
"Il testo si pone come risposta a una precisa domanda che si aggira negli ambienti della fede e dell'educazione: padri e madri in spirito e verità, è possibile oggi? Sì, siamo convinti che sia possibile e addirittura doveroso anche ai nostri giorni. Per arrivare a tanto, offriamo un piccolo aiuto con una guida alla lettura della "Filotea", il testo più famoso di san Francesco di Sales. Attraversiamo i suoi racconti, simboli e rappresentazioni, per giungere a far crescere la qualità della relazione educativa. E scopriremo che i primi a beneficiarne, in questo viaggio, sono proprio gli educatori. Divenendo sempre più fecondi spiritualmente nei confronti di coloro che sono loro affidati." (L'autore)
Il teologo e vescovo ausiliare di Roma, Rino Fisichella illustra alcuni aspetti cruciali del dibattito che ruota attorno alla presenza dei cattolici nella vita pubblica italiana. Gli interrogativi complessi e ancora irrisolti sono quelli che attengono alla coscienza etica di ciascuno (libertà della ricerca scientifica, rispetto della vita e dello stato di natura, laicità dello stato, pace nel mondo). In che modo e con quali strumenti i credenti possono far sentire la loro voce? Ancora troppo spesso - denuncia l'autore - i cattolici sono accusati di distorcere il normale dibattito perché sorretti, a differenza dei laici, dall'elemento "trascendente" della fede. È una condizione di impasse che va superata, secondo Fisichella, ma spetta anche alla chiesa cercare di difendere con la forza della ragione le proprie posizioni anziché imporle ex cathedra. Alla base delle riflessioni di Fisichella si ravvede la convinzione profonda che ragione e fede possano potenziarsi e non escludersi a vicenda. Solo la fede innestata su una ragione libera da pregiudizi e ambizioni di potere è in grado di giungere a conquiste di senso poggiate su fondamenta più solide di quelle riscontrabili oggi.
In una società confusa e disorientata come la nostra, "la Parola di Dio è fonte di vita per tutti" perché "parla al cuore dell'uomo, lo aiuta a scoprire i propri desideri e a comprendere a fondo la propria personalità". Di fronte a questa Parola il cardinale Martini, dopo anni di studi, riflessioni e preghiera, non smette di stupirsi. Una meraviglia - racconta - simile a quella di un bambino che per la prima volta spalanca gli occhi davanti a un panorama alpino, attratto da una bellezza e da una forza imponente: "Il cristianesimo è per ciascuno di noi occasione di continua scoperta e gioia". E colme di questa meraviglia sono le omelie qui raccolte, pronunciate dall'ex arcivescovo di Milano negli ultimi anni: non soltanto commenti ai passi delle Scritture proposti dalla liturgia, ma meditazioni semplici e intense, interventi brevi ma ricchi di stimoli, per aiutare a comprendere a fondo il messaggio universale di amore e accoglienza proclamato da Gesù e narrato nei Vangeli. Quello del cardinale Martini, infatti, è un percorso che seguendo il calendario liturgico ricompone il racconto della vita di Cristo, ed è insieme un invito, aperto a tutti, credenti e non, a riscoprire l'autenticità del "farsi prossimo" per chi è distante, ciò che nel Vangelo viene annunciato a ogni uomo, nessuno escluso. Ma nel contempo è anche un personale itinerario dalla parola al silenzio, un progressivo abbandonarsi alla volontà del Padre, lasciando che sia proprio la Parola di Dio a illuminare l'esistenza umana.
E se tutto ciò che presumi di essere - il corpo, la mente, le emozioni - in realtà non fosse ciò che sei? Se questa tua supposta identità fosse solo un autoritratto formatosi sulla base di una falsa identificazione, di preconcetti appresi e dati per buoni? Con amore e autorevolezza, miste ad allegria, Mooji guida da decenni migliaia di ricercatori spirituali alla scoperta del Sé per mezzo dell'indagine interiore. Il suo esame senza compromessi mostra chiaramente come la persona sia una mera costruzione mentale: la nostra vera natura è la consapevolezza entro cui appaiono e svaniscono i pensieri, le percezioni e le sensazioni fisiche, ossia la nostra esperienza quotidiana. Con Più vasto del cielo, più grande dello spazio Mooji ci aiuta a provare la gioia del puro "essere", a cogliere la saggezza insita in ogni dono della vita, svelandoci la nostra intrinseca immortalità. Tutti gli esseri desiderano felicità, pace e verità, che sono il frutto di un'autentica comprensione spirituale, ma se ci concepiamo come una semplice entità mente-corpo, ignorando la nostra essenza più intima, restiamo intrappolati in un mondo di confusione, paura e conflitto. È possibile uscire da questo stato di sofferenza, e non è un compito arduo: quando ci riconosciamo nella Totalità, nel silenzio, nello spazio in cui tutto il resto accade, si trascendono i condizionamenti ereditati e si sperimenta "l'amore senza tempo e la libertà senza confini, che sono il profumo naturale del nostro essere".
Rinchiuso per anni nel gulag delle isole Solovki, uno dei più terribili luoghi di repressione della dittatura staliniana, Pavel Florenskij aveva un unico contatto con il mondo esterno, la corrispondenza con moglie e figli. Nonostante le lettere venissero sottoposte a rigorosa censura, l'epistolario di padre Florenskij rappresenta un documento di particolare eccezionalità per il rilievo esistenziale e teoretico: biografia e pensiero, metafisica ed esistenza, ragione e passione si congiungono intimamente nell'esperienza tragica di un testimone tra i più autentici e radicali del nostro tempo.
