
Don Luigi Giussani, per chi lo ha conosciuto da vicino o ne ha seguito l'itinerario umano e religioso, è stata una figura fondamentale: l'acume e la delicatezza, il temperamento che lo contraddistingueva, ma anche l'ironia e la giocosità, la capacità di leggere a fondo l'anima di chi gli stava davanti e di dare sempre il consiglio giusto sono solo alcune delle qualità che vengono riconosciute al punto sorgivo di Comunione e Liberazione. Se molto è stato detto e scritto riguardo alle sue opere e al suo pensiero, questo libro mira a colmare un vuoto, dal momento che del Gius restituisce non tanto l'immagine pubblica quanto la sua dimensione più intima, popolare, quotidiana. Il risultato è un ritratto vivido, persino sorprendente, di una delle personalità più importanti del Cattolicesimo contemporaneo: attraverso aneddoti di episodi apparentemente minimi e marginali, ma anche attraverso il ricordo di incontri in occasioni ufficiali, di conversazioni, di scambi, di piccoli gesti di cura e carità, emerge in queste pagine tutta l'umanità di don Giussani, la sua statura religiosa e morale, la sua carica prorompente e gioiosa. Curato da Carmen Giussani, giornalista vicina per tutta la vita al Gius, del quale porta lo stesso cognome, nonché sua traduttrice in lingua spagnola, e corredato dalla bella prefazione di Davide Rondoni, questo libro raccoglie le testimonianze di quanti, dalla metà degli anni Cinquanta sino all'inizio del Duemila, hanno frequentato don Giussani, condividendo con lui parte del cammino.
Nel 2013, Jon Fosse si è convertito al cattolicesimo. Dopo essersi dimesso dalla Chiesa di Norvegia per protesta a sedici anni, in seguito ha ritrovato la sua strada verso una visione religiosa del mondo attraverso la scrittura. Affascinato prima dallo gnosticismo e dal misticismo cristiano, quindi attratto dal movimento quacchero, si è infine convertito al cattolicesimo. Che cosa è successo lungo questo percorso? In "Il mistero della fede", il teologo e cattolico Eskil Skjeldal discute con Fosse la sua conversione in un dialogo serrato sulla fede e su Dio, le esperienze spirituali e mistiche, la scrittura, l'alcolismo e la sofferenza, e su ciò che pensa Fosse delle posizioni della Chiesa cattolica in ambito sociale e nel campo della morale sessuale. Un breve libro prezioso, uno sguardo decisivo nel pensiero di uno scrittore fondamentale del nostro tempo.
A colpi di pedale in cima ai Gran Premi della montagna e poi in picchiata verso il traguardo, per trionfare nelle grandi corse e nelle classiche di mezza Europa. A colpi di pedale, a rischio della propria vita, per salvare centinaia di ebrei dalle persecuzioni nazi-fasciste, nascondendo documenti falsi nel telaio dell'inseparabile bicicletta. A colpi di pedale sulle strade di Francia, correndo per l'Italia libera ma in subbuglio dopo l'attentato a Palmiro Togliatti. A colpi di pedale guidato da una grande fede in Dio e con il desiderio nel cuore di fare sempre il bene, senza bisogno di vantarsene in giro. Questo è stato il grande Gino Bartali! Età di lettura: da 11 anni.
La vicenda di un medico che si fa compagno di strada del malato, come a Emmaus: testimone luminoso di una sintesi esemplare di gratuità evangelica e competenza professionale.
Alfonso Federico Pagliariccio (1927-1980) è il testimone luminoso di una sintesi esemplare di gratuità evangelica e competenza professionale. L’unione a Cristo, la fedeltà alla Chiesa, l’adesione all’Azione cattolica hanno alimentato un impegno eccezionale come medico chirurgo, trasformando il “suo” ospedale di Corinaldo (Ancona) in un punto di riferimento per l’intero territorio. Gratuità assoluta, centralità del malato, dedizione eroica fino alla morte prematura: ecco le ragioni di una testimonianza straordinaria di vita ordinaria, che merita di essere riconosciuta e onorata.
La biografia del giudice Rosario Livatino, ucciso in un agguato mafioso nel 1990, con la postfazione dell'Arcivesco di Agrigento, mons. Montenegro.
Ave propone la ristampa della biografia del giudice Rosario Livatino, ucciso in un agguato mafioso nel 1990 mentre si recava ad Agrigento per assolvere al suo delicato incarico di giudice a latere. Il 9 maggio 2021 è la data scelta da papa Francesco per la beatificazione del giudice ragazzino. Dichiarato martire in odium fidei lo scorso 22 dicembre, di Livatino il cardinal Montenegro – che ha curato la postfazione del libro Ave – ha detto: «Sarà il primo magistrato laico, impegnato in prima fila nella lotta alla mafia, a essere proclamato Beato e Martire». La data scelta per la beatificazione è fortemente simbolica: chi non ricorda il grido di condanna di Giovanni Paolo II contro la mafia, nella Valle dei Templi, il 9 maggio 1993?
