
In questo libro Fabio Rosini, partendo dai contenuti delle lezioni tenute presso la Pontifica Università della Santa Croce, e grazie alla sua grande esperienza pastorale, esplicita la relazione viva tra la Sacra Scrittura e la trasmissione della fede, approfondendo le criticità e gli aspetti essenziali relativi al modo con cui la Chiesa annuncia la salvezza e genera alla vita nuova.
È la storia di una coppia straordinaria di medici missionari: la canadese Lucile Teasdale e l'italiano Piero Corti, che si conoscono a Montreal nel 1955. I due giovani si rivedranno a Marsiglia nel 1960, quando Lucile accetterà l'invito di Piero a seguirlo in Uganda dove lui, medico pediatra, appartenente a una famiglia dell'alta borghesia lombarda, sogna un ospedale. Di M. Arseneault.
Diviso in tre parti (una prima parte di carattere biografico, una seconda costituita da un'analisi della situazione storica della modernità e una terza più teologica), questo libro, di F. Damour, presenta l'itinerario spirituale e teologico di Olivier Clément, definito dall'autore testimone di un cammino possibile: il cammino che porta all'incontro con il Cristo risorto che trasfigura la nostra storia personale. Clément, con i suoi scritti, si pone al cuore di un percorso che attraversa tutte le questioni della modernità: dall'ateismo al posto del corpo, dal problema della morte al legame perduto con il cosmo, dalla terra alla bellezza. La sua teologia infatti è quella di un cristianesimo della Risurrezione, liberato da ogni ideologia, che ci riapre alla terra, al corpo, alla bellezza, di un cristianesimo cioè dinamico e creatore. Sono queste le tre grandi preoccupazioni dove sono in gioco, nello stesso tempo, il superamento della modernità e l'incontro planetario delle culture. Conoscere questo autore significa conoscere le contraddizioni della modernità e soprattutto avere la chiave di lettura di queste contraddizioni. Significa anche entrare in un mondo del tutto diverso dal nostro: il mondo ortodosso. Una testimonianza per coloro che sono interessanti all'ecumenismo e al dialogo con l'Oriente cristiano.
In questo volume sono raccolti una serie di testamenti spirituali.Si tratta di documenti che hanno talvolta una forma ben precisa,dettata dalla consapevolezza del momento che l’autore si stava preparando a vivere.Altre volte invece siamo di fronte a materiali più frammentari e incerti,desunti da pagine di diario,da interviste o da discorsi che si sono rivelati gli ultimi,perché la morte è arrivata imprevista o inattesa,anche se a nessuno di questi testimoni, mi sembra, poteva sfuggire – pur inconsapevolmente – la verità che ogni giorno poteva essere l’ultimo. Essi racchiudono e contengono uno sguardo dal «limite» da cui guardare – proprio come attraverso una lente deformata dal momento cruciale – alla vita trascorsa e dal quale allo stesso tempo sporgersi sul mistero della fine e della morte.Colpisce in questi scritti il dramma e insieme la ricchezza che si concentrano negli ultimi momenti.L’agonia che si trasforma in messaggio per gli uomini tanto che in molti casi per chi resta, essi hanno il valore di vere e proprie profezie oppure il sapore di autentiche regole di vita. “Se non amo,Dio muore sulla terra,che Dio sia Dio io ne sono causa,se non amo,Dio rimane senza epifania,perché siamo noi il segno visibile della Sua presenza e lo rendiamo vivo in questo inferno di mondo dove pare che Lui non ci sia”. Dal Testamento di Annalena Tonelli
AUTORE Lucio Coco, insegnante, studioso di storia della spiritualità cristiana, ha collaborato con diverse case editrici. Ha curato tra l’altro una edizione integrale dei Detti dei padri del deserto (1997) e la prima edizione del Meterikón. Detti delle madri del deserto(2002).Ha pubblicato la prima edizione italiana della lettera A Stagirio tormentato da un demone di san Giovanni Crisostomo (2002) e sempre i due trattati di Evagrio Pontico A Eulogio (Sulla confessione dei pensieri e Sui vizi opposti alle virtù, Edizioni San Paolo, 2006). Di recente della mistica tedesca Gertrude di Helfta ha pubblicato il suo Diario spirituale (L’araldo del divino amore, 2008). Si è inoltre dedicato al tema della lettura presso i Padri della Chiesa (L’atto del leggere, 2004) e ha raccolto una antologia di testi medievali e moderni sulla pratica della lectio spiritualis (2005).È inoltre curatore di raccolte di pensieri e meditazioni di papa Benedetto XVI per la Libreria Editrice Vaticana (Pensieri spirituali, Pensieri mariani,Pensieri su Paolo).
