla Scuola di specializzazione in Psicologia della salute dell’università “La Sapienza” di Roma. Tra i suoi testi, Sistemica, voci e percorsi nella complessità (Bollati Boringhieri 2003).
Recenti indagini epidemiologiche segnalano la relazione tra l’esperienza di traumi psicologici nell’infanzia e diversi disturbi psicopatologici nell’età adulta, caratterizzati soprattutto da processi mentali dissociativi.
Il volume descrive in dettaglio e con numerosi esempi clinici i differenti sintomi con cui i processi dissociativi possono manifestarsi e tratta diffusamente le linee guida che devono ispirare la psicoterapia di tutti i disturbi riconducibili allo sviluppo della personalità in contesti relazionali traumatici.
Giovanni Liotti, psichiatra e psicoterapeuta, è stato presidente della Società italiana di terapia comportamentale e cognitiva. Nelle nostre edizioni ha pubblicato Le opere della coscienza (2001) e I sistemi motivazionali nel dialogo clinico (2008).
Benedetto Farina, psichiatra e psicoterapeuta, insegna Psichiatria e Psicopatologia del comportamento all’Università Europea di Roma. Ha curato, con G. Liotti e A. Rainone, Due terapeuti per un paziente (Laterza, 2005).
Si considerano da una prospettiva psicoanalitica le motivazioni che possono portare alle pratiche del piercing, del tatuaggio, di certa chirurgia estetica o di altre modificazioni del corpo. Alessandra Lemma attinge al suo lavoro clinico e alla ricerca ma anche al cinema, alla narrativa e all’arte, per suggerire che l’origine della spinta a modificare in maniera estensiva la superficie del proprio corpo e la preoccupazione eccessiva per il proprio aspetto abitano nel mondo interno della persona, sotto la pelle.
Il primo testo sistematico su quel settore della psicologia economica che si occupa di fisco e spesa pubblica. Temi fondamentali sono le scelte dei decisori fiscali in termini di prelievo e spesa e il comportamento dei contribuenti. Il tipo di imposte, il loro ammontare, le sanzioni da imporre agli evasori sono correlati con il modo di percepire questi aspetti della fiscalità e con le reazioni dei contribuenti che, non si deve dimenticare, sono anche elettori. Il volume si rivolge a un pubblico molto ampio, non solo di psicologi e di economisti ma anche di tecnici del settore fiscale.
Il termine relazionale, scrive Stephen Mitchell, "è stato espressamente scelto per mettere in evidenza il collegamento tra le relazioni interpersonali e le relazioni oggettuali interne". La "svolta relazionale" può essere descritta come un nuovo paradigma psicoanalitico nato negli Stati Uniti, a cavallo tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta del Novecento, dall'incontro e dal dialogo tra il modello delle relazioni oggettuali, la psicoanalisi interpersonale, la psicologia del Sé, la prospettiva intersoggettiva, la critica femminista e i contributi delle ipotesi psicoanalitiche nati daìYinfant research. Tra i principali esponenti, oltre a Stephen Mitchell, Lewis Aron, Jessica Benjamin, Philip Bromberg, Jody Davies, Jeremy Safran. L'Italia si è mostrata fin da subito interessata a questo movimento, che ha sviluppato radici profonde, ma anche notevoli resistenze, nella nostra comunità psicoanalitica e psicoterapeutica, esprimendosi con iniziative e specificità cliniche, culturali e editoriali che ci proponiamo qui di raccontare. Il volume si divide in due parti. La prima è dedicata alla descrizione delle basi teoriche del paradigma relazionale, delle sue caratteristiche e "contaminazioni" culturali. La seconda è dedicata alla ricostruzione della diffusione in Italia del pensiero relazionale, in ambito editoriale, accademico, associativo e dei training.