Il volume ripercorre la straordinaria vicenda umana del Domenicano Henri Didon, protagonista delle origini del Cio, il massimo organismo sportivo internazionale, che contribuì a fondare a fine Ottocento con l'amico Pierre de Coubertin. Nell'ottica del rinnovamento del sistema educativo ai fini della formazione integrale della persona, Didon assecondò l'idea di Coubertin di utilizzare gli sport atletici nelle scuole. Questo fu solo l'inizio di un progetto, con radici tomiste, che ha visto nascere il famoso motto "Citius, altius, fortius", vera e propria "palestra di virtù".
Tornerà presto il sole, scriveva Carlo Bianchi ai propri familiari dal carcere milanese di San Vittore. In realtà, tale speranza per lui non si realizzerà e verrà fucilato a Fossoli il 12 luglio 1944. La sua testimonianza, tuttavia, è rimasta viva e oggi splende più che mai. Cresciuto nell'Azione cattolica e nella Fuci, durante gli anni della Seconda guerra mondiale si attiva per le persone povere e disagiate, per inserirsi poi nell'attività resistenziale con le Fiamme Verdi di Teresio Olivelli e con l'Oscar, un'organizzazione creata da alcuni sacerdoti per favorire l'espatrio di quanti erano braccati dai nazifascisti. Consapevole dei rischi che correva, continuò nella propria attività per porre le basi di un mondo migliore. Fino al sacrificio della vita.
Don Angelo Bughetti (1877-1935), apostolo della gioventù, ha dedicato la sua vita a un'educazione che unisce fede e carità, impegno sociale e formativo. Questo volume esplora il pensiero e l'eredità del sacerdote della Provvidenza, come fu definito, mettendoli in relazione con la sua comunità e con s. Giovanni Bosco, uno dei grandi santi sociali. Le parole di don Bughetti, ancora vibranti e moderne, ci invitano a riflettere su un percorso educativo che forma le coscienze e apre a una vita piena, inclusiva e solidale.
Il volume raccoglie in ordine cronologico i testi delle commemorazioni di Giuseppe Lazzati, tenutesi in questi anni in luoghi diversi e in momenti specifici: la celebrazione del funerale, il trigesimo, alcuni anniversari della scomparsa e la chiusura del processo di canonizzazione. La memoria viva di Giuseppe Lazzati è ripercorsa da Carlo Maria Martini, Eduardo Pironio, Lorenzo Bellomi, Piersandro Vanzan, Giuseppe Dossetti e molti altri suoi illustri amici ed estimatori, mettendo insieme così un testo di raro valore. I testi sono preceduti da una approfondita nota informativa su Lazzati, stesa con cura e passione da Armando Oberti che è il Postulatore della sua causa di canonizzazione. Le prime pagine del volume sono destinate quindi a coloro che ancora non conoscono la vita e le opere dl Lazzati, fedele laico indicato da molti come un chiaro esempio di santità laicale.
Chi non ha mai sentito parlare del giudice Rosario Livatino, ucciso dalla mafia il 21 settembre del 1990, sulla SS 640, mentre si stava recando ad Agrigento per assolvere al suo delicato incarico di giudice a latere all'interno del Tribunale del capoluogo agrigentino? Una vicenda drammatica e commovente, narrata con dignità a garbo da chi ha conosciuto da vicino il "piccolo giudice": la sua insegnante di lettere al liceo. Il piccolo giudice è oggi rieditato in una nuova edizione, che si pregia della postfazione dell'Arcivesco di Agrigento, mons. Montenegro.
A sessant'anni dalla scomparsa di Robert Schuman, il volume, curato da Edoardo Zin, ricostruisce la biografia, il pensiero e l'opera del politico francese, ritenuto uno degli ispiratori e dei principali artefici dell'integrazione comunitaria.
Attraverso gli scritti e i discorsi, che caratterizzano la seconda parte del libro, è possibile cogliere il progressivo maturare, in Schuman, dell'idea di Europa unita, condivisa con altri leader del suo tempo come l'italiano De Gasperi e il tedesco Adenauer.
Una eredità della quale si scopre la sorprendente attualità, accompagnata da una visione di politica come cammino di santità laicale.
Un testo utile anche per orientarsi nelle attuali vicende dell'Unione europea, messa alla prova dalla grande crisi economica.
La prefazione al libro è di Romano Prodi.
Benigno Zaccagnini, più volte ministro, assunse incarichi importanti all'interno della Democrazia cristiana, fino a diventarne segretario politico nella stagione degli "anni di piombo". Visse in prima persona i giorni drammatici del rapimento e dell'uccisione di Aldo Moro, al quale era particolarmente legato. Il volume ricostruisce in modo puntuale l'esperienza politica di Zaccagnini, attingendo alle fonti disponibili. I due autori le interpretano con accuratezza, con l'obiettivo di far emergere anche le radici più profonde dell'impegno di questa straordinaria personalità.