Questo libro nasce e si sviluppa attraverso un dialogo per e-mail con un giovane interlocutore riguardo che cosa si può credere al giorno d’oggi, sebbene ci sia una gran differenza tra credere e aver fede: il credere riguarda immagini e descrizioni legate al razionale, mentre aver fede è un’attrattiva che si avverte nell’intimo.
Partendo dal fatto che le abbondantissime violenze che infestano il pianeta dipendono in gran parte dal persistere di tante, troppe immagini divine violente, che dividono anziché pacificare, il testo approfondisce il senso del valore d’insieme (richiamandosi anche alle tesi di Teilhard de Chardin e di Panikkar) per scoprirne via via i riscontri pratici nella vita quotidiana.
Ne scaturisce un quadro organico e originale che scopre molti punti comuni tra panteismo e Dio personale, e anche tra temi di attualità come evoluzionismo e creazione. Il risultato è sorprendente: tutta la realtà assume nuovi significati, che secondo l’autore sono perfettamente compatibili con Vangeli e Tradizione, recuperando i simboli essenziali della fede e consentendo una piena adesione a Cristo.
Sintesi di una vita dedicata alla ricerca di senso, l’argomentazione si sviluppa in forma semplice, anche se affronta e tenta di descrivere una realtà assai complessa.
Punti forti
Un tempo apocalittico come il nostro, con un futuro denso di minacce, anziché spaventare potrebbe anche essere un’opportunità straordinaria per liberarsi da ammuffiti luoghi comuni, e per rinnovare i significati autentici della fede. Oggi non si può più credere a certe immagini teologiche obsolete; e tuttavia l’ateismo non appare meno assurdo.
Destinatari
Quanti avvertono il richiamo della fede, o s’interrogano sull’esistenza, ma non possono più credere a immagini contraddittorie o stereotipate, e neppure a un semplicistico nichilismo.
Autore
Antonio Thellung, nato nel 1931, felicemente sposato, padre, nonno e pluribisnonno, vive a Roma. Ha svolto diversi lavori: fondatore di comunità, ricercatore, pilota d’auto, pittore, scrittore, per molti anni si è dedicato all’assistenza di malati terminali. Per saperne di più: www.antoniothellung.it. Principali volumi pubblicati: Il vangelo secondo mio nonno (Gabrielli, 1997), Accanto al malato... sino alla fine (Ancora, 1998), La morale coniugale scompaginata (Cittadella, 1999), Un po’ meno della verità (Borla, 2001), Il sapore dell’amore compiuto (Gribaudi, 2002), Con la Chiesa oltre la Chiesa (Cittadella, 2002), Quel che resta del Mattino (Paoline, 2003), La conversione dei buoni (con Alberto Maggi, Cittadella, 2004), Nel nome di un Cristo clonato (Gribaudi, 2005), Elogio del dissenso (La Meridiana, 2007). Nella stessa collana L’inquieta felicità di un cristiano (Paoline, 2009).
L'autore commenta i principali passi dell'AT nei quali si manifestano l'azione e la presenza dello Spirito e li mette in parallelo ai testi del NT, facendo notare che è sempre lo stesso Spirito Santo: quello che anima le Scritture, che agisce in Gesù Cristo e che vive nel Padre, iniziatore della nostra salvezza. Il testo è suddiviso in tre parti:- nella prima parte sono elencati i "titoli" sotto i quali è invocato lo Spirito Santo;. nella seconda parte è presentato Gesù che parla dello Spirito;- nella terza parte, due brani di san Paolo e uno dell'Apocalisse svolgono il tema "A gloria di Dio Padre". Il libro si chiude con una preghiera allo Spirito Santo.
Al centro della vita e del destino dell’uomo c’è l’amore. Solo amando ed essendo amati, infatti, cioè percependo la nostra unità profonda con altre persone, noi sperimentiamo la nostra vera identità, aderiamo al nostro vero essere e siamo perciò noi stessi.
