
Spunti di riflessione sulla natura del canto, particolarmente preziosi per chi si dedica al servizio del canto liturgico.
Il libro raccoglie le relazioni delle grazie ottenute per intercessione della monaca passionista madre Leonarda Boidi (Quargnento 1908 - Alessandria 1953), di cui è in corso il processo di beatificazione.
Diversus in latino significa "voltato" in altra direzione. Purtroppo, però, è uso comune intendere "diverso" come "contrario", "opposto", e in alcuni casi addirittura "deviante" o "sbagliato". È innegabile che esistano diversità, ma è altrettanto ovvio che non si possa considerare la propria singola visione del mondo come l'unica e "la" giusta. Bisogna accettare e convivere con tutte le differenze, e questo rappresenta non un limite, bensì la vera ricchezza del nostro mondo. Un'opportunità per scoprire e discutere sulle diversità ci è data dal festival denominato appunto "Uguali-Diversi", il cui intento non è quello di fornire risposte, ma semplicemente di "aiutare a porre correttamente le domande". Ne è nata anche una collana, voluta dal Comune di Novellara e da Aliberti editore, che raccoglie gli interventi di personaggi noti e studiosi sul tema dell'integrazione e della necessità del confronto in un momento storico come il nostro, di rapide trasformazioni.
L'amore è tra i grandi malati del nostro tempo. Se guardiamo con onestà a noi stessi e alle nostre avventure sentimentali, quanti pasticci, quante debolezze, quanti tradimenti, quanta fragilità ...Eppure, amare deve essere ancora possibile! Amare è l'origine, il senso, la strada, il destino. Amare è ciò per cui siamo stati creati.
Il testo, destinato algi adolescenti, offre rilessioni a partire dalla Parola di Dio.
Una piccola antologia con i pensieri di Santa Veronica Giuliani sulla fede.
Un laico scrive a un prete e un vescovo a un laico. Con taglio diretto, personale si narra il sentimento cristiano di stupore e gratitudine di fronte al mistero insondabile dell'amore del Padre. Dalla bellezza della chiamata, al mistero dell'eucaristia, al segno misericordioso della penitenza e della riconciliazione. Ma esiste uno stile "giusto" nelle relazioni tra preti e laici? Queste due lettere rinnovano corresponsabilità, comunicazione e speranza. Per coltivare una profondità interiore che nasce da un buon rapporto con se stessi e da una vita di comunione. Per essere, infine, lanterne e scintille. In un unico abbraccio: cielo e terra, eternità e storia.
Parole di profonda sapienza sulla chiesa che esprimono un'ardente passione per una comunità cristiana fedele al Signore risorto e testimone nel mondo del Dio amico degli uomini.Un accorato appello per una chiesa viva, consapevole, autentica: una chiesa dal volto materno, in cui ogni uomo deve poter scorgere l'infinita misericordia di Dio.
Descrizione dell'opera
L'autore si propone di offrire uno sguardo intorno alla crisi di fede, oggi al centro delle preoccupazioni di molti, e indicare dei punti di luce in quella che a prima vista potrebbe sembrare la scena di un disastro: «in particolare spero di evocare la permanente novità di Cristo quale luce per il mondo di oggi e di suggerire strade attraverso le quali comunicare questa luce, aiutare la gente a raggiungere l'asciutto, sana e salva».
Accanto alla necessità di un nuovo linguaggio per comunicare la fede al mondo contemporaneo, si pone per il credente la sfida di immaginare una differente qualità dell'impegno cristiano, un modo meno 'addomesticato' di dar ragione del Vangelo.
Il testo prosegue la collana di formazione per giovani universitari, avviata con A. Matteo, Onora la tua intelligenza. Lettera a un giovane studente, E. Salmann, Scienza e spiritualità. Affinità elettive e R. Repole, Il gusto del pensiero. Lettera a un giovane studente.
