
Communitybook è un libro di immagini, storie, aneddoti e curiosità per raccontare Roma e i suoi quartieri attraverso le persone che lì vivono e lavorano. 100 (+1) interviste e immagini dei protagonisti, 100 (+1) sguardi sul territorio descrivono l'essenza di un quartiere dove ogni giorno si muovono i protagonisti della tv e del cinema italiano, dove le vie dello shopping sono sempre gremite, dove ci sono importanti studi legali e noti professionisti. E insieme al presente si muove anche il passato: le botteghe storiche e le personalità del passato raccontano il quartiere com'era un tempo e com'è diventato oggi. Da Monte Mario alla via Trionfale, da via Candia fino a piazza Cavour e piazza Mazzini, e poi il lungotevere e i negozi dello shopping di via Cola di Rienzo e via dei Gracchi, i grandi viali di Prati che somigliano ai boulevard parigini e le imponenti statue del Palazzaccio: una carrellata di scorci e ricordi narrati da chi è legato emotivamente a questi luoghi. Una mappa illustrata aiuta il lettore a ripercorrere i luoghi più importanti della zona e quelli da conoscere assolutamente.
Questo volume illustra in una prospettiva cronologica e spaziale molto ampia le dinamiche della corte, della società e della politica internazionale della Roma dei papi in età moderna. I saggi qui riuniti affrontano diversi temi e momenti, problematizzando pratiche storiografiche consolidate e cercando di rispondere alle domande poste dalla ricerca storica più recente a proposito dei linguaggi, delle dinamiche di potere e della mobilità sociale. Sono indagate le istanze più nascoste della storia del papato, le complesse trame di governo, i numerosi e spesso concorrenti poli di potere e le minacce al corpo fisico e simbolico del pontefice. Le contraddizioni fra la dimensione universale del papato e la sua "italianità" sono esaminate nell'ambito dei più larghi mutamenti nei rapporti fra gli Stati con una proiezione non solo europea e mediterranea, ma anche nella duplice direzione delle Americhe e dell'Estremo Oriente. Nella "Roma dei papi" tante linee di studio si intrecciano e mostrano la profonda originalità della ricerca storica di Maria Antonietta Visceglia, che indica nella città del papa un attore indiscutibile di una storia globale.
Amata e ammirata nei secoli, visitata da milioni di persone, mai conosciuta fino in fondo, l'Urbe offre, a chi la vuole scoprire, un patrimonio inesauribile di racconti e di sorprese, ricco di trame ancora tutte da svelare. Dietro il Colosseo e davanti a San Pietro, dentro la Domus Aurea, oltre la Porta Latina, affacciata su piazza del Popolo o nel fresco dei giardini di palazzo Colonna: un labirinto di bellezza dove ci si può anche perdere. Camminare per la Città Eterna in compagnia di matrone e senatori, santi e imperatori, Papi e cardinali, Lanzichenecchi e fiumaroli, artisti di fama mondiale e popolani dalla battuta pronta. Sotto le basiliche, dietro le colonne, oltre le cupole e ai piedi delle rovine si nascondono strati e strati di storia che rendono Roma il centro del mondo. Per conoscere la Capitale nei suoi lati più celebri e in quelli meno noti, per le strade maestre e lungo itinerari segreti, una guida d'eccezione, Osvaldo Bevilacqua, che, con "Sereno Variabile", ha portato milioni di italiani alla scoperta dei gioielli del nostro Paese. E che per Roma nutre una passione profonda che alimenta ogni suo sguardo, ogni riga, ogni parola.
Su Roma tutto è stato scritto e tutto è stato detto. Ma la Città Eterna è come una persona: non la si conosce mai abbastanza, neanche dopo una vita insieme. Basta cambiare punto di vista: ad esempio scoprendola attraverso i luoghi e le storie più strane. Ci sono posti vistosamente bizzarri che stuzzicano interesse e curiosità a prima vista, come il mostruoso portone di Palazzo Zuccari, il fantasioso quartiere Coppedè, la misteriosa Porta Magica di piazza Vittorio o la macabra cripta dei Cappuccini a via Veneto. E poi ci sono luoghi e monumenti molto noti che nascondono storie strane, misteriose o leggendarie: quali segreti cela il Baldacchino di San Pietro? Che c'entrano i serpenti con l'omonima via? Non è forse insolito che una discarica sia diventata un monte o che la città dei papi sia l'unica ad aver dedicato una piazza a una prostituta? Perché a rifletterci bene, a Roma non c'è proprio niente di normale, tutto è strano, ogni cosa è insolita perché è una città unica prima ancora che eterna.
