
A Cesare Beccaria (1738-1794), giurista, uomo di lettere, economista, non si deve solo l'abolizione della tortura. Il suo celebre trattato (1764) ebbe enorme fortuna nel mondo: Thomas Jefferson e i padri fondatori degli Stati Uniti lo lessero direttamente in italiano; in Francia incontrò l'apprezzamento di Voltaire e dei filosofi dell'Encyclopédie che lo tradussero. Questo sintetico profilo ne illustra la figura e l'opera, e ci ricorda come il riformismo beccariano abbia ispirato i governi illuminati, e posto le basi del diritto penale moderno.
A vent'anni era già un rivoluzionario di professione pronto per il Tribunale speciale fascista; a poco meno di trentacinque abbozzava il progetto di un federalismo europeo per il quale avrebbe lottato per il resto della vita. Nei riguardi della propria azione Altiero Spinelli nutriva ad un tempo orgoglio e timore che non ne rimanesse segno, così negli ultimi anni si decise a scrivere questo libro, che racconta la sua vita fino alle soglie del dopoguerra: la giovinezza, le prime letture, l'adesione al partito comunista, la scoperta dell'amore e del sesso, la cospirazione, i sedici anni di carcere e di confino, i primi passi dell'impegno per il federalismo europeo. Ne è risultata una "confessione" di rara intensità, dove le tessere dell'esperienza personale e politica sono ricomposte in un esemplare romanzo di formazione, una testimonianza che ha pochi eguali nella memorialistica del Novecento italiano.
Da sempre il suo nome è sinonimo di lotta per la libertà. Alla sua figura si sono ispirati film, serie televisive e perfino un balletto. Spartaco è il gladiatore che a capo di un esercito di schiavi ribelli nel I secolo a.C. tenne ripetutamente in scacco Roma, la più grande potenza militare del mondo antico. Fra storia e mito, le gesta e il ritratto affascinante di uno schiavo diventato icona della rivoluzione.
Imperatore fra il 117 e il 138 d.C, Adriano, grazie al suo grande talento politico e amministrativo, conseguì notevoli successi sulla scena sia interna sia esterna. Uomo pieno di contraddizioni, letterato, fervido ammiratore della cultura greca, ha lasciato traccia della sua grandezza nella Villa Adriana di Tivoli. Il volume ne ricostruisce la figura e ne racconta le imprese, collocandole sullo sfondo di Roma all'epoca del suo massimo splendore.
In confronto, Berlusconi era normale. Coi suoi doppiopetto, la sua faccia fintamente pensosa, la sua commovente devozione alla "bienséance". Ma Renzi? La camicia bianca con le maniche rimboccate, l'uso aggressivo dei social network, l'imitazione di Fonzie, la doccia gelata per i malati di SLA, l'eloquio infarcito di cool, smart e storytelling... In meno di un anno, Matteo Renzi ha cambiato lo stile e il linguaggio della politica italiana. Tra interviste, comizi, talk-show, libri scritti da lui o dai suoi ghost-writer, ce n'è ormai più che abbastanza per una fenomenologia: quella che Claudio Giunta ha affidato a questo saggio esilarante, spietato e, insieme, sorprendentemente simpatetico.
Napoleone fu figlio della Rivoluzione francese, e la sua straordinaria parabola è comprensibile solo in relazione a quell'evento, che egli a un tempo proseguì e liquidò. Il libro traccia un bilancio complessivo della figura di Napoleone stratega e statista, facendo il punto sulla sua azione politica e militare e su quel particolare regime autoritario-plebiscitario che fu il bonapartismo. Sono inoltre illustrate la dimensione europea dell'avventura napoleonica, le sue ricadute per l'Italia, e la fortuna che essa ha avuto nei due secoli successivi, nella cultura storica e politica come in quella letteraria.
Questo libro si può considerare la prima completa biografia politica di Alcide De Gasperi, la prima a tener conto, oltre che dei tanti contributi parziali e della memorialistica, di una ricchissima documentazione inedita degli archivi pubblici e dell'archivio privato di De Gasperi, solo in parte fino a oggi esplorato. Il resoconto copre tutto l'arco della vita di De Gasperi, iniziando dalla giovinezza nel Trentino austriaco, dalla formazione universitaria a Vienna, e dalla prima esperienza politica nel Parlamento austriaco. Seguono le pagine sulla Grande Guerra e sull'ingresso di De Gasperi nella vita politica italiana, che lo vedrà succedere a Sturzo alla guida del Partito Popolare. Dopo l'esilio vaticano nel Ventennio, con il dopoguerra la vita di De Gasperi si intreccia strettamente alla storia del paese. Divenuto presidente del Consiglio nel dicembre 1945, egli terrà costantemente quella carica fino al luglio del 1953. Sono gli anni in cui l'Italia fonda la nuova democrazia repubblicana, compie la sua ricostruzione, avvia un processo di riforme socio-economiche, getta le basi del suo sviluppo industriale, si inserisce nella rete delle alleanze atlantiche ed europee. Di questo processo De Gasperi è la figura direttiva centrale; Craveri ne analizza l'opera in tutti i suoi aspetti facendone emergere sia i successi sia le inevitabili contraddizioni.
Carlo Magno è una delle figure che più hanno segnato la storia europea. Grazie a lui una vasta parte dell'Europa, frammentata dopo le fine dell'impero romano, si trovò nuovamente riunita in un unico impero. Con una serie continua di campagne militari sanguinose e brutali, Carlo sottomise e cristianizzò a forza i sassoni, sconfisse i longobardi, riunificò le diverse tribù germaniche. Fu un combattente per la fede in difesa del cristianesimo e della Chiesa, e il papa lo ripagò incoronandolo imperatore. Con lui conobbe una rinascita anche la cultura; assetato di sapere, pur non sapendo scrivere promosse lo sviluppo di quella scrittura che tuttora usiamo. Nella sua Aquisgrana, dove amava darsi ai piaceri termali, raccolse attorno a sé e alla sua corte i più importanti poeti e pensatori del tempo. Alle molte e anche contraddittorie facce di Carlo Magno è dedicato questo racconto biografico.
Nell’anno santo 1600 Giordano Bruno, filosofo di fama europea, venne arso come eretico a Roma in Campo de’ Fiori. Dopo un periodo di oblio, l’800 vede in lui il martire dell’oscurantismo religioso, simbolo della libertà di pensiero e della tolleranza. Il libro ripercorre a ritroso la vicenda di Giordano Bruno, dalla combattuta inaugurazione del monumento in Campo de’ Fiori nel 1889 fino al processo e al rogo, restituendoci un personaggio enigmatico, capace di grandezze e miserie, di utopie politiche e di condotte spregiudicate, dedito alle arti magiche e insieme precursore del pensiero filosofico moderno.
Anna Foa ha insegnato Storia moderna nella Sapienza - Università di Roma. Con il Mulino ha pubblicato anche «Eretici» (20112) e «Andare per ghetti e giudecche» (2014).
Una vita leggendaria e una morte da eroina tragica: la figura di Cleopatra (69-30 a.C.) irradia fascino da sempre. La sua storia s'intreccia con le vicende della Roma del I secolo a.C. e con le biografie di grandi personaggi come Cesare e Marco Antonio. Insieme a quest'ultimo, costituì un impero che giunse a minacciare il predominio di Roma. Dopo la disfatta a opera di Ottaviano, Cleopatra sopravviverà nel mito, ispirando la letteratura e la pittura e in ultimo anche il cinema.
Il rapimento e l'assassinio per mano delle Brigate rosse, nel 1978, hanno finito per concentrare in quella fine tragica la memoria di Aldo Moro. Nell'intento di riscoprire nella sua interezza questo significativo protagonista della storia italiana, il libro ne tratteggia un profilo biografico completo: l'intellettuale, il giurista, il dirigente delle associazioni cattoliche, il costituente, il politico, lo statista. Moro fu il principale stratega del centro-sinistra e della "solidarietà nazionale", ma anche a lungo guida del governo e della politica estera italiana. La sua esperienza assunse un carattere drammatico non solo per il violento epilogo ma anche per la crescente difficoltà nel tenere assieme Stato e società, innovazione e tradizione, cambiamento e coesione, in un sistema sociale e politico messo a dura prova dalla transizione degli anni Settanta.
Figlia naturale del cardinale Alessandro Farnese, Clelia (1557-1613) sposa nel 1571 Giovan Giorgio Cesarini, gonfaloniere del Popolo romano. Sullo sfondo di una Roma festaiola quanto violenta, cinica e spregiudicata, la bellissima Clelia si muove tra un marito che la tradisce e un padre deciso a servirsi di lei per le sue aspirazioni alla tiara. Riuscirà a piegare questa figlia caparbia e indomita solo facendola sequestrare e rinchiudere nella Rocca di Ronciglione. Costretta a sposare in seconde nozze il marchese di Sassuolo, nel 1587 Clelia verrà "esiliata" nel feudo padano, da dove farà ritorno a Roma solo dopo l'assassinio del marito (1599). La storia di una donna ribelle e affascinante, un eloquente ritratto della corte papale e dell'aristocrazia romana negli anni della Controriforma.