Sommario
Presentazione (M. Crociata). Introduzione. Un complesso contesto culturale. Un oceano feriale. Con correnti pericolose. Dal pre-moderno al moderno. La scena postmoderna. Vulnerabilità e speranza. Quale secolarizzazione? Una parabola per il nostro tempo. Il triangolo delle tre "d". Sbloccare uno spirito di apertura. Centralità della decisione. Coraggio di essere differenti. Il dramma dell'immaginazione. "Praticare" la religione. Paralisi sulla soglia. Una vitalità a caro prezzo. Verso una catechesi cristiana. Conclusione: verso un linguaggio degno (di Dio). Breve bibliografia. Ringraziamenti.
Note sull'autore
Michael Paul Gallagher, gesuita irlandese, ordinato nel 1972, è stato docente di letteratura moderna all'Università Nazionale di Irlanda a Dublino fino al 1990, aiutante di studio presso il Pontificio Consiglio per la Cultura dal 1990 al 1995. Professore di teologia fondamentale alla Pontificia Università Gregoriana dal 1995 al 2005, dal 2005 è decano della facoltà di teologia presso la medesima università. Tra le sue pubblicazioni in italiano: Parlare di Dio all'uomo postmoderno. Linee di discussione, Pouppard, Roma 1994; Una diagnosi del nostro tempo, Queriniana, Brescia 1998; Fede e cultura: un rapporto cruciale e conflittuale, S. Paolo, Roma 1999; La poesia umana della fede, Paoline, Milano 2004.
«Certo, gli interrogativi problematici delle persone del medioevo: "Chissà se ho vissuto bene" o "Andrò in paradiso?" sono spariti, ma noi siamo prigionieri del peso di un'imposizione. Essere felici, prima era una possibilità, ora è un dovere! E purtroppo non c'è più posto per chi non ci riesce, per chi deve fare i conti con delusioni e disgrazie» (dall'Introduzione).
Che significato ha parlare di felicità nella società del benessere e della pubblicità che promette tutto e subito, nella società dello sballo e delle emozioni forti? E come può parlare di felicità la Chiesa, con i suoi divieti, le sue penitenze e la perenne presenza della croce?
Il cardinale Danneels parla di felicità per far riflettere sul mondo in cui viviamo, sui rapporti che abbiamo con le persone, su quale concetto di cristianesimo abbiamo interiorizzato.
Sommario
Introduzione. 1. Felicità e infelicità secondo la sapienza umana. 2. La concezione della felicità oggi. 3. E la vera felicità?
Note sull'autore
Godfried Danneels è vescovo dal 1967, arcivescovo di Malines-Bruxelles dal 1979, cardinale dal 1983; è membro del Consiglio della II Sezione della Segreteria di Stato e delle Congregazioni per le Chiese orientali, per il Culto divino e la disciplina dei Sacramenti, per l'Evangelizzazione dei popoli e per l'Educazione cattolica. Fra le sue numerosissime opere tradotte in italiano, ricordiamo: Fede cristiana e ferite dell'uomo contemporaneo (Casale Monferrato 1986), Lettera ai giovani (Torino 1991), Le beatitudini del cristiano (Leumann 1992), Aggiungi un posto per Dio nella tua famiglia (Leumann 1992), Chi è Dio per te? Risposte del cardinale alle domande dei giovani (Leumann 1992), Messaggeri della gioia (Milano 1992), Cristo o l'Acquario: l'Anticristo è già fra noi? (Bergamo 1992), Non c'è domenica senza venerdì. Croce, sofferenza e sacrificio (Milano 1993), Oltre la morte. Reincarnazione o risurrezione? (Roma 1996), La verità vi renderà liberi. Tre parabole della misericordia (Roma 1997), Dio è più grande del nostro cuore. Redenzione, speranza, amore (Roma, 1998), Le stagioni della vita (Brescia 1998), Rallegrati, Maria. Meditazioni e preghiere sui misteri gaudiosi del tempo di Natale (Padova 1999), Dio, a che serve? Il cardinal Godfried Danneels dialoga con i giovani sulla vita e sulla fede (Milano 2004), Perdonare. Sforzo dell'uomo, dono di Dio (Cinisello Balsamo 2006), Sperare. La società depressa (Cinisello Balsamo 2006).