
La parola bontà ha la stessa radice di bonifica, il che ci porta a pensare ai buoni come a un fattore di fertilità. Per far sì che la terra continui a essere bonificata da persone buone e oneste, occorre che queste non si stanchino. Si tratta di una grande sfida, che in queste pagine raccogliamo descrivendo le caratteristiche della sindrome del logoramento professionale o burnout al fine di prevenirla e curarla, offrendo anche strumenti semplici per aiutare le persone che ne soffrono. Al tempo stesso vogliamo colmare un vuoto: la mancanza di una comprensione filosofica, esistenziale e culturale della sindrome. Il tema deve essere infatti visto anche a partire dalla spiritualità dell'essere umano, sua caratteristica essenziale e specifica, come ci ha insegnato il fondatore della logoterapia Viktor Frankl. Il libro offre anche spunti per la riflessione personale e può essere uno strumento di lavoro per coloro che si trovano a operare in professioni d'aiuto. "Se i buoni abbandonano la battaglia a causa della stanchezza, la nostra comunità umana correrà il maggiore di tutti i rischi: l'impoverimento valoriale".
Quando si interviene nei processi di crescita di un bambino o di un adolescente, contano non solo le buone intenzioni, ma anche le conoscenze e le competenze professionali. Nell’individuazione degli strumenti e delle strategie da applicare e interpretare nell’ambito dell’intervento psico-educativo, una delle figure ritenute meglio preparate nel campo dell’età dello sviluppo sembra essere lo psicologo dell’educazione e lo psicologo scolastico.
Il libro vuole fornire una lettura dell’intervento psico-educativo in una prospettiva sia psicologica che pedagogica con riferimento ad alcuni elementi dell’approccio cognitivo-comportamentale.
Il primo capitolo, di carattere introduttivo, analizza l’impostazione teorica del lavoro e tre parole-concetti: la psicologia, l’educazione e l’intervento. Nel secondo si fa riferimento alla teoria ecologica di Urie Bronfenbrenner, nella quale la persona viene accolta nella sua dimensione intra e interpsichica. Il terzo capitolo studia il concetto di comportamento problematico e presenta alcune procedure di intervento. Il quarto è focalizzato sulla progettazione dell’intervento psico-educativo sempre inteso come un invito a collaborare tra i diversi contesti sia nella fase progettuale che nella sua realizzazione. Infine, sono proposte alcune linee guida per un intervento ecologico e individualizzato (il caso del ragazzo timido) e per un intervento di sfondo sociale (il caso del bullismo).
Solo in Italia oltre otto milioni di persone soffrono di disturbi legati all'ansia. Leonardo Alloro ne spiega le cause e ne analizza le tipologie, proponendo strategie e soluzioni concrete per vincere la "paura della paura". "Panico" è un'opera fruibile da tutti, facile da capire e aliena da terminologie complesse, perché più fiducia in se stessi e più sicurezza equivalgono a una vita più ricca e soddisfacente. Sempre e in ogni contesto. "Siamo alla fine del XIV secolo sulle colline prospicienti Firenze. In questo scenario si narra che il vecchio priore di un eremo francescano stesse leggendo la liturgia quotidiana fuori dalle mura conventuali, quando vide affacciarsi la Peste (...). 'Quante vittime farai oggi?' chiese il monaco con inquieta curiosità alla Peste. 'Mille' rispose questa, 'i morti saranno mille, non uno di più. Te lo prometto' e proseguì il suo cammino. Senonché le notizie che giungevano di ora in ora all'eremo riferivano di circa diecimila morti, ben oltre rispetto ai mille concordati. 'Maledetta' pensò il frate. E 'maledetta' le urlò con tutta l'acredine di cui disponeva, quando la rivide al tramonto sul sentiero del ritorno. 'Maledetta, mentecatta, perfida' incalzò il frate. La Peste lo lasciò sfogare, rimanendo impassibile. Quindi lo zittì, potenziando il tono della risposta. 'Le mie vittime sono state esattamente mille come ti avevo promesso, vecchio frate ignorante' scandì la Peste, 'le altre novemila non le ho fatte io, ma la Paura'."
