
Come fare per liberarsi dai pensieri che turbano? "Quest'opera vuole essere, umilmente nelle tue mani, caro amico, un piccolo trattato contemplativo e attivo per aiutarti a trovare la pace interiore, l'hesychia" (dall'Introduzione). Sull'esempio dei Padri del deserto, l'autore invita il lettore a lasciare che Dio respiri in lui, come ossigeno indispensabile alla sua sopravvivenza, per arrivare all'hesychia, termine greco che significa tranquillità, calma, riposo, pace, dolcezza, silenzio interiore, solitudine. Si tratta di una specie di medicina per l'anima, capace di far cambiare lo sguardo sui pensieri negativi che rovinano i giorni e ritrovare la serenità interiore.
Descrizione dell'opera
Fatti drammatici della cronaca e della vita quotidiana ripropongono ogni giorno come il perdono sia qualcosa di difficile, al limite delle possibilità umane.
Esistono tuttavia molti equivoci sull'idea di perdono, che complicano ulteriormente un percorso già molto arduo: perdono non è dimenticare, non è negare i fatti, non è scusare, non è riconciliazione automatica e neppure rinuncia alla tutela di un diritto leso, riguardando la persona e non l'atto.
Il perdono ha i suoi tempi, psicologici ancor prima che spirituali, ed è un dono di grazia. Dopo aver ricondotto il perdono all'interno di una corretta visione, l'autore accompagna a conoscere la "carta d'identità" del Dio misericordioso, amorevole e materno, che aiuta a rialzarsi chi è caduto, che è pace e riconciliazione.
In un mondo che spesso privilegia la vendetta e la volontà di punizione, il testo è strumento prezioso per affrontare la complessa problematica e comprenderla alla luce della Parola di Dio e della vocazione cristiana.
Sommario
I. Difficile e necessario perdono. II. Perdono impossibile? III. Modi diversi di rifiutare il perdono. IV. Perdono e falsi perdoni. V. Le grandi tappe del perdono. VI. La tenerezza misericordiosa di Dio. VII. Gesù, volto del perdono di Dio. VIII. Il perdono: dono dello Spirito del Cristo pasquale. IX. Il perdono creatore. X. Fino a che punto bisogna perdonare? XI. Il perdono è l'apice della giustizia. XII. La parabola del padre misericordioso. XIII. La confessione aiuta l'uomo a crescere senza umiliarlo. XIV. Testimoni e creatori di riconciliazione. XV. Il sacramento della crescita pasquale. Preghiera.
Note sull'autore
MICHEL HUBAUT è francescano, conferenziere, animatore di ritiri e incontri spirituali; ha lavorato a lungo nei media ed è ora responsabile del santuario delle Grotte di Sant'Antonio a Brive-la-Gaillard. Ha pubblicato decine di volumi di spiritualità, tra cui Non disperare mai, EDB, Bologna 2010.
Il libro, scritto a quattro mani da un gesuita e da una clarissa, va al cuore della vita cristiana a partire dalla vocazione monastica, «punto di riferimento per tutti i battezzati», come ha affermato Giovanni Paolo II nell'«Orientale lumen», e «sintesi emblematica del cristianesimo».
Questo libro vuole essere un aiuto per tutti coloro che si trovano ad affrontare il dolore e per coloro che hanno a che fare con persone che soffrono. Si propone di fornire degli spunti per vivere fino in fondo questa esperienza che fa parte della nostra vita e farla diventare motivo di crescita. Non esistono direttive particolari o modi corretti o scorretti per vivere il dolore; in questo libro, tuttavia, il lettore troverà un percorso capace di parlare direttamente al cuore.
Joan Guntzelman ha conseguito un Ph. D. in psicologia presso l’Università del New Mexico e un master in psicologia clinica presso l’Università Xavier di Cincinnati. Ha scritto numerosi articoli e vari libri che trattano il problema del lutto e del dolore che ne consegue, tra cui 124 preghiere per coloro che aiutano le persone nella sofferenza.
In qualità di assistente presso il dipartimento di psichiatria della facoltà di medicina dell’Università del New Mexico e di consulente con una clientela privata, Joan Guntzelman tiene spesso conferenze e seminari a professionisti in campo medico e a persone che devono affrontare il dolore di una perdita e fare i conti con gli stress del mondo del lavoro. Dirige inoltre Ring Lake Ranch, un centro di accoglienza aconfessionale e no-profit sulle Wind River Mountains del Wyoming, dove si tengono seminari e incontri di rinnovamento spirituale. Vive ad Albuquerque, New Mexico.