Tutte le grandi tradizioni spirituali affermano che soltanto amando ci si libera dai confini angusti del proprio Io e si entra in contatto con il mistero del divino e dell’eterno. Le ricerche psicologiche dell’ultimo secolo, inoltre, confermano che tutte le ferite che ci portiamo dentro nella nostra vita, e fin dall’infanzia, sono in definitiva sempre ferite inferte al nostro innato bisogno di amore. Sappiamo che è sempre da una mancanza di amore che sgorgano le nostre distorsioni interiori, le nostre difese, le nostre paure e tutti i nostri blocchi evolutivi. Per correggere tali distorsioni, risanare le ferite interiori e realizzare così pienamente la propria umanità, l’Autore propone un percorso che chiama «La Scala dell’Amore», formata da dieci «gradini», cioè dieci tappe progressive. Lungo tale percorso, esercizi psicologici di autoconoscimento si alternano con riflessioni concettuali e con momenti spirituali di meditazione e di preghiera, in modo da coinvolgere contemporaneamente il livello razionale, quello emozionale e quello spirituale, e aprire così la strada alla realizzazione di tutto il proprio essere.
Come imparare ad amare se stessi, gli altri, Dio attraverso il risanamento delle proprie ferite interiori.
Il testo è il naturale complemento dei due precedenti volumi dello stesso autore: Darsi pace e Per donarsi, con i quali costituisce una sorta di trilogia: dopo un manuale di liberazione interiore e un manuale di guarigione profonda, ecco un manuale di realizzazione umana.
L’AUTORE
Marco Guzzi (1955), poeta e filosofo, nel 1999 ha fondato i gruppi di liberazione interiore «Darsi pace». Tra il 1985 e il 2002 ha diretto i seminari poetici e filosofici del Centro Internazionale Eugenio Montale di Roma. Docente presso il Claretianum, Istituto di teologia della vita consacrata dell’Università Lateranense, è professore invitato della facoltà di scienze dell’educazione dell’Università Pontificia Salesiana. Dal 2009 è membro della Pontificia Accademia di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi al Pantheon. Con Paoline ha pubblicato, tra l’altro: Darsi pace (20124), La nuova umanità (2005), Per donarsi (20112, con cd), Yoga e preghiera cristiana (2009), Dalla fine all’inizio (2011), Il cuore a nudo (2012).
Con semplicità e realismo l’Autrice prende in considerazione tante situazioni e sfaccettature diverse del cuore umano: dallo stupore nel guardare la natura e le persone, alla riconoscenza. Poi l’amabilità, la mitezza, la pazienza, la compassione, la capacità di scoprire i piccoli o grandi doni che Dio e la vita regalano a ciascuno, come la capacità di guardare dentro se stessi.
Ne scaturisce un libro i cui capitoli e le cui riflessioni si susseguono come perle: una dietro l’altra concatenate e impreziosite da sottolineature, considerazioni, insegnamenti di saggezza.
Il perdono, la gentilezza, il tempo, Dio, l’attenzione agli altri, il silenzio, la speranza: queste e altre sono alcune delle «perle» disseminate in queste pagine.
L'AUTRICE
Rosetta Albanese, giornalista professionista, è stata direttrice del settimanale femminile Alba; attualmente dirige il quindicinale dell’Associazione Nuova e Nostra e ha al suo attivo parecchie rubriche e romanzi.
DESTINATARI
Singole persone: giovani e adulti in cerca di spazi interiori di riflessione e di stimoli di saggezza.
È la biografia di Pavel Evdokimov, uno scrittore nato in una famiglia dell’aristocrazia russa al tempo dell’ultimo zar. Costretto a lasciare il suo Paese dopo la Rivoluzione russa del 1917, lavora come cuoco a Istanbul e come operaio in una fabbrica a Parigi per mantenersi gli studi. Profondamente innamorato della ricchezza spirituale della Chiesa ortodossa, si è impegnato presto nel movimento ecumenico: «Più si è consapevolmente ortodossi, protestanti, cattolici più si è ecumenici», diceva. Sposato, e con due figli, ha insegnato teologia per vent’anni, ma l’impegno principale di tutta la sua vita è stata l’attività sociale, la direzione di un centro di accoglienza per rifugiati come lui, che non dimenticava mai di esserlo. Scrittore di molti libri di teologia e di spiritualità, ha cercato di essere «ponte» tra la Chiesa ortodossa d’Oriente e la Chiesa cattolica d’Occidente. È stato uno dei pochi osservatori non cattolici invitati al Concilio Vaticano II, dove ha avuto una certa influenza in alcuni passaggi della Costituzione dogmatica sulla Chiesa e il mondo contemporaneo. Molti anni dopo la sua morte la lettura del suo libro La donna e la salvezza del mondo, ha ispirato a Giovanni Paolo
II non poche riflessioni della Mulieris dignitatem. Sensibile al concetto di bellezza, scrisse La teologia della bellezza, uno dei suoi libri più famosi tradotti anche in italiano e pubblicato dalle Edizioni Paoline.