La storia di Roma racconta la parabola del più grande impero occidentale con la scrittura affilata che ha negli anni appassionato - e appassiona tutt'ora - i lettori di Indro Montanelli. Abile, la penna dell'autore ripercorre i rivolgimenti culturali e politici della società romana dalle sue origini al crollo dell'impero, unendo alla sempre precisa cronaca degli eventi, ritratti vivaci delle figure che di Roma hanno incarnato la storia. Il risultato è un racconto coinvolgente e scevro da accademismi, che invita a conoscere meglio il passato e, allo stesso tempo, a riflettere sul mondo contemporaneo. Dalle guerre puniche all'affermazione del Cristianesimo, dall'austerità di Catone al magnetismo di Giulio Cesare fino agli eccessi di imperatori come Nerone o Eliogabalo, dallo stoicismo delle origini alla decadenza del tardo impero; la Storia di Roma e i suoi protagonisti rivivono oggi in una nuova edizione che abbina le parole ironiche e pungenti della prosa montanelliana a splendide rappresentazioni artistiche, antiche e moderne, per una versione illustrata di un classico tra i più amati dai lettori.
«Il paradosso del Tevere è che lo abbiamo continuamente sotto gli occhi ma non lo conosciamo affatto». Così l’autore spiega nell’introduzione l’idea di partenza di questo libro. Il risultato è un viaggio sorprendente lungo la storia del fiume e di tutto ciò che lo riguarda. Si va dagli albori di Roma antica, quando le sue acque portavano le merci più diverse dal resto del mondo, ai tentativi dei nostri giorni di salvarlo dall’intreccio di competenze burocratiche che ne soffoca le potenzialità di rinascita. In mezzo, l’evento cruciale della costruzione degli argini che ha determinato, dopo l’ultima rovinosa alluvione, un mutamento profondo del suo rapporto con la città. Il testo è arricchito da numerose immagini che documentano visivamente la storia del fiume.
A guide to meditate 24 roman monuments with those who preceded us in faith.
These pages are based on the volunteer work of the young Ignatian Community “Pietre Vive” that for many years helped the tourists to pray in front of the works of art (see: http://pietrevive.altervista.org/).
The author also thanks: Father Leonardo Vezzani SJ (the University Chapel of Rome - Sapienza), Fr. Daniele Libanori SJ, and Don Andrea Lonardo (Diocesan Catechist Office of Rome) whose many insightful observations have been used.
Non c'è altra città «capitale» quanto Roma: enorme centro di potere nell'antichità e poi con la Chiesa universale. Eppure è con una maggioranza mediocre che il Parlamento dell'Italia unita il 23 dicembre 1870 vota il trasferimento della capitale da Firenze, secondo una volontà che era stata di Cavour, oltre che di Garibaldi e Mazzini. Capitale «inevitabile», ma fra invidie taglienti. Una immagine sempre contrastata: matrona e ladrona, civilizzatrice e corruttrice. Scelte urbanistiche errate e speculazioni voraci, anche vaticane, ne intasano il centro, segregano l'immigrazione tumultuosa. Capitale incompresa dagli intellettuali, difesa dal solo Gabriele D'Annunzio, più tardi da Antonio Cederna. «Un suk» per Goffredo Parise, «la morte» per Mario Soldati. Questa è la cronaca viva e sofferta di due secoli in cui Roma è cresciuta di 15 volte. Ingovernabile senza strumenti speciali.
Visit palaces closed to the public, admire exceptional works of art away from the touristic circuit, listen to a concert in a magnificent hidden oratory, have your dog or car blessed, puzzle over a rare catoptric meridian or a wonderful anamorphic fresco, discover the remarkable motorised Rubens, enter into the secrets of the Vatican, rediscover a lost Bernini masterpiece, say a prayer before an image of the Holy face of Jesus like that deposited on the moon in 1968, organism a dinner for two in a private palace, protect your throat from the rigors of winter…
Far from the crowds and the usual cliches, Rome is stilla. Reserve of well-concealed treasures only revealed to those who know how to wander off the beaten track, whether residents or visitors.
An indispensable guide for those who thought they knew Rome well, or who would like to discover the hidden face of the city.