La riflessione di Comastri procede con sapienza tra le sabbie mobili di una parola consumata e spesso sinonimo di “assenza di regole”. La libertà, infatti, è incomprensibile senza una sapienza che la spieghi e la orienti e la collochi all’interno di una trama che le dia un significato: come una nota musicale, che fa parte di un’unica canzone; come una parola che forma, insieme ad altre parole, un unico discorso; come una pietra che, con altre pietre, tiene in piedi un’unica casa. Il sottotitolo indica la strada della riflessione che impegna direttamente il lettore in una svolta personale per il mondo.
Angelo Comastri, arcivescovo di Loreto, è autore di numerosi volumi di spiritualità, liturgia e meditazione. Presso le Edizioni San Paolo ha pubblicato Dio è amore (20032), Dov’è il tuo Dio? (2003), La firma di Dio (20042) e Come andremo a finire? (2004).
"Fratello, sorella! Se hai una lacrima negli occhi, se hai un singhiozzo nascosto, se hai un lamento sulle labbra, se hai un lutto o un affanno nel cuore, non perdere il coraggio, non vacillare nella fede e non stancarti di attendere: Gesù ritornerà e tutto si compirà secondo la sua parola: «Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli». Si tratta soltanto di attendere ancora un poco: e Lui arriverà". Monsignor Angelo Comastri, arcivescovo di Loreto, è autore di numerosi volumi di spiritualità, liturgia e meditazione.
Una breve presentazione della vita e della spiritualità della Beata Maria Pierina De Micheli (1890-1945), suora della congregazione Figlie dell’Immacolata Concezione di Buenos Aires, e una serie di suoi pensieri commentati per l’occasione da Nicola Gori.
Destinatari
Per chi vuol conoscere o approfondire la figura della Beata Maria Pierina De Micheli.
L’autore
Nicola Gori, laureato in lingue e letterature straniere presso l’Università di Firenze, collabora con la Cattedra di Letteratura spagnola della Facoltà di Lettere e Filosofia ed è corrispondente dell’Osservatore Romano. Studioso appassionato degli autori mistici, ha pubblicato numerosi libri in questo campo. È anche autore di premiati racconti e poesie.
Due studi che illustrano due aspetti della poverta: uno di carattere psicologico-antropologico, l'altro dai contenuti piu strettamente francescani.
Una testimonianza di fede e comunità. Con ironia e sincerità don Giorgio Ronzoni racconta la sua esperienza attraverso il tremendo incidente d'auto, la paralisi quasi totale e il ritorno, nonostante tutto, alla sua parrocchia.
Il testo raccoglie alcuni degli editoriali scritti mensilmente dall'autore, negli ultimi sette anni, per il Messaggero di Sant'Antonio. Il titolo vuole sottolineare che nelle notizie è sempre possibile andare in cerca della Notizia; e soprattutto intende affermare che la Notizia di Dio (Il Vangelo) è una grande occasione che gli uomini hanno a disposizione per conoscere meglio se stessi e il proprio destino, per capire quali informazioni hanno anche l'indiscussa dignità di notizia e quindi sono utili per vivere meglio.
"In passato mi sembrava che ogni cosa fosse solo per me: è tutto come allora, ogni emozione è rimasta al suo posto. Io no. Gli esiti di una banale influenza hanno cambiato radicalmente la mia esistenza. Ho dovuto riorganizzare la mia vita con l'illusoria sensazione che si trattasse di una situazione provvisoria e che ieri sarebbe tornato ad essere oggi." (Roberto Rapaccini)
Con appassionanti riflessioni, Paolo Grieco si è interrogato sulla sua ricerca di Dio, un Dio a volte vicino ma spesso irraggiungibile. Analizzando la sua vita, si è posto domande sul dolore provato e osservato nel mondo, con l'aiuto di Carlo Bo, Piero Gheddo, Gianfranco Ravasi, Ferdinando Castelli, Ermanno Olmi e Mario Luzi, dei libri e della musica. Un testo che rende partecipi tutti - anche i non credenti - nella ricerca di Dio in un percorso faticoso, avvolto sovente dalla nebbia, ma con improvvisi squarci di luce e di speranza.