Il libro, edito originariamente a Londra nel 1932, parte dal contrapporre all'idea freudiana di uomo scisso sia al suo interno che dal mondo, quella di uomo come un "intero", ossia una interrelazione di parti non separabili l'una dalle altre e strettamente interconnesse tra loro. Costituisce quindi, insieme alla successiva opera "The Successful Error del 1940, la pars destruens" della psicologia basata su una antropologia tomista di Rudolf Allers, il quale opera una critica complessiva delle basi teoriche di quelle che all'inizio del XX secolo venivano chiamate le "nuove psicologie" - la psicoanalisi freudiana e la psicologia individuale di Adler - in contrapposizione alla precendente psicologia sperimentale.
Allers è considerato uno dei più lucidi ed efficaci critici del sistema psicoanalitico freudiano - Louis Jugnet l'ha definito "l'anti-Freud". All'idea di uomo scisso sia al suo interno che dal mondo, Allers contrappone quella di uomo come un "intero", ossia una interrelazione di parti non separabili l'una dalle altre e strettamente interconnesse tra loro. Inoltre, l'uomo è intimamente legato al mondo che lo circonda. La presente opera, edita a Londra nel 1932, costituisce - insieme a "The Successful Error del 1940" - la "pars destruens" del lavoro di Allers. In questo lavoro l'intellettuale cattolico prende in esame le basi teoriche di quelle che all'inizio del secolo scorso venivano chiamate le "nuove psicologie" - la psicoanalisi freudiana e la psicologia individuale di Adler - in contrapposizione alla psicologia sperimentale della fine del diciannovesimo secolo.
Un testo per accompagnare il lettore in un viaggio entro lo spazio mentale degli adolescenti, utilizzando il filo narrativo e i segni presenti nella trama e nella struttura linguistica e narrativa delle storie T.A.T. come mappa di orientamento sulle caratteristiche del loro mondo interno.
Nel centenario della nascita della psicoanalisi - fissata convenzionalmente nel 1899, anno di pubblicazione di "Interpretazione dei sogni" - le autrici propongono una ricerca storica corredata di documenti originali e inediti sulla vita e il pensiero di tre donne, pioniere con Freud nell'"invenzione" dell'idea moderna di infanzia.
Tommaso Senise, psicoanalista, membro ordinario della SPI, è uno dei principali esponenti della cultura psicoanalitica italiana dell'adolescenza. Il suo pensiero ha dato un contributo decisamente innovativo e articolato alla comprensione del processo adolescenziale, della sofferenza mentale in questo periodo evolutivo e della complessità insita nella relazione adulto-adolescente. Nell'oramai amplissimo e ricchissimo bagaglio dei contributi teorici e clinici italiani relativi all'adolescenza, il pensiero di Senise è spesso presente, ma mai in modo dogmatico; è riconosciuto come un pensiero "vivificante" che, arricchito dei recenti contributi e coniugato con le caratteristiche sociali/politiche/culturali della realtà attuale, sostiene una posizione aperta, risultato dell'articolazione creativa tra il patrimonio ereditato e la dinamicità della realtà in trasformazione. Senise, attraverso la sua modalità di esprimersi e attraverso la sua ampia attività di formatore, è riuscito a trasmettere il messaggio per lui più importante: il suo profondo amore per l'autenticità e spontaneità dell'essere umano, per la libertà di pensiero che non può mai essere disgiunta dalla consapevolezza di chi si è. La presente edizione di "Psicoterapia breve di individuazione", ampliata rispetto alle precedenti, offre alla nuova generazione di psicologi, psicoterapeuti, operatori la possibilità di avvicinarsi direttamente al contributo di uno psicoanalista così impegnato.
Un libro che parla dei bambini in psicoterapia, per capire cos'e la psicoterapia di un bambino e cosa vi accade. Un viaggio" speciale, quello analitico. Non e possibile pensarne un'unica versione, come fosse un itinerario organizzato e collaudato che si realizza secondo un modulo costante: stesse strade, stessi mezzi di spostamento, stesse soste, stesse mete. Si dovra parlare di tanti "viaggi", con tanti bambini, per far intuire cosa puo essere un Viaggio analitico. Di tanti momenti, per far immaginare le tante cose che vi possono accadere. Di tanti modi di procedere e di concludere. Perche ciascuno procede a misura delle proprie risorse. E soprattutto della propria sofferenza. Il libro vuole tentare di far intuire a chi e fuori, genitori, insegnanti ed educatori, il senso di quanto succede dentro, durante quel Viaggio in cui direttamente o indirettamente si potrebbe essere o si e gia coinvolti. "