l’AUTRICE
Flaminia Morandi, laureata in Lettere Moderne, dottorato in Teologia della Missione, docente universitaria, scrittrice, sceneggiatrice, autrice di programmi radiofonici e televisivi;
tra cui una serie di documentari sui movimenti ecclesiali italiani per Sat 2000. Ha pubblicato numerosi libri tra romanzi e saggi; tra gli ultimi, per l’editrice La Scuola, il libro-intervista su Ernesto Olivero, Pace (2007); e per le Edizioni Odoya, La via dell’inferno. Il progetto cattolico nella storia della
televisione italiana. Per le Paoline ha pubblicato: San Benedetto. Una luce per l’Europa (2009), Olivier Clément. Profeta dell’unità (2011).
L'autore partendo dalla costatazione della presenza del male nella realtà umana, afferma che né la filosofia, né la teologia e neppure la psicologia sono in grado di decifrarne il mistero. Suggerisce perciò di affrontare il male, di fronteggiarlo, guardarlo negli occhi; di intraprendere con esso e con tutte le idee del male che gli uomini si sono fatti, un dialogo. All'autore preme rispondere a domande molto concrete: come mi comporto di fronte al male che subisco? Come posso reagire quando il male mi colpisce? Come sto quando sono io a fare del male? Come reagisce la mia anima quando mi comporto male? Esiste in me una coscienza che mi avverte quando faccio qualcosa di male? Ci sono percorsi spirituali per sfuggire al male? Scopo del libro è proprio quello di offrire un aiuto spirituale.
La spiritualità di colei che viene affettuosamente chiamata "santa Teresina" non è riducibile a una pratica o a una virtù particolare. Consiste piuttosto in un atteggiamento interiore che si manifesta attraverso un'apertura fiduciosa del cuore all'azione di Dio e un desiderio bruciante di "vivere d'amore". Per Teresa, l'amore ha sempre l'ultima parola. In questa esperienza centrata sulla persona di Gesù, l'autore individua dieci atteggiamenti interiori che sono altrettanti inviti a vivere "l'avventura della santità": 1) desiderare amare Gesù; 2) sopportare con dolcezza le proprie imperfezioni; 3) sperare nella misericordia divina; 4) crescere in piccolezza; 5) scegliere la piccola via della santità; 6) ritornare costantemente al Vangelo; 7) fare tutto per amore; 8) abbandonarsi a Dio nella preghiera; 9) estinguere la sete di Gesù; 10) unirsi a Gesù nella sofferenza. Ne emerge un ritratto appassionato, intessuto di numerose citazioni dalle opere di Teresa, che esorta ciascuno a fare proprio quell'amore ardente che animava la santa.
Il libro è composto da 52 meditazioni, una per ogni settimana dell'anno, divise in quattro gruppi come le stagioni. Ognuno dei capitoli di questo libro è un invito alla meditazione, osservando il volto della natura e ascoltandone la voce. Ogni capitolo-contemplazione conduce all'incontro con alcuni brani sacri, tratti in particolare dal Vangelo, ma anche dalle ricche tradizioni orientali, soprattutto dallo Zen. E termina con un suggerimento concreto per la vita quotidiana. Le meditazioni raccolte in questo libro sono esperienze di stupore. Oggi è di pochi l'emozione dello stupore, perché esso richiede l'orecchio libero e il cuore incondizionato. L'autore contempla la natura che lo circonda ogni giorno, oppure rievoca fatti della sua infanzia o ricorda avvenimenti della sua missione in Giappone o la sua attività attuale. E lo fa cercandone il senso profondo, con poeticità e con grande fede.

