
Questo volume fa parte dell'opera "Storia della Chiesa" del Fliche-Martin. Una monumentale raccolta di 36 tomi (25 volumi) che affronta tutti i 20 secoli del cristianesimo. Iniziata in Francia da Augustine Fliche e Victor Martin, sospesa nei tempi del Concilio, è ora completata in Italia dalle Edizioni San Paolo. All'opera, unica per l'accurato aggiornamento e il rigore scientifico, hanno collaborato i maggiori esperti della Storia della Chiesa. Indispensabile per ogni biblioteca che si rispetti.
Questo volume fa parte dell'opera "Storia della Chiesa" del Fliche-Martin. Una monumentale raccolta di 36 tomi (25 volumi) che affronta tutti i 20 secoli del cristianesimo. Iniziata in Francia da Augustine Fliche e Victor Martin, sospesa nei tempi del Concilio, è ora completata in Italia dalle Edizioni San Paolo. All'opera, unica per l'accurato aggiornamento e il rigore scientifico, hanno collaborato i maggiori esperti della Storia della Chiesa. Indispensabile per ogni biblioteca che si rispetti.
Questo volume fa parte dell'opera "Storia della Chiesa" del Fliche-Martin. Una monumentale raccolta di 36 tomi (25 volumi) che affronta tutti i 20 secoli del cristianesimo. Iniziata in Francia da Augustine Fliche e Victor Martin, sospesa nei tempi del Concilio, è ora completata in Italia dalle Edizioni San Paolo. All'opera, unica per l'accurato aggiornamento e il rigore scientifico, hanno collaborato i maggiori esperti della Storia della Chiesa. Indispensabile per ogni biblioteca che si rispetti.
Questo volume fa parte dell'opera "Storia della Chiesa" del Fliche-Martin. Una monumentale raccolta di 36 tomi (25 volumi) che affronta tutti i 20 secoli del cristianesimo. Iniziata in Francia da Augustine Fliche e Victor Martin, sospesa nei tempi del Concilio, è ora completata in Italia dalle Edizioni San Paolo. All'opera, unica per l'accurato aggiornamento e il rigore scientifico, hanno collaborato i maggiori esperti della Storia della Chiesa. Indispensabile per ogni biblioteca che si rispetti.
Questo volume fa parte dell'opera "Storia della Chiesa" del Fliche-Martin. Una monumentale raccolta di 36 tomi (25 volumi) che affronta tutti i 20 secoli del cristianesimo. Iniziata in Francia da Augustine Fliche e Victor Martin, sospesa nei tempi del Concilio, è ora completata in Italia dalle Edizioni San Paolo. All'opera, unica per l'accurato aggiornamento e il rigore scientifico, hanno collaborato i maggiori esperti della Storia della Chiesa. Indispensabile per ogni biblioteca che si rispetti.
Vengono innanzitutto esaminati i pontificati di tre pontefici del periodo: Giovanni XXIII (G. Alberigo), Paolo VI e Giovanni Paolo I (A. Acerbi). Viene poi l'analisi del concilio studiato e presentato da R. Aubert. Tra le numerose interpretazioni Aubert preferisce quella di una sostanziale continuità nell'opera di due papi del concilio. Mentre Giovanni ebbe il merito della convocazione e dello slancio profetico, Paolo VI ha dato un apporto decisivo con la sua volontà di rinnovamento, con la sua tenacia nelle riforme istituzionali. Ai due pontefici che seppero circondarsi di buoni collaboratori (presentati da J. Grootaers) si deve se il concilio seppe superare momenti di grave tensione nella preparazione, nello svolgimento, negli anni dell'applicazione.
Questo secondo tomo riguarda il modo in cui il Concilio Vaticano II ha modificato la vita della Chiesa. L'assise ebbe un'immediata ripercussione sulla vita della Chiesa con una serie di riforme istituzionali: conferenze episcopali (G. Feliciani); i consigli diocesani e parrocchiali (J.I. Arrieta), i seminatori, il clero e le congregazioni religiose (M. Guasco); le organizzazioni laicali (G. Vecchio). Naturalmente il concilio non nasceva dal nulla. Vi erano nella vita della Chiesa delle correnti riformatrici che sfociarono nell'assise conciliare e da questa ricevettero nuovo impulso. Nel volume vengono presentati: la riforma liturgica (L. Della Torre); il rinnovamento biblico (M. Pesce); il cammino della teologia (R. Gibellini); l'ecumenismo (E. Fouilloux).
L’ultimo volume della monumentale Storia della Chiesa di Fliche-Martin, che contava fino ad ora 25 volumi pubblicati negli ultimi 20 anni.
Il presente volume sviluppa la storia della Chiesa contemporanea, dal 1978, anno della elezione al soglio pontificio di Giovanni Paolo II fino ad oggi.