Questo non è un diario, una cronaca dei fatti, un quaderno di memorie, né tanto meno un insegnamento sul monachesimo. Alex Corlazzoli ha sostato per lungo tempo in un monastero e in questo libro offre ai lettori la propria esperienza. La sua è la semplice e onesta narrazione di ciò che ha vissuto a contatto giorno e notte con i monaci. Grazie a un acuto spirito di osservazione e a una grande capacità di interpretazione, l'autore ci consegna la vita monastica letta da occhi che hanno saputo vedere, osservare, cogliere e da orecchi che hanno saputo ascoltare, discernere, comprendere. Presentazione di Enzo Bianchi.
"Tutte le definizioni dell'educare date nel testo ruotano attorno a questa idea: l'educazione è "educazione dell'amore", il suo compito è di "condurre dall'amore infantile all'amore autentico, aperto agli altri, accettandoli veramente come altri". Per questo si diventa educatori solo se si entra "nella stessa logica divina del dono di sé", secondo la quale l'educazione non è regola e comando, ma "un insegnamento vitale, una comunicazione di vita che plasma mente e cuore"" (dall'Introduzione). L'educazione di cui parla l'autrice non si limita all'ambito comportamentale e neppure all'apprendimento di valori morali e civili, pur importanti, ma ha a che fare con l'identità intima dei soggetti umani, con il cuore, che da uno stato di chiusura si apre progressivamente all'Altro e agli altri, imparando a rispondere all'amore con l'amore. L'educazione si rivela, dunque, un'opera a imitazione di quella divina e che del divino ha necessariamente bisogno per realizzarsi davvero. Il testo si pone anche come contributo all'impegno ecclesiale della Chiesa italiana che ha scelto di dedicare la sua prossima attenzione decennale al tema dell'educazione "alla vita buona del Vangelo." (Orientamenti pastorali dell'episcopato italiano per il decennio 2010-2020) Introduzione di Francesco Tommaso Botturi.
Quante volte si è sentito ripetere: «La morte è una sconfitta. Se Dio c’è, è una sconfitta anche per lui». Dialogare con l’uomo di oggi partendo dal suo dolore significa confrontarsi con le contraddizioni che nascono da una vita imbellettata e non vera, della quale fa parte anche un’idea ambigua della religione.
Il dolore non è solo il risultato di una malattia, di una tragedia, di una solitudine; è nostalgia di una visione diversa della vita, è domanda di una vita nuova che può essere comunicata attraverso la compagnia nella prova e la compassione nella sofferenza, più che con una lezione di teologia.
«Fate quello che vi dirà». Le ultime parole di Maria, riportate dal Vangelo di Giovanni, invitano alla fiducia e all’ascolto. Ella non sa cosa farà Gesù, non sa che cosa succederà, ma ci chiede ugualmente di entrare con lei nell’obbedienza della fede.
Questo libro invita a meditare proprio sulla fede di Maria così come emerge dalle pagine evangeliche, con tutte le gioie e i dolori, le illuminazioni e le notti, le difficoltà e le tentazioni. La vita della madre di Gesù, come ciascuna delle nostre vite, si è compiuta nella fede. In lei scopriamo ciò che Dio vuole fare di noi: insegnarci a confidare solo sulla Parola di Dio, con la certezza che ogni «sì» nella fede ci avvicina all’«incontro abbagliante».
In tempi come quelli di oggi in cui è facile sentirsi affannati, insoddisfatti, in cui ciò che si ha risulta decisamente più importante di ciò che si è, appare quanto mai necessario ritagliare, nell'arco della giornata, un momento di silenzio: non si tratta semplicemente di eliminare i rumori provenienti dall'esterno, ma anche il frastuono, dentro di noi, dei pensieri inquietanti, per ritrovare la nostra realtà più autentica. La Parola è come la rugiada che dà sollievo e conforto alla pianta; il Silenzio è simile alla quiete feconda dell'alba, durante la quale la rugiada si deposita. La Natura ci è maestra di sapienza e di armonia.
Riscoprire il pensiero dimenticato di Maria Montessori a proposito dei bambini e della religione. Tre scritti che indagano lo sviluppo del sentimento religioso nell'infanzia. Riscopriamo l'insegnamento del Vangelo secondo cui la religione, prima ancora che fatto culturale e di dottrina, è un sentimento, un rapporto vitale dell'anima con Dio; e che un misterioso legame di amore unisce Dio e il bambino. Prefazione di Monica Amadini.
Col suo genio di divulgatore, François Varillon ha saputo come nessun altro parlare al grande pubblico delle questioni teologiche e spirituali più sottili o difficili. Ha saputo come nessun altro rendere accessibili le nozioni facili o complesse della fede cristiana. Queste sette conferenze inedite che egli tenne a Béziers, fra il 1974 e il 1975, alla fine della sua vita, affrontano temi come il peccato originale, i miracoli, i sacramenti, la salvezza, l'eucaristia, il significato della morte, il tradizionalismo: temi di grande e sorprendente attualità, trattati con semplicità e chiarezza. Il dono pedagogico di padre Varillon e il suo raro talento di oratore riemergono in queste pagine con tutta la loro forza.