
Traduzione degli articoli francesi di Michelina Tenace.
E' una raccolta di scritti di Olivier Clément sulla bellezza e sull'arte. Il rapporto tra bellezza e fede è ambiguo. Un monoteismo rigidopuò denunciare nella bellezza un'idolatria. Ma la fede, liberandosi dal moralismo, può vedere nella bellezza il modo più idoneo per cogliere l'unità, per esprimere e comunicare tutta la profondità e l'ampiezza dell'esistenza. La fede può, soprattutto, trasfigurare la bellezza. Dappertutto, il Creatore e la sua creatura si incontrano in una bellezza non di possessione, ma di comunione. Dappertutto la liturgia abbozza un'arte globale, in cui anche l'estetica diventa contemplazione.
Indice: La fede e la bellezza * A proposito della bellezza. Crisi e promesse * L'arte e la fede * Piccola introduzione alla teologia dell'icona * La bellezza imitazione di Cristo * "La comunione che produce bellezza" * Trasfigurazione * Per una teologia della bellezza * Il Nome e il Volto splendore del Bello.
Una raccolta di preghiere, fatta per chiunque voglia intessere con il Dio cristiano un serio dialogo di amore che abbraccia tutte le dimensioni della vita. Prefazione di S.E. Mons. Ignazio Sanna
Un romanzo su Gesù di Nazareth
Nata il 15 luglio 1850 a S. Angelo Lodigiano da una famiglia di agricoltori, aveva assorbito, dall'ambiente e dalle persone a lei vicine, una fede autentica quotidianamente vissuta. Fu educata alla fermezza ed alla fedeltà ai principi della fede nell'obbedienza alla Chiesa e ai suoi rappresentanti e la sua fede divenne per lei uno stile di vita, animato sempre e alimentato dal desiderio di trasmettere ad altri la ricchezza della conoscenza di Cristo e del suo messaggio d'amore e di salvezza. Come insegnante ebbe di mira sempre la formazione della persona, curando lo sviluppo dei valori umani e cristiani con il metodo della semplicità e della chiarezza, nel rispetto degli altri che cerca di convincere non di imporre. Il suo ardore missionario non conosce altri confini che quelli inerenti ai limiti della nostra natura umana e la sua attività si espanse, oltre che in Europa, nei territori del Nord, Centro e Sud America. Nel 1950, Pio XII la proclamò Celeste Patrona degli Emigranti.
Un itinerario per scoprire la propora vocazione, facendosi piccoli come Zaccheo.
Nel libro un giovane veneto del nostro tempo alle prese con problemi di salute. E alle prese con le cose del mondo, naturali e soprannaturali: il dolore, inspiegabile prodigio, la grazia divina, manifestatasi attraverso intercessioni eccezionali: la Vergine Maria, San Pio da Pietrelcina.
Una storia di non ordinaria quotidianità raccontata in presa diretta dal protagonista: senza enfasi, senza magniloquenza; si direbbe quasi "alla francescana", cioè in maniera semplice e scorrevole.
Non diversamente, peraltro, poteva essere raccontata quella esperienza pastorale non limitata a quell'evento particolare dell'operazione neurochirurgia, perché c'è stato un "seguito"…che continua, all'insegna di una domanda che dal protagonista si dilata e può riguardare ciascuno di noi: che cosa vuole il Signore da me?
Una raccolta delle uniche poesie scritte dall'Abbe Pierre in tutta la sua vita. Un quaderno scritto a mano, in francese, riemerge dopo tanti anni. Contiene poesie, le uniche poesie scritte dall'Abbe Pierre in tutta la sua vita. Sono nate durante lunghe notti insonni; erano 'grida' di collera, di passione, di fede". Foglie sparse. Forse e stato il vento a portarle sin qui. In questo libro sono raccolte, tradotte, amate. Ma queste foglie sono destinate a volare di nuovo. Cosi potranno arrivare al cuore di ciascuno di noi. "
Raccolta delle prediche che Padre Giovanni Vannucci teneva nella piccola chiesa delle Stinche. Quando padre Giovanni Vannucci chiudeva la Bibbia e cominciava a raccontarla, qualcuno, senza farsi vedere, accendeva un registratore. Era un clic quasi impercettibile, eppure si sentiva nella piccola chiesa delle Stinche dove si muoveva solo il fiato dei presenti: era il tasto che accendeva il futuro, quello che una volta premuto avrebbe portato padre Giovanni a parlare ancora. Questa volta per noi. Ora le sue prediche sono trascritte in questo libro.
In questo libro l'autore riesce a comunicare, tramite una scrittura tesa tra poesia e prosa, quell'itinerario dell'anima che lo ha condotto dalle fiammate anticlericali a una serena e vibrante accettazione della bontà di Dio che si rivela sia nella creazione sia nella "caccia d'amore" alla sua creatura in apparenza dispersa nel mondo e nella storia.
"Se si chiede a Peppino: chi è l'autore del libro? Ti parla, appassionatamente, del vero Autore. E convince. Perché ti pone subito di fronte al mistero ineffabile delle relazioni più profonde e concrete che esistono tra Dio e l'uomo."