I contributi degli autori sono suddivisi per aree geografiche: I primi anni di Giovanni Paolo II (Joseph Ratzinger), America del Nord (Chester L. Gillis), America latina e Caraibi (Gianni La Bella), Africa subsahariana (Richard Gray), Medio Oriente e Africa del Nord (Antoine Sfeir), Asia e Oceania (Agostino Giovagnoli), Europa Occidentale (Jean-Dominique Durand), Europa Orientale (Roberto Morozzo della Rocca), La chiesa italiana dopo il Concilio (Marco Impagliazzo), La Chiesa e i media (Silvio Sassi), Le prospettive del cristianesimo nel XXI secolo (Andrea Riccardi).
Elio Guerriero è nato a Capriglia (Avellino) nel 1948. Ha studiato teologia e filosofia ed è direttore della rivista Communio. Ha scritto la prima biografia di Hans Urs von Balthasar, San Paolo, Cinisello 1991 (tradotta in 4 lingue) ed ha pubblicato numerose altre opere. Ha curato l’edizione italiana della Storia della Chiesa diretta da A. Jedin ed ha portato a compimento per la San Paolo la collezione del Fliche-Martin.
Marco Impagliazzo è professore associato di storia contemporanea all’Università per stranieri di Perugia. È studioso del fenomeno religioso in Europa e dei rapporti tra cristianesimo, ebraismo e islam nel Mediterraneo in epoca contemporanea. È editorialista de L’Osservatore Romano; è stato consulente storico del Comitato del Grande Giubileo del 2000.
Lo studio dell'espulsione dalla Spagna dei cristiani discendenti dai mori (1609-1614) si intreccia con la questione della figura controversa di Juan de Ribera, arcivescovo di Valencia santificato nel 1960, che in essa ebbe un ruolo di primo piano. Egli esercitò pressioni a favore della misura contro battezzati - compresi minori incolpevoli - su Filippo III e sugli uomini più influenti del governo, quando, tra Cinquecento e Seicento, la Chiesa sembrava muoversi in tutt'altra direzione cercando di favorire la diffusione universale del messaggio cristiano. Nell'accostarsi a questi temi largamente dibattuti nel corso dei secoli, soprattutto dagli storici spagnoli, Giovanna Fiume ricava una prospettiva peculiare attraverso l'esame della causa di canonizzazione, ricostruita nel confronto della documentazione vaticana con quella prodotta a Valencia (è riportato in Appendice il Memorial data al Papa dai postulatori della causa). Crocevia tra storia giudiziaria, storia della Chiesa, storia politica e storia delle devozioni e dei culti, il processo di canonizzazione si rivela fonte preziosa e versatile: avviatosi all'indomani della morte di Ribera, mentre, espulsi i moriscos di Valencia, si proseguiva con quelli degli altri regni, fa emergere, accanto alle caratteristiche di una santità discussa - sulla quale si espresse a metà Settecento la stessa Congregazione del Santo Uffizio muovendo al prelato accuse pesanti -, l'intrico delle relazioni internazionali tra Vaticano e Spagna, espressione delle battaglie politiche e dottrinali dell'epoca. A celarsi dietro queste vicende, quasi come deus ex machina, è la ragion di Stato alla quale sembra sottostare persino la gloria degli altari.
"Le due ultime opere biografiche di spessore su Giovanni Calvino scritte da autori italiani risalgono alla prima metà del secolo scorso. Nel 1934 Renato Freschi pubblicò un poderoso lavoro in due volumi, premiato dalla Regia Accademia d'Italia. Tredici anni più tardi usci postumo il corso universitario del professor Adolfo Omodeo a cura di Benedetto Croce," Le biografie, oltre a risentire comprensibilmente dell'idealismo del tempo, tendono entrambe a sfumare la distinzione tra persona e pensiero, immolando cosi la vicenda umana del Riformatore sull'altare della sua dottrina, compresa e descritta in modo sistematico. Da queste emerge dunque la personalità di un Calvino rigido e inflessibile cosi come viene interpretata la sua teologia da parte dei due autori. Entrambi riconoscono nella figura di Calvino una delle chiavi di volta della modernità occidentale, ma distogliendo il loro interesse da una serie di questioni religiose che egli aveva proclamato, creduto e vissuto come essenziali. A sua volta l'opera di Giorgio Tourn rappresenta una vivace e rapida sintesi della vita e del pensiero del Riformatore, purtroppo compressa nell'alveo benemerito, ma limitante, del testo di larga divulgazione.' Allo stesso Tourn si deve, oltre che vari studi di ottimo livello sul teologo francese, quella che è ancora l'opera imprescindibile per la conoscenza di Calvino nell'ambito culturale italiano: la curatela dell'edizione dell'Institutio calviniana in italiano." (Dall'Introduzione)