Il Royal Institute of British Architects (RIBA), fondato a Londra nel 1834 come istituto culturale e professionale, ha raccolto immagini sin dal principio, allestendo una delle collezioni di fotografia d'architettura più estese al mondo. Il volume contiene una selezione critica fra le migliaia di positivi e negativi su Roma presenti tra i fondi del RIBA, privilegiando uno sguardo ampio, attento sia al dettaglio archeologico sia al paesaggio, passando per la scala intermedia dell'architettura. Eccezion fatta per alcune delle immagini conservate tra i fondi dell'Architectural Press Archive, sono proposti esclusivamente scatti di fotografi britannici, dalle origini del nuovo medium ai nostri giorni: James Anderson, Tim Benton, Richard Bryant, Ralph Deakin, Ivy e Ivor de Wolfe, Richard Pare, Monica Pidgeon e Edwin Smith. Nelle pagine del libro, studiosi ed esperti provenienti da ambiti diversi affrontano un tema complesso e interdisciplinare, muovendosi a più riprese tra architettura e arti visive. Marco Iuliano offre una panoramica del progetto e introduce la fotografia d'architettura a Roma; Gabriella Musto riflette sulla percezione storica del Vittoriano e sul suo ruolo nell'età contemporanea; Richard Pare fornisce un'analisi accurata delle origini della fotografia a Roma, mentre Owen Hopkins e François Penz considerano rispettivamente l'impatto della città sull'immaginazione degli architetti e dei cineasti. Valeria Carullo presenta la splendida collezione di fotografie RIBA prima della sezione catalogo, arricchita con saggi di Paolo Mascilli Migliorini, Nicholas Ray, Anton
L’epopea di piazza delle Vaschette, nel Rione Borgo di Roma, viene rilanciata grazie alle 10 brevi ricerche condotte dagli studenti educatori professionali e assistenti sociali della Libera Università Maria Santissima Assunta di Roma, nell’arco di otto anni (1992–2000). Il fascino di Borgo nasce dalle sue caratteristiche di “villaggio rurale” in area urbana, con i classici rapporti “faccia a faccia” degli abitanti. Situazione idilliaca, inquinata purtroppo dalla speculazione edilizia acuita dallo sconvolgimento socio–economico prodotto dall’anno giubilare e da altre manifestazioni di massa nel 2000. La ricerca — operativa — avvia un “lavoro di comunità” perché i pochi abitanti rimasti a Borgo, insieme a coloro che ne sono emigrati, possano contribuire alla rinascita soprattutto “culturale” del Rione.
Il Catalogo narra la storia di uno dei luoghi più leggendari e simbolici di Roma, il Capitolium, acropoli e roccaforte della città antica, abitato già prima della sua nascita e dove sorse il più importante dei suoi santuari, dedicato a Giove, Giunone e Minerva. Partendo dalla visione mitica e romantica che i diversi viaggiatori e artisti in visita a Roma, ebbero dell’Urbe sin dalla fine del XVI secolo, si esamina il percorso storico-urbanistico del Campidoglio attraverso rari documenti d’archivio, dipinti, sculture, plastici e opere conservate essenzialmente presso le collezioni capitoline. Pur segnato da un periodo di totale abbandono, iniziato con la caduta dell’impero romano e che lo rese selvaggio e inospitale, nonché funesto e tetro per via delle esecuzioni capitali che vi si volsero durante il Medioevo, il Sacro Colle risorse con l’arrivo della nobile famiglia dei Caffarelli alla metà del XVI secolo. Viene in seguito approfondito il periodo in cui i Prussiani si stabilirono in Campidoglio ampliando le loro proprietà con nuovi edifici e successivamente si illustrano i cambiamenti che furono messi in atto dopo la proclamazione di Roma Capitale d’Italia nel 1870. Liberato il colle dalla presenza teutonica con la fine della I Guerra Mondiale, ebbe inizio un fervido periodo di studi e indagini archeologiche volte alla riscoperta del Tempio di Giove e delle fasi più antiche della città, accompagnato da demolizioni e distruzioni che dovevano riportare alla luce il virgiliano immobile saxum, la Rupe Tarpea, simbolo sacro dell’origine stessa di Roma. L’ultima parte del catalogo è infatti dedicata a una storia dei più recenti scavi che si sono eseguiti in Campidoglio, con particolare riferimento agli importanti ritrovamenti emersi sull’area del Belvedere Tarpeo e che hanno restituito oltre a strutture della prima età imperiale, un cospicuo numero di terrecotte architettoniche dipinte e di scultura fittile riconducibile alla decorazione della fase originaria di fine VI secolo a.C. del Tempio